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Un finale alternativo


di compliciromani
12.01.2024    |    1.733    |    3 9.7
"Con fare educato apre la porta del bagno dei maschi invitandomi ad entrare..."
Nemmeno il tempo di chiudermi la gonna di pelle che ti ritrovo alle mie spalle con in mano un piccolo sacchetto di seta nera. So perfettamente cosa contiene.

Erika, stasera voglio che indossi il tuo gioiellino oltre al vibratore a distanza.
Sarà il più bel regalo di compleanno.
Ho portato anche il lubrificante cosi non ti farà molto male

Non ci pensare proprio, non lo porterò mai tutta la serata. Al massimo lo metto nel locale ma non credo di resistere a lungo

Va bene, come preferisci, ma non ti sarà facile sbottonarti il body e la gonna durante la serata..

Mi guardo allo specchio per completare il trucco e nel mentre ripenso alle tue parole.
Immagino già il mio culetto bruciare al solo pensiero di dover passare tutta la serata con il plug in infilato, ma effettivamente sarebbe scomodo doverlo indossare in un secondo momento.
Dopotutto questa è la tua serata e, in fondo, la cosa eccita anche me..

Va bene, mettiamolo ora, poi se non resisto lo toglierò

Non aspetti di sentire altro.
In un secondo ti avvicini, mi divarichi leggermente le gambe e inizi a lubrificarmi con grande minuzia.
Infili un dito cosparso di gel nel mio culetto, lo tiri fuori e ripeti l'operazione aumentando la quantità di gel.
Nel mentre mi accarezzi la fica e non so se è l'effetto del gel o degli umori ma la sento già bagnata. Protenderei per la seconda.
Mi segui in bagno, mi guardi allo specchio e con il cellulare immortali la scena. Un ragazzo in camicia con la sua dolce fidanzata troia al fianco intenta ad allargarsi le natiche per mettere in bella mostra il suo gioiellino.
Mentre mi ricompongo butti l'occhio sul mio perizoma.

Erika ma non hai cambiato la mutandina dopo la doccia? È tutta bagnata e piena di umori...

Ma che pensi che sono un robot? Era pulita fino a poco fa...

Il pensiero che io sia già fradicia ti eccita e lo vedo dal rigonfiamento nei tuoi pantaloni. D'istinto sbottono la cerniera e lo prendo in bocca ma solo per un piccolo assaggio.
“Andiamo che gli altri ci aspettano.”
Arriviamo in orario al ristorante scelto per i festeggiamenti, una fantastica terrazza vista mare sul porto di Mykonos.
La ragazza all'ingresso ci accompagna al nostro tavolo a centro sala, qualche gradino sopra la postazione del Dj.
Prima ancora di ordinare parte la musica, io e le altre ragazze ci alziamo e in quel preciso istante sento la mia fica iniziare a vibrare. Mi giro, ti guardo mentre hai la mano in tasca impegnata a giocare con il tuo telecomandino.
Ti piace controllarmi corpo e mente.
A me piace sentirmi la tua troia.
La serata scorre tra un bicchiere di vino e l'altro, l'effetto dell'alcool inizia a farsi sentire e con esso anche la mia voglia di te.
Mentre balliamo mi avvolgi da dietro e con fare indifferente agli occhi degli altri spingi le tue dita sul gioiellino per farmelo sentire ancora di più. Nel frattempo il vibratore non mi da tregua. Ti sarai dimenticato di spegnerlo ma la cosa non mi dispiace, anzi.

“Tesoro che ne dici se andiamo giù in bagno? Non ce la faccio più ad aspettare che finisca la serata...”

Stranamente mi rispondi che non è il caso perché ci sono i nostri amici, perché a breve arriveranno le altre portate... Razionalmente è tutto giusto, ma resta il fatto che ho bisogno del tuo cazzo.
Delusa, mi rimetto a ballare e nel farlo vedo che i ragazzi del tavolo a fianco si sono avvicinati al nostro.
Un po' per gioco e un po' per provocarti inizio a muovermi in mezzo a loro scatenando tutta la mia sensualità.
Uno dei componenti non si lascia intimidire dalla tua presenza, si posiziona dietro di me e inizia a muovere il bacino mentre mi cinge i fianchi. Sei di fronte a me, mentre ballo ti guardo negli occhi e vedo che la cosa non ti infastidisce, anzi... Nel frattempo mi domando se il ragazzo alle mie spalle si sia reso conto delle vibrazioni che nascondo sotto la gonna.
Mi allontano per non dargli modo di scaldare ancora di più gli animi in presenza degli altri, ti vengo vicino e ti bacio con grande eccitazione. In risposta mi afferri il culo e spingi a più non posso il gioiello nel mio culo offrendo uno spettacolo osceno al tavolo di fronte.
Decido di andare in bagno ma questa volta non ti richiedo di accompagnarmi. Un rifiuto basta e avanza.
Scendo le scale, passo davanti al Dj che ringrazio con un sorriso per il suo gran lavoro, e mi dirigo verso il bagno.
Mentre apro la porta istintivamente mi giro e vedo il ragazzo con cui ho ballato prima completare le ultime scale.
Senza dire una parola si avvicina, mi guarda e cerca di capire dal mio sguardo se il semaforo è verde.
Probabilmente in altri momenti non sarebbe stato di mio interesse, ma sono troppo arrapata e ubriaca per certe sottigliezze.
Con fare educato apre la porta del bagno dei maschi invitandomi ad entrare.
Lo spazio è davvero stretto e non c'è modo di improvvisare granché.
Prima che uno dei due ci ripensi decido di accovacciarmi, lo guardo dal basso verso l'alto e nel mentre gli slaccio la cintura.
In un secondo mi ritrovo uno splendido cazzo davanti la mia bocca.
È lungo al punto giusto ma soprattutto largo e venoso. Lo afferro per mantenermi e inizio ad adorarlo succhiandolo e leccandogli la cappella.
Ho la figa completamente inzuppata.
In questo momento mi sarei fatta fare qualsiasi cosa da questo sconosciuto ma dato le circostanze posso solo alzarmi leggermente la gonna e inizia a masturbarmi violentemente.
Continuo ad affogare la mia bocca su questo cazzo turgido e dal buon sapore.
Dopo pochi minuti vengo copiosamente soffocando le mie grida sulla cappella dello sconosciuto ormai estasiato.
Non contenta decido di ringraziarlo come merita.
Con una mano ancora sulla fica bagnata inizio a masturbarlo più velocemente, posizionando la mia lingua sulla punta della sua cappella enorme e guardandolo negli occhi.
Ad un tratto lo vedo contrarsi e dopo pochi secondi alcuni gettiti del suo sperma caldo mi inondano la bocca.
Istintivamente inizio a succhiarlo per evitare che possa sporcarmi il viso o il vestito.
Credo di non essermi mai sentita così troia in vita mia.
Mi avvicino al lavandino e approfittando del fatto che lui si stia ricomponendo, caccio fuori una gran quantità del suo liquido mentre mi sciacquo la bocca guardandomi allo specchio.
Mi giro e mi rendo conto che sono sola. Molto meglio così.
Risalgo le scale ricomponendomi e riacquistando il mio savoir faire.
Vi vedo ballare intenti a completare l'ennesimo brindisi e capisco che non deve essere passato molto tempo.
Mi avvicino a te, ti abbraccio da un fianco e istintivamente infilo la mia lingua nella tua bocca.

Dov'eri finita?

Vedi quel ragazzo? Lui non lo sa ma ti ha appena aiutato a realizzare una delle tue fantasie. Probabilmente non te ne sei accorto, ma hai assaggiato il suo sapore dalla mia bocca.
Buon compleanno, Tesoro.
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