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Coniugi maturi - 3: Al buio


di tjrouge
25.05.2023    |    9.270    |    12 9.9
"Pagherete caro, pagherete tutto..."
I nostri eroi hanno inizato a "conoscersi" al cinema. E poi, andando a casa, hanno avuto, diciamo così, un incidente di percorso che li ha bloccati per qualche minuto sulle scale. Se qualcuno si fosse perso il prologo, consiglio la lettura di "Coniugi maturi" 1 e 2.
Prima di riprendere la narrazione vorrei rinnovare l'invito a scrivermi, bene in pubblico, meglio ancora in privato. Con buona pace di quelli che "non abbiamo tempo da perdere" o "niente perditempo, andiamo subito al sodo", a me piace invece conoscere la gente, i loro pensieri, i desideri. Mi piacciono i messaggi in cui la gente si racconta. Il che, ovviamente, può servire anche come ispirazione per racconti futuri. Ma mi dà anche la sensazione di un rapporto umano più profondo. Avete fatto caso che molta gente sembra interessata solo ed esclusivamente al fatto materiale in sè, come se gli altri fossero solo pezzi di carne, vibratori da infilarsi da qualche parte, o bambole di gomma da riempire e poi rimettere nell'armadio, dopo averle ripulite. Io invece ho voglia di conoscere persone vere, per messaggi, email, oppure anche di presenza, perché no?
Bene, finito il pistolotto iniziale, torniamo ai nostri eroi.

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C'è un buio pesto. Anna è entrata senza esitazione, tirandomi dentro per la mano. Sandro, dietro di noi, ha subito chiuso la porta. Buio pesto. Nel buio cerco di acuire i sensi, soprattutto l'olfatto. L'appartamento profuma di buono. Niente odori di cucina o di animali domestici. Solo un profumo leggero, floreale. E silenzio. Anna mi prende e comincia a baciarmi. "Lascia fare a me" sussura fra un bacio e l'altro. Niente in contrario, madame! Tanto ho capito che siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Leggendo i vari profili su A69 mi è capitato di leggere "niente baci in bocca". Ecco, quello non sono io! Se decido di fare sesso con una donna vuol dire che mi piace, che mi attizza, che lei è una persona con cui ho un rapporto. E senza baci non c'è comunicazione, rapporto, complicità. E quindi rispondo voracemente ai baci di Anna. Ha la lingua autoritaria, decisa, come tutto in lei. Direi quasi che è lei che bacia me. Non sono certo passivo, ovviamente. Ma lei ha molta iniziativa. Mentre lei mi bacia, sempre al buio, Sandro comincia a spogliarmi. Ovvio, siamo appena entrati, ho ancora indosso cappotto e giacca e tutto il resto, è cortese da parte sua mettermi a mio agio. Ma il ragazzo non si ferma al cappotto. Mi toglie il cappello, la giacca, la cravatta, la camicia. Resto con i pantaloni, e a torso nudo.
Poi percepisco un certo movimento, e dalle torsioni di Anna capisco che, mentre mi bacia, Sandro spoglia anche lei.
Servizievole, il ragazzo. Devo ricordarmi, quando sarà il momento, di capire quali sono gli equilibri psicologici fra i due. Al momento direi che Anna è dominatrice di fatto, è sempre lei che prende le iniziative. Sandro sembra un'ottima spalla. Mi rendo conto che fino ad ora ho parlato poco di lui. Un po' perché per me gli uomini sono semitrasparenti, nelle mie poche avventure a tre o quattro, gli uomini sono sempre stati un accessorio delle donne, mai un mio interesse specifico.
E in questo momento il buon Sandro sta ricoprendo il ruolo che io preferisco: un ruolo accessorio, un po' defilato.
Dopo qualche momento ci troviamo entrambi (io e lei) parzialmente svestiti. Io a torso nudo, lei in reggiseno, slip e calze.
Diavolo, vorrei tanto vederla! Ma penso che il buio faccia parte del gioco che la splendida Anna ha preparato per me. Quindi mi accontento di guardarla con le mani, con i polpastrelli, con la pelle del petto (e della pancia!), con le labbra e la lingua. Il mio respiro diventa sempre più affannoso. l'eccitazione mi sta prendendo. Lei va a verificare con la mano, per capire se oltre al respiro affannoso c'è anche qualcosa di più sostanzioso. E trova qualcosa che le piace perché mi sbottona, lascia cadere i pantaloni, e infila la mano nei boxer, alla ricerca del vecchio marpione che sta tirando su la testa.
"Beh, non è vero che il tuo amico è andato del tutto in pensione! Mi pare che stia cercando di dire la sua!".
"Tutto merito tuo, Anna, mi sa che hai il potere di resuscitare i morti!".
Anna si concede una risata.
Ma siamo sempre al buio, non vedo niente. Anna la sento fra le braccia, il suo respiro nel mio. Sandro invece sadio che fine ha fatto, ci ha spogliati e se ne è andato?
Invece no, non se ne è andato.
Lo sento dietro di me, rapido mi prende la mano con cui stavo toccando le poppe di Anna, e la cattura in qualcosa di morbido, che non capisco.
Poi cerca e trova subito l'altra mano, la porta dietro la mia schiena, e blocca anche questa, insieme all'altra.
Mi verrebbe da dire "che cazzo state facendo?", ma qualcosa mi dice che posso fidarmi di questi due matti. Fino a questo momento tutto è stato piacevole, andiamo avanti così.
Comunque le mordicchio il lobo di un orecchio, le metto dentro la lingua, e le sussurro "cosa state combinando, voi due?"
Lei ridacchia e risponde "lasciami fare"
Sandro, penso sia lui, torna a farsi vivo, e mi mette qualcosa davanti agli occhi. Sarà una di quelle mascherine che ti danno in aereo per dormire, durante i viaggi intercontinentali.
Siamo a posto, adesso sono cieco (come se non bastasse il buio!) e con le mani bloccate dietro la schiena.
Si, mi fido, ma inizio a sentirmi un po' teso.
A me i giochi SM non sono mai piaciuti. Sono un coccolone, per me il sesso è una coccola più profonda, più decisa. Ok, magari a volte ci sta bene qualche sensazione forte. Mi è capitato di dire "mordimi una spalla!", o di gradire le unghie piantate sulla schiena. Ma niente di più.
Qualcuno (Anna? Sandro?) mi prende e mi fa camminare, con prudenza, fino a quello che mi pare un letto.
"Sdraiati", dice la voce di Anna. Come sempre sembra lei quella che dirige l'orchestra.
Obbedisco per come posso. Ho le mani legate dietro la schiena, devono essere manette da gioco soft, di quelle ricoperte di morbido pelouche.
Mi metto comodo.
Qualcuno mi toglie scarpe, calze, slip.
Poi basta.
Beh, tutto qui?
Come a smentire la mia impazienza comincio a sentire dei polpastrelli che percorrono la mia pelle partendo dai piedi, dalle gambe. Indugiano sull'interno coscia. Senza neanche accorgermene allargo le gambe per agevolare la carezza, che si fa sempre più ardita. Arriva al pisello, ma gli gira intorno, quasi con prudenza. Potrebbero essere le mani di Anna, lo vorrei. Ma potrebbe anche essere Sandro.
Cazzo, lo so, nel mio profilo ho scritto "bisex", ma l'ho fatto un po' per gioco, per agitare un po' le acque. Il fatto è che adesso ho voglia di lei.
Le mani continuano ad esplorarmi, si allontanano dal triangolo delle Bermuda ed iniziano a salire. Fanno girigori sul pelo della mia pancia. Non ho mai voluto depilarmi, mi piace sentirmi "uomo". Lo so, qualcuno preferisce gli uomini e le donne depilate. Io no, anche la passera, la preferisco "nature".
Le mani misteriose sono arrivate ai miei capezzoli, e li strizzano con dolcezza ma con decisione. Ci giocano. Poi arriva una lingua.
Mi sta facendo impazzire questa cosa di non sapere chi fa cosa. Chi mi accarezza? Chi mi succhia? Cerco di acuire i miei sensi, cazzo, possibile che non riesco a capire se chi mi sta accarezzando è un uomo o una donna? No, porca miseria, non lo capisco.
Ma non cedo, cazzo! Non mi avranno! Non sarò io a chiedere.
E mentre mi accarezzano e mi succhiano i capezzoli, ecco che un'altra mano inizia una carezza più diretta, sul mio cazzo.
Eh, diavolo, qui le mani cominciano ad essere tante! Disperatamente cerco di capire chi mi tocca "lì". Ma scopro che la pelle del cazzo non è poi così sensibile. Cioè, ha una sensibilità tutta sua, che però non è tattile, non distingue certo se ad accarezzare è una mano maschile o femminile.
Comunque ho capito, se non è cambiata la squadra, qui ci sono le mani sia di Anna che di Sandro. E la cosa comincia a divertirmi. Scoprirò chi fa cosa?
Il mio amico del piano di sotto sembra gradire la situazione, e cresce nelle mani di....
Un esperto movimento di su e giù mi regala brividi di piacere, mentre qualche bastardo continua a massacrarmi dolcemente i capezzoli.
Mi vendicherò, sappiatelo.
Pagherete caro, pagherete tutto.
Ma di colpo sono io a pagare. Si perché qualcuno si è impadronito del mio cazzo. Con la bocca, voglio dire.
E io sempre cieco e con le mani bloccate, cazzo!
La bocca di Anna l'avevo già provata sul mio cazzo, in macchina.
Ma non sono sicuro, sicurissimo, al 100%, che sia la stessa bocca che mi sta deliziando l'uccello.
E, diobono, questa cosa mi sta tirando scemo.
Finchè arriva la luce.
Si, perché una bocca, un'altra, viene a baciarmi.
E questa, ci scommetto i gemelli, è la bocca di Anna.
E' dolce, passionale, forte. E poi l'ho baciata pochi minuti fa.
Rispondo con passione. Cazzo, ragazzi, è una delizia avere una bocca sul cazzo ed una che ti bacia con passione.
Mi vien quasi da dire che non mi importa sapere chi è chi. Ma mi resta un retropensiero, l'idea che preferisco essere baciato da una donna. Fra me e me dico "se mi vuoi succhiare il cazzo, va bene, ma per favore lascia che a baciarmi sia la tua donna!".
In silenzio, per non offrirmi indizi, mi torturano dolcemente, percorrendo con le mani e con la lingua ogni centimetro della mia pelle.
Si, ogni cm, anche in quel posto dove vorrei evitare intrusioni non certificate. Una lingua curiosa si infila anche li, dopo avermi costretto a mettermi a pancia in giù e con le gambe leggermente aperte. Sento una lingua giocare con il mio buchetto, e mi pare di morire.
E poi un dito vigliacco comincia a spalmare qualcosa di fresco, crema o gel, non so. Spalma ed entra, gira in tondo ed entra. L'ho sempre saputo che noi uomini abbiamo un fantastiliardo di terminazioni nervose da quelle parti, ed oggi ne ho una fantastica conferma.
Chi mi sta deliziando il buchino sa esattamente cosa fare e come farlo. Mi sta portando al delirio. Adesso lo capisco cosa sentono le donne quando urlano "SCOPAMI!". Lo farei anch'io, se non fosse che non sono del tutto pronto a lasciarmi andare in quel senso.
Qualcuno mi prende dai fianchi e mi cambia posizione, mettendomi carponi. A pecora, insomma.
Mi sento indifeso, ma ecco che una testa si infila sotto di me e si impadronisce del mio uccello, succhiandolo con devozione.
Dio, cosa non darei per sapere chi mi sta succhiando con tanta maestria!
Mi verrebbe da dire "lei", se non fosse che so che a volte alcuni uomini sanno succhiare un bel cazzo molto meglio di molte donne.
D'altra parte ricevo subito una dura conferma: è certamente Anna che mi sta succhiando, perché qualcosa, e temo di sapere cosa, si sta invece facendo largo fra le mie chiappe.
Eh già, il timido Sandro, il silenzioso Sandro, eccolo che ha deciso di dare sostanza a quel "bisex" che ha messo nel suo primo messaggio.
Eccolo il bisex, che sta cercando di farmi il culo!
E non mi posso neanche lamentare, visto che avevo letto benissimo il loro messaggio.
Qualcosa spinge, dietro di me.
"Piano", sussurro.
Una carezza sulla schiena mi rassicura. Poi qualcuno, e penso di sapere chi, ricomincia a leccarmi, e poi mi spalma di nuovo di crema, e poi mi tortura dolcemente con le dita, una, due, tre... Oddio, che voglia mi sta venendo, voglia di essere scopato senza pietà. Bastardi sono, due bastardi, che mi hanno cotto a puntino! Lei che mi spompina, e lui che mi prepara, con tutta la dolcezza del caso, ad essere scopato a dovere.
E poi torna all'assalto.
E stavolta lo voglio, cazzo, si, lo voglio tutto dentro.
Si appoggia a me, spinge. E spingo anche io, verso di lui.
Lo sento entrare, prudente ma deciso. A ondate, poco per volta, e poi esce, e poi rientra. E' rispettoso, non vuole farmi male, mi da il tempo di abituarmi.
E mi sto abituando alla grande, perché ho voglia che mi scopi ben bene, mentre quella zoccola della moglie mi sta succhiando l'anima attraverso il cazzo.
Vanno avanti così, i due bastardi, a succhiarmi e scoparmi, sembrano davvero specializzati. Quante volte l'avranno provato, questo numero?
Sandro sembra instancabile, uno di quei "bull" che si leggono negli annunci e nei racconti, quelli che scopano instancabilmente per ore e ore, con il cazzo sempre enorme e sempre duro. Beato lui.
Sandro non è enorme, e meno male. Però mi scopa bene, si. Se avessi saputo che poteva essere così bello non avrei aspettato tanto tempo.
Il fatto è che non reggo più, cazzo.
"Sto per venire", sussurro.
La voce di lei mi rassicura, non capisco da dove: "Vieni, tesoro, lasciati andare".
E mi lascio andare, mi svuoto nella bocca di Anna. La mia sensazione è quella di riempirla con tonnellate di calda crema. E me la godo, a ondate successive, dio che bello, dio che BELLOOOOO!
Mi accascio, svuotato, distrutto. Ragazzi, ho una certa età, non potete rovinarmi così.
E, finalmente, mi tolgono la mascherina.
La luce è accesa, finalmente.
Sul letto noi tre.
Sdraiato, con la testa vicino al mio uccello, Sandro.
Un rivolo di crema lo segna all'angolo della bocca.
E in ginocchio, fiera, c'è Anna. Fissato ai suoi fianchi, potente, un bel dildo, uno strap-on, insomma un cazzo di gomma!
Anna mi ha fatto il culo, lei, mentre Sandro mi succhiava divinamente.
Anna mi guarda, ironica, divertita.
"TI è piaciuto?"
"Da morire! Siete davvero una coppia di bastardi vigliacchi, vi adoro!"
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