Racconti Erotici > trio > Iniziazione.
trio

Iniziazione.


di Membro VIP di Annunci69.it Maxmilan
18.06.2018    |    11.344    |    7 8.7
"Dalla borsa estraggo un dildo trasparente..."
Finalmente è venuto il giorno del nostro incontro.

E’ stato un corteggiamento lungo in chat. Per settimane ci siamo scambiati messaggi, via via più spinti. Hai voluto sapere cosa mi piace, cosa cerco in una donna.
Ti ho spiegato che quello che più mi fa eccitare è vedere la mia compagna che gode. Che prova piacere grazie a me, che si lascia andare alle mie fantasie. Mi piace la donna che cerca il piacere, che si lascia possedere, che non ha fretta nel cercare il godimento del corpo.

Vengo a prenderti e ti presenti come ti ho chiesto. Sexy, tacchi alti, le calze a rete che so essere auto reggenti. Un impermeabile che so coprire il tuo corpo nudo.
Sali in macchina. Hai accettato le mie condizioni così non ti sorprendi quando ti bendo. La cintura di sicurezza stringe l’impermeabile tra i tuoi due seni mettendoli in risalto. Sbottono i primi bottoni e lascio che il seno sinistro esca mostrandomi il tuo capezzolo. Piccolo ma turgido.

Mentre guido ti tocco il seno. Si adatta perfettamente alla mia mano. La riempie mentre il capezzolo stuzzica il mio palmo.

Il tramonto fa filtrare una luce calda nell’auto. Sai che sei visibile. Sai anche che con quella benda non sei riconoscibile. Sai che le macchine di fianco possono vedere il tuo atteggiamento lascivo e ti ecciti sentendoti troia.

Il sedile dell’auto è già un po inclinato. Più del normale. Così ti rilassi, appoggi la testa e allarghi le gambe invitandomi a sentire la tua eccitazione. Le mie dita arrivano al tuo fiore, raccolgono il tuo succo, ti assaggio e poi ti faccio assaggiare quanto sei dolce.

Guido piano, con calma. Voglio prolungare questo momento. I sussulti dell’auto, le curve, le frenate dolci sembrano essere in fase con la tua lascivia. Non hai paura, sei eccitata. Gli accordi erano precisi e sai che tu puoi fidare. Lo sai ma un fondo di timore rimane.

Voglio fare crescere l’inquietudine, perché l’inquietudine è strettamente legata alla tua eccitazione. Lo so. So che il dubbio, la paura soffice dell’inaspettato ti eccita. Così mi fermo sul lato della strada, tiro fuori due manette e ti ammanetto le mani dietro la schiena. Poi ti metto un collare intorno al collo per rendere evidente che tu sei in mio potere.

Riprendo a guidare. Con calma. Di tanto in tanto ti palpo. Verifico la tua eccitazione. Ti assaggio.

La macchina si ferma. Parcheggio. Scendo, giro intorno alla macchina e ti faccio scendere. Attacco un guinzaglio al collare e lentamente ti guido. Devo stare attento perché bendata perdi l’equilibrio così ti sostengo per i fianchi.

“Ci deve essere una camera prenotata per noi” dico alla reception dando il nome alla signorina. “Si, camera 202, seguite la strada fino alla fine, la troverete sulla destra”. L’essere stata presentata così all’ingresso del motel ti fa sentire maiala, troia, ti eccita e ti imbarazza. Ti ho fatto scendere apposta, non era necessario ma volevo farti sentire oggetto per questa sera. Un oggetto del desiderio.

Ti riaccompagno alla macchina. Ti aiuto a sederti per non farti cadere, con dolcezza ma con decisione. Poco dopo mi fermo e ti rifaccio scendere. Sai che da questo momento non ci sono più limiti. Era questo l’accordo con il tuo uomo che ha prenotato per noi.

Entri in camera. Sai che ho una borsa piena di giochi sessuali e sai che li userò su di te. Sai anche che il tuo uomo ci guarderà mentre lo faccio, mentre mi concentro sul tuo piacere. Sai che c’è una parola magica per fermare tutto se vorrai ma sei determinata a non pronunciarla.

Lego il guinzaglio al baldacchino del letto. In alto in modo che ti costringa a stare in piedi. Ti tolgo le manette. Ti tolgo l’impermeabile e ora sei nuda, bendata e legata come un cane fuori da un negozio. Una cagna in attesa del suo padrone.

Una zip di una borsa si apre. Prendo dell’olio da massaggio e incomincio ad ungerti tutta. Parto dalle spalle, scendo sulle braccia, poi i seni, il ventre, i glutei, fino a che le mie mani, insieme, arrivano alla tua vagina. Una mano ti prende dal davanti, una da dietro. Ti senti alzare mentre le mie dita entrano dentro di te. Le ginocchia ti cedono ma non puoi lasciarti cadere perché il guinzaglio è legato stretto al palo del letto a baldacchino.

Senti un sospiro che non è il mio. Sai che è il tuo uomo che si eccita a vederti usata da me. A vederti lasciva.

Dalla borsa estraggo qualcosa. Senti premere sul tuo ano una forma tondeggiante. Fredda. Unta. Metallica. Quando entra senti un fremito ed un metallo curvo che si adatta al solco dei tuoi glutei. Capisci che è un gancio anale. Prendo un nastro di seta e assicurandolo all’anello lo faccio passare nel tuo collare per tenerlo saldamente in posizione.

Poi prendo un anello o-ring gag e te lo allaccio dietro la testa tenendoti la bocca aperta. La saliva incomincia a colarti dalla bocca perché non riesci a deglutire ma ogni pudore è sparito e lasci che ti coli sul seno.

Slego il guinzaglio. Ti faccio stendere sul letto e ti lego le mani ai montanti del letto a baldacchino. Le braccia aperte. Bendata. La bocca spalancata. Unta. Fremente.

Ora posso guardarti. Sei in mia totale balia ma guardo il tuo uomo per chiedere il permesso di proseguire. Lo ottengo con un cenno del capo. Vedo che è eccitato. Si masturba lentamente seduto sulla poltrona davanti al letto. In silenzio. Scatta delle foto col cellulare che so riguarderete insieme per eccitarvi. Mi piaci.

Inizio a leccarti. Con calma, Poi sempre più con foga. Le mie dita ti esplorano prima piano poi sempre più con violenza… Inarchi la schiena e ti offri a me completamente.

Dalla borsa estraggo un dildo trasparente. anatomico. E inizio a scoparti con quell’oggetto che scivola senza sforzo dentro di te. Mentre ti riempie ti fa sentire la sfera del gancio anale dentro il tuo ano.

Mentre le mie mani si concentrano sulle tue cosce, mentre guido il dildo dentro di te, senti altre mani, quelle del tuo uomo, che ti massaggiano i seni. Che ti accarezzano il collo. Senti la sua lingua entrarti nella bocca aperta. Senti il suo cazzo avvicinarsi alla tua faccia. Duro. Pronto.

Ti slega. Si sdraia. Ti fa girare e salire sopra di lui. Entra in te mentre la tua saliva gli cola sul petto. Sulla faccia…

Da dietro slego la corda che assicura il gancio anale al tuo collare. Estraggo lentamente il gancio anale. Senti che salgo sul letto. Percepisci la mia cappella che preme sul tuo ano e mi senti entrare dentro di te.

Ti scopiamo entrambi. Sei lasciva, ossessiva, i brividi ti salgono lungo la schiena. L’orgasmo arriva prepotente. Completo. Totalizzante.

Il tuo uomo ti viene dentro davanti. Io ti riempio da dietro. Ti senti troia, soddisfatta, donna. Posseduta.

Finalmente!
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Iniziazione.:

Altri Racconti Erotici in trio:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni