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L' Inizio di una nuova era


di Membro VIP di Annunci69.it VictorZsasz
18.05.2022    |    10.325    |    1 9.7
"Infatti, il tempo, mi diede ragione..."
Stefania è sempre stata una ragazza diversa dalla massa.
Fin da bambini ricordo che aveva già in sé la vocazione al sesso; avevamo appena una dozzina di anni e sulle scale di casa dei nostri nonni si era abbassata pantaloni e mutandine per farmi vedere la sua patatina, pelata e ancora chiusa. Rideva, la toccava e mi chiese di toccarla. Chiaramente sapevamo a malapena cosa stessimo facendo ma soprattutto non sapevamo ancora cosa sarebbe diventata quella patata. Comunque, le piaceva l'idea di farsela guardare. A dodici anni.

Io sono il suo cugino maggiore, di primo grado. Da anni nel mondo degli incontri, dello scambismo e alla perenne ricerca del peccato, quello più sfrenato.
Questa serie di racconti però, non parleranno mai di me, se non di riflesso. Questa è la storia di mia cugina, Stefania.


Lei era lì, sul soppalco del mio grande amico Dave, in ginocchio, con il volto ricoperto di sborra. Le gocce le cadevano dalla lingua sulle proprie cosce. Era contenta. Si sentiva appagata. E maledettamente troia.

Non ha mai nascosto il suo debole per me: ai pranzi di famiglia mi ha sempre elogiato, affermando che sarebbe stato magnifico avere un fidanzato così. Lei di fidanzati ne ha cambiato tanti: tutti tremendamente più grandi di lei. Aveva appena 18 anni e si frequentava con uno di 37. In famiglia nessuno ci vedeva qualche cosa di malizioso, "È l'amore" dicevano. Ma quale amore, è voglia di cazzo e a basta.
Infatti, il tempo, mi diede ragione.

Così, dopo innumerevoli fidanzati (e chissà quanti cazzi) decisi di farle fare il salto di qualità. Di far uscire tutto il tuo potenziale.
Lei sapeva per filo e per segno di tutte le mie peripezie depravate e ha sempre raccontato alle sue amiche del suo fantomatico "cugino elegante insospettabile e perverso".
Ci pensai parecchio. Ma decisi di tirarla in mezzo. La mia depravazione era inverosimile. L'idea di far diventare mia cugina minore la Troia per eccellenza, mi mandava in estasi. E poi, diciamocela tutta, Stefania è una figa atomica. Magra, minuta, con un culetto scolpito, capello biondo lungo e mosso, viso angelico ma per chi sa leggere tra le righe .....
Diplomata con il massimo dei voti, vincitrice di innumerevoli borse di studio, laureanda a pieni voti e vittoriosa in parecchi concorsi di bellezza.
Perché mai avevo aspettato così tanto?

La invitati a cena con me e Dave, a casa di quest'ultimo. Dave è il mio compagno di scorribande e peripezie, ci lega un enorme rispetto e affiatamento.
Il fatto che Stefania disse al suo fidanzato che era con un amica e invece usciva a cena con due maschi a casa di uno di loro, la dice già lunga.

Mangiammo una pizza, per rompere un po' il ghiaccio e farla acclimatare. Lei era la prima volta che incontrava Dave, gliene avevo sempre parlato, ho sempre raccontato le mie esperienze e lei ci ha sempre fantasticato. Ma forse non avrebbe mai creduto che le mie intenzioni fossero quelle di tirarla in mezzo.
Eravamo seduti, a chiacchierare del più e del meno, ma tutti e tre sapevamo benissimo perché eravamo lì. Così, terminato il giro di amari, dissi a Dave, con una scusa, se andava a prendermi il posacenere. Lui si alzò, è andò sul soppalco. Io mi misi in piedi, presi per mano Stefania, mia cugina, e la feci sedere sul divano a penisola. Lei era in silenzio, aveva capito che stava per accadere. Mentre la guardavo begli occhi, mi sbottonai, mi abbassai la zip dei jeans e tirai giù le mutande. Il mio cazzo, per effetto fionda, dondolò davanti al suo visino.
"Da brava, prendilo in bocca".
Non esitò. Iniziò a farmi un pompino profondo, bagnato e vorace. Aveva voglia di cazzo, da morire. Così, mentre mi succhiava il mio grosso arnese, Dave scese le scale e mi guardò. Cenno di intesa. Lui appoggiò il posa cenere sul tavolino e si mise dietro di lei, sul divano e la fece mettere in ginocchio. In un attimo Stefania si trovò a pecora, mentre in bocca aveva il grosso cazzo di suo cugino e dietro il suo amico D che le alzava il vestito, spostava la mutandina già fradicia e la leccava.
La lingua di Dave leccò ogni centimetro di Stefania. Aveva due labbra grosse come due tendaggi, slabbrata all'inverosimile. Chissà quanti cazzi sono passati da lì. Nel mentre lei ansimava, prendeva sempre più rudemente il cazzo in bocca fino a che iniziai a scoparle la gola. Sbavava dappertutto, il divano era fradicio. Guardai Dave, con un altro cenno di intesa. La sua lingua iniziò così a leccarle il buco del culo. Ancora piccolo ma non più vergine.

Lei mi raccontava che aveva provato qualche volta a fare sesso anale, ma che non la faceva impazzire. Preferiva molto di più la figa. Povera sciocca, non sapeva a cosa andava incontro e cosa sarebbe diventata.

Dave leccava il buco del culo a mia cugina, inserendo a tratti anche la lingua dentro. Lei ansimava, tra un conato e l'altro mentre mi spompava il cazzo fino in gola.
Mi tolsi, le misi una mano in faccia "sei una troia"
" Si cugino, sono una troia, ho bisogno di cazzo".
Detto fatto. Io e Dave ci scambiammo di posto. Lui si fece pompare mentre io, senza pensarci due volte, lo misi dentro alla sua figa. Iniziai a scoparla. Le figa, totalmente fradicia e slabbrata, mi avvolgeva il cazzo. La saliva di Dave gocciolava tra le sue gambe. Stefania, con la bocca piena della cappella di D, ansimava e mugugnava. Che troia.
Ora era calda e lanciata, potevamo fare di lei ciò che volevamo. La portammo sul soppalco.
"Ragazzi vi prego scopatemi, sono la vostra lurida troia, scopatemi come una cagna".
La scena meritava di essere vista. Così mi misi in disparte, sulla poltrona e iniziai a segarmi. Lei, Stefania, mia cugina, era a pecora davanti a me, che si stava facendo sbattere dal mio amico. "Guarda come sono troia" godeva. Mi diceva di unirmi. Io sorridevo e mi godevo la scena.
Cenno di intesa con Dave. Iniziò a prepararle il buco del culo. Prima sputandoci poi infilando un paio di dita. "scopatemi il culo, muovetevi".
Era quasi irriconoscibile. Mi fiondai. Appoggiai la mia cappella enorme sul suo ano, chiuso e stretto. "Ti supplico cugino, mettilo dentro, scopami il culo". Il mio cazzo si fece largo nel suo ano.
Il primo urlo fu di dolore. Lo voleva ma non se lo aspettava così. Il tempo di sputarci tre volte e il dolore lasciò allo spazio alla goduria. "Oddio si scopiamo il culo". Volevo sfondarla. Dentro fuori dentro fuori. Quando lo toglievo vedevo il buco aperto, rosso come il fuoco. Sicuramente le bruciava da morire. Ma eravamo troppo arrapati. Non volevo farla camminare per le prossime due ore.
Dave bel frattempo si stava segando, eravamo già d'accordo, doveva essere bello duro: dovevamo farle provare la doppia penetrazione.
Così, lo sfilai. La feci alzare, Dave si sdraiò, lei salì a cavalcioni e se lo mise in figa. Si limonavano. Dave con le mani aprì le natiche di mia cugina "vai Bro" mi disse.
Lo misi dentro. Stefania urlò come una cagna in calore. "Siiii spaccatemiiii" era una troia vogliosa di cazzo incredibile. La scopammo pesantemente fino a farle i suoi orifizi rossi e aperti come gallerie. Un anal gape degno di memoria.
Sudati, fradici e stanchi, la mettemmo in ginocchio. "Apri la bocca e tira fuori la lingua"
Lei, immediatamente si inginocchiò e con una smorfia di piacere fece come le dissi. Bocca spalancata e lingua di fuori mentre rideva. Ci segammo, l'uno affianco all'altro.
In un attimo il suo viso fu letteralmente sommerso di sborra. Quella di suo cugino e quella del suo amico. Grondava sperma. Se lo assaporò tutto, leccandosi le labbra e mordendosele. Le colava tutto sulle gambe. Gli occhi erano chiusi, altrimenti per due giorni avrebbe avuto due pomodori dal bruciore.


Lei era lì, in ginocchio, piena di sborra, con il culo ancora aperto che pulsava e la figa fradicia.
Godeva. Rideva. Pensava.

Io lo sapevo anche prima, ma ora lo sapeva anche lei....era l'inizio di una nuova era per Stefania.
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