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La vocazione di Lella per i giovanotti.


di Membro VIP di Annunci69.it Lelgiova
29.12.2019    |    15.581    |    34 9.8
"Con un urlo quasi animalesco, scoppia in faccia a Lella e sul busto una quantità di sborra bollente mai vista..."
Venerdì sera.
Sono a Milano dal mattino per lavoro ed attendo che Lella mi raggiunga. Abbiamo organizzato una seratina che prevede, dopo la cena in un locale sui Navigli, di raggiungere un gruppo di tre maschi per una mini gang con lei al centro delle attenzioni di tutti.
Loro fanno parte di una gang molto numerosa e presente sui siti swinger ai quali abbiamo chiesto una serata ristretta a soli tre, i più interessanti secondo Lella, per meglio renderla partecipe e concentrata.
Solo nel tardo pomeriggio mi arrivano strani messaggi dove sembra chiaro che, per un non meglio precisato motivo, la serata viene annullata. Mahhhh, strano, no?
E poi che disdetta, proprio stasera che Lella, dopo le vacanze estive, aveva voluto organizzare una scorpacciata di cazzi!
Va bè, no problem.
La raggiungo in centro ed insieme andiamo in hotel dove, dopo una doccia ed il cambio di abbigliamento, ci prepariamo per la cena.
Proprio mentre siamo a cena e ragioniamo sul programma della serata, Lella mi chiede se può andar bene di andare in una SPA, quella alle porte di Milano, molto carina e pulita, dove in passato ci è già capitato di divertirci parecchio.
“perché no?” le rispondo io “a patto che, qualora tu trovassi qualcosa di interessante, sia tu a farti avanti ed organizzare i giochi. Vediamo come te la cavi?”
“ok, porco, lo sai che se mi sfidi poi mi lancio anche ben oltre l’ostacolo, vero?”
E così facciamo.
Finita la cena e saldato il conto, prendiamo l’auto in direzione est.
Al nostro arrivo, verso le ore ventidue, il locale non è ancora molto frequentato, poche coppie e qualche singolo, a dire il vero, neanche troppo interessante.
Così ci immergiamo subito in una delle vasche dell’idro massaggio in attesa che la serata prenda forma.
Siamo da una decina di minuti nella vasca quando vediamo che comincia a riempirsi il locale e che la scala che porta ai privé del piano superiore comincia a trafficarsi. Decidiamo quindi di andare a dare un’occhiata anche noi.
Saliamo e cominciamo a notare un minimo di movimento nei privé. Niente però tale da incuriosire Lella che, ben presto, mi chiede di tornare giù, magari per fare una sauna ed attendere sviluppi.
Proprio mentre scendiamo un gruppetto di quattro ragazzotti bergamaschi, evidentemente reduci da qualche serata all’insegna di cibo e alcool, fanno il loro ingresso nel locale.
Lella decide subito di mettersi in mostra e, tolto l’accappatoio, si lascia ammirare per qualche istante prima di rientrare nella vasca idro che, non avendo il meccanismo azionato e con l’acqua ferma, non fa altro che mettere ulteriormente in risalto le sue curve.
I ragazzi evidentemente non possono fare altro che guardare incuriositi e, in men che non si dica, sono già tutti nella vasca adiacente la nostra.
È chiaro che sono del tutto inesperti del funzionamento di un club di quel tipo, tanto che uno ad uno, usciti dalla vasca, si dirigono verso il banco bar per chiedere al barman qualche consiglio e qualche dritta.
Non appena salgono al piano superiore, Lella mi chiede di seguirli per vedere cosa succede.
Salendo le scale si lascia sfuggire che, dei quattro, l’ha colpita il biondino, il più alto e fisicato del gruppo, evidentemente il leader da come gli altri lo seguono, dichiarandomi che quello potrebbe volerselo fare presto, prima che prenda altre strade...
Una volta su notiamo che a due a due i ragazzi si sono suddivisi in due differenti stanze dove si godono lo spettacolo di una coppia da un lato e di un gruppo molto più numeroso, dall’altro.
Quando passiamo sia gli uni che gli altri si lasciano ammaliare da Lella che li sfiora senza dire nulla ma guardandoli con aria di sfida, specie il biondino che, al secondo passaggio la squadra fino in fondo al corridoio uscendo con la testa dallo stipite della porta.
“che ne dici se lo vado a prendere e me lo porto in una stanza vuota?” mi sussurra la porca.
“amore, se lo vuoi, vattelo a prendere e portalo in paradiso. Ho come l’impressione che non ti dirà di no!” le rispondo.
Ed infatti, di li a pochissimi istanti Lella si dirige verso quella stanza, lo prende per la mano e gli dice qualcosa all’orecchio. Lui le fa cenno di sì con la testa e, dando un’occhiata al suo amico che resta allibito dalla modalità con cui Lella si è proposta, li guarda andarsene di spalle incrociando il mio sguardo dal capo opposto del corridoio.
Lella, con il suo amante per mano, mi passa davanti e mi dice “caro, per ora ho scelto lui. Poi vediamo per qualcuno dei suoi amici, magari nel frattempo potresti verificare tu quale può andarmi bene, i miei gusti, del resto, li conosci benissimo. Non è vero?” e così dicendo si infila in una stanza dalla parte opposta che era vuota e pronta all’uso. Entrati, chiude dietro di sé la porta e lascia le inferiate aperte con le tende tirate in maniera tale da consentire a me, agli amici del suo amante occasionale ed agli altri avventori l’opportunità di goderci lo spettacolo.
Si siedono all’estremità del grande letto vicini alle inferiate in modo da consentirmi di sentire quanto di stanno dicendo.
“come ti chiami?” chiede Lella
“Roberto, e tu?”
“Lella e mio marito Giorgio. Vieni spesso in questi locali?”
“A dire il vero questa è la prima volta, infatti sono, anzi con i miei compari, siamo, tutti molto titubanti. La spacconeria di alcune frasi che ci diciamo serve per lo più per nascondere la timidezza che tutti noi stiamo provando. Insomma, non è facile…” dice Roberto
“guarda” lo rassicura Lella “non ti devi minimamente preoccupare, sento che sei teso e che stai quasi tremando, ma tra poco ti aiuterò a rilassarti e tu sentirai di poterti fidare. Così ti lascerai andare e godrai di una splendida esperienza. Fidati”.
Non fa in tempo a finire la frase che subito lei gli si avvicina con la bocca e gli stampa un bacio sulle labbra con tanto di schiocco.
“wow…. Non me lo aspettavo. Un bacio, addirittura?” le dice Roberto
“guarda” gli risponde Lella “a me il sesso senza passione, proprio non interessa. Anzi, direi proprio di iniziare con una bella limonata. Se ti va, ovviamente”
“certo che si” gli risponde lui che, in un battibaleno, si ritrova appoggiato al muro con la schiena e con lei sopra che lo sovrasta in cerca della bocca con la sua lingua.
Si contorce su di lui e si lascia palpeggiare il culo ed il seno mentre avidamente gli fa un pompino alla lingua. Evidentemente lui non è molto esperto e si ritrova in un vortice forse mai provato.
Io, dal di fuori, sto cercando di capire come poter interagire e, avvicinato dall’amico di Roberto, quello che era con lui fino a pochi istanti prima, gli chiedo
“ciao, tu sei?”
“Federico. Ma che figa è tua moglie? E poi, guarda come se lo è rimorchiato… uno schianto!”
“guarda, non so se poi lei vorrà altro, ma per capirlo, tu cosa avresti da offrirle?” Gli chiedo
“non saprei, questo può interessare?” e dicendolo tira fuori dall’accappatoio un cazzo enorme. Una cosa davvero notevole, cappella grande e tesa, cazzo dritto, lungo almeno 23 o 24 centimetri e soprattutto davvero largo di diametro, come so che piace da impazzire a Lella.
“guarda Federico, aspettiamo che il tuo amico dia il meglio di sé, poi vediamo cosa ne pensa Lella. Posso solo dirti che il tuo attrezzo è proprio di quelli che le piacciono tanto. Stiamo a vedere?”
“ok, attendo e lo mantengo bene in tiro, ok?”
“Ok” gli rispondo io.
Nello stesso tempo Lella, sempre standogli sopra e guidando il gioco, ha preso a succhiare avidamente il cazzo di Roberto che, non come il suo amico Federico, ma si difende bene. Al punto che, arrivato ad essere duro e teso, glielo prende in mano, scarta un preservativo e glielo mette. Appena pronto, sempre stando sopra e muovendosi come una gatta in calore, lo fa scivolare lungo le cosce facendolo accarezzare dalle grandi labbra e sollecitandolo ad entrarle. Lui non se lo fa ripetere e, in men che non si dica, la sta scopando a smorza candela. Anzi, a dire il vero, è lei che lo scopa muovendosi, baciandolo in bocca, guidandogli le mani sui fianchi e sul seno e lasciando che lui le dilati la fica con le dita e comincia ad accarezzare l’idea di sfiorarle lo sfintere.
La sento dirgli “che fai? Mi stai prendendo le misure per incularmi?”
“non saprei” risponde Roberto “mi piacerebbe di certo ma il calore che sento dentro di te ora non lo vorrei perdere per niente al mondo. Sei fantastica Lella, sei bellissima. Una fica calda e morbida, un seno ed un culo di marmo ed un fisico davvero da ragazzina. Mi fai impazzire”
“anche tu mi piaci un casino. Ok, sei giovane ma sei davvero fascinoso ed interessante”
Ora ti va di leccarmi un po’?” e si gira lasciando in vista a Roberto e a tutti i presenti la sua fica aperta e vogliosa che lui, presa posizione, comincia a leccare ed a toccare con le dita in modo delicato.
“ok, lascia che sia io a toccarmi il clitoride, tu appoggiami e strusciami il tuo bel cazzo vicino o dentro…”
“e così Roberto fa. Pochi istanti e lei comincia ad ansimare lasciando intendere che, di lì a poco, raggiungerà il suo primo orgasmo della serata.
“amore” mi dice, vedendomi li a pochi centimetri sebbene al di fuori della stanza “come va? Ti diverti a vedermi scopare con questo fantastico ragazzo?”
“certo puttana amore mio. Vedo che anche tu ti stai divertendo parecchio. A proposito, qui fuori c’è il suo amico Federico che poi, con comodo, quando avrete finito, vorrebbe farti vedere un regalo speciale…”
“ok, prima lasciateci fare con calma. Io e il mio amante stiamo godendo e tra poco vedremo il da farsi, ok?”
“certo mon amour…” le rispondo.
I giochi proseguono con lei che si sgrilletta e lui che, alternando qualche colpo di lingua a qualche colpo di cazzo l’aiuta a godere. Così è, infatti, di lì a poco i suoi ansimi aumentano di frequenza e, inarcando sempre di più la schiena, con l’ultimo gridolino fa capire a tutti quanto stia godendo e sia in arrivo.
“Eccomi, eccomi amore, sto godendo. Che bello… ahahahah…”
“sei la donna più figa che mi sia finora capitata. Non avrò mai una figa così in vita mia… che profumo che emani, il tuo corpo è tutto in godimento… stupenda… il paradiso…” le confida Roberto.
Ed è con un urlo di piacere che lei viene contorcendosi
“ahahahahahah…”.
Passano pochi istanti e lui, che era già dentro di lei, comincia a pompare nella posizione del missionario con una foga ed un’energia non da poco.
E lei che lo ferma sul più bello “ehi, ma non avevate un regalo da portarmi tu ed il suo amico Federico?” dice Lella rivolgendosi a me e avendo ovviamente già capito di cosa si tratti.
“certo” le rispondo, “se Federico è dell’idea te lo portiamo dentro subito il regalino…” le rispondo io.
“ok, sono nato pronto” dice Federico
“a te non dispiace Roberto se invitiamo il tuo amico a mostrarci il regalo?”
“ci mancherebbe, più che volentieri” dice Roberto “tanto più che io lo conosco quel regalino, giocando da anni a pallone insieme, nelle docce ci si conosce intimamente, e lui è un po’ il Rocco Siffredi del bergamasco. È conosciuto per questo. Ahah” conclude ridendo un po’.
Aperta la porta ed entrati nella stanza, Federico lascia cadere l’asciugamano mostrando quel cazzo enorme che io già avevo visto prima, ancora in tiro e pronto all’uso.
“madonna, ma è davvero un regalone. Come ti chiami pisellone mio?”
“Federico, cara, 24 anni geometra e mediano di spinta”
“mediamo, non avevo dubbi, ora verifichiamo se di spinta” risponde sorridendo Lella “dai, sdraiati qui che ci organizziamo”.
Lui si sdraia sul letto e lei comincia a succhiargli il cazzo alternando leccate alla cappella con leccate che, partendo dalle palle, risalgono lungo quell’enorme asta fino a far sparire in bocca quella enorme cappella.
Lui ansima “dio Lella, ma sei fantastica, che succhia cazzi da gara, da campionato mondiale…”
“ok, mi sembri già esageratamente turgido e dritto” dice lei, “non vorrei che, a furia di segarti, tu sia già vicino al capolinea. Facciamo che indossi il goldone così ti porto in paradiso in un attimo?”
Federico non se lo fa ripetere e, un secondo dopo si ritrova con Lella a cavalcioni che se lo infila lentamente tutto nella fica.
Lei grida come una ossessa “dio, hai ragione amore, è enorme sto cazzo, mi riempie tutta la fica e lo sento dritto come un palo con la cappella così larga da toccarmi ovunque… che cazzo, ragazzi!”
Io e Roberto, che ancora indossa il preservativo, siamo imbarazzati da quanto Lella si sta godendo il cazzo enorme di Federico, incapaci di prendere qualunque iniziativa visto il godimento dei due.
È quindi lei che, guidando le danze ci esorta “Roberto, fammi sentire come stai?” e così dicendo gli prende il cazzo in mano “Ehi, sei ancora bello teso, che dici di approfittare di quell’ideuzza che avevi qualche minuto fa circa il mio secondo canale? Vedi? È li che ti aspetta”. La troia lo dice inarcando un po’ la schiena in maniera tale da rendere evidente il suo stato di eccitazione.
Dal nostro punto di vista la scena è la seguente: il cazzo enorme di Federico piantato nella fica che la allarga a dismisura; la schiena di Lella inarcata in modo da mettere in evidenza il buco del culo bello aperto ed invitante, bagnato fradicio dei suoi umori e pronto ad accogliere il cazzo di Roberto; la mano destra di Lella che si appoggia facendo leva sul petto villoso e tatuato di Federico e la sinistra appoggiata sulla natica ad allargare ulteriormente le natiche e mettere in evidenza il suo buchetto ancora inviolato.
“ora ti inculo” le dice Roberto che, senza attendere risposta vocale in quanto già sufficiente quella non verbale di Lella degli ultimi istanti, le si posiziona dietro e, dolcemente e baciandola sul collo, va in cerca del bersaglio.
“siiii, così, Roberto, stai andando in gol…Dai, spingilo… ohhhhh, si, sono piena, amore. Dove sei? Vieni a darmi il tuo cazzo in bocca, voglio sentirli tutti e tre in mio possesso sti gran cazzi!”.
Ovviamente non me lo faccio ripetere e le vado vicino. Lei prende a succhiarmi il cazzo tra mugolii di piacere e frasi oscene che noi tre le rivolgiamo.
“troia, prendi sti tre cazzi, puttana mia” le dico io.
“si, una fica da sognare per i prossimi dieci anni e segarsi. Che fica, che scopata, che gnocca” dice Roberto.
“una puttana che si prende il mio cazzo senza la minima difficoltà, è la prima volta che mi capita. Una fica eccezionale. Elastica, morbida e fradicia. Una spettacolooooo…” ci fa eco Federico.
Dopo qualche minuto in cui lei sembra impazzire di piacere, si prepara a godere ancora. Inarca la schiena ed ammette di essere la troia che abbiamo appena detto. Conferma che un cazzo delle dimensioni di quello di Federico è cosa più unica che rara e che lo sente dentro di sé come mai prima capitato.
Stà ora per godere e, urlando di piacere, si lascia andare ad una squirtata copiosa, bagnandosi tutta e allagando le gambe di Federico.
Fuori le persone accalcate all’inferiata sembrano godere lo spettacolo: qualcuno fa commenti, qualcuno si sega e qualcuno tocca la figa sotto l’accappatoio della propria o della altrui compagna per approfittare della situazione di eccitazione generale..
“ora voglio il tuo cazzo in bocca Roberto, ti voglio far godere così” dice al colui che, in stato di grazia, sembra su un altro pianeta.
“ok” risponde lui “lasciami ancora qualche colpo nel tuo splendido culo e poi vengo a goderti in bocca”
“Ma a me, il culo? No?” dice da sotto Federico”
“non vorrai scherzare” gli fa eco Lella “quel coso lì nel mio culetto, non se ne parla nemmeno. Tu verrai nella fica o in faccia. Rassegnati…” le risponde Lella ridendo.
E tutti e quattro ridiamo in effetti. Sarebbe davvero qualcosa di poco adatto. Quel cazzo, che sta pompando da quindici minuti abbondanti, se possibile, sembra si sia ulteriormente dilatato. Non ho mai visto la fica di Lella così piena. E dire che gliene ho visti prendere di cazzi, eh?
Roberto esce da dove si trovava, sfila il goldone e si avvicina a Lella “prima mi dai un bacio” gli dice lei.
“prima durante e dopo” le risponde lui.
Io gli do il cambio nel culo mentre Federico continua a pompare.
“ora caro ti farò venire” dice Lella a Roberto
“ok, sono pronto” risponde lui baciandole una mano.
E così, dopo pochissimi colpi di lingua e infilandosi tutto quel bel pisello in bocca, Lella fa venire Roberto in bocca. Lui urla di piacere e lei ansima.
“che fica Lella, vengooooo” e le esplode in bocca schizzando forte. Lei lo beve tutto o quasi e lui la bacia, passandole la lingua su tutto il viso.
A quel punto anche Federico sembra al traguardo e Lella se ne accorge. Si sposta di lato, gli chiede ti togliersi il preservativo e glielo prende in bocca.
Io, che mi ero scansatole apro le gambe le infilo il cazzo nella fica. Larghissima e fradicia “amore, ma il mio lo senti dopo che ti hanno scopato due giovanotti con quei grossi arnesi?”
“si porco, lo sento sempre il tuo, potrei prenderne anche dieci che il tuo, alla fine, lo sento sempre. Scopami e vieni dentro mentre io faccio godere Federico…”. E lo dice mentre Roberto, già soddisfatto, le accarezza i seni e la bacia ancora sul collo, seduto sul bordo del lettone.
Ed infatti di lì a poco lui arriva. Con un urlo quasi animalesco, scoppia in faccia a Lella e sul busto una quantità di sborra bollente mai vista. “ops… mi hai fatto la doccia” gli dice lei “enorme in tutti i sensi…”.
È il mio turno ora.
“ok, amore, sento che stai venendo anche tu. Dai, su, sborrami dentro la fica e goditi questo spettacolo che tanto ti piace: io con la fica fradicia e larga, il culo ancora aperto e sfondato da te e da un altro maschio e la faccia piena di sborra di altri uomini che mi hanno appena goduta…”
“siiiii, amore, eccomi. Sei la mia puttana, la mia donna, la mia vita!”
E le vuoto i coglioni nella fica inarcandomi e godendomela.
“sei fantastica amore mio” le sussurro all’orecchio.
“anche tu, tesoro, nel propormi serate come questa con la possibilità di conoscere ragazzi eccezionali come Roberto e Federico” mi dice lei.
Poi si rivolge ai giovanotti “che dite ragazzi? Vi è piaciuta la serata? Stimolante?”
È Federico il primo a rispondere “ragazza, una fica come te stimolerebbe anche un novantenne con la bombola dell’ossigeno… sei una fica allucinante. Penso che non avrò altre fighe come te nella vita. Sei il paradiso…” dice Federico.
“vero, confermo. Qualcosa di unico e irripetibile. Grazie dell’esperienza ragazzi” gli fa eco Roberto rivolgendosi a Lella e me.
“Vi ringrazio dei complimenti giovanotti. Anche a me è piaciuto parecchio, siete unici. Roberto dolce da baciare come fosse l’innamorato. Federico… emmmmhhh diciamo enorme da scopare, come fosse Rocco Siffredi? Ahah”
Tutti scoppiamo a ridere.
“Però non diciamo sciocchezze” riprende Lella “ voi siete entrambi giovanissimi e già molto performanti, avrete una vita piena e farete le vostre belle esperienze. Troverete delle ragazze speciali delle quali vi innamorerete ed alle quali saprete dare piacere e godimento. Loro faranno altrettanto con voi e questa di stasera rimarrà una bella esperienza, mi auguro, che ricorderete con piacere. Ora andiamo a darci una lavata ed a bere qualcosa?”
Cos’ dicendo tutti ci alziamo e ci diamo una prima ripulita con i fazzolettini messi a disposizione dalla direzione.
Usciamo dalla stanza, fuori dalla quale solo una coppia era rimasta dopo la fine dello show con lei che si avvicina a Lella e le chiede sottovoce “complimenti ragazza, ma quanto era grosso quel ragazzo? Come fai a non sentire dolore?”
“il segreto è se la cosa ti piace davvero. Se lo fai solo per far felice il tuo uomo o se davvero facendolo fai felice prima te stessa… provaci…”.
La tipa rimane un po’ di sasso con il suo lui che la guarda con fare interrogativo. Boh, chissà che staranno pensando ognuno dell’altro?

Noi intanto scendiamo e, dopo una doccia, ci rivediamo con i due ragazzi al bar. Li ci raggiungono anche gli altri due. Uno dei quali, evidentemente poco in sé per l’alcool ingurgitato quella sera se ne esce in modo davvero poco felice con la seguente frase: “Ehi, vi abbiamo visti all’opera. Possibile che per noi non ci sia da scopare? Oh, sia chiaro, pagando se necessario, anche tanto”.
“scusa, penso di non aver capito bene” gli chiedo io in tono evidentemente poco compiaciuto.
“Dai, non fare la signorina offesa” si rivolge guardando Lella “se hai scopato con loro due non vedo perché non dovresti scopare anche con me. Facciamo 300 euro?”
“amico, quella che scopa per soldi la trovi al chilometro 2. Esci, a destra. La riconosci subito, è tua madre…” gli rispondo alzandomi dal divanetto e mettendomi di fronte a lui.
“oh, non fare il figo che siamo in quattro…” si azzarda lui.
“bimbo, se fate in 4 io le prendo di certo, ma tu vai in ospedale, vuoi scomm…”
Non faccio in tempo a finire la frase che Roberto, che evidentemente non aveva ben capito i termini della questione, si lancia sull’amico prendendolo per il collo. “ma sei cretino? ok, sei bevuto, ma se non la smetti subito e ti scusi, ti riempio di cazzotti da qua a casa, coglione!”.
“lascia stare Roberto” gli dice Lella “ora noi ce ne andiamo e facciamo finta di non aver sentito nulla. Consigliamo a te e Federico che siete ragazzi con la testa sulle spalle di non portare con voi in questi posti amici che non reggono l’alcol e l’intensità delle pratiche che qui vengono svolte. Evitiamo di fare ammenda alla direzione perché lo butterebbero fuori dal locale senza passare dagli spogliatoi il vostro amico, confidando che lo potrete portare a casa voi mettendolo a nanna con il suo orsacchiotto preferito senza che combini altre puttanate. È comunque stata una bellissima serata della quale ringraziamo te e Federico”. E dicendolo si avvicina prima a Federico baciandolo in bocca con trasporto e, ormai allontanatosi dal suo amico pirla e restando in piedi tra lo scemo e me, abbracciando Roberto ancora e baciandolo con passione. Passione che lui ricambia limonandola per almeno una ventina di secondi.
Ce ne andiamo negli spogliatoi e ci rivestiamo.
Usciti dal locale e presa la macchina in direzione Milano è Lella a rompere il silenzio: “Che gran bella scopata amore mio. Davvero una serata eccezionale. Peccato per il finale con quel cretino”.
“non ti preoccupare amore, di pirla c’è pieno il mondo. Anche se penso che il più sarà dovuto ad una sana invidia nei confronti dei suoi amici più fortunati di lui che hanno potuto godere di una fantastica porcella come te per tutta la sera. E poi l’alcool… che fa brutti scherzi. No problem, dai. Ora in hotel ti scopo io come si deve e dimentichiamo quel pistola, ok?”
“certo, come no? Lo so che ora tu mi vorrai scopare richiamando alla mente le immagini viste e vorrai che io ti racconti le sensazioni nel prendere quei cazzi e nel farli godere. Ma sarei piuttosto provata. Che dici di domanttina prima della colazione?” Mi risponde lei
“certo, amore, ma è proprio dopo una grande scopata come questa che il gioco si fa duro… e noi siamo quelli che sanno come si gioca a questo gioco. Vero?”
“ok, poi vediamo. Cominciamo con l’arrivare in hotel. Ci beviamo un drink e poi vediamo…”
“ok, amore. Tutto quello che vuoi” e ci stampiamo un bacio sulla bocca come fanno i teenager…

Secondo voi come sarà andata a finire, una volta in hotel?
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