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Regalo di compleanno


di Membro VIP di Annunci69.it resistente78
06.01.2013    |    10.464    |    8 9.6
"Io comincio a muovere la mazza lentamente, procurando a lei ed a me stesso brividi erotici indescrivibili..."
La storia ha origine 15 anni fa, alla mensa dei dipendenti dell’ospedale.

Da alcuni giorni notavo, sempre sola, una bellissima ragazza, capelli corvini, occhi nerissimi, bocca larga, labbra piene, seno da capogiro. Una ragazza insomma mozzafiato.

All’epoca io avevo 27 anni, ero di corporatura atletica, biondo con occhi verdi. Facevo colpo sulle ragazze ma non avevo ancora avuto una storia seria con qualcuna.

Quella ragazza mi attraeva, facendomi coraggio mi sono avvicinato e presentato.

Si chiamava Ivana, mi disse subito che aveva 22 anni era una ragazza madre, appena venuta da un paesino del sud, sfuggita alle pressioni che la volevano legata o sposata al ragazzo, suo coetaneo, che l’aveva messa incinta a 19 anni.

Alla sua bimba Sonia aveva dedicato anima e corpo.

Con Ivana ci fu subito un’attrazione reciproca che, solo dopo due giorni dopo, ci condusse in un vortice di passione e di sesso veramente sfrenato.

Lei non aveva avuto più storie dall’ultima ed unica volta che fu messa incinta.

Ci sposammo tre anni dopo.

Ivana era diventata una brava infermiera mentre io facevo carriera nell’amministrazione dell’ospedale.

Non avemmo figli. Io avevo imparato a voler bene la bimba di Ivana come se fosse anche mia figlia.

Sonia era attaccata in modo spasmodica alla madre e nei miei confronti dimostrava una certa gelosia. Interpretava, nella sua ingenuità, come un torto gli slanci affettuosi che Ivana aveva nei miei confronti. La sua mamma era stata sempre tutta esclusivamente per lei.

Nel tempo la bambina, poi adolescente, si è sempre mostrava scostante ed antagonista nei miei confronti.

Sonia cresceva gracile e delicata di salute e questo teneva in continua apprensione la madre che era sempre pronta a soddisfare, anche più del necessario, ogni minimo capriccio della figlia.

All’età di 16 anni, Sonia era appena sviluppata, anche se nella sua esilità il corpicino di adolescente era ben proporzionato. Non destava ancora interessi nei suoi coetanei anche perché era una ragazza chiusa, restia alle amicizie.

Era sempre più legata alla mamma, che venerava, ed era l’unica sua amica.

L’estate dello scorso anno, al mare, ho notato dei cambiamenti: il corpo di Sonia assumeva la forma che non lascia indifferente l’altro sesso.

Il piccolo seno metteva in evidenza due capezzoli appuntiti sotto il minuscolo costume, il culetto rotondo, ben proporzionato, sotto la vita stretta, sporgente leggermente all’indietro le dava un tocco di sensualità in più.

Era più spensierata, si sentiva ammirata ed anche verso di me mostrava degli slanci insoliti, a volte.

Ciò rendeva felice l’intera famiglia e particolarmente contenta Ivana che continuava a coccolare ed assecondare ogni desiderio della sua bambina.

Il mio rapporto con Ivana era sempre sublime, come all’inizio, continuando ad amarci appassionatamente, lei era sempre una femmina meravigliosa, un’amante eccezionale.

Il nostro rapporto già si rinsaldava giorno per giorno con la complicità del sesso sempre più spregiudicato fra noi due.

Ivana è di una ricettività insaziabile, godendo sconsideratamente in tutti i modi con il mio uccello che è di dimensioni un po’ fuori dal comune, quando è in erezione.

Le piace in modo particolare impalarsi su di esso, così riesce a dirigerlo nella sua cavità accogliente dove sente che il piacere è più intenso.

Con il tempo scopriamo sensazioni nuove, impariamo ad eccitarci leggendo storie erotiche, consultando immagini pornografiche industriandoci di imitarne le varie situazioni.

Ivano venera il mio uccello sovradimensionato, che si adatta perfettamente, ormai, in ogni sito di quel corpo favoloso e siamo soddisfatti di tutte le sensazioni piacevoli che i nostri due corpi uniti riescono a provare.

La scorsa estate, in quel piccolo appartamento al mare davamo libero sfogo alla nostra libidine.

Avevamo preso l’abitudine di rimanere in casa, tutti i pomeriggi, con la scusa di schiacciare il pisolino mentre Sonia si recava in spiaggia.

Ivana, era straordinariamente bella e sensuale nella sua piena maturità sessuale, ed al mare, in vacanza, rilassata, sembrava non fosse mai appagata. Si eccitava al massimo attardandosi in modo ossessivo a baciare, lappare, ingoiare il mio membro stando attenta a non portarmi alla ieculazione, perché lei prediligeva essere riempita dal mio seme caldo che le accentuava il piacere. Quando si accorgeva che ero all’epilogo, mi veniva sopra ed in un sol colpo si calava completamente impalata.

Mi scaricavo in lei contemporaneamente al suo orgasmo, godendo ancora di più contemplando quel magnifico volto gemente e trasfigurato dalla lussuria.

Un pomeriggio, nella penombra della stanza accanto, attraverso la porta socchiusa, mentre Ivana mi cavalcava con gemiti e sospiri, intravidi Sonia che ci osservava. Chissà da quanto era lì:

Il fatto di essere osservato da quella ragazza, sempre ostile nei miei confronti, ha aumentato la mia libidine, facendo in modo di mettere ben in mostra la potenza del poderoso membro che Sonia vedeva ben apparire e scomparire nel ventre della madre.

Quella volta con maggiore intensità ho esclamato:
“ Sei calda amore!! Sei un lago! Mi annego dentro!! Lo senti che duro??
“ Siiii! E’ fantastico… è più grosso che mai!!!”
“ Prendilo tutto,.. tutto!!!”

Abbiamo goduto più che mai, io consapevole, Ivana no, di avere una spettatrice attenta.

Sonia si allontana, ma uscendo provoca lo scatto della serratura.

Ivana sente, si preoccupa:
“ Oddio!! Sonia!! Ci ha sentiti!! Ci avrà visti??? Come la prenderà??
“ Saprà cosa succede fra un uomo ed una donna. Non è più una bambina”
“ Si, ma non avrà mai visto un mostro, come il tuo uccello!”

Cerco di sdrammatizzare:
“ Non preoccuparti, c’è sempre una prima volta in ogni cosa.”

Dopo quel pomeriggio, l’atteggiamento di Sonia si modifica. La sera stessa noto in lei un’indifferenza sospetta nei miei riguardi. Evita il mio sguardo, ma sottocchi mi osserva assorta mentre verso la madre si mostra irritante.

Ivana è preoccupata, pensa che la scoperta di Sonia, nell’aver vista la madre che adora, perforata dall’enorme uccello, l’abbia traumatizzata. La ragazza non ha mai avuto esperienze sessuali, non ha mai avuto un ragazzo.

Rientriamo dalle vacanze, rivolgiamo più attenzioni verso la ragazza, più di quanto non ne abbia già.

Nei mesi che seguono, Sonia si sta trasformando nel fisico e nella mente.

E’ più attenta alla sua immagine, è curata nel vestirsi, è più partecipa ai problemi familiari.

Appare più carina, le forme se pure minute sembrano riempirsi e lei comincia a metterle in risalto.

La sua bellezza insomma sta affiorando. Sta diventando una ragazza, direi sexy, appetibile agli occhi maschili.

Si avvicinano i suoi 18 anni. Come sempre, la madre ed io le chiediamo di esprimere la sua preferenza per il regalo di compleanno.

Lei risponde:
“ Ci penserò, poi ve lo dirò, ma non vi farò spendere molto quest’anno.”

Dimentichiamo quel pomeriggio al mare. Non so se anche per Sonia è lo stesso.

I suoi atteggiamenti nei miei confronti sono più spinti. Spesso mi saluta abbracciandomi stretto. Mi lancia, a volte sorrisi ammiccanti, mi compare davanti in casa in abbigliamento succinti che mettono in evidenza un corpicino perfetto.

Mi rendo conto che sta cercando di provocarmi. Io mi sforzo ma rimango indifferente.

Una sera di questa fine estate, siamo già a letto quando scoppia un tremendo temporale. Lampi e tuoni che scuotono la casa. Sonia si precipita in camera nostra, mostrandosi spaventata e s’infila nel letto in mezzo a noi, come faceva sovente da bambina.

Si abbraccia alla madre dandomi la schiena ma spinge il suo culetto sodo verso il mio ventre dove l’uccello non rimane insensibile a quel contatto fresco, invitante.

Lei lo percepisce, si strofina per pochi secondi, perché mi ritraggo spaventato per paura di impegolarmi in una situazione imbarazzante con Ivana.

Finito il temporale, Sonia ci lascia senza non lanciarmi uno sguardo perfidamente complice.

La sera successiva, dopo una furiosa chiavata con Ivana, cercando di non far rumore, per non svegliare Sonia, udiamo provenire dalla sua stanza dei lamenti.

La madre preoccupata si alza, seguita da me.

I lamenti si fanno più percettibili, ci avviciniamo alla stanza ancora illuminata.

Dalla porta socchiusa, dal buio della nostra visuale assistiamo alla scena eccitante che coinvolge i nostri sensi istantaneamente.

Sonia è distesa sul letto. Si può contemplare il suo corpo nudo, piacevole con le piccole deliziose curve, insieme allo spettacolo del sesso circondato da una folta peluria nerissima e dei suoi piccoli e candidi seni, duri, sferici con i capezzolini rosei svettanti tra le aureole dello stesso colore.

La vediamo premere una mano sulla vagina ed infilarvi un dito per poi muoverlo freneticamente avanti ed indietro. Preme con il dito medio il piccolo clitoride senz’altro infiammato.

Sonia è fuori di se nel masturbarsi con una frenesia da scuoterle tutte le sue armoniose grazie.

Il suo corpo è attraente, sensuale in quell’atteggiamento voluttuoso.

Il monte di Venere leggermente prominente ed il ventre piatto si sollevano e si abbassano in un convulso desiderio lussurioso.

Il viso è estatico con la bocca spalancata nella inconfondibile smorfia di godimento.

La scena è eccitante. Ivana è sbalordita, io dietro di lei appoggiato sento il membro indurirsi fra le sue natiche. Ivana mi rivolge uno sguardo diabolico, non so se di rabbia o eccitazione. Ma non si smuove dalla posizione, perché è affascinata dallo spettacolo delle sua deliziosa bambina che con il suo ansimare affannoso sta per venire.

Sono al massimo dell’eccitazione e non ci metto molto ad afferrare il membro ed infilarlo da dietro nella fica fremente di Ivana.

Mi riceve con un impercettibile soffocato sospiro, senza lasciare lo sguardo dallo spettacolo di Sonia.

Comincio a stantuffare velocemente a fondo in quel caldo buco ed insieme raggiungiamo un orgasmo irrefrenabile nello stesso momento di Sonia, inconsapevole di aver suscitato in noi tale lussuria.

I giorni trascorrono, il clima familiare è idilliaco, Sonia è sempre più graziosa, anche nei modi ed ingenuamente provocante. A volta mi guarda dritto negli occhi fissandomi distratta.

Sono orgoglioso, che senza intenzioni, sia stato la causa del risveglio dei sensi di quella ragazza che diventa sempre più splendida.

Non spingo la situazione, sarebbe facile!

Finalmente giunge il giorno del 18 mo compleanno di Sonia che, nonostante i nostri solleciti non ci ha ancora comunicato i suoi desideri circa il regalo, rispondendo sempre in modo sfuggente :
“ Non vi preoccupate, ve lo dirò..ci penso ancora un po’”

La sera del compleanno, si fa festa. La casa è piena di amici, si fa baldoria, si balla e si beve anche più del solito. Anche Sonia, euforica, non è da meno. Non aveva mai bevuto fin allora.

La festa finisce, rimaniamo soli noi tre. Stanchi, andiamo a letto.

E’ una serata piuttosto calda. Ci adagiamo completamente nudi sul letto.

Udiamo bussare e senza invito Sonia irrompe nella camera. E’ splendida, indossa soltanto una camiciola bianca trasparente che lascia intravedere le sue forme piccole ma perfette.

Sorridendo:
“ Fatemi posto, voglio festeggiare il mio compleanno solo con voi!”
“ Ma siamo nudi!! “ dice la madre sbalordita.
“ Anch’io! E’ meglio no?” . Risponde la figlia.

Comincio a capire dove vuole arrivare la deliziosa creatura e ascolto divertito.

Ivana è irritata:
“ Ma Sonia sei ubriaca o impazzita? “
“ Mamma sono venuta a prendere il mio regalo! Ti prego!!”

Ivana sbarra gli occhi. Comincia a capire? Ma resiste:
“ Sonia, vedo che sei brilla, te lo avevo detto di non bere! Tu non sei abituata! Torna a letto ora!”
“ No mamma..no voglio stare qui con te! “ abbassando la voce, timidamente: “ Lo voglio anch’io!!.. questo è il regalo che mi devi fare!! “

Lo dice piagnucolando, come quando da bambina insisteva ed otteneva ogni cosa.
“ Tu devi essere pazza, Sonia!!”

Si siede sul letto, mi guarda spaventata, come a chiedermi aiuto.

Io rimango muto, imbarazzato ma intimamente emozionato al pensiero di ciò che chiede Sonia.

La bimba, fino a poco fa da noi considerata tale, approfitta del breve silenzio che si è creato e ricomincia:
“ Mamma, non resisto più! Voglio provare quello che provi tu con quel meraviglioso uccello.

Da quando ti ho vista come te lo godevi, l’anno scorso a mare , tutto è cambiato.

Io non avevo mai visto niente di simile, avevo solo sentito dire.

Da allora ho cominciato a toccarmi e provare un piacere che non conoscevo.

Vi ho spiato tante altre volte! Ho visto quel membro dappertutto dentro di te! Sei magnifica quando lo ricevi, quando lo adori. Ti trasformi e sei ancora più bella.

Se sapessi come t’invidio! Lo volevo anch’io! Ho tentato tante volte di sedurre Aldo, in tutti i modi, ma lui mi ha sempre evitata ed io in tutti questi mesi ho torturato sempre più frequentemente il clitoride da farmi male. E’ un’ossessione mamma, io lo voglio!!”

Sonia parla affannosamente, sempre rivolta alla madre, implorante. Sa che deve convincere solo lei.

Ivana ascolta con la testa fra le mani, come se non volesse sentire.

“Ti rendi conto Sonia! Aldo è mio marito! Potrebbe essere tuo padre!!”
“Ma non è mio padre!! Voglio essere presa da lui, la prima volta con quel membro meraviglioso!”

Sonia continua singhiozzando:
“ Mamma ti prego, fammi provare. Insieme a te…. Ti prego!!”

Ivana piange, silenziosamente. Abbraccia la figlia, teneramente. Le accarezza i capelli, la bacia e finalmente parla:
“ Mi sento impazzire!! Tu sei pazza!! .. Va bene…, sarà il regalo di compleanno”

In tutto il tempo non ho aperto bocca, sono un estraneo, sono solo un oggetto, anzi è il mio strumento di piacere il conteso. Sonia vuole solo lui! Difatti lui alza la testa sull’attenti.

Guardo Ivana, pendo dalle sue labbra. Mi rivolge un sorriso triste di assenso.

Sonia ha vinto e si distende in mezzo a noi , soddisfatta e si addormenta.

Non ha retto ai fumi dell’alcool che le ha dato solo il coraggio di reclamare il regalo di compleanno.

Ivana si alza, accosta amorevolmente di lato la sua bella bimba. Si adagia vicina a me, dall’altra parte del letto, lasciandomi in mezzo, mi abbraccia, mi bacia appassionatamente. Si accorge della mia tremenda erezione. Sottovoce mi sussurra:
“ Ti amo sai! Sei stato straordinario a non cedere a Sonia, quando ti provocava. So che ora desideri lei. Ma il merito del suo cambiamento è tuo. Tu sarai il primo ad averla! Ti prego sii delicato però. Sarà questo il nostro regalo di compleanno. Ma ora prendi me, ti desidero amore! “

Mi giro su di lei, emozionato, la bacio avidamente, le allargo le cosce con un ginocchio e l’uccello si fa strada da solo, fra le grandi labbra della sua natura calda, fradicia e sprofonda.

Mi guarda e sospira. La penetrazione, in quel modo, nell’avvolgente fica di mia moglie è il momento massimo del piacere che più mi esalta e si rinnova ogni volta che il membro esce tutto e rientra fino in fondo, lentamente. Cerco sempre di prolungare quel piacere il più possibile, fino a quanto gli spasimi e le contrazione di Ivana, sotto di me non ci portano al godimento istantaneo.

Anche adesso, godiamo intensamente ed in silenzio per non svegliare la bella addormentata.

Così infilato dentro di lei ci rilassiamo, ci addormentiamo.

Mi sveglio per primo tra le due bellezze. Filtra tra gli scuri della finestra la luce del giorno.

Mi alzo senza svegliare le belle addormentate. Mi reco al bagno, mi sbarbo, faccio la doccia. Ritorno in camera. Ivana e Sonia dormono ancora, tutte e due scoperte offrendo alla mia vista una visione paradisiaca:

Ivana nuda, è adagiata sul fianco, con le ginocchia piegate. Osservo il magnifico fondo schiena, pieno, alla base del quale, fra l’incavo delle cosce intravedo le grandi labbra unite, dalle quali emerge la punta del clitoride. Il seno, pieno, grosso, dalla parte alta del fianco è appoggiato sull’altro, i due grossi capezzoli sembrano toccarsi .

E’ una visione eccitante, che ha sempre sviluppato la mia fantasia e tante volte ho penetrato eccitatissimo quella cavità meravigliosa in quella posizione con piena soddisfazione della proprietaria.

Sonia è adagiata sulla schiena, la camiciola bianca, aperta davanti la lascia completamente scoperta, è la prima volta che ammiro la nudità di questa magnifica creatura , diventata uno gioiello.

Il suo visino tondo è rilassato, sembra sorridere con la bocca leggermente socchiusa. Vedo i due piccoli seni, candidi duri svettare con alla punta i piccoli capezzoli appuntiti. Il mio sguardo scende sul ventre piatto fino al pube ricoperto dal riccioluto cespuglio nero. In mezzo alle cosce lattee aperte oscenamente, guardo stupito la sua natura vergine, le grandi labbra distanziate fra loro lasciano ammirare un buco roseo, invitante che mi lascia immaginare la voluttà che potrebbe donare la sua occupazione con il mio membro, che a quella vista non sta più giù.

Rimango per un po’ a covare con gli occhi i corpi, di quelle dilettevoli creature, coccolando ogni parte di essi, sono estasiato!

Mi rimetto in mezzo alle due, non voglio svegliarle. Attendo chiudendo gli occhi, ripassando le meravigliose immagini appena viste.

Forse mi addormento, sto sognando? Una mano, morbida, accarezza dalla punta alla base il membro eretto. Apro gli occhi e vedo Sonia che lo afferra con le mani tremanti dall’emozione cercando di sollevarlo dal ventre dove era appoggiato. Lo soppesa, lo lascia cadere di nuovo, sullo stomaco. Esclama meravigliata:
“ E’ enorme? E’ magnifico!”

Anche Ivana si sveglia, si siede sul letto e rimane meravigliata della meraviglia della figlia:
“ E’ bello vero, Sonia?, ti piace? ”
“ Oh si mamma. Quante volte ho sognato di toccarlo! Ma un mostro simile ci starebbe dentro di me?”
“ Si cara! La natura si adatta. Lo vuoi vero?”
“ Si!!! Ma prima voglio vederlo ancora una volta dentro di te, mi eccito tanto così!”

Ivana, sempre pronta ad assecondarla, si china sul membro e comincia a baciarlo, coccolarlo, prenderlo in bocca, pompando per un po’. Si rialza, si mette in ginocchio allargando le magnifiche cosce sul mio ventre e invita Sonia:
“ Prendilo, tesoro! Infilamelo tu!”

La ragazza lo impugna, a stento gli sta nella mano, lo dirige verso l’imboccatura già aperta.

Ivana si abbassa e lo inghiotte, tutto in quella cavità fremente, inizia una breve cavalcata sull’asta inguainata solo a scopo dimostrativa e si solleva lasciando il membro svettare solitario.

Sta preparando il regalo per la sua bambina.

Sonia è strabiliata! Si stende sul letto. Attende ansimante il sacrificio rivolgendosi alla madre:
“ Stammi vicina! Ti prego!”

Mi rialzo. Ora posso guardare lascivamente quella vagina bella ed allettante, protesa fra il cespuglio di peli scuri, sottili come seta. Le grandi labbra sono sode e sporgenti, tra le quali emerge il clitoride rosso, infiammato. Ha un profumo delizioso, questa natura vergine. Il mio naso si insinua nella piccola fessura, la lingua penetra fin dove può.

Sonia emette un profondo sospiro.

Io quasi mi mangio quel frutto succoso a colpi di lingua. Prendo in bocca le parti sporgenti della fichetta bollente, strofino con la lingua il clitoride infiammato.

Sonia trema, si agita tutta. I suoi gemiti fanno avvicinare più vicino la madre:
“ Oh mamma, mi sta succhiando tutta…. Oh è pazzesco!!..sto per venireee!!”
“ Non è fantastico? “ le chiede la madre accarezzandole il seno e tintillandole i capezzoli.
“ E’ stupendo quello che mi fate!!” Replica Sonia, godendo con movimenti sussultori del bacino.

Mi alzo in ginocchio. Il mio membro è spaventosamente congestionato, minaccioso.

Sonia lo ammira con gli occhi resi languidi dall’orgasmo appena raggiunto. Con voce tremante mi dice:
“ Fammelo sentire, è enorme!”

Le vado vicino e lei lo accarezza dai testicoli alla punta , quasi a saggiarne le dimensioni, la potenza. Mormora:
“ Sono pronta…com’è bello. Fai piano però. Mi sento tutto un fuoco dentro”

Poi rivolgendosi ad Ivana:
“ Mamma stammi vicina, dammi la mano! “

Mi metto le sua gambe sotto le ascelle ed Ivana si accinge a dare una mano allargando le grandi labbra di Sonia che ora mette in mostra un orifizio rosso e palpitante dove si vedono le tracce del recente orgasmo.
“ Adesso, Aldo, piano però! “ Dive Ivana seguita da Sonia che grida:
“ Adesso!!! Mettilo dentro!!”

Lo punto per bene e spingo. Sonia emette un urlo di dolore, ma solo la punta è infilata e aspetto che Sonia si abitui. Mentre la madre le accarezza il viso, stringendole una mano.

La punta è avvolta strettamente e questo mi fa quasi impazzire dalla tensione.

Ora Sonia è rilassata e m’implora:
“ Ora Aldo! Ora lo voglio tutto”

La afferro dalle natiche e l’attiro verso quell’ asta che scompare in quella guaina stretta, infrangendo l’ostacolo dell’imene.

Sonia si dimena come una pazza dal dolore, per l’invasione di quella potenza.

La tengo ferma e non posso fare a meno di esclamare:
“ Che fica magnifica?”

Il dolore si attenua. Sonia socchiude le labbra in un sorriso felice. La madre comincia a succhiarle i capezzoli. Io comincio a muovere la mazza lentamente, procurando a lei ed a me stesso brividi erotici indescrivibili.

Sonia si agita sempre di più man mano che la sua furia lussuriosa si fa più violente.

Grida, invoca la madre, il piccolo seno palpita, agita la testa. Poi con scosse intermittenti con tutto il corpo:
“ Oh, mamma , sto venendooooo!”

La madre, anch’essa eccitata la stringe e m’implora:
“ Aldo, non venirle dentro… ti prego!! E’ pericoloso. Scaricati dentro di me. Resisti ti prego!!”

Io quasi al culmine, mi blocco.

L’orgasmo di Sonia sta scemando.

A malincuore esco da quella strettoia infuocata. Mi dirigo con il membro congestionato ed umido verso Ivana che attende a gambe aperte gridando:
“ Vieni…non resisto!! Aldo!! Prendimiiii!!!!”

M’immergo con un colpo solo in quella natura sensuale al massimo dell’eccitazione.

La pompo prepotentemente mentre Sonia, languida, osserva affianco a noi.

Non resisto più e mi scarico copiosamente in un’estasi accecante, nella fica allagata di mia moglie che insieme a me gode allacciandomi le gambe intorno per non perdermi.

Mi riverso su di le baciandola delicatamente.

Ora siamo tutti e tre distesi, esausti sul letto.

Sonia si rivolge alla madre mentre tocca il membro a riposo:
“ Mamma è meraviglioso! Non potevi farmi un regalo più bello!!.”
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