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Lui & Lei

La città che inghiotte


di misteroaxa
01.07.2023    |    98    |    0 8.0
"Inizi a baciarmi attraverso gli slip inumidendoli e potendo valutare la mia eccitazione ai massimi livelli…..."
Il sole che tramonta dietro gli alti palazzi della città, quasi strizzandoti l’occhio, ti indica finalmente che è l’ora di andare a riposare.
Tu, stanca, sfibrata e un po’ delusa per una giornata piuttosto pesante, stai tornando lentamente a casa.
La macchina, questa mattina, ti ha lasciato a piedi e, nella consueta fretta del mattino, hai dovuto prendere la metropolitana stipata insieme ad altre persone: centinaia di corpi che nel complesso ti hanno dato l’impressione di essere su un carro bestiami.
Al ritorno, pur di evitare quella cacofonia di voci assordanti e di odori sgradevoli, hai deciso di andare a piedi, anche se la strada è piuttosto lunga.
I pensieri affollano la tua mente quindi il tuo corpo, come se fosse guidato da un pilota automatico, sta seguendo un percorso “programmato”.
La sera oramai è quasi inoltrata ed i lampioni iniziano ad accendersi nell’assenza di luce che porta dal crepuscolo alla notte fonda.
Sempre assorta nei tuoi problemi, non vedi un lampione che stenta ad accendersi e lampeggia, non senti una persiana che, cigolando, lentamente viene sbattuta aprendosi e chiudendosi senza controllo. Il vento fa svolazzare le carte raggruppandole in un piccolo vortice avanti a te...
Ti infili in un vicolo buio e maleodorante notando appena un gruppo di gatti che scappa dall’interno di un bottino delle immondizie con la preda giornaliera che gli permetterà di arrivare fino a domani.
Ad un certo punto, in modo inquietante, ti rendi conto di essere in una situazione in cui non ti eri mai trovata prima e ti sembra di rivivere un film nel quale accadono cose poco piacevoli alla protagonista di turno.
Presa quindi dall’ansia, inizi ad accelerare il passo pensando al perché, proprio oggi, certe situazioni, certi avvenimenti e certe scelte si sono concatenati assieme quasi a voler condurti in una gabbia.
Ti rendi conto, infatti, con un colpo al cuore, che questo vicolo è stretto e senza vie d’uscita quando dei passi, pesanti e strascicati, dietro di te, attirano la tua attenzione.
Ti giri di scatto e vedi due persone che, con un sorriso beffardo e senza qualche dente , ti spogliano con gli occhi.
Come una secchiata di acqua fredda, il tuo corpo inizia a sentire un’onda di gelo che ti percorre dalla testa ai piedi e che quasi ti paralizza.
Dopo un attimo di stordimento, ti riprendi ed inizi ad aumentare il passo e nell’arco di qualche metro inizi a correre.
Questi due uomini, urlando qualcosa, iniziano anch’essi a correre, inveendo e mandando epiteti volgari, descrivendo ciò che vorrebbero fare con te, o più precisamente, con il tuo corpo.
Nel correre, un tacco ti si rompe e sei costretta a buttare le scarpe nuove. Quelle scarpe che ti avevano reso così felice quando le avevi acquistate facendoti per un attimo ritornare a quel momento spensierato, nel negozio, che oramai sembra lontano anni e anni da questa tragica situazione.
Giri un angolo e ti si gela il sangue……avanti a te si erge un alto muro di mattoni che ti dice a chiare lettere:” cara mia, di qui non si passa, sei fregata….”.
Il panico ti assale e non sai cosa fare, mentre alcune lacrime di disperazione iniziano a solcare le tue guance morbide e setose che non dovrebbero mai conoscere il sapore salmastro della tristezza.
Come disperato tentativo, ti appiattisci in un incavo laterale di un palazzo, nell’ombra, chiudendo gli occhi come fanno i bambini, come se questo gesto potesse farti sparire dalla vista di chiunque.
Senti i passi dei tuoi inseguitori che si avvicinano e vorresti gridare aiuto, ma non puoi………
Stanno per arrivare e giungi al punto di sperare che siano lì presto, facciano quello che devono fare, purché lo facciano rapidamente, in modo da darti la possibilità poi di tornare a casa ed uscire da questa bruttissima avventura.
Improvvisamente qualcuno, da dietro, ti cinge braccia e corpo mentre una mano si appoggia alla tua bocca per evitare di farti urlare.
“E’ finita…” …….questo è l’unico pensiero che ti viene in mente prima di sentire che le gambe iniziano a cedere e svieni…..


Diversamente da quanto accade di solito, il tuo svenimento dura solo qualche attimo, perché ti riprendi subito e tenti di divincolarti anche se, un’impressione, un’idea, una speranza, ti fa ragionare un momento sulla situazione.
Ti rendi conto, infatti, che le braccia che ti stringono lo fanno in modo vigoroso, forte, ma delicato allo stesso tempo.
Senti la schiena appoggiata al petto di colui che ti ha bloccata, che lentamente va su e giù, indicando un respiro lento e posato, il suo cuore con battiti decisi ma tranquillizzanti, l’aria che esce dalla sua bocca che ti accarezza la parte posta tra il collo e la spalla che ti rende vulnerabile mentre senti che ti dice:”Ssssh, tranquilla, è tutto a posto….”….
Ti rilassi e questo ti causa nuovamente un cedimento alle gambe……
Dietro di te ci sono io e ti ho fornito l’unica via di salvezza che c’era in quella situazione.
Ti sei poggiata sulla porta del mio negozio, che stavo per chiudere, e che per un caso fortuito era socchiusa…..ho capito immediatamente la situazione e sono venuto in tuo soccorso.

Senti che ti sto prendendo in braccio e, finalmente, ti abbandoni ad un pianto liberatorio abbracciandomi il collo e poggiando la tua testa sulla mia spalla, pensando che oramai il peggio è passato e che, qualunque cosa succeda, oramai è tutto finito.
Ti poggio su un divano scostandoti i capelli dagli occhi ed i nostri sguardi si incrociano per un attimo.
Sei bellissima, nonostante il trucco si sia un po’ rovinato ed i tuoi occhi, da gattina smarrita ed impaurita, mi fanno una gran tenerezza, nonostante tu distolga quasi immediatamente lo sguardo.
Un leggero imbarazzo si impossessa di tutti e due perché ci siamo resi conto che, nonostante la situazione, o forse proprio grazie a questa situazione, le nostre menti, anche senza parlare, i nostri corpi, anche senza toccarsi, si trovano in gran sintonia…..
Mi siedo accanto a te e asciugandoti le lacrime con un fazzoletto, sorrido e noto un leggero rossore sulle tue gote, indicandomi che ti stai rilassando e che il tuo cuore sta rallentando la sua corsa impazzita…………
Questa volta il nostro sguardo si incrocia più a lungo e come una calamita i cui effetti sono impossibili da contrastare, attrae i nostri visi fino a farci baciare, prima dolcemente, poi con più intensità ed infine con una passione che cresce in modo esponenziale…………

Fine prima parte……

Seconda parte…..

Un gran senso di calore e di calma ti pervade, quasi fosse la mia bocca, la mia lingua, a trasmetterti queste sensazioni.
Senti le mie mani che si appoggiano ai tuoi fianchi e che, dolcemente, ti attirano al mio corpo.
Non passa mezzo secondo che tu, fulmineamente, facendo leva sul tuo ginocchio, da seduta ti alzi, ruoti e sali a cavalcioni su di me, senza staccare le tue labbra carnose e deliziose dalla mia bocca, coprendomi con i tuoi lunghi e profumati capelli, quasi nascondendoci sotto una tenda riservata, tenendomi il viso con le mani, non volendo farmi scappare via…..
Nel frattempo le mie mani iniziano ad accarezzarti la schiena mentre i tuoi seni morbidi e prosperosi si strusciano, attraverso la tua maglietta, sul mio petto ed i tuoi capezzoli, turgidi per la passione, mi solleticano dolcemente.
Le mie mani non possono evitare di scendere sui tuoi glutei assecondando il tuo movimento e facendo crescere in me il desiderio di possederti.
Alzando la testa, mi dai la possibilità di assaporare il dolce gusto della tua pelle, del tuo collo e di ciò che adoro in modo particolare, i tuoi seni morbidi, succosi e vogliosi di passione.
Le mie mani seguono il tuo profilo ed arrivano a metà coscia, dove termina il tuo vestito, per poi ritornare indietro, infilandosi dentro fino ad arrivare alle tue mutandine di pizzo e sfilandole lentamente.
Per agevolare il mio compito, ti alzi un po’ ma io ti spingo verso l’alto in modo da farti rimanere appoggiata con le ginocchia sul divano; poi, facendoti continuare il movimento, ti costringo ad appoggiare il tuo fiore sulla mia bocca.
Le mie mani salgono, sempre all’interno del vestito, fino ai tuoi fianchi, massaggiandoli ed accarezzandoli, mentre la mia lingua inizia a muoversi ed a gustare ciò che mi fa impazzire.
Le tue mani, poggiate allo schienale del divano, iniziano a stringere i cuscini indicandomi, insieme ai tuoi gemiti, il piacere che riesco a darti e che, di riflesso, ho anch’io.
La tua testa all’indietro ed il tuo movimento di bacino aumentano il mio desiderio di te. Dolce morbido e delicato fiore umettato quanto basta da permettermi, lentamente, di inserire la mia lingua all’interno, massaggiando con le labbra la zona più sensibile.
Poi ti rimetti nella posizione di prima, seduta sul divano ed io mi alzo per inginocchiarmi subito ai tuoi piedi, finisco di levarti le mutandine e prendo delicatamente le tue gambe e me le appoggio sulla spalle, riprendendo a gustare e leccare mentre le mie dita, intrecciate alle tue ci tengono uniti indissolubilmente.
Ad un certo punto decidi di levarti il vestito facendomi ammirare il tuo stupendo corpo ed io approfitto di avere le mani libere per iniziare a penetrarti con le dita.
I tuoi sospiri ed i tuoi gemiti sono più intensi ora, e sopratutto stai iniziando a lasciarti andare….
Il ritmo sale, inizio ad entrare dentro di te più velocemente, aggiungendo “spessore” con le dita, scivolando dentro e fuori stimolandoti sempre con la lingua. Le tue parole mi invitano a proseguire e ad aumentare sempre più il ritmo, i tuoi sospiri, diventano gemiti, i tuoi gemiti diventano parole, le tue parole diventano urla di piacere quando finalmente un dolce calore si impossessa di te iniziando dal basso, riempiendo completamente il tuo corpo facendoti tremare di piacere con piccole, deliziose micro convulsioni che fanno durare a lungo il tuo orgasmo….
Ti sposti un poco per poterti stendere mentre mi alzo ed appoggi la testa al bracciolo del divano.
Io mi stendo su di te ma tu mi mandi via perché io sono ancora vestito. Ci alziamo insieme e tu, lentamente, cominci a spogliarmi, levandomi la camicia e leccando i miei capezzoli. La tua lingua è una dolce massaggiatrice, mentre le tue mani mi aprono la cintura sfilandola dai jeans, che apri poco dopo facendomeli cadere ai piedi.
Levati i pantaloni e le scarpe, guardandomi intensamente negli occhi scendi fino all’altezza delle mie mutande stringendo i miei glutei come se volessi far uscire qualche delizioso succo.
Inizi a baciarmi attraverso gli slip inumidendoli e potendo valutare la mia eccitazione ai massimi livelli….
Mi sfili le mutandine assaporando immediatamente il mio membro e facendomi sentire un calore stupendo che fa vibrare tutto il mio corpo.
La tua bocca sapiente sa cosa fare e le mie dita, nei tuoi capelli, ti guidano e ti danno il ritmo.
I tuoi occhi, rivolti verso di me, mi fanno impazzire ed il tuo sorriso fantastico e passionale fa crescere in me, se fosse ancora possibile, ancor più voglia di te….
Ti alzi e mi spingi lentamente indietro, fino a che, arrivato ala materasso, non posso fare a meno di cadere all’indietro seduto….

Fine seconda parte…..

Terza parte

Ti inginocchi alla base del letto e ricominci la tua opera con la bocca massaggiandomi la base con le mani, fino a rendere il mi membro umido al punto giusto.
Sali a cavalcioni su di me, abbracciandomi il collo e facendomi salire in posizione seduta affinché io possa nuovamente perdermi nei tuoi seni non appena fai in modo che io possa entrare dentro te….
Finalmente siamo uniti, la passione ci ha fatto fondere in un un’unica persona e le sensazioni ci travolgono sempre di più…..
Ad un certo punto, con un colpo di reni, io riesco ad alzarmi, con te in braccio, le tue gambe attorno a me, io sempre dentro di te, mi avvicino al muro.
La tua schiena è poggiata alla parete mentre la mie mani, sotto ai tuoi glutei, ti sostengono mentre continuiamo a fare l’amore tra sospiri, sensazioni e gemiti di piacere.
Inizi a parlarmi dolcemente nell’orecchio, mi chiedi di continuare, mi chiedi di aumentare il ritmo, inizia trasformare le tue richieste in ordini, vuoi che trasformi questo momento in qualcosa sempre più passionale.
Io allora ti riporto sul letto, prima ti appoggio delicatamente a pancia in su, poi ti tiro a me ed infine ti faccio girare, in modo da farti stare inginocchiata a terra ma con il busto appoggiato sul letto.
Appoggio le mani sulle tue spalle facendole scendere lentamente fino agli avambracci, in qualche modo ti senti bloccata, prigioniera, e la cosa non ti dispiace, mentre inizio a penetrarti da dietro , sempre più velocemente e, a seguito delle tue richieste, aumento il ritmo, fino ad arrivare a farti urlare di piacere. Lascio poi le tue braccia e tu, le riporti in avanti, stringendo le coperte e soffocando, parzialmente, i tuoi urli di piacere nel materasso…..
Infine mi fermo ed esco; ti faccio alzare e stendere sul letto, ma con la testa fuori dal materasso, in modo che stia piegata verso il basso.
Posso così finalmente penetrarti in bocca, mentre le tue mani, appoggiate ai miei glutei, li stringono e li attirano ritmicamente a te….
Sento i tuoi gemiti e la tua voglia salire sempre più e sento che stai portandomi all’orgasmo.
Tento di uscire ma tu, mi attiri ancor più forte a te aspettando che il mio piacere sia completamente appagato mentre le mie mani stringono i tuoi seni.
Finalmente ci stendiamo insieme sul letto, abbracciati, con la tua testa sul mio petto e ci addormentiamo in attesa di uno stupendo domani…..
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