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Lui & Lei

La vicina in pensione


di Membro VIP di Annunci69.it pordenonese69
03.07.2023    |    11.947    |    9 9.6
""Invece che stare qui in piedi vieni a bere qualcosa di fresco?" "Ma no dai facciamo un'altra volta" "Ma fa caldo cosa vai a fare a..."
58 anni, separata, altezza media, seno non grosso ma bello in forma per l'età, una taglia 48, single, neo pensionata con tempo da impegnare, ancora un bel fisico in forma anche se poco attenta all'immagine, probabilmente stressata e logorroica.
Era Rosalba la vicina mia e di Fra quando all'epoca abitavamo a Pordenone.
Lei veniva spessa a bere il caffè, a fare quattro chiacchiere con noi ma anche quando Fra era a casa da sola la teneva impegnata per mezze ore, pensionata da poco doveva impegnare il tampo.
Con Fra eravamo in fase di separazione, io allora 35enne ero rimasto da solo a gestire lavoro, casa, stirare, cucinare.....tutte cose che mi riescono bene ma che palle!
Un sabato mattina sento suonare e vedo Rosalba, la vicina che ultimamente mi schivava. Si scusa perché lei era amica di Fra e per solidarietà femminile aveva evitato, ma in fondo siamo rimasti vicini di casa e mi dice che lei è libera perciò dalla spesa di tutti i giorni a un aiutino se ho bisogno....
Per farla breve iniziamo a vederci da buoni vicini e darci piccoli aiuti in casa, si crea un buon rapporto senza immaginare niente di particolare.
Un venerdì pomeriggio d'estate vado ad aiutarla a spostare dei mobili per far spazio all'elettricista che doveva fare dei lavori e noto che Rosalba quel giorno sotto il vestitino smanicato abbottonato sul davanti non ha il reggiseno e quando si abbassa, beh insomma la terza scarsa si vede bene, ma proprio bene.
Io maliziosamente le faccio un complimento "Rosalba lo sai che stai benissimo anche senza reggiseno" lei arrosisce imbarazzata "volevo dire che non ho visto niente ma si vede che non hai il segno del reggiseno eppure da come ti sta il vestito non si nota" lei ringrazia ma quel rossore sulle guance mi intriga.
La sera mi siedo in terrazza, io abitavo al piano rialzato perciò la terrazza stava a un metro dal livello da terra, davanti alla ringhiera con una coca e rum con ghiaccio, Rosalba come ogni sera passeggia passando davanti alla mia terrazza, io sono in pantaloncini da calcio senza mutande sotto perciò stando a gambe socchiuse il cazzo è libero di fare capolino.
La saluto e si ferma a fare due parole e vedo che ha notato la mia posa, anche se sta scendendo la luce si nota che lo sguardo cade continuamente sul cazzo moscio ma scappellato che a malapena rimane dentro i pantaloni.
"Invece che stare qui in piedi vieni a bere qualcosa di fresco?"
"Ma no dai facciamo un'altra volta"
"Ma fa caldo cosa vai a fare a casa, stiamo un po' qui come al solito"
Secondo me le piace farsi pregare e io non mi tiro indietro finché decide di salire.
Io mi metto una maglietta e le apro la porta.
Rosalba entra mi guarda e mi dice "eh ma se ti vesti di festa allora anche io devo cambiarmi"
ci facciamo una risata e mi tolgo di nuovo la maglia restando in pantaloncino.
Lei è vestita con uno scamiciato un po' infiancato con i bottoni sul davanti che arriva al ginocchio, quelli che normalmente definiremmo vestiti da casa, ma a luglio con il caldo ci sta..
In salotto fa caldo e le propongo di sederci in terrazzo a terra come mi ha trovato.
Lei sorride e di dice d'accordo.
Mi metto in fondo appoggiato al muro nel lato chiuso della terrazza a gambe aperte come mi aveva appena visto, lei è impacciata perché non riesce a sedersi comoda.
"ma scusa apri due bottoni e fa salire il vestito che stai comoda"
Si siede a gambe incrociate con in bella mostra il cavallo delle mutande di cotone, comode ma anti stupro che in quella situazione sanno proprio di nulla di programmato, molto eccitante.
Io divento un po' barzotto mentre parliamo, Rosalba finisce di bere e io mi alzo a prenderle un secondo giro di bibita fresca passando con il cazzo barzotto che gonfiava il pantaloncino a forse trenta centimetri dal suo viso, ci stavo provando lo ammetto.
Ritorno in terrazza con i bicchieri e lei ha preso il mio posto, seduta schiena al muro gambe piegate poggiando i piedi nudi sulle piastrelle che ancora rilasciano un po’ di calore e chiuse
"adesso sto io comoda" e ride
mi siedo io con le gambe incrociate e lei lentamente si mette davvero comoda, l'orlo del vestito per la posa è salito fino quasi sotto le natiche e facendo scivolare i piedi le gambe si allargano.
All'improvviso mi accorgo che il candore del bianco della mutande in cotone ha lasciato spazio al nero della peluria, si era tolta le mutande e adesso era lei a sfidarmi spudoratamente.
Sono andato un attimo in confusione, non sapevo che dire, mi stava ripagando con la stessa moneta e fino a dove potevo arrivare.
Siamo stati un'altra decina di minuti, lei che ritmicamente muoveva lentamente le gambe io che ormai ero molto più che barzotto e faticavo a nasconderlo.
Mi alzo e le porgo una mano per aiutarla "fa fresco entriamo?"
Lei allunga la mano la tiro su e nello slancio la prendo per i fianchi accompagnandola ad entrare strusciandola sulla mia erezione.
Entriamo, una frazione di secondo ad abbassare la saracinesca per evitare che da fuori si potesse vedere mi volto e lei era ferma a guardarmi, aveva solo due bottoni che le tenevano chiuso il vestito, uno sul seno e uno più in bassa sulla pancia.
Senza dire una parola le metto una mano dietro il collo e la tiro me per un bacio della serie o la va o la spacca, la mia lingua ci mette qualche secondo ma poi vince un po' della sua resistenza, la mano che aveva messo sul mio petto per spingermi via perde la forza e all'improvviso fa la mano morta sul cazzo che adesso è completamente fuori dai pantaloncini
"No dai sono amica di Francesca, e poi sono più grande di te" dice altre cose mentre le lecco il collo e lo mordicchio, mentre una mano le apre i due bottoni e si appoggia sulla pancia per scendere su quel cespuglio di pelo nero.
"Non sono neanche in ordine"
"Rosalba sei stata nelle mie fantasie mentre facevo l'amore con Fra e lei si eccitava"
"Si lo so me lo raccontava ma io non so...." e intanto aveva afferrato con decisione il cazzo e lo massaggiava lentamente
Le faccio cadere il vestito, la prendo in braccio e alla porto sul divano mentre le lingue si aggrovigliano.
Via i pantaloncini, il cazzo duro e lei a poche decine di centimetri ma mi è chiaro che devo gestire io.
la faccio alzare tenendole una mano, le faccio fare una sorta di piroetta per guardarla bene, un bel culo per la sua età, non cadente con poca cellulite.
Fatto mezzo giro la stringo a me, il mio petto sulla sua schiena, le bacio il collo mentre una mano sulla pancia e l'altra sul bacino per avvolgerla.
Il cazzo è compresso tra di noi, io scivolo in giù indietreggiando il sedere per liberarlo poi mi rialzo con decisione.
Il cazzo duro adesso è tra le sue cosce, essendo più alto di lei si pone nel solco delle natiche fino alle grandi labbra della figa tra i peli, figa che sento già calda.
Mentre la bacio e la accarezzo lei si lascia andare a sfregamenti che la fanno eccitare, che la fanno decisamente bagnare, da come a un certo punto ha stretto le gambe e vibrava credo abbia raggiunto un orgasmo soffocandolo per timidezza ma poi ha ripreso e quando ha spostato il bacino in avanti in punta di piedi ho atteso quell'attimo.
Con una mano ha appoggiato la cappella tra le labbra della figa indirizzandolo e si è fatta prendere in piedi piegandosi in avanti cercando appoggio con le mani sul muro e spingendo il culo all'indietro.
Entrato in un solo colpo, con la sua spinta di bacino quasi violenta e un grugnito che sembrava musica paradisiaca.
l'ho presa per le anche, stringendo la carne tra le mani a ritmando a volte lentamente a volte con colpi ben assestati. Stavolta non si è nascosta e tremando sulle gambe ha goduto di nuovo, scivolando a terra e facendo uscire il cazzo lucido del suo piacere.
"Erano otto anni che non lo facevo, da quando mi sono separata" sembrava quasi scusarsi
L'ho fatta alzare mettere seduta sul divano, mentre si riprendeva mi sono inginocchiato a saggiare quel nettare abbondante che impastava i peli.
"No fermo, non voglio" mi dice mettendomi una mano sulla testa quasi voler fermarmi, via la mano e la mia bocca arriva succhiare la figa, la lingua ad entrarle dentro, un profumo forte di quelli che ti entrano in testa, un sapore deciso di figa, un sapore forte di figa che colava gocciolando.
Lei tentava di fermarmi e io continuavo succhiandole il clitoride fino al nuovo orgasmo, abbondante e denso (di questo si vergognava) preso con due dita e poi fatto colare nella mia bocca mentre lei mi guardava.
Si riprende dopo qualche minuto si alza a si gira si mette a pecora "va bene così?"
Oddio, un bel figone con il pelo, le labbra che da rosa sono diventate gonfie e rosso scuro e sempre un bel vedere ma quella domanda...
"Perché va bene così?"
"Mi metto come vuoi tu"
Non fa per me e le dico "Tu come vorresti? Decidi tu come mi vuoi prendere Rosalba"
Vedo i suoi occhi accendersi mi fa alzare a stendere sul pavimento, si mette a cavalcioni su di me e si abbassa mentre le tengo il cazzo fermo.
Qualche strusciata della cappella tra le grandi labbra poi si siede sul cazzo calandoselo fino in fondo, è scesa in apnea, bocca aperta e occhi rivolti verso l'altro.
Mani sul mio petto a inizia a muoversi alternando il sali e scendi dello smorza candela a dimenamento del bacino con il cazzo piantato dentro.
"Finalmente un cazzo sono stufa del vibratore che mi ha regalato tua moglie"
La prendo per le braccia la tiro con forza a me, le lingue si incrociano, le sue tette calde di schiacciano sul mio petto mentre sono io che inizio muovermi e sbatterle dentro il cazzo facendola sussultare a ogni colpo.
Ci baciamo e grugniamo entrambi ma in quella posizione è dura per tutti e due resistere, le si stacca e mi dice "vieni dentro" e un attimo prima che lei arrivi all'ennesimo orgasmo le scarico dentro i miei schizzi di sborra calda,
Siamo rimasti alcuni minuti in quella posizione finche il cazzo non è scivolato fuori insieme alla sbarrata colata sulla mia pancia.
Rosalba mi ha detto che sono un diavolo tentatore, che Francesca le aveva detto del piacere di fare sesso con me e che le erano salite le voglie.
"Non ero neanche in ordine ma quando ritorno mi faccio consigliare da Francesca come sistemare il pelo"
Un bacio sulle labbra e buona notte

Con Rosalba ci siamo frequentati per qualche mese poi lei ha seguito il figlio in un'altra città per fare la nonna.
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