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Lui & Lei

Per la Sua tirchieria l’ho fatta mia.


di Fati20212
16.07.2022    |    3.500    |    13 9.7
"Di colpo il mio cervello chiude la riunione ancora in corso..."
Cinque dicembre, poco dopo mezzanotte, di ritorno da un viaggio d’affari, due ore di guida; rientrare a casa, nessuna voglia.
Scendo in un noto locale alla moda, prossimo alla mia residenza, un drink, il cervello ancora in riunione.
Incrocio un conoscente, aveva a seguito una stangona, intuisco, si accomodano, mi alzo per la galanteria dell’antico gentiluomo, anche se sui tacchi, la ragazza, alta quanto me.
Di colpo il mio cervello chiude la riunione ancora in corso.
Propongo champagne, ma entrambe chieno drink più alcolici.
Prego il cameriere di continuare a portare da bere.
Chiacchere, chiacchere, si parlava di tutto, ma non di intrighi di sesso, qualche insinuazione, finalizzata a capire come avrei potuto condizionare la serata,
Le tre, il locale chiude, perfettamente sobrio, la ragazza allegra, il ragazzo aveva approfittato della mia ospitalità!
intuisco che la serata sarebbe continuata.
Quasi senza invito, li conduco alla mia residenza, la ragazza occasionalmente, per i tacchi, si appoggiava a me, cercava il contatto fisico.
Alla grande, bottiglie, bicchieri di cristallo, ghiaccio e tutto il repertorio, il ragazzo, alcol come l’acqua.
Senza mascherare i miei desideri, spudoratamente, mangiavo le fattezze della ragazza con gli occhi.
Indossava, con eleganza, un lungo abito a fiori, uno spacco anteriore centrale, dal quale, quasi si vedevano le tonsille.
Seduta su un basso divano, con le cosce, quasi completamente scoperte, continuava a contrarre e rilassare i muscoli, facendo intuire che si masturbava, con l’intento, sicuramente raggiunto, di provocarmi.
Dai segnali che percepivo, nonostante la differenza di età; si può fare.
Sono le quattro e mezza, inizia la grande avanzata, un attimo da soli, offro il mio contatto, accettato senza indugi.
Invito il ragazzo ad avvicinare l’auto.
Rimasti soli, eccitato come un adolescente al Suo primo incontro, la bacio, le caccio la lingua in gola, sento le Sue braccia stringermi, abbasso vistosamente la cerniera dei pantaloni, non vedo reazioni, tiro fuori l’uccello, glielo metto in bocca, senza nessuna inibizione, mi dimostra che le piace.
Doppia eccitazione, per la ragazza e per il fatto che Egli sarebbe arrivato da lì a poco, mi affaccio e vedo i fari della Sua auto ferma al cancello, si era addormentato,
Quatto quatto, rientro a casa, ero un diavolone, con fare deciso, accompagno la ragazza vicino un divano, posto nel centro del salotto. La giro le alzo l’abito, allibito ma ancora maggiormente eccitato, scopro che si presta era già sfilati gli slip, entrambe bagnati come adolescenti, e “SIGNURUZZU PERDONATEMI”
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