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Quella porca della mia ex ( e di suo padre)


di Membro VIP di Annunci69.it singolo_percoppie
29.10.2019    |    1.224    |    1 8.7
"Quella sera faceva molto caldo e lei si presentò con un paio di pantaloncini coritssimi e una canotta di cotone che copriva il reggiseno push up che le..."
Qualche anno fa, esattamente nel 2011, ebbi una storia con una ragazza durata poco più di un anno. Lei, Michela, aveva tre anni meno di me, fisico minuto alta più o meno 1.60 seconda di seno ma con un culetto molto invitante. Il tempo passava e la nostra storia va avanti senza intoppi all' insegna delle uscite serali che quasi sempre si concludevano con delle scopate all' aperto con un'intesa che cresceva sempre di più che culminavano in degli orgasmi liberatori da urlo. Giungiamo così alle feste di Natale e successivamente a quelle di Pasqua e con esse saldiamo il nostro rapporto con la conoscenza delle rispettive famiglie. Si arriva alla tanto agognata e desiderata estate del 2012 e per chi è amante del calcio come me ricorda bene che quell' anno ci furono i campionati europei in Polonia e Ucraina seguiti con naturalezza durante le partite delle altre nazionali durante il Weekend e la sera ma con molta attenzione e enfasi nelle partite dell' Italia.
Ed è proprio durante la partita degli azzurri contro la Germania che scoprì il lato ancora più trasgressivo di Michela, perché dovete sapere cari lettori che la mia ex durante le nostre scopate peccava di iniziativa nonché di fantasia. Lacuna alla quale compensavo io portandola in pinete dove sapevo che era frequentata oltre che da altre cp anche da guardoni. Inoltre per quanto riguarda l'aspetto del sesso non disdegnava di sbocchinarmi ma analmente era tabù ed io non glielo mai fatto pesare pur chiedendoglielo con esito negativo e lei notava questo mia delusione etichettandomi con il classico marchio di porco!!!! Ma torniamo alla partita: quella sera mi chiamò dicendomi che i suoi avevano organizzato una cena all' aperto nella grande ed ampia terrazza che dominava tutta la pianura della città ed aveva invitato zii e cugini per passare una piacevole serata. Rimasi un po' spiazzato perché volevo guardare la partita a casa mia bello tranquillo e immaginavo già la confusione che ci sarebbe stata a casa sua che mi avrebbe impedito di vedere l'incontro.
Alla fine mi convinse e raggiunsi la casa di Michela mezz'ora prima della cena. Quella sera faceva molto caldo e lei si presentò con un paio di pantaloncini coritssimi e una canotta di cotone che copriva il reggiseno push up che le sollevava il suo piccolo seno che a me faceva impazzire. Rimasi di sasso, come se la vedessi per la prima volta e come se non conoscessi nemmeno un centimetro del suo corpo e pensai: " Allora ho fatto bene a venire a vedere la partita da lei ".
Ci accomodiamo a tavola e ci sediamo uno accanto all' altro. La partita inizia e tra una birra e l'altra ci concentriamo tutti alla tv, tutti tranne Michela che notando la distrazione generale mi infila la mano nei pantaloncini e comincia a segarmi. Sobbalzo in maniera inaspettata e la guardo e lei con un sorriso malizioso mi bisbiglia: " Fai finta di nulla e resisti o facciamo una figura di merda, ti sto facendo una sega con i miei genitori presenti ". Stavo per venire e le fermo la mano dopo qualche minuto che lei giocava con il mio attrezzo dettando i ritmi della sega. Per fortuna i gol degli azzurri la fermarono e ne apprifittai per toglierle la mano.
La partita finisce con la vittoria finale della nostra nazionale e mentre gli uomini commentavamo le donne provvedevano a sistemare il tavolo. Si era ormai fatta mezzanotte e gli invitati andarono via. Anche i genitori di Michela entrarono dentro a dormire e rimanemmo io e lei seduti sul dondolo che quasi ci faceva abbandonare ad un sonno profondo quando non appena capimmo che eravamo da soli le dissi :" Ti rendi conto che prima abbiamo rischiato di essere sgamati dai tuoi? " e lei con uno sguardo come se volesse sfidarmi e nello stesso tempo provocarmi mi risponde :" Ora siamo soli non può sgamarci nessuno e si fionda a baciarmi contorcendo la sua lingua con la mia e con la mano prende possesso del mio cazzo e , dopo aver abbassato la zip me lo toglie fuori cominciando a segarmi di nuovo.
A quel punto non capisco più nulla, la prendo in braccio alzandola dalle gambe e la accompagno al tavolo sdraiandola sopra. Le abbasso gli shorts e le mutandine di pizzo completamente fradice di umori e le comincio a leccare la figa e masturbandola infilandole due dita dentro che scivolano senza alcun problema. Gliela leccai per diversi minuti e lei mi teneva la testa come se volesse dirmi di non smettere mai e i suoi mugolii confermavano il suo apprezzamento. L'aiutai ad alzarsi dal tavolo e lei con il respiro pesante dall' orgasmo appena raggiunto si fiondò chinandosi sul mio cazzo cominciando un memorabile pompino alternando leccate di cappella a quelle delle palle.
La presi dalle braccia e la alzai mettendola a pecora sempre sul tavolo poggiandola con le braccia mettendo a mia disposizione il suo splendido culetto. Mi abbasai e le allargai le natiche cominciando a leccarle il suo buchetto chiuso. Non resisresistevo più, volevo esplorare e far mio quello sfintere . Cosi, dopo averglielo leccato per bene oltre ad averle dato altro piacere alla sua bella fighetta ormai grondante di umori, le misi il mio dito medio in bocca e lei lo succhiò a mò di pompino e non sapeva che dopo poco lo avvicinai al suo culetto massaggiandole inizialmente il buco. Lei se ne accorse e mi disse :" No ti prego il culo no" ed io la rassicurai dicendole :" Tranquilla amo sto facendo piano ":. E lei poggiò la testa al tavolo come se fosse rassegnata preparandosi ad essere aperta anche dietro. Spinsi il mio dito inizialmente con dolcezza e grazie ai suoi umori e alla mia saliva forzai piano piano ed entrò tutto cominciandola a masturbandola anche analmente. Un iniziale gridolìo lasciò spazio al suo piacere.
Le tolsi il dito nel culo e le dissi :" La prossima volta te lo scopo " e lei annuendo fece di si con la testa. La feci rimanere a pecora ammirando ancora di più il suo splendido culo dandole ogni tanto qualche schiaffetto alle natiche ( gli unici schiaffi che a mio avviso si devono dare ad una donna). Avevo il cazzo duro come il marmo, la voglia di scoparla era tanta sapendo che dentro c'erano i suoi genitori che, se avessimo fatto qualche rumore ci avrebbero scoperto e la cosa mi eccitava ancora di più e dai suoi molteplici orgasmi eccitava anche Michela. Così poggiaì la mia cappella alle labbra gonfie e arrossate della sua figa e glielgliel'ho infilai senza alcun problema visto che la sua figa ormai non era aperta ma spalancata dagli orgasmi raggiunti che le avevano messo in bella vista il suo clitoride che avevo provveduto a succhiarle. Godevamo come non mai lei non disdegnava di riceve i miei colpi masturndosi con una mano e con l'altra toccandosi i suoi capezzoli duri come il marmo.
Non resistevo più volevo solo sborrare e ovviamente non volevo farlo dentro di lei e tirando fuori il cazzo la feci inchinare esplodendo tutto il mio nettare bianco sulle sue tettine con qualche fiotto in faccia trattenendo il mio orgasmo che di solito è rumoroso. Ci pulimmo e mentre lei asciugava la sua figa bagnata e ponendosi dalla mia sborra che aveva coperto il suo seno, avevo la sensazione di essere osservato così alzai lo sguardo e mi accorsi che nel buio di una stanza una tenda si era mossa e una sagoma si spostò di scatto e un colpo di tosse maschile tolse ogni mio dubbio. Chiesi a Michela puntando il dito sopra: " Chi ci dorme in quella stanza? " e lei mi risponde prontamente alzando lo sguardo mentre ancora aveva i fazzolettini in mano :" I miei genitori perché? ". Rimasi impietrito. Mi facevo mille domande: " E ora con quale faccia mi ripresento qui dopo che mi ha visto che gli ho scopato la figlia? " e ben presto mi sono fatto un'altra domanda :" Ma se gli avesse dato fastidio non sarebbe uscito subito fuori sul balcone e ci avrebbe fatto un mega cazziatone? " . Ma evidentemente se ci ha spiato significa che ci ha sentiti e si è goduto la scena e magari si è andato a segarsi in bagno. Chissà.
Fatto sta che la volta dopo il padre mi salutò come se niente fosse con la solita cordialità che si riserva ad un genero. La mia storia con Michela finì per altri motivi e l'unica cosa che rimpiango sono le belle scopate che ci siamo fatte e la nostra intensa che aveva raggiunto l'apice e la consapevolezza di avere avuto una fidanzata che finalmente si era completamente disinibita e che, se ancora oggi fossimo insieme magari saremmo stati iscritti qui su annunci come coppia. E la scoperta di avere un suocero porco e pervertito.
Spero gradirete la storia scritta nei minimi dettagli
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