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Lui & Lei

il frutto proibito


di pegaso48
11.07.2008    |    3.628    |    0 6.8
"So bene che in questo momento il tuo pensiero da dolce troia è altro La sfida della perversione con tutti i presenti..."
Seduti a tavola si festeggia un compleanno tra amici; come apparenti sconosciuti siamo l’una di fronte all’altro.
I tuoi lunghi capelli neri e lisci, morbidamente adagiati sulle spalle, nascondono parte del tuo viso quando chini il capo.per distoglierti dal mio sguardo, sguardo che vuol penetrare nel profondo dei tuoi verdi occhi per ricordarti mute passioni gia iniziate e che presto completerai, senza ancora sapere come..
Lo sguardo segue il tuo viso, si sofferma sulla bocca, passa per la linea del mento per poi appoggiarsi su quel favoloso seno, quinta abbondante, che, complice la scollatura a V della maglietta ne permette la visione di buona parte, i capezzoli tesi svettano e spingono prepotenti l’attillata maglietta, tanto che devi posare il braccio reclinato sul bordo del tavolo per coprirne la loro visione ad altri occhi…
Ne senti tutto il fascino di questa insolita situazione…
Volendo lasciare a te l’onere della scelta, ti ho impercettibilmente mostrato vari oggetti…, frutta, ma il tuo nascosto diniego è sempre stato deciso. Ora tra le mani ho un bianco finocchio, te lo mostro con fare interrogativo, esiti e… annuisci, tolgo la prima foglia, lo riguardi e fai cenno di no.
La seconda e la terza tolte ed ancora il tuo sguardo dice no..
Seguito togliendo ora la foglia di destra ora quella di sinistra. fino a raggiungere una forma poco
più grande di un uovo...
Lo guardi e questa volta la tua invisibile risposta è Si …
Uno scambio di sguardi …
poco dopo ti alzi e ci lasci con la scusa della sigaretta, per dar inizio a quella prima parte che gia conosci.
Cammini, mostrando la figura che si allontana a decine di occhi, coperta da una maglietta rosa salmone che ne disegna le forme ed una gonna bianca,morbida, che copre solo in piccola parte le snelle gambe perfettamente abbronzate.
L’ondeggiare della gonna lascia intendere un sedere ben fatto, sodo,
coscia lunga.. hai piedi scarpe con l’alto tacco che ti rende ancora più statuaria …
Uscita vai lentamente verso il parcheggio, rallenti… guardi dove hai parcheggiato la tua auto… la individui, ti dirigi verso di essa ….
Arrivata apri la portiera, ti pieghi quel tanto che basta ed alzando leggermente la gonna ti abbassi lo slip a mezza coscia…ti chini per prendere l’accendino all’interno della vettura, cosi facendo mostri alla notte il tuo sedere semicoperto dalla gonna corta, lasciando alle leggere carezze della brezza estiva quella linea decisa di separazione, che termina con una lieve diramazione per avvolgere con cura quella piccola linguetta che appena fuoriesce… ma visibile …
Indugi..,
assapori il piacere di quell’ impalpabile bacio che soffiando ne accentua la freschezza ..
Non puoi toccare, ma dalla frescura che senti, sai che una gran quantità di emozioni hanno lasciato la loro traccia . ..
accendi la tua sigaretta con calma, togli del tutto lo slip
a conferma lo avvicini e noti quelle tracce..
ed ancor più ti regali brividi
lo getti sul sedile posteriore come possibile testimonianza del tuo piacere per quanti, passando, lo noteranno …
Fin qui sapevi, ora…
Chissà se arriverò prima che tu abbia terminato la sigaretta o dovrai rientrare senza che null’altro accada ……ti appoggi alla fiancata dell’auto e continuando a fumare….
impazienti aspetti.
Osservi le macchine parcheggiate, il movimento delle persone…
“posto abbastanza tranquillo “ pensi..
Nella penombra, ma non del tutto oscuro
In un baleno tutto ti passa per la mente
Un desiderio animale spinto da fantasie nascoste
L’eccitazione per il proibito,
Il rischio di essere scoperta da ignari passanti
Dover obbedire a situazioni nuove,estreme,forse forti…,ma desiderate
Non sapere quando e come
tutto questo esalta le tue percezioni, colpi di frusta per la tua mente, che si ripercuotono su tutto il corpo, in particolare … Là…
La dove un susseguirsi di goccioline hanno ormai tracciato una scia di denso profumo lunga una decina di centimetri sulla coscia destra
Senti…, ma non puoi toccare
Eccitata, felice perché sai cosa stai offrendo
Dubbiosa, perché non immagini se raccoglierò questa tua offerta….
Mi vedi apparire…avvicinarmi a te, il dubbio svanisce
Getti la sigaretta
ti rimetti in piedi con le gambe leggermente aperte lo sguardo basso
“pronta” sussurri appena ti sono accanto
“Alza” rapida afferri i lembi della gonna , alzi mettendo disponibile alla vista
quella sorgente che continua ad essere bagnata, un triangolo pallido rispetto all’abbronzatura …
che risalta ancor più al chiarore della luna, quasi complice..
appoggio la dita sul tuo ventre piatto, fissandoti negli occhi,
i polpastrelli sentono i movimenti dei tuoi muscoli,
scivolano…
indugiano proprio lì.. dove inizia quel piccolo e sempre più profondo sentiero
che porta nel tuo mare tumultuoso di piacere
Il medio è tutto dentro di te, quasi annega in tanta crema
Il pollice si abbassa sulla coscia a raccogliere quella scia che hai formato…
La mia mano davanti ai tuoi occhi
“Guarda”
osservi il mio medio che si unisce col pollice ed allontanandosi lascia dei fili d’argento..
La testimonianza dei tuoi perversi pensieri
Avvicino quel frutto che hai scelto e perversamente formato
Lo senti lì.. forse un poco freddo, ma il calore che trova subito lo riscalda,
solo un tuo impercettibile movimento e lui sparisce in te…
sai bene che quello non è il posto per cui è stato modellato,
ma la necessita di sentire è tanta ..
sono ore che non puoi toccarti
l’istinto ti ha portato ad un gesto spontaneo, non voluto,
ma con conseguenze
dato che non eri tu a dover decidere se e quando doveva entrare li …
Ora che è dentro , li lo lascio.. lo muovo, giusto per adattarti a lui...
Sentiamo entrambi il rumore che provoca movendolo in te,
arricchisce quel silenzio, gonfia il desiderio… un lamento che sa di supplica..
due dita dell’altra mano giocano con la tua lingua , la percorrono, la strizzano, la tirano
ne sentono la consistenza, e raccogliendo più saliva che possono escono per appoggiarsi sul tuo buchino.
Lo toccano. I polpastrelli percorrono in modo circolare tutt’attorno umettandolo, lo rendono sensibile, toccano ogni piega, senza mai forzarlo..
Eccitazione, formicolio, bisogno,.ispirano il tuo movimento all’indietro..
La prima falange del medio si è fatta strada ed è dentro
All’inizio trova una tenue resistenza, poi sento l’anellino dei tuoi muscoli che si rilassano ed il medio inizia la sua inesorabile penetrazione..
Scivola lentamente in quella bollente bocca che lo succhia avvolgendolo
“è tutto dentro”
“lo sento” sussurri
Che sensazione stupenda,
tutto stretto attorno al dito,
sento quanto sei calda, inizio a muoverlo delicatamente in senso circolare,
sento le tue pareti delicate, lisce, scivolose, che pian piano allentano la presa
lasciando sempre più spazio.
So cosa vorresti al suo posto ora..
Invece ti senti in un attimo svuotata, libera, stai per dire quanto ti dispiace quando la tua bocca rimane aperta.. non sai se per dolore, piacere, sorpresa.
Ora le dita in te sono due, una sensazione più presente…
Muovo le dita dentro, avanti, indietro su, giù, sentono che si stanno umettando..
Ti stai bagnando pure li…le mie dita raccolgono questo tuo rilassamento..
Sentono l’anello sulle nocche che si contrae e rilassa segno che è pienamente partecipe…
Arretro delicatamente di qualche centimetro.poi esco bruscamente e più ancora afferro le due dita del finocchio e lo estraggo repentinamente lasciando un vuoto in te
Pensi sia tutto finito, lasciando in te un forte desiderio insoddisfatto..
Invece senti premere qualcosa di caldo, ciò che tu stessa hai scaldato,
quello che prima era in te ora sta premendo per
violare di nuovo quel piccolo passaggio …
Preme,… ti allarga ..
Il bordo aderisce perfettamente assumendo la forma di ciò che sta inghiottendo
È scivolato tutto dentro, escono, come fossero due dita. i pezzi terminali tenendo ancora il tuo delizioso buchino aperto..
Ti senti piena, quel frutto estraneo ti gonfia di assurdi pensieri,
mai avresti immaginato che la nostra prima uscita fosse cosi perversa.
L’eccitazione di fare tutto ciò a poca distanza da persone che vedi e senti le loro voci..
L’incubo di essere scoperta con chissà quali reazioni..
La voglia di provare di più, spingere avanti il tuo limite
La speranza di nuove sorprese..
Tutto ti mantiene quasi in uno stato di incoscienza,
non sai se ciò che stai vivendo è sogno o realtà….
Ma la vivi perché è cosi che ti piace..che vuoi.. ora..
“Abbassati la gonna e andiamo cosi come sei”
La mia voce ti fa tornare alla realtà, esegui ..
E ci avviamo verso il ristorante
Cammini leggera, nemmeno fai notare ciò che è ben dentro di te
Solo chinandoti un pò si nota qualcosa che spinge la gonna, ma cosa da poco.
Stai pensando a come farai a sederti…se potrai farlo,
l’imbarazzo…, la situazione…,
cammini …… passi tra la gente
un rossore ti colora fortemente le guance,
sai…. ma gli altri non sanno ..
lo senti come un disagio misto a piacere che tiene sempre alta la vibrazione in te.
Quei centimetri di scia sulla tua coscia destra che il mio pollice aveva raccolto,
ora si è riformata, e prepotente si sta allungando
La senti, ad ogni passo, sfregando una parte va ad impiastricciare l’altra coscia
La Sotto….. un laghetto di umori…..
un orgasmo arriva prepotente mentre passi innanzi a dei giovani che stanno fumando fuori dal locale, temi, ma incurante passi..
magari speri che si accorgano dalla scia del tuo odore di Femmina in calore che pensi di lasciare.
Arriviamo al nostro posto, pensi che non ti faccia sedere, che ti permetta di ritirarti in bagno per sistemarti, ma non è cosi..
So bene che in questo momento il tuo pensiero da dolce troia è altro
La sfida della perversione con tutti i presenti.. è questo che ti tiene continuamente in eccitazione.
Non ricevendo altro silenzioso ordine, cerchi di sederti come puoi, una postura strana, ma ci può stare, sei seduta,..schiena inclinata contro lo schienale e meta sedere fuori ..gambe accavallate per nascondere
Scopri che ad ogni movimento l’ortaggio in te si muove, ti accarezza dentro, vuole andare in profondità riempiendoti ancor di più,… ti allarga,… ti stuzzica… ti provoca…
Ci giochi… ti sta divertendo questo tuo movimento, impercettibile ai presenti, ma tanto benefico per te….
Assorta in questo gioco, beandoti delle tue sensazioni, spostando il tovagliolo trovi un piccolo biglietto, con sorpresa e stupore, furtiva lo leggi… un attimo per realizzare …e ..
Nell’istante stesso che arrossisci un altro orgasmo ti scuote il basso ventre…
Un piacere che ti fa chiudere gli occhi…ed immaginare..
Un piacere provocato dall’assurdità della richiesta….
Un piacere dovuto alla sfida, se tu sarai capace o no di sostenere…
Ancora persa nei tuoi pensieri rifletti .. a quelle parole..”toglilo qui”
Gia è un problema nascondere che è li, ma il toglierlo da quel luogo….
Non ti scoraggi… sai che la sfida può essere vinta
Nella mente passano le immagini delle varie pose, maniere, forme per eseguire quella richiesta….
Pure la ricerca di questo continua ad eccitarti
Mentre dialoghi con la tua vicina poggi disinvoltamente la mano sull’anca, facilitata anche dalla posizione, lentamente la fai scivolare verso la coscia, prosegue oltre l’orlo della gonna,
accarezzi la pelle liscia arrivando fino al ginocchio,
Pausa… uno sguardo per osservare i commensali.. tutto tranquillo..
Le dita raggiungono il dietro del ginocchio, iniziano a risalire strisciando sempre sulla pelle calda,
Coperta dalla tovaglia la mano è sotto la gonna, le dita stanno sfiorando dove le cosce si toccano,
giocano un pò con quella gran quantità di liquido che trovano…
risalgono portandosi con se una scia che man mano si asciuga, fino a trovano le estremità di quel corpo che devono estrarre…
Lo afferrano.. un primo tentativo troppo dentro.. in quella posa è impossibile estrarlo…

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