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Gay & Bisex

ALLA SCOPERTA DEL SESSO 4° parte


di valesa80
17.09.2012    |    5.940    |    1 9.7
"Si avvicinò al reparto intimo, e li diventai rosso come un peperone, lui sfrontato iniziò a tirare fuori intimo e cose vari dallo scaffale..."
Rieccoci con una nuova memoria, sempre sperando che sia letta da M.
Eravamo nel mese di febbraio, mancava qualche giorno a festeggiare il carnevale, fummo invitati a una festa in maschera, rientrammo a casa mia e vedendo la tv sul divano, a M. venne una brillante idea.
- Senti sai cosa sto pensando?
- No, dimmelo
- Quale migliore occasione è, uscire da casa vestiti da donna, alle persone esterne potrebbe sembrare una mascherata ma dentro di noi è ben altro.
- Sì, hai ragione, ma dove troviamo i vestiti adatti a noi?
- So io, domani mattina faremo un salto all’UPIM, sicuramente troveremo qualcosa.
- Ho vergogna che gli diciamo alle commesse
- Sfruttiamo il momento che stiamo in carnevale, quindi il gioco è fatto.
Ci abbracciamo dandoci un bel bacio, di più non si poteva in bagno mia madre stava facendo il bucato.
- Ce lo già duro senti
- Anche a me sta venendo duro, solo che non possiamo, c'e mamma.
- A casa c'e mia madre, facciamo un salto al lago, sicuramente in qualche baracca potremmo farci almeno un pompino.
Nonostante facesse freddino, prendemmo il motorino di M. raggiungemmo la riva del lago, facemmo un giro e trovammo una piccola baracca, dove i pescatori tirano la bilancia.
Ci assicurammo che non ci vedesse nessuno ed entrammo.
Appena dentro subito le nostre lingue entrarono in azione, un bacio da far risuscitare un morto, subito con le mani mi sentii invadere il pantaloncino, mi prese in mano il cazzo e lo tirò fuori, iniziandomi a segare, poco dopo si sedette su una cassetta di legno e fattomi avvicinare alla sua bocca me lo prese tra le labbra iniziandomi a succhiare a più non posso, con le mani dirigevo i movimenti, riusciva a prenderselo tutto in bocca, un grande pompinaro, succhiava e leccava, spesso arrivava con la lingua a leccarmi il buchetto del culo, poi mi fece poggiare con le mani sul tavolo facendomi sporgere in fuori il culetto, si misi dietro e allargatomi le chiappe prese a leccarmi infilandomi la lingua nel mio forellino, naturalmente il muscolo si ammorbidì, facilitando la penetrazione, con la mano mi segava, difatti il mio cazzo era diventato di ferro, con la lingua m’inculava.
- Aspetta, se continui cosi mi fai venire, gli dissi.
- Si scusami
Alzandosi tornammo a baciarci, tastai il suo pacco e costatai che stava per rompersi, liberai il cazzone che svettò duro e pronto all’uso.
- Senti M. vorrei tanto il tuo cazzo dentro ma ho paura qui possiamo essere scoperti che ne pensi.
- Sì, ci stavo pensando, purtroppo non è adatto, però un bel pompino congediamocelo.
Senza attendere risposta ritornò in ginocchio a prendermi il cazzo in bocca, e in una decina di leccate ecco riempirgli la bocca di sperma, naturalmente la ingoiò tutta senza farne perdere una goccia, si alza e mi baciò, ora tocca a me, in ginocchio lo prendo in bocca e inizio un pompino come mi aveva insegnato lui.
Mi passa le mani sotto le ascelle alzandomi, ci rimasi un po’ male.

Mi spinse contro le pareti di legno baciandomi ancora, io lo stringevo a me, le sue mani non stavano ferme un attimo,mi toccavano tutto il corpo facendomi eccitare ancora.
Infilo le mie sotto la felpa arrivando a toccargli i capezzoli duri., alzo la maglia e li succhio, ero eccitatissimo.
Questa volta fui io a prenderglielo in bocca e a succhiarglielo, volevo farlo godere tantissimo e il sentirlo ansimare mi fece impazzire. Lo succhiai con foga massaggiandogli le palle, era stupendo, avrei potuto stare lì a succhiarglielo per ore.
- Sto sborrando, Sto sborrandooo,Ingoiala amore mio,ingoiala, te lo arrivo , fino in gola,sei fantastico, , sei diventato come me un grande ingoiatore .
- Grazie a te, che mi hai fatto diventare cosi, amore mio ti amo
Ci sistemammo i pantaloni e facemmo ritorno a casa.




Arrivati a casa ci salutammo dandoci appuntamento a domani mattina, pronti per andare alla UPIM
Durante tutta la nottata non feci altro che pensare al domani, un misto vergogna eccitazione mi attraversava la mente.
Puntuali alle nove eravamo fuori alla UPIM, emozionati entrammo, prima un giro nel reparto dove era esposta la merce per il carnevale, ma poco dopo M. si avvicinò al reparto intimo, e li diventai rosso come un peperone, lui sfrontato iniziò a tirare fuori intimo e cose vari dallo scaffale.
Da li a poco si avvina una signora poteva avere circa 40 anni, portava la fede al dito, ci chiese cose cercavamo, lui con sicurezza gli disse
- Senta noi domani sera dobbiamo partecipare ad una festa in maschera, vorremmo travestirci da donne.
- Ok ma basta una gonna, non vi serve l’intimo.
- No signora noi vorremmo indossare anche l’intimo, per fare un bello scherzetto a due nostri amici capisci?
- Ok allora pensa che per lei ci vuole una 4 misura di slip, e per lui una terza
- Dopo una mezzora avevamo speso circa 60 mila lire tra abiti, intimo e trucchi
Una volta allontanata la signora M. mi sussurrò all'orecchio
- Prova a sentire la mia eccitazione, con il palmo della mano lo sfiorai ce l'aveva durissimo
Pagammo e uscimmo, cercando il più veloce di fare ritorno a casa.
Una volta giunti a casa essendo soli ancora per un paio di ore provammo i nostri acquisti, entrambi avevamo il cazzo duro , non riusciva a stare nei slip.
Avevamo entrambi comperato un vestito bianco corto elasticizzato, parevamo due verginelle, calze e reggicalze con pizzo, slip e reggiseno completavano il tutto.
Dietro suggerimento della commessa calzammo le scarpe da tennis, lei ci disse, vestite così sembrate davvero due scolarette.
Una volta completato il vestimento ci guardammo alla specchio, eravamo davvero due troiette in cerca di cazzo, lui si avvicina a me e subito,ci baciammo come al solito, le sue mani iniziarono percorrere tutto il mio fondo schiena arrivando a segarmi, mi mise due dita in bocca le leccai per bene, poi mise la mano dietro di me, tra le chiappe cercando il mio buco. Mi penetrò prima con un dito, poi con l'altro mentre con l'altra mano mi faceva una sega.
Mi fece girare facendomi chinare in avanti, prese a leccarmi il forellino bagnandomelo per bene, poco dopo mi infilò il cazzo in bocca scopandomi per bene,contemporaneamente mi allargava il culetto, ad un certo punto mi sfilò il cazzo di bocca e appoggiò la cappella sul mio buco e la spinse dentro, gemetti, a colpetti entrò tutto dentro di me lentamente.
Era bellissimo, si muoveva dentro di me avanti e indietro, godevo da matti, le sue mani mi tenevano per i fianchi spingendomi all'indietro, poi una la avvolse intorno al mio pene e riprese a masturbarmi. I miei gemiti si mischiavano ai suoi, sentirlo godere dentro di me mi riempiva di piacere.
- Sto per venire disse ansimando
- Vieni dentro di me, lo voglio tutto, è da tempo che non me lo riempi
Spinse più forte sentendomelo venire dentro , è una sensazione indescrivibile sentirsi riempire il culetto di caldo sperma.
. Rimase ancora un po’ al mio interno ansimando, poi uscì.
- Sei stupendo amore mio
- Anche tu, sai avevo quasi dimenticato cosa si prova a farsi venire dentro
- Ora ti voglio io dentro ed essere riempito come ho fatto io a te,si mise a pecorina.
Mi abbassai aprendogli le chiappe, leccai il suo buco infilando anche la lingua, i suoi gemiti accrescevano sempre di più il mio desiderio di averlo, mi alzai e gli dissi
- Amore eccomi ti prendo .
Lui si piegò un po’ e lentamente lo penetrai, poi presi a muovermi dentro di lui.
sia prenderlo che darlo è un’eccitazione bestiale..
Con una mano presi il suo cazzo, me lo sentivo crescere, lo masturbai mentre da dietro spingevo sempre più forte.
Sentivo l'orgasmo che stava per arrivare,lui se en accorse,
portò le mani dietro la mia schiena per far in modo che il mio cazzo lo penetrasse in profondità
- Amore ti voglio dentro,
da li a poco gli svuotai tutto il contenuto dei miei coglione nel suo canale rettale, troppo bello diedi un urlo animalesco, nel frattempo con mia enorme stupore gli uscirono dal cazzo alcune gocce di sperma, le raccolsi e le portai alla mia bocca leccandole, lui mi stupì ancora, sentendo il mio cazzo cadere all’erezione, se lo sfilò e giratosi me lo prese in bocca leccandomelo, poi si alzo ci baciammo
- sei stato formidabile.
- Anche tu.
- Ci lasciammo cadere sul letto, purtroppo era quasi ora di pranzo da li a poco sarebbero tornati i suoi genitori.
Fine prima parte


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