Accadde in campagna.

Voglio premettere che questo racconto è reale ed avvenuto diverso tempo fa.
All'epoca dei fatti avevo 16 anni,
Ero un ragazzo tranquillo, e solare.
Il nostro gruppo di amici si limitava a 8 ragazzi, tutti dello stesso quartiere, e perlopiù siamo cresciuti assieme fin dall'infanzia.
Fisicamente ero longilineo, e tutti mi dicevano che avevo un bel culo,
D'estate si era soliti andare al mare, la stessa località che quasi tutti i genitori dei miei amici frequentavano.
Quell'istante noi potevamo andarci in agosto, così come la famiglia di Emilio.
Nell'attesa della partenza io ed Emilio un giorno andiamo da suo zio che abita in campagna, per aiutarlo nella raccolta dei fichi d'india.
La giornata era molto calda, umida e senza un po di vento.
A mezzogiorno ci fermiamo a pranzare, io ed Emilio ci tratteniamo nel capanno dove abbiamo mangiato, quando ad un certo punto arriva un ragazzo sui 18 anni, lo zio di Emilio c'è lo presenta , Carlo si chiamava.
Ci avrebbe aiutato a finire il lavoro perché lui stava andando in città e sarebbe rientrato verso le 20.
Fatta conoscenza stiamo li sdraiati sulle panche e così per rompere il ghiaccio si inizia a parlare un po di noi.
Io ed Emilio gli diciamo che siamo praticamente come fratelli, e condividiamo le cose assieme.
Carlo invece, dice di venire da un paesino di montagna ed ha pochi amici.
Le ragazze sono praticamente rare, e quelle poche non frequentano amicizie maschili.
Allora gli chiediamo cosa fa per divertirsi, e lui ci risponde con molta naturalezza che si arrangiano tra ragazzi, perché è una cosa naturale.
Allora gli chiedo cosa intendesse per arrangiarsi tra maschietti.
Sempre con leggerezza ci dice che per esempio si segano a vicenda, molte volte uno viene tra le mani dell'altro e a volte nella bocca dell'amico.
La cosa sia a me che ad Emilio ci meraviglia, noi non abbiamo mai lontanamente pensato ad una cosa del genere, ma allo stesso tempo ci fa eccitare, lo noto anche nel rigonfiamento tra le gambe di Emilio, come a me.
Allora dico a Carlo che sta scherzando,, ma come risposta mi mette la mano sui miei pantaloncini e mi strizza il cazzo ormai duro.
Mi chiede di tirar fuori dagli slip i nostri uccelli per farci vedere come fa.
Ormai siamo in ballo, e visto che lo zio non c'è, tiro fuori il cazzo, ed Emilio mi segue a ruota.
Carlo allora mi impugna il cazzo e inizia un lento movimento su e giù, scappellandomi.
E una sensazione strana ed eccitante, e la prima volta che una mano giochi col mio pene.
Nel mentre mi invia a prendere tra le mani il cazzo di Emilio, cosa che mi fa un certo senso, visto che è la mia prima volta a maneggiare il cazzo altrui.
La cosa si fa molto interessante ed inizia a piacermi, la cosa va avanti per diversi minuti, fin quando Carlo si abbassa tra le mie gambe e prende in bocca il mio pene, con i primi segni di precum.
Emetto dei gemiti di piacere, ma Carlo si stacca e si dedica stavolta al cazzo di Emilio, leccando la cappella e vedo la sua lingua che oscilla tra palle e cappella.
Io sento che sto per venire, ma lui mi ferma.
Sono di fianco ad Emilio, e sento che è eccitato al massimo, al punto che con la sua mano sinistra cerca il mio buchino anale,
Sono come in trance, e lo lascio fare.
Mentre cominciavo a godere della situazione, Carlo si stacca da Emilio ci fa stare seduti sulla panza e stavolta mi mette davanti alla labbra il suo di cazzo, sui 18 cm, duro e dritto, si sentiva il precum , mi sono fatto coraggio ed ho cominciato a leccarlo cona lingua sulla cappella, fin quando lui mi ha spinto in gola tutto l'uccello duro come la pietra.
Intanto Emilio mi guardava stranito e forse eccitato nel vedere come stavo ingoiando il cazzo di Carlo.
Ma nel frattempo il cazzo dalla mia bocca è volato la le labbra di Emilio che seppur impreparato ha iniziato a trovarci gusto.
Non so perché, ma la foia è l'eccitazione per questa cosa nuova ed appagante, mi ha portato a chinarsi sul cazzo vibrante di Emilio ed a prenderglielo in bocca, forse perché il cazzo di Carlo cominciava a piacermi ma lui lo aveva sfilato per imboccare Emilio..
Così per la prima volta stavo diventando trombetta, ma proprio quando pensavo a questo, che Carlo ha aggiustato la mia postura, mettendomi a 90 gradi e cominciando a leccarsi il culetto vergine.
Mi dice che ho il culo come quello di una bella donna, così mentre spompino Emilio, Ho Carlo che mi lecca il culo.
Sento una mano che mi massaggia il ca,zo, una lingua che mi bagna il buchetto, e un dito che si intrufolarsi nul buco stretto che mi porta ad emettere un gemito tra piacere e fastidio.
Questo va avanti per diversi minuti, quando all'improvviso sento una cosa calda sul mio forellino, manco il tempo di capire che mi sento aprire lo spingere, cerco di sottrarmi, ma da una parte ho il cazzo di Emilio che quasi mi soffoca, e dall'altra parte un cazzo durissimo che mi sta entrando dentro senza soste o pietà.
Adesso sento le palle di Carlo appoggiate alle mie ed un dolre altroché al culo.
Rimane così per 5 minuti, poi inizia un lento e poi veloce lavoro di spinte, avvolte anche molto profonde, che si fanno male, ma anche iniziano a piacermi.
Nel mentre gemo per dolore misto a piacere, Emilio mi scarica in bocca un mare di sperma.
Si contorce dal piacere, mentre io sono ancora a pecora con 18 cm di cazzo che mi stanno devastando il culo, poi un urlo animalesco ed uno spingere che si sta riempiendo della sperma di Carlo, che si accascia su di me.
Così ho perso la mia verginità anale.....poi continua.