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Gay & Bisex

Casa di Marco


di Curios8
17.08.2021    |    14.444    |    7 9.6
"Non male oltretutto, pensai, Marco aveva un cazzo di tutto rispetto sui 16 cm..."
Questo è un racconto che affiora dalla mia memoria, era presente tanti anni fa su un sito, ormai purtroppo inesistente, e che mi aveva eccitato molto. Cercherò di riproporlo sperando di renderlo eccitante come l'originale.

Eravamo attorno ad aprile o maggio, anno della maturità. Di solito ero abituato a fare i compiti scolastici insieme a Federico, il mio migliore amico, nonchè mio scopamico. Intorno alla terza superiore capimmo di provare attrazione tra noi, e seppur con tante attenzioni da parte delle ragazze della scuola, abbiamo sempre tenuto un basso profilo per poterci divertire tra noi due.
D'altronde a me Federico piace, giovane e con fisico tonico, moro, occhi scuri, un accenno di barba e un bel cazzo, sui 17 cm, che adoravo succhiare e avere dentro di me. E a lui eccitava la somiglianza fisica con lui, anche se sono più sul biondo e un po' più basso di lui.

Quel giorno, dicevo, ricevemmo io e Fede un invito a lavorare sulle tesine di maturità da Marco, nostro compagno di classe, agitato per gli esami già dall'anno prima. Con il fatto che in casa non c'era nessuno, potemmo studiare con ritmo costante, tra libri, appunti e scambi di opinioni.
Dopo qualche ora incessante, Marco si stiracchiò e disse: "Che ne dite di una pausa ragazzi? Ce la siamo meritati", accomodandosi sul suo letto e chiacchierando di ogni cosa, dall'emozione degli esami alle prospettive future, dalle nostre passioni fino a parlare dei nostri compagni di classe. "A proposito ragazzi, avete presente Sabry?" disse Marco. Certo, Sabrina, la nostra compagna di classe, biondina e molto molto carina. "Ebbene, da qualche mese si è messa insieme a mio cugino Armando. Avete presente, quello che lavora al bar di mio zio in centro?". E la mia mente viaggiò. Armando, il barista più figo della città, un mio sogno erotico da sempre. 23 anni, fisico ben fatto per la tanta palestra, occhi di ghiaccio e moro, un po' sbruffoncello, ma se lo può permettere per quanto è figo.
Tornai con la mente a noi, e risposi "Sabrina sta con tuo cugino? Ma nessuno ha mai detto niente. Che notizia!". Marco, avvicinandosi a noi e abbassando di più la voce, ci rivelò: "Mio cugino è uno che quando può si vanta delle sue imprese, e con Sabrina non è stato da meno. Mi ha passato qualche giorno fa un video dove se la scopa per bene. Che ne dite, vi va di vederlo?". Io e Fede non esitammo neanche un istante a dire di sì, mossi soprattutto dai nostri ormoni.
Marco accese la tv, inserì un disco preso da dietro la Playstation nel mobiletto sottostante e fece partire la visione. Una telecamera, probabilmente tipo GoPro, era posizionata in alto, in una camera da letto. E il video iniziava con Armando e Sabrina intenti a pomiciare forte e a togliersi pian piano gli abiti di dosso. Nella stanza il silenzio era assoluto, si sentiva solo l'audio, basso, provenire dall'impianto stereo collegato alla televisione, con schiocchi di baci e sospiri. E quando sullo schermo vidi Sabrina intenta a succhiare il cazzo di Armando, rimasi incantato nel vedere quel palo di carne, sicuro erano almeno 20 centimentri di bestia pulsante, a malapena la poveretta riusciva ad arrivare a metà con la bocca.
L'ambiente si stava surriscaldando, c'erano evidenti i bozzi nelle nostre mutande, l'eccitazione era silenziosa ma evidente in noi tre. E quando nel video Armando stava per iniziare a piantare il suo cazzo nella figa di Sabrina, sentimmo la porta di casa aprirsi e delle voci in lontananza.
In preda al panico, Marco diede una manata al televisore, spegnendo lo schermo. Ci rimettemmo di corsa intorno al tavolo prendendo in mano penne, fogli e quaderni per far sembrare che stessimo studiando. Appena in tempo, poichè la porta si aprì da parte della mamma di Marco.
"Oh ma che ragazzi seri! Ancora a studiare? Ma prendetevi una pausa ragazzi, se volete in cucina trovate qualcosa da bere e forse un po' di dolce ancora in frigo. Marco, non essere scortese con i tuoi ospiti." disse la donna.
"Ma certo mamma, avremmo fatto pausa appena terminato qua alcune cose" rispose Marco con un sorriso.
"Tranquilli, vi porto da bere io se volete" disse una voce dal corridoio.
"Ah sì, Marco caro, venendo in qua mi ha dato una mano con la spesa tuo cugino, ci siamo incontrati qua sotto casa. Che gentile. Armando, se vuoi puoi venire a salutare tuo cugino qua."

E mentre la mamma di Marco si diresse in cucina, comparve sulla porta Armando. Mentre noi deglutivamo un po' intimoriti tutti e tre, lui ci squadrò con il suo solito sorrisetto beffardo. Chiusa la porta, girovagò per la stanza, guardando un po' tra gli scaffali della libreria di Marco, sfogliando qualche libro e curiosando i tanti oggetti presenti.
"Ma che gruppo serio di studiosi. Vi guardo e non mi manca per niente la scuola. Marco, cerca di fare bella figura all'esame. E voi due? Siete dei cagasotto come mio cugino?" disse Armando. Ridemmo, spiegando che in realtà siamo solo nelle fasi iniziali degli esami, e che siamo comunque tutti abbastanza tranquilli.
Armando continuava a sbirciare tra scaffali e mobili della stanza e poi fece un cenno a Marco di avvicinarsi a lui, stando entrambi in disparte rispetto me e Fede, ma seppur parlassero a bassa voce, intuii quello che dicevano.
"Marco, io ero qua sotto non per fare il boy scout con la zia, ma perchè stavo venendo su da te. Ho bisogno che tu mi ridia una cosa indietro, e immagino tu sappia a cosa mi riferisco" borbottò Armando. Marco sbiancò e disse "Cosa? Oh, ma certo Armando. Certo. Ti-ti do subito il dvd. Però, ehm, ecco... io...". Non terminò la frase che Armando gli fece cenno col dito di far silenzio. Stettero zitti, anche io e Fede rimanemmo di riflesso immobili. E Armando si spostò piano piano con una mano a tendere l'orecchio, e si avvicinò all'impianto audio della televisione. Era basso, ma si sentiva distintamente un rumore continuo, dei cigolii, e dei piccoli urli e ansimi.
Armando premette il tasto della tv e ricomparve sullo schermo la sua schiena mentre stantuffava Sabrina a pecora sul letto, come due indemoniati.
"E bravo il mio cuginetto... E così vi stavate godendo lo spettacolo, ma io e la zia vi abbiamo interrotto il tutto... vi stavate divertendo?" Ringhiò a bassa voce Armando spostando lo sguardo su Marco. "Che dici Marco? Il film era di tuo gradimento?" e con mossa fulminea mise una mano sul pacco di Marco, togliendogli il fiato per un momento.
"Ah, ma guarda un po'. Senti senti, è ancora bello duro. Ti stavi proprio concentrando sulla visione, eh?" disse Armando, e velocemente con un colpo abbassò pantaloni e mutande a suo cugino, facendo svettare il suo cazzo bello duro. Non male oltretutto, pensai, Marco aveva un cazzo di tutto rispetto sui 16 cm.
Rosso in volto, balbettava qualcosa "Armando, ti-ti prego... no..." "Zitto! Ora vai a controllare se i tuoi amici hanno apprezzato pure loro il video. Sai cosa devi fare, come ogni volta. Muoviti!". E strattonando suo cugino, lo fece cadere in ginocchio davanti a me e Fede.
Quasi con le lacrime agli occhi, Marco allungò le mani e prese a toccarci i cazzi da sopra i pantaloni, anche noi li avevamo duri sia per il video di prima che per la scena di adesso.
"Coraggio, tiraglieli fuori. Non essere scortese con i tuoi ospiti" ordinò Armando con tono scanzonatorio, imitando sua zia.
E Marco aprì i nostri pantaloni, fece uscire i nostri cazzi turgidi e iniziò a segarli lentamente.
La situazione era assurda, ma stava succedendo davvero, e notando come si muoveva e dagli ordini detti da suo cugino, Marco sembrava che non fosse nuovo a questo tipo di cose.
Dei passi vicino alla camera ci fece di corsa risistemare tutti, e oltre la porta la voce della mamma di Marco disse "Ragazzi, torno dopo, mi sono dimenticata alcune commissioni. Ciao!". Sentimmo il portone di casa chiudersi e Armando andò a chiudere a chiave la porta della stanza.

Voltandosi disse: "Bene. Adesso vi spogliate tutti e tre. Tu Marco vedi di prenderti cura di quel moretto. Invece tu, Simone, vieni con me sul letto."
Rimasi bloccato. Mi chiamò per nome, come faceva a sapere il mio nome?
Mi alzai, mi tolsi maglietta e pantaloni restando in mutande, mentre Armando gettò via solo la sua maglia, mostrando il suo petto vigoroso e allenato, coricandosi su un fianco sul letto. Mi avvicinai a lui e, senza guardarmi negli occhi ma continuando a guardare il video alla tv, prese la mia mano e la posò sul suo pacco ormai quasi vicino all'esplosione.
"Sai, è stata una grande scopata quella con Sabry. Avevo proprio bisogno di svuotare le palle, e mentre le sfondavo la figa, avevo la mia mente rivolta totalmente ad un'altra persona." disse continuando a tenermi la mano e a strusciarla sul suo pacco. "Ah sì? E-e chi era quest'altra persona?" chiesi con voce rauca.
Armando spostò per la prima volta il suo sguardo su di me e disse "Eri tu". E prima di comprendere la cosa, mi trascinò a sè e mi iniziò a limonare con passione.
Dopo qualche minuto che sembrò un'intera era, si staccò e mi sussurrò "Lo so che ti sono sempre piaciuti i maschi, Marco ha intuito l'amicizia particolare tra te e il tuo amico" e guardai verso gli altri due. Con stupore, li vidi completamente nudi intenti a farsi un intenso 69, mugolando di piacere e con qualche sospiro più forte da parte di Marco, poichè Fede gli stava iniziando a stimolare con un dito il buco del culo.
Armando spostò di nuovo il mio sguardo su di lui e proseguì "Sì, Marco è stato un po' il mio sfogatoio nei periodi di magra, e mi confidò questa cosa. E volevo assolutamente te, ogni volta che ti vedevo entrare nel bar mi sono sempre agitato ed ho cercato sempre di far colpo su di te. Ma forse tu cerchi ben altro rispetto a uno stronzo come me"
"Ma io ho sempre voluto te Armando, fin da quando ti conobbi" lo interruppi con le lacrime agli occhi "Non sei stronzo, forse lo fai per raggiungere i tuoi obiettivi. Ma con me non serve." E ripresi a limonarlo, aumentando la mia presa sul suo pacco.
Mentre le nostre lingue si intrecciavano, Armando slacciò i suoi pantaloni e li fece scivolare verso il basso. Si staccò dalla mia bocca, mi guardò negli occhi, e messosi in ginocchio dopo essersi tolto velocemente i pantaloni, mi attirò verso il basso. Più mi avvicinavo, e più il rigonfiamento era evidente; presi a leccare quella bellezza attraverso la stoffa delle sue mutande, e sentivo che gradiva notevolmente. Gliele sfilai, ammirando finalmente il suo cazzo incredibile, finalmente da vicino rispetto il video. Quei 20 cm erano lì davanti a me.
"Sono 22" disse lui come se mi avesse letto nel pensiero "E sono tutti tuoi ora". Non lo feci attendere, allargai la bocca il più possibile per accoglierlo nelle mie fauci, e mentre lo iniziavo a succhiare, roteavo la lingua attorno alla sua cappella.
I respiri profondi di Armando andavano di pari passo al leggero movimento delle sue anche, e al fatto che stava facendo scivolare le sue mani sulla mia schiena fino a spostare il bordo delle mie mutande. Voleva arrivare al mio buchino.
E mentre io cercavo di ingoiare più cazzo possibile, lui si allungava e spingeva il dito dentro. Non ebbe molte difficoltà, scopando spesso con Federico il mio buco è ben allenato, e infatti non perse tempo a mettere un altro dito. E poi ancora un altro. Non riuscivo a trattenere piccoli urli di godimento pur avendo la bocca impegnata.
"Dio mio, hai un culo fantastico. Mi stai letteralmente attirando le dita a te..." sospirò Armando. E stantuffandomi il culo, spinsi ancora di più la testa verso il suo cazzo. E incredibilmente, mi accorsi di averlo tutto in gola, potevo sentire le sue palle enormi toccarmi il mento. Ero riuscito laddove Sabrina aveva fallito, mi sentivo realizzato.
Armando senza troppi complimenti apprezzò talmente tanto il trattamento che mi tenne la testa ferma e inizio a scoparmi la gola. Mi sentivo soffocare, avevo i lacrimoni e probabilmente ero quasi cianotico in volto, ma non mi importava, stavo facendo godere il mio sogno erotico di sempre. E stavo godendo un sacco anche io.
Finalmente mi lasciò libero, estraendo il suo cazzone dalla mia bocca; un lungo filamento di bava era l'unico collegamento rimasto tra la sua cappella violacea e le mie labbra. Respiravo a pieni polmoni, e intanto Armando mi prese di peso per portarmi addosso a lui.
Con la coda dell'occhio vidi intanto Marco a pecora intento a farsi inculare alla grande da Federico, tra incitamenti e sospiri: "Oddio sì, ficcamelo tutto nel culo, lo adoro! Spaccami il culo!" urlava Marco in preda alla goduria.
Tornai a me e Armando, ci eravamo tolti gli ultimi indumenti e ci preparammo per scopare; lo stallone si mise seduto sul letto con la schiena appoggiata al muro e mi invitò a sedermi sul suo cazzo bello svettante, rivolto verso di lui.
Va bene che con Federico ero abituato ad avere sempre il culo allenato, ma un po' di difficoltà con il cazzone di Armando la ebbi. Scendevo piano piano, tenendo le chiappe larghe con le mie mani, e mentre entrava centimetro dopo centimetro, Armando mi limonava e mi diceva porcate: "Lo senti? Hai un bel culo accogliente, lo voglio tutto dentro di te. Minchia che ventosa, sto impazzendo!".
Finalmente, mi sentii seduto sulle sue cosce, la sua cappella mi stava letteralmente martoriando dentro il culo e le palle erano attaccate al mio culo. E Armando iniziò a farmi cavalcare quel capolavoro.
Ad ogni affondo sentivo delle fitte arrivarmi fino alle tempie, avevo brividi di piacere in tutto il corpo e non avevo più alcun tipo di freno. Avevo la testa reclinata indietro, stavo anche un po' sbavando avendo la bocca aperta dalla quale mi uscivano continui sospiri e urletti di goduria, e intanto lui aumentava sempre di più la scopata.
Dopo almeno 10 minuti che mi stantuffava in quel modo, fece un cenno agli altri due che non avevano mai smesso di scoparsi a vicenda, cosa che mi stupì visto che Federico non lo aveva mai preso nel culo.
Con fermezza Armando mi fermò, mi fece ruotare tenendo sempre il suo cazzo conficcato nel mio culo e fece sì che gli diedi la schiena.
"Tu, amico di Simone, vieni qui" disse il mio amante mentre mi fece distendere su di lui "coraggio, ficca il tuo bel cazzo qua dentro insieme al mio. Spacchiamo il culo a questa troietta vogliosa" decretò mentre mi stava strizzando i capezzoli. Io ero un continuo mugolio peggio di una puttana.
Fede si avvicino, mi fece alzare le gambe il più possibile, si sputò sul cazzo e iniziò a ficcarmelo nel culo. Sentivo benissimo il suo cazzo farsi spazio e adagiarsi su quello di Armando. Era tutto dentro.
Iniziarono a scoparmi con un ritmo alternato, mentre uno usciva l'altro entrava, in maniera costante, ed era una goduria per tutti.
Marco, per non sentirsi escluso, prima mi succhiò un po' il cazzo mentre venivo caricato dai due, poi si posizionò dietro Fede e glielo mise nel culo.
Ora era proprio un coro senza freni di sospiri, ansimi, urla e frasi di incitamento e di eccitazione. Dall'essere apostrofati come dei rottinculo da parte di Armando ai miei incitamenti a scoparmi più forte, fino al continuo scambio di baci e slinguamenti tra Fede e Marco, Fede e me e il sottoscritto con Armando.
Il primo a venire fu Federico, sborrando con un urlo nel mio culo e riempiendo il cazzo di Armando, rendendo il tutto ancora più scivoloso. A questa scena Marco non resistette e ingravidò Federico, spostandosi poi a limonare a fianco a noi. E infine, dopo aver accelerato il ritmo, Armando mi voltò di nuovo verso di sè, mi prese il cazzo in mano e segandomi urlò: "Dai... dai... sto venendo. Ti riempio il culo Simo, ti faccio miooooooooo!!!". Un numero imprecisato di schizzi li sentii chiaramente nel mio culo, un fiume di sborra era dentro di me, mentre con uno spasmo iniziai ad eruttare anche io, riempiendo il petto e la faccia di Armando della mia sborra. Lui, senza troppe cortesie, la raccolse e se la ficcò in bocca, per poi baciarmi appassionatamente.
Rimanemmo tutti esausti su quel letto anche se, prima di andare via, facemmo tutti un secondo giro con un bel trenino, con Armando che si inculava Federico, che si inculava Marco, che si è inculato me, finendo tutti per sborrare dentro.
"Ragazzi, per la maturità non lo so, ma sono sicuro che in fatto di sesso siete preparatissimi" disse ridendo Armando mentre si rivestiva. E prima di andarsene, disse a Marco "Ah, quel dvd te lo puoi anche tenere, io ora ho qualcosa di molto più eccitante da vedere" e detto questo, recuperò la GoPro che aveva posizionato di nascosto prima sugli scaffali.

Da quel giorno, ogni tanto, tutti e quattro ci rivediamo a casa di uno di noi per scopare, io ho continuato ad avere rapporti di scopamicizia con Federico anche se lui si mise insieme a Marco. Ed io e Armando diventammo amanti.
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