Grazie fratellino porcellino !!! Parte 5 - A casa di Simone

Parte 5

" Caspita, che bello è stato stamani. Che bel pompino mi ha fatto Marco... è proprio vero che noi ragazzi sappiamo farli meglio i pompini...
In fondo sappiamo cosa ci piace !!! Per non parlare poi della sensazione del seme di mio fratello tra le chiappe. Mmmm quella sensazione
di umidiccio sul buchino. Poi sentirsi penetrare è proprio spettacolare. Chissà se con il pisello è più bello, o magari fa troppo male?
Non so se sono ancora pronto, però quanto mi attizza l'idea... Che bel rapporto che sta nascendo con mio fratello... In fondo ci
stiamo iniziando al culto del pene ! ahahaha
Caspita senti quanto è duro il soldatino! Mi ci vuole proprio una sega!"

Manuel corse in bagno, chiuse la porta a chiave, non ebbe neanche bisogno di aprire un porno! Ma prima di iniziare mi mandò un messaggio:

M - " We Marcolino, dove sei ? "

Io - " Sono in biblioteca a studiare! Dimmi tutto! "

M - "Stai a guardare che ti mando"


Manuel cominciò a smallopparsi il pisello... Era iper eccitato! Voleva mandarmi una foto zozza.
Ripensò a tutte le porcherie che avevamo fatto all'università, a come era cominciato tutto, qualche pensiero andò anche alle belle palle
di Simone a cui aveva strappato un dolce bacetto quando avevano dormito in camera sua dopo la discoteca.
Pensò anche al dito che gli avevo infilato nel culo, con il mio caldo seme.
Allora infilò un dito in bocca, lo insalivò per bene, bagnò bene il buchetto e infilò tutto il dito in quel buchino così delicato,
ancora innocente. Con quel dito in culo godeva molto più del solito a farsi le pippe. Si muoveva, ansimava, si segava fortissimo,
il suo bel pisello era durissimo, la pelle scorreva sulla cappella in maniera velocissima.
La sborrata non tardò ad arrivare. Gli schizzi furono molti, la mano con cui si era segato era piena di calda sborra.
Scattò una foto al suo pisello tenuto dalla sua mano piena di sborra.

M - " Tieni fratellone, questa te l'ho dedicata "

In attesa della risposta si ripulì.

Io - " Cazzo Manu, mi hai creato un bordello in testa, vedo questa foto e mi viene voglia di scoparti, mi viene voglia di prendere in bocca quel bel cazzone e di ingoiare tutto quel nettare buonissimo. Ma ho troppa confusione in testa. A me piacciono le ragazze. O meglio, credevo mi piacessero,
e mi piacciono ancora, credo. Boh è tutto così strano. è meglio se per un po' me ne sto per i fatti miei. Non offenderti, ma per qualche giorno ho bisogno di evitare di parlare con te. "

M - " Prima lanci la pietra e poi tiri indietro la mano... Questa cosa mi fa star male, ma se è quello che vuoi, nessun problema. Sparisco."

Io - " Scusami"


Manuel scoppiò a piangere. Si sentiva in colpa per avermi incasinato il cervello, si sentiva in colpa per aver rovinato il nostro rapporto.
Con me aveva fatto le prime porcherie, con me aveva scoperto il sapore della sborra.
Ora si sentiva solo.

Decise di chiamare il suo bell'amichetto, Simone.
Ultimamente lo aveva preso un po' in giro, ma comunque era uno dei suoi migliori amici.

M - Simo, ho bisogno di un favore!
S - Dimmi Manu!
M - Ho un po' di pensieri, ho litigato con mio fratello, non riesco a stare a casa. Posso venire un paio di giorni a dormire da te?
S - Che problema c'è Manu, poi mi racconti quello che è successo. Avverto subito mamma.
M - Grazie Simo!

" Cazzo e adesso che gli dico ? Perché ho litigato con Marco? Vabbè qualcosa mi inventerò"
Chiamò subito mamma per dirgli che sarebbe andato da Simone, poi salì a preparare la borsa.

Sapeva che Simone è etero, ma decise di approfittare di quei giorni a casa sua per godere un po' della sua bellezza e dimenticare le cose che gli avevo detto!


Io - Mamma ma Manu?
Mamma - Marco, Manu è andato a dormire da Simone! Tu ci sei a cena ?
IO - Si si , rimango.

Salii in camera mia, ero incazzato e anche un po' geloso.
" Si va bene che Simone è etero, però cazzo appena ho detto "A" mi ha subito rimpiazzato. "
Questa gelosia mi confondeva ancora di più...


Manuel arrivò da Simone.
Salutò sua madre, che gli offrì un bicchiere di the freddo. Subito dopo con Simone andarono in camera sua e lui gli chiese cosa fosse successo.

M - Niente Simo, una cazzata, solo che lui ha avuto una reazione un po' esagerata. E allora gli ho detto che non volevo più vederlo.
S - Dai dai, vedrai che ti passerà presto l'arrabbiatura. Io direi che possiamo approfittare della situazione per passare un po' di tempo insieme e divertirci!

"mmmm saprei io come divertirmi con me, come faccio a resisterti, mamma mia... " - Pensò

M - Come no Simo. Che vogliamo fare? Giochiamo a Monopoli?
S - Si dai! Mi va! Giochiamo.

Giocarono fino ad ora di cena. La madre di Simone aveva preparato un sacco di cose, dopo essersi riempiti lo stomaco tornarono in camera.

S - Manu, vado a farmi una doccia, ti dispiace aspettarmi un po' ?
M - Vai Simo, tranquillo. Ti aspetto!

Simone andò a fare la doccia.
Era già passato un quarto d'ora e l'acqua era ancora aperta.
Manuel si avvicinò alla porta del bagno e cominciò ad origliare. Inizialmente non sentì che l'acqua della doccia scorrere.
Poi sentì Simone gemere,
" Si sta facendo una sega!" - Pensò
" cazzo quanto vorrei entrare in doccia con lui"
L'acqua si chiuse, si sentì il rumore della porta della doccia aprirsi, poi a Manuel sembrò di sentire un ultimo gemito, come se fosse venuto.
Corse in camera per non essere scoperto.

Appena Simone tornò in camera si fece trovare sul letto. Giocava con il cellulare, ma era pronto come un guardone a non farsi sfuggire la vista del bellissimo corpo di Simone.
Entrò in camera senza accappatoio, si era già asciugato in bagno. Aveva delle forme bellissime. Dei glutei perfetti. Aveva degli addominali scolpiti, il petto bellissimo. Ma il suo pisello era qualcosa
di veramente stupendo. Bramava quel pene, bramava quel corpo. Lo avrebbe leccato tutto, avrebbe baciato le sue labbra guardando intensamente quei bellissimi occhioni verdi. Avrebbe
leccato delicatamente il suo buchino, avrebbe massaggiato le sue palle, gli avrebbe dato teneri baci sulla cappella, per poi terminare in un maestoso pompino con ingoio finale.

Si vestì, poi Manu chiese:

M - Simo ma se andassi anche io a farmi una doccia?
S - Ma scherzi? Nessun problema. Puoi usare il mio accappatoio se vuoi.
M - Ti ringrazio !

Entrò in bagno. La prima cosa a cui pensò fu che proprio lì Simone si era sparato una sega. Gli sembrò quasi di sentire l' odore del suo pisello.
Se lo immaginò intento a segarsi, dentro la doccia appoggiato al muro.
Poi vide sotto il lavandino un paio di boxer.
" Devono essere di Simone, Li ha lasciati qui!"
Si precipitò a raccoglierli. Li passò sul suo viso, individuò la parte che aveva accolto il suo bellissimo pisello.
C'erano delle macchiettine bianche. Non era la prima sega che si faceva Simone quel giorno. Annusò quelle mutande come se non ci fosse un domani.
Le leccava, ci si segò...
Entrò in doccia e continuò a fantasticare sul suo amico, venne dopo poco. Sborrò sul muro della doccia, poi immaginando che fosse la sborra di Simone, iniziò a leccarla e poi strusciò il suo
culetto su di essa, immaginando che Simone gli avesse sborrato sul culo, come avevo fatto io a lui la mattina!
Ripulì tutto, si ripulì terminò la doccia e tornò in camera.
Fece in modo di mostrarsi a Simone mentre si vestiva. Ma Simone non dava segni di interesse.
Giocarono ai videogiochi, poi andarono a dormire.
La mattina avevano scuola e dovevano svegliarsi presto.

" Che bello, dormo nel suo letto matrimoniale!!!! Insieme a lui"
Quella sera Manuel era felice. Aveva fatto bene ad andare a casa di Simone.



Continua.... cosa accadrà nel prossimo racconto? Provate ad indovinare, scrivetelo nei commenti ;)