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Gay & Bisex

In vacanza con quel grandissimo porco del mio migliore amico PARTE 3


di teenboy93
09.09.2020    |    5.570    |    3 9.8
"D: Oggi sarà la tua fighetta..."

E' passato molto tempo da quando ho pubblicato la prima parte della storia, ma ecco il seguito!

Dunque, dove eravamo rimasti?
Ah, si!


Ero confuso, preoccupato, estremamente arrapato...
Non sapevo cosa dire... Mi vergognavo...
Mille sensazioni mi passarono per il cervello...

Lo sentii avvicinare... Non volevo aprire gli occhi... Non volevo che capisse cosa stavo provando...

D: Marchino...

M: Ei Da... ma che abbiamo fatto? Scusami se mi sono lasciato prendere della cosa.
Scusami...
Sono stralunato. Perdonami, ma vado a dormire.
Ti prego non dire niente.

D: Ok. Volevo parlarti ma fa niente.
Notte

M: Notte

Cominciai a pensare. Non riuscivo a dormire. Ero felice, triste, euforico, impaurito. Mai provato tante sensazioni tutte insieme.
Avevo sborrato addosso al mio migliore amico, il ragazzo che mi eccita di più al mondo.
Perché lo aveva fatto?
Perché?
Era eccitato anche lui?

- Oddio non mi ricordo - Pensai

Aveva il pisello in tiro? O stava solo saldando il suo debito?
Gli piacevo? O stava solo testando se fossi davvero un frocetto come diceva lui?

Ero in preda al panico.
Pensavo alla nostra amicizia, cosa ne sarebbe stato?
Il giorno dopo mi avrebbe più guardato in faccia?
Mi avrebbe detto di tornare a casa ?
Era anche lui in preda a questi pensieri?

Domande su domande. Ma poco dopo lo sentii russare.
E capii che per lui era stato solo saldare un debito.
Pian piano mi addormentai, non so che ora si era fatta. Dormii male quella notte. Avevo un buco allo stomaco. Avevo paura di svegliarmi e trovare il mio mondo cambiato.

La sveglia suonò. Mi alzai e David era già in piedi.

D: Dormiglione era ora che ti svegliassi.

Io ero un po' incupito.

D: Marchino penso che dobbiamo parlare

M: Senti Da hai ragione, ti chiedo scusa non so che mi sia preso ad accettare quella cosa.
Facciamo finta che non sia successo niente ? Torniamo amici ?

D: Eii ma vuoi stare zitto un attimo?
Possibile che ancora non hai capito che mi piaci?

M: ......
- Non dissi una parola -

D: Ma secondo te perché ti ogni volta che ti chiamo pisellone ti tocco il pisello?
Perché ti faccio battutine sul fatto di essere un frocetto?
Perché ho sborrato sul vetro della doccia?
Volevo vedere cosa facevi...
Ho aperto la porta e quando ho visto che stavi leccando il mio sperma ho capito che non potevi fare a meno di me. E che mi volevi scopare tanto quanto io volevo scopare te.

M: Cioè tu mi hai visto?
Oddio che vergogna.

D: Ma quale vergogna frocetto! Mi hai reso il ragazzo più eccitato della storia dall'Homo Erectus ad oggi.

M: Mi stai prendendo per il culo Da? Ti prego è già difficile cos. Ti scongiuro.

D: Senti... Ora guardami bene...

Si avvicinò a me

D: Se ti stessi prendendo per il culo... Farei questo?

Si avvicinò ancora di più e avvicinò le sue labbra alle mie.
Non appena le nostre labbra si sfiorarono sentii un calore pervadere tutto il mio corpo. Un calore che partiva dal profondo del mio corpo. Si propagava alla velocità della luce.
Sparì ogni sensazione negativa, ogni paura, ogni ansia.
Rimase solo la passione, il desiderio, la voglia di stringerlo a me... La voglia di baciarlo...
Tirai fuori la lingua e la infilai nella sua bocca.
Le nostre lingue danzavano e si avvolgevano nella sua bocca.
Poggiò le sue mani sul mio culetto, lo strinse a se.
Io gli presi il viso con le mie mani.
Lo sentivo mio. David era finalmente mio.

D: Ora ti sembra che ti stia prendendo per il culo? Frocetto mio?

M: Non parlare... Mi stai prendendo per il culo in modo letterale.

Detto questo mi sollevò e mi buttò sul letto.
Avevo un cazzo di marmo. Usciva dagli slip.

Era duro anche lui.

D: Non voglio fare sesso con una ragazza insieme a te. Sarei troppo geloso.
M: Non pensarci neppure. Tu sei solo mio da oggi.

Gli strattonai gli slip lui tolse i miei.
Poggiò il suo pisellone sul mio e iniziai una doppia sega. Le nostre cappelle si sfioravano. Il suo filetto sul mio. Con la mano li segavo entrambi.
Intanto lo baciavo di tanto in tanto.
Eravamo bellissimi.
Ero in estasi.

M: Davidì posso fare una cosa ?
- Sussurrai -

D: Sono tuo Marchino. Fai di me quello che vuoi.

M: Fammi vedere il tuo buchino. L'ho sempre sognato.

D: Oggi sarà la tua fighetta.

Non me lo feci dire due volte.
Lo buttai a pancia in giù sul letto. Cominciai a leccare la sua schiena. Dal collo a scendere. Diedi qualche leggero morso alle sue chiappette sode, senza un pelo.
Quelle chiappette erano state il mio sogno. Delicate, sensuali...
Le afferrai con due mani, come ad aprire una pesca.
Le allargai e finalmente vidi quel buchino, immaginato e scopato centinaia di volte durante le mie seghe. Non attesi un attimo. Affondai il mio naso tra quelle chiappe. Volevo sentirne l'odore.

M: mmmm
Gemevo mentre lo annusavo.

Era leggermente umido, probabilmente un po' di sudore.
Faceva molto caldo.
Cazzo lo stavo facendo, lo stavo odorando.
Era buono.
Era bello. Mi inebriavo di quell'odore.
Volevo farlo per sempre.
Volevo rimanere li per ore e ore ad annusarlo.

Cominciai a leccargli le chiappe poi le mordicchiavo, e pian piano leccando scesi al suo buchino.
Era strano. Non avevo mai leccato un culetto.
Spingevo la lingua dentro e sapere che era il buchino di Davide mi mandava in estasi.

Lui gemeva

D: Mmmm Marcolì mi stai facendo sognare.

Continuai finché gli dissi...

M: Ieri abbiamo cominciato una cosa...
Oggi facciamola per bene.

Gli afferrai una mano...

M: Vieni con me!

D: Con te verrei ovunque. Nel vero senso della parola ahahah


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