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Il nuovo tipo della palestra


di stellalu
30.12.2019    |    581    |    1 9.9
"Al quarto giorno entrai negli spogliato, vidi le sue cose e sentii l’acqua che scrosciava: era in doccia..."
Avevo notato in palestra un nuovo tipo. Era sulla quarantina, capelli cortissimi, fisico definito, con i muscoli che si potevano immaginare dalla maglietta attillata e con un culo sodo e ben scolpito. Non ho potuto non notare il pacco che, guardandolo attraverso la tuta, sembrava consistente. Si poteva notare che portava il cazzo a destra. Ho immediatamente cercato una scusa per attaccare bottone e lui si è mostrato gentile e cordiale. Mi ha detto che si era trasferito da poco in città per lavoro e che momentaneamente divideva una casa con un collega. Non sapeva se sarebbe rimasto a lungo. C’era qualcosa che m’imbarazzava: quando parlava, mi si avvicinava e potevo sentire l’odore del suo sudore. Mi ha chiesto anche se nella palestra, capitava di incontrare belle fighe, aggiungendo che dato che era lontano dalla moglie, avrebbe scopato volentieri. Ho risposto di sì: qua ti potrai divertire.

Sempre lo stesso giorno, finito allenamento mi vado a cambiare e lo trovo che esce dalla zona doccia, completamente nudo, con soltanto una tovaglia in mano a coprire il cazzo. Nuovamente, inizia a parlare con me, asciugandosi e pian piano togliendo la tovaglia, io non respiravo quasi dall’eccitazione: aveva un cazzo lungo e talmente grosso che la cappella era un poco scoperta. Lui parlava e tutto gli dondolava, non capivo se lo facesse apposta. Mi cambia e andai via, decisi di non fare la doccia ero troppo eccitato: qualcuno si sarebbe accorto. Quella settimana ci siamo rivisti altre tre volte e ogni volta cercavo di finire il turno con lui, per vedergli il cazzone. Al quarto giorno entrai negli spogliato, vidi le sue cose e sentii l’acqua che scrosciava: era in doccia. Presi il coraggio a due mani e mi preparai a fare la doccia. Entrai ed era di spalle nudo, con due cosce potenti e un culo da favola che si lavava. Dal culo, da dietro, si vedevano i coglioni grossi. Per fortuna non c’erano posti accanto a lui e feci la doccia un poco distante, evitai così di avere un’erezione lì. I due tipi, che erano tra noi, andarono via e rimanemmo soli . Lui uscì dalla doccia per asciugarsi e lo feci anche io: lo volevo provocare. Nudo mi piegai in avanti per asciugarmi i piedi, lasciano in bella mostra il mio culo senza peli, sodo e ancora vergine. Nel girarmi notai che mi guardava, ma aveva accappatoio e non vedevo se aveva il cazzo duro.
Nello spogliatoio ci cambiammo, lui non disse una parola e fece in modo di vestirsi, senza mostrare nulla. Si infilò le mutande dall’accappatoio e si vestì velocemente. Ero in confusione totale, pensavo di aver esagerato e che avrebbe detto a tutti che ci avevo provato.

Fuori dalla palestra lo rividi con il borsone, mi si avvicina e mi fa: puoi darmi un passaggio, il mio coinquilino rimarrà in palestra per un’ altra ora. Io ho risposto: certo. Lui aggiunge: dammi le chiavi, guido io, sono più bravo e tu avrai altro da fare. Non capivo cosa intendeva. Avviamo in macchina e lui fa: è tutta la settimana che mi fissi e che mi guardi la minchia e il culo; io sono lontano da mia moglie da una settimana e devo sborrare, tu mi hai fatto eccitare, ora lo prendi e lo succhi. Portò la macchina in una zona isolata e mi guardò intensamente e aggiunse: fammi vedere quanto sei troia. Io non credevo alla situazione, mi avvicinai e misi la mano dentro la tuta. Senti subito il caldo e l’umidità della doccia appena fatta, poi toccai il cazzo duro: pulsava e cresceva in mano. Lo tirai fuori ed era uno spettacolo. Sarà stato sui 22 centimetri duro e dritto senza curve, già tutto scappellato. Lui aggiunse: non perdere tempo a segare, zoccola, ho troppa voglia, fammi una pompa. Io tremando, ed eccitato me lo infilo in bocca e inizio a leccare e pompare. Da subito capisco che è al limite perche inizia a produrre liquido preseminale. Dopo un dieci minuti in cui gli stantuffo l’asta, sento che inizia a ansimare e a contorcersi, lo esco e insieme lo tocchiamo per paio di volte e gridando sborra: tre schizzi, bianchi e consistenti che sporcano tutto. Rimaniamo così per alcuni attimi interminabili. Poi prendo dei fazzoletti per pulirci e lui mi dice: si stato più bravo di mia moglie, ci divertiremo in questo periodo, non dare a nessuno il culo che mi ha mostrato poco fa; la prossima volta t’nculo per bene.
Senza salutare, scende e va via. Ero accaldato ed eccitato, pregustando i prossimi incontri.
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