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La nuova amica : giovane, bella e troia


di Andrea_Giorgia
12.04.2024    |    9.089    |    48 9.9
"“E com’e’? Ti piace?” mi incalzo’..."
Questo racconto non e’ frutto di fantasia o immaginazione, ma descrive uno dei periodi piu’ intriganti, maliziosi ed eccitanti della mia vita.
Ero felicemente diventata mamma ed ero rientrata a casa dopo qualche giorno trascorso in clinica. Come da tradizione in molte zone del Sud, la nostra casa era diventata un autentico “porto di mare” : una processione continua di parenti e amici che venivano a trovarci per lasciare un regalo o semplicemente per congratularsi e vedere il bambino. Tra le tante persone, c’erano due ragazzine poco piu' che ventenni che praticamente passavano almeno due, tre volte a settimana : la piu’ grande una lontana parente di mio marito, l’altra la sua migliore amica, Jenny , che e’ la protagonista del racconto.
Non l’avevamo mai vista prima ma ci colpì immediatamente: una Venere in miniatura. Era piccolina, con un viso angelico , una pelle di “porcellana”, un seno che sembrava voler esplodere da sotto la camicetta ma soprattutto un culo da sogno che i jeans attillati lasciavano intuire : un culo che avrebbe fatto felice Tinto Brass,provocante, rotondo e sodo (“argomento” di cui credo di essere un’esperta ,non credete?).
Jenny poi pareva persino non rendersi conto di che gran figa fosse : trucco poco o addirittura assente, abbigliamento della serie “ho messo la prima cosa che ho trovato”, sembrava facesse di tutto per passare inosservata, ma vi garantisco che questo era impossibile. All’inizio si dimostro' un po' timida ed introversa, ma con il passare del tempo entrammo in tale confidenza e intesa che quando l’amica smise di venire a trovarci, lei continuo’ a farlo da sola, quasi tutti i giorni. Finiva di lavorare e ci raggiungeva a casa ; spesso si fermava a cena da noi o a vedere qualche programma in TV.
Eravamo in grande sintonia, e nonostante avesse la meta’ dei miei anni, mi piaceva molto passare del tempo insieme a lei, al punto che siccome gli impegni erano aumentati per via del bambino, le chiesi se le potesse far piacere darmi una mano in casa, come baby-sitter o anche solo per aiutarmi nelle faccende domestiche, compatibilmente con i suoi orari di lavoro. Accetto’ con entusiasmo la mia proposta e si mise subito a disposizione.
Da quel momento, vedendoci praticamente ogni giorno , si creo’ un forte rapporto di amicizia e feeling. Jenny si dimostro’ molto simpatica e frizzantina e passavamo interi pomeriggi a chiacchierare. Parlavamo di tutto, cinema, moda, tv, viaggi e a poco poco, diventando sempre piu’ intime, i nostri discorsi scivolavano spesso sul sesso . Mi racconto’ che scopava da qualche mese con un ragazzo molto piu’ grande. Lui era evidentemente un gran porco e la scopava chiamandola troia , puttana, pompinara e questa cosa le piaceva molto. Avrebbe voluto anche incularla ma lei si era ancora sempre rifiutata perche’ il suo culo era ancora vergine e aveva timore che le facesse male.
“Sai Giorgia, ieri sera ci siamo appartati in macchina con il mio ragazzo. L'ho spompinato così a lungo che mi ha sborrato in bocca. Non me lo aspettavo e ho bevuto tutto sino all’ultima goccia. Devo dire che lo sperma ha proprio un buon sapore, non trovi?” .
La naturalezza con cui mi descriveva le sue porcate, dettagliatamente, mi eccitava da morire e la immaginavo con un bel cazzone giovane tra quelle labbra carnose oppure mentre si faceva sbattere a pecorina o a spegnimoccolo e mi bagnavo in mezzo alle gambe.
Ovviamente io le raccontavo qualcosa di me e mio marito, ma non le dissi mai che eravamo una coppia scambista o che ero bisex : ascoltavo le sue confidenze , ridevo con lei e cercavo anche di darle qualche consiglio.
Un giorno mi chiese : “Giorgia, ma tu fai anal?”.
“Sì” risposi forse un po’ arrossendo “ad Andrea piace molto e lo accontento volentieri”.
“E com’e’? Ti piace?” mi incalzo’.
“E' bello se l’uomo ci sa fare, ti da’ un piacere esplosivo e non ti fa male. Anzi, godo tanto. E credimi, considerate le dimensioni notevoli di Andrea, ti posso garantire che la prima volta ho pensato che mi avrebbe sfondata, ma ora lo faccio regolarmente e se ci sono riuscita io, puoi prenderlo nel culo anche tu con il tuo amico”.
Mi guardo’ senza rispondere, con una strana espressione. Non capivo se avevo toccato la sua immaginazione oppure stava riflettendo sul fatto che anche io a letto fossi una porca. Un po’ mi pentì di essere stata così diretta e mi venne il timore di averla spaventata.
Il problema era che mi accorgevo che mi piaceva e la stavo desiderando molto. Volevo portarmela a letto e la immaginavo nuda accanto a me a fare tutto quello che due donne sanno fare, dandosi piacere reciproco. Confesso che gia’ un paio di volte mi ero masturbata pensandola. Mi ero messa comoda a gambe larghe sul letto, avevo spostato il perizoma e avevo iniziato ad accarezzare il mio bel clitoride, immaginando che fosse Jenny con le sue eleganti dita.
Mugolavo di piacere mentre mi sgrillettavo: ”Oh si, piccola,fammi godere. Dimmi che sono una troia, la tua troia. Mmmm, mi piace troppo ".
Pensavo a lei e la chiamavo, mentre me la menavo e godevo come una gran puttana e mi chiedevo, piena di voglia, come sarebbe stato nella realta’ .
Sì, ma come fare? Avevo troppa paura di sputtanarmi e in nessun caso mi sarei fatta avanti io. Dovevo aspettare e sperare che in lei ci fossero gli stessi desideri. Mi ero anche confidata con mio marito che da vero porcello , aveva tagliato corto : “Se vuoi fartela, diglielo”.
”Ma sei pazzo? Ma che dici? E se poi esce di qui e lo racconta in giro? No,no, preferisco farmi cento ditalini pensando a lei, ma alla mia e nostra privacy tengo troppo. Non mi va di rischiare. A meno che non ci provi lei."
”Allora provocala” disse Andrea “ e vedi come reagisce”.
Aggiunse poi qualcosa del tipo “che poi da cosa nasce cosa” che mi fece capire che l’idea di scoparsi la ragazzina era venuta anche a lui .
Quindi l’input era provocarla,ma come? Come farlo senza esagerare e senza espormi troppo? Era difficile , ma come si dice “piu’ dura la salita, migliore e’ il panorama”.
Iniziai quindi a cercare di stuzzicarla di pou' con discorsi e allusioni e un pomeriggio che eravamo sole, le gridai dal bagno : ”Jenny, mi porti l’accappatoio che ho dimenticato sul letto?”
Rispose: ”Sì,te lo porto subito”
Io ero in piedi completamente nuda ad aspettarla. L’unico “indumento”, se così si puo' dire, un piccolissimo triangolino di peli sulla mia fichetta vogliosa. Appena entrata Jenny sgrano' gli occhi : “Cazzo, Giorgia, cazzo. Che fisico che hai. Sei strepitosa e dimostri almeno dieci anni di meno. Che curve. E poi come sei curata : guarda che stupenda depilazione intima, molto sexy. Mi sa che me la faccio anche io così. Immagino Andrea come se la gusta” .
Si era abbassata ad altezza “cunnilingus” ed io pensavo….dai,muoviti…mettici un dito, mettici la lingua,accarezzami le tette.... fa’ qualcosa.
Invece niente di niente.
Dopo aver “studiato” con attenzione la mia patatina, uscì dal bagno lasciandomi con tutta la voglia addosso. Il primo tentativo di sedurla era evidentemente fallito.
Così decisi di riprovarci e qualche pomeriggio dopo mentre mettevamo a posto un po’ di indumenti nell’armadio in camera da letto, io avevo “distrattamente e casualmente” dimenticato aperti un paio di cassetti .
Uno di questi era il mio cassetto “del peccato", quello dove tenevo tutta la lingerie piu’ sexy o hard comprata nei sexy shop ( varie guepiere anche in latex, catsuit, perizomi di tutti tipi soprattutto "a filo interdentale" , body , reggicalze , ecc ecc) ma anche tutti i miei vibratori, stimolatori anali e anche uno strap-on. Volevo vedere la sua reazione e questa volta, probabilmente, avevo fatto centro. Avete presente infatti un bambino in un negozio di giocattoli?
“Giorgia, cazzo, che bella robina che hai” disse cominciando a guardare la lingerie “Posso prenderla per guardarla meglio?"
“Ma sì, certo” risposi io.
Comincio’ a prendere i capi uno per uno. Li guardava con occhi entusiasti e ripeteva continuamente “wow”. La sua attenzione sembrava catturata un po' da tutto, ma in particolare da un perizoma aperto anche davanti (il suo commento fu “brava amica mia, così non si perde tempo”) o da quello con un filo di perle a coprire (si fa per dire) i miei due “canali”.
Poi comincio’ ad interessarsi ai vari dildo : in particolare continuava a maneggiare lo strap-on ,facendo finta di "indossarlo" o di menarlo simulando una sega.
“Ma com'e' che hai tutti questi vibratori?” mi chiese.
“E’ colpa di quello scemo di Andrea” mi giustificai ridendo “un suo amico stava svendendo tutto perche' stava chiudendo un sexy shop qui in provincia e lui per dargli una mano, ha acquistato un po’ di queste cose. Ma non le ho mai usate, che credi, non pensare male" e le strizzai l'occhio.
“Non penso niente di brutto, tranquilla. Anzi, penso proprio bene.....ti dispiace se mi provo qualcosa di tuo?” mi chiese.
“No, no, fai pure” risposi contenta.
“Allora vai di la’ in salotto ed aspettami che ti faccio una sorpresa” disse Jenny.
Mi accomodai sul divano con il cuore che mi batteva forte. Assurdo, pensai. Ho fatto sesso praticamente in ogni modo con coppie e in quella situazione ero emozionata come una bambina.
Dopo pochi minuti,Jenny mi raggiunse. Era splendida.
Aveva indossato un mio bellissimo reggicalze nero con perizoma coordinato, calze velate e un mio paio di scarpe con tacco altissimo. Le tette nude sembravano aspettare che le stringersi e leccassi i capezzale turgidi.
"Come sto?" mi chiese.
"Stai benissimo, sei fantastica" risposi io, quasi balbettando.
Era in piedi davanti a me e mi guardava maliziosa.
"E ora, come sto?" disse sfilandosi il perizoma "Ti piaccio? Mi sono depilata proprio come te e adesso puoi guardarmi il culo piu' comodamente" aggiunse, roteando su se stessa come una modella.
"Ma io mica ti guardo il culo" cercai di replicare.
" Dai, certo che me lo guardi. Me lo mangi con gli occhi. Pensi che non me ne sia accorta? Ma anch'io ti guardo e con molto, molto interesse. Solo che non sapevo come avresti preso le mie avances. Ma visto che ora siamo qui...che ne pensi se io e te.....?".
"Ma io non sono mai stata con una donna" mentì io, spudoratamente.
"Se e' per questo, neanch'io" disse Jenny "un motivo di piu' per provarci. Non dovrebbe essere complicato, no? Dai, divertiamoci un po'.Siamo così amiche che ce lo possiamo permettere, giusto?".
Io in realta' non vedevo l'ora di farmela ma dovevo continuare a giocare il ruolo della 'ingenua e inesperta'.
"Ma come si comincia? Nel senso...che facciamo? Io non so".
"Beh ,innanzitutto avvicinati a me" .
Mi alzai ed ero di fronte a lei. Jenny mi sorrise e disse : "Per prima cosa, mi sembra che tu abbia troppi vestiti addosso".
Senza staccare i suoi occhi dai miei, mi tolse la camicetta, slaccio' i bottoncini della gonna e fece scivolare la zip ...Cosi,ero anch'io seminuda: indossavo un paio di autoreggenti e un completino blu mare.
"Mi piaci molto. Poi hai veramente una grande bel corpo. Come si dice adesso? Una vera milf" disse, accarezzandomi e stringendomi le chiappe.
"Sfilarti la gonna e guardarti nuda era semplice. Ora viene il difficile : vediamo se ti piace questo".
Avvicino' le sue labbra alle mie e inizio' a baciarmi. Aveva un sapore dolcissimo. Quando la sua lingua inizio' a farsi strada nella mia bocca, la lasciai fare e iniziai a ricambiare. Sentivo un piacere crescente, le due lingue si cercavano, si sfidavano, cercando di entrare il piu' possibile. La sua mi arrivava in gola. Non so quanto tempo ci baciammo così, ma tanto.....
Ad un certo punto Jenny si fece piu' audace, e mise la mano sotto il mio slip, toccandomi la fica.
"Giorgia, brava, sei bagnatissima. Ti sta piacendo".
Io ero ormai eccitatissima e la supplicai
"Si, si Jenny, mi sta piacendo tantissimo. Ora non ti fermare".
"Amica mia, non ho nessuna voglia di smettere. Voglio farti godere" .
Mentre diceva così, prese la mia mano e se la porto' sulla sua fichetta che tante volte avevo pensato di accarezzare.
"Vedi sono bagnata anch'io. Sta piacendo tanto anche a me".
Continuammo così, per qualche minuto, le lingue in bocca e ci masturbavamo, reciprocamente. Poi si stacco' da me e mi spinse a sedermi sul divano.
"Lascia fare a me. Adesso voglio farti impazzire" disse.
Si inginocchio', sfilandomi il perizoma e mi lancio' la sfida: "Dai, poi mi dirai se sono piu' brava io o tuo marito".
Le presi la testa delicatamente tra le mani e le chiesi: "Lo hai gia' fatto ad un'altra ragazza?.
"No Giorgia , mai fatto; ma voglio farlo a te. Mi piaci da morire. Poi penso che non dovrebbe essere molto diverso dal fare un pompino e io, mi devi credere, di pompini ne ho fatti veramente tanti".
Scoppiamo a ridere entrambe. Poi comincio' a leccarmi. Sentivo la sua lingua cercare il mio clitoride, giocare con le labbra....entrava , usciva, beveva i miei umori dicendo che avevano un sapore dolcissimo e chiedendone di piu'. Io non capivo piu' niente. In tante me l'avevano leccata ma lei (se era vero che non l'avesse mai fatto) aveva una predisposizione naturale .
"Sì, si, tesoro" mormorai "continua così....mi stai facendo impazzire. Mi stai scopando con la lingua, mi piace, mi piace da morire. Sei bravissima, sto godendo. Voglio essere la tua troia" .
Mi contorcevo sul divano , dicendo le piu' grandi porcate che mi venivano in mente. Lei continuo' così per qualche minuto finche' non le esplosi in bocca: "Aaaaaaaahhhhhh, godoooooooooo" gridai.
Lei continuo' a suggere i miei "sapori", poi si stacco' e mi lascio' riprendere fiato.
"Non pensare che finisce qui. La prossima volta tocca a te. Intanto io completo il servizietto" mi disse, sorridendo con malizia.
Mi prese le gambe all'altezza delle cosce, e le spinse all'indietro , facendomi inarcare sulla schiena. Ero spudoratamente e completamente "aperta" davanti alle sue labbra. A sua completa disposizione : il mio culo era all'altezza del suo viso e il mio ano era dilatato, in primissimo piano.
"E visto che ti piace prenderlo in culo, vediamo se ti piace questo. L'ho visto fare in un film porno".
Avvicino' la lingua al mio buchetto stretto, lo insalivo' per bene , lo bacio' e poi inizio' a penetrarmi con la lingua. Anzi, per essere piu' libera nei movimenti mi chiese di tenere io le mie gambe. A lei, le mani servivano: una per dilatarmi l'ano il piu' possibile, l'altra per continuare a sditalinarmi. Mi lecco' il culo sino a quando, urlando, non godetti di nuovo.
A questo punto, soddisfatta mi chiese "Allora, promossa?"
Io ero senza fiato : "Promossa? 110 e lode. Sei straordinaria, mi hai fatto impazzire.E' stato bellissimo".
Si sedette accanto e me e mi bacio' dolcemente :"La prossima volta ci provi tu. Voglio essere la tua troietta, voglio fare tutto quello che ti viene in mente. Magari Giorgia, se ti va, potresti usare lo strap-on con me".
"Si Jenny, assolutamente sì.....mi e' troppo piaciuto. Voglio scoparti e farti godere. E il culo te lo rompo io , se ti va. Ma ad Andrea, che diciamo?".
"Ad Andrea , per il momento non diciamo niente" rispose e mi ricaccio' la sua lingua dura come il marmo in bocca.
Ma il seguito, se questo vi e' piaciuto, sara' l'argomento del prossimo racconto

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