Prime Esperienze

ESTATE 2012


di Cinquantaseibis
15.02.2023    |    7.067    |    2 9.8
"Il seguito è facile intuirlo, perché dopo quel meraviglioso pomeriggio, con Lulù e Enzo ci siamo rivisti moltissime volte lasciando ai nostri corpi e ai..."
Quello che vi voglio raccontare riguarda ancora una volta una storia vera di una confidente conosciuta in una chat erotica. Per rendere più seguibile il racconto descriverò questa storia in prima persona.
Estate 2012, come ogni sera da un po' di tempo citofonavo alla villetta della mia vicina Lulù per invitarla a una passeggiata con il mio cane.
Lulù è una donna poco più matura di me, con un portamento da far invidia ogni donna, con due occhi verde mare, una quarta di seno e due gambe e un fondo schiena da fare sbavare gli uomini al suo passaggio. Ogni giorno che passava l’amicizia con Lulù era sempre più intensa, parlavamo di tutto e moltissimo, delle nostre famiglie, del lavoro e dei nostri giardini.
Le passeggiate serali, quando c’è venticello, sono gradevole e meravigliose, anche perché ti portano a parlare delle vacanze e dei momenti di relax. L’argomento vacanze era l’occasione di Lulù di parlarmi delle loro villeggiature e delle spiagge di Rovigno-Croazia, località dove si recano da molti anni e dove il mare è pulito e trasparente per via del fondale roccioso e …… per le persone che frequentano abitualmente alcune zone particolari di quella spiaggia.
Io incuriosita di quel posto, perché non lo conosco nemmeno di nome, gli ho chiesto di parlarmene. Così Lulù con sorrisetti maliziosi e divertita mi disse che si trattava di spiagge nudiste.
Devo ammettere ero un po’ sorpresa di quella strana confidenza, però la curiosità mi ha subito stuzzicato i sensi, io che in spiaggia non tolgo mai neanche il reggiseno!
Lulù mi raccontava che lei e il marito Enzo amano state nudi in quella spiaggia, inoltre in quei luoghi ci possono essere delle occasioni per praticare (qualche secondo di pausa) anche sesso libero.
Una morsa allo stomaco mi aveva pervaso, più entrava nei dettagli e più sentivo tra le mie cosce il sangue pulsare.
Lei capisce che ero curiosa, assetata di novità. Così ogni sera mi raccontava dettagli più piccanti di lei che si divertiva a stare al sole con le gambe aperte, dove dava spettacolo toccandosi la bernarda e facendo arrapare i maschi che si segavano.
Io fremevo, quasi invidiosa delle sue esperienze.
Una notte ho fatto un sogno strano, forse anche per quelle confidenze di Lulù.
Una donna che mi abbracciava e mi toccava tra le gambe, mi baciava e mi succhiava i capezzoli. Quando al risveglio per quel sogno strano, ho sentivo che dalla mia passera tutta bagnata scendere tra le mie gambe il mio umido piacere.
In seguito, dopo quella notte, quel sogno era diventato ossessivo al punto di masturbarmi nella notte mentre mio marito vicino a me dormiva, perché non facevo altro che pensare a quella strana sensazione di piacere vissuto nel sogno.
Nel frattempo le passeggiate serali con Lulù continuavano piacevolmente, così come i suoi aneddoti sulla loro vita matrimoniale e il loro vivere libero nel campo sessuale.
Dopo qualche giorno, non so il perché, forse perché confusa, forse cercavo una via di sfogo ai miei dubbi di etero, ho raccontarlo a mio marito di quel strano sogno, ma decisa perché dentro di me quel sogno mi faceva soffrire e contemporaneamente provavo una sensazione che mi portava in estasi al solo pensiero di stare tra le braccia di un’altra donna.
La reazione di Marco è stata fin troppo morbida e inaspettata, perché mentre gli raccontavo del sogno, lui mi sorrideva come un gatto furbastro raccontandomi anche lui delle sue fantasie erotiche.
Finalmente, dopo molti anni di matrimonio, siamo riusciti a dirci tutto, i difetti di entrambi, dei nostri tabù quando siamo a letto così come delle nostre fantasie sessuali.
Così raccontai a Marco delle confidenze di Lulù durante le nostre passeggiate serrali. Vedevo Marco eccitarsi, come un maiale, al solo pensiero che la mia amica stesse distesa al sole con le cosce aperte e farsi scopare da sconosciuti. Da quei racconti i rapporti sessuali tra me e Marco erano sempre più frizzanti e più lunghi del solito, fino a quando quel porco pervertito mi propose uno scambio di coppa. Forse la perversione non era solo di Marco, perché in me era maturata l’idea di carezze femminili, ma non eravamo ancora pronti al grande salto per paura di un allontanamento dalla nostra vita quotidiana fatta di amore e fantasia.
Mancava qualche giorno a 15 di Agosto e la mia amica Lulù ci propose di passare il Ferragosto da loro, dove nel suo giardino ben attrezzato, si poteva pranzare sotto un pergolato al fresco insieme ad altri condomini amici comuni.
Marco ed io avevamo percepito che in quell’invito, visto l’insistenza della mia amica, si celava l’opportunità di qualcosa inaspettato o forse immaginato e desiderato nella nostra testa!
Questo pensiero ci aveva eccitato tantissimo, più ci pensavamo e più facevamo sesso. Tra le nostre lenzuola non eravamo più soli, ma virtualmente c'era Lulù e suo marito Enzo.
In quell’amplesso di sensi, Marco mi faceva immaginare di avere due uccelli da succhiare, ed io nella mia mente fantasticavo anche di abbracciare e baciare Lulù mentre Marco mi scopava con impeto.
La mattina del ferragosto ci siamo alzati presto, abbiamo preparato i dolci da portare a casa di Lulù e Enzo, ma eravamo nervosi ed eccitati allo stesso tempo, arrivando a scopare prima di andare a casa dei nostri amici. Il caldo era tremendo, io indossavo solo un abitino blu con profonda scollatura, mentre Marco magliettina e pantaloncini. Al nostro arrivo ci accolse Enzo, che con un sorriso malizioso, ci fece strada fino in giardino.
Gli altri amici erano già tutti seduti al tavolo, mentre Marco ed io e abbiamo preso posto tra Lulù e Enzo. Il pranzo era fantastico, la sangria di più - quanta ne abbiamo bevuta!
Tra una chiacchiera e un’altra il discorso delle vacanze era nuovamente venuto fuori, così gli sguardi tra me e Lulù si erano incrociati più volte e il mio sangue iniziò nuovamente a pulsare tra le cosce. Verso le tre del pomeriggio, mentre gli altri vicini decisero di rientrare nelle loro abitazioni, Marco ed io decidemmo di restare ancora per un po’ per dare una mano ai padroni di casa a sistemare il disordine che si era fatto.
Faceva caldo e mi ero lamentata con Lulù della calura di quel pomeriggio, lei senza pensarci due volte mi versò addosso un bicchiere d'acqua sul petto aggiungendo: "vuoi andare a casa a cambiarti o entriamo dentro?"
Marco ed io ci siamo guardati negli occhi, quel tanto per intenderci sul da farsi, perché sapevamo che accettare di restare sarebbe stata la svolta al nostro rapporto di coppia.
Così, senza aggiungere altro, ho preso Marco per mano e abbiamo seguito Enzo che rivolgendosi a sua moglie disse: “Maria Teresa (il vero nome di Lulù) offri qualcosa di buono a Marco mentre io mi faccio una doccia e torno prestissimo da voi”.
Una volta raggiunto il soggiorno, Enzo era sparito per andare in doccia, mentre Marco ed io ci siamo seduti sul divano impacciati come non mai, ma decisi ad andare fino in fondo.
Lulù si era accorta che Marco aveva un rigonfiamento sotto il pantaloncino, quel porco di mio marito aveva già l'uccello in tiro, e Maria esperta di quelle situazioni, nel frattempo si era seduta affianco a lui e con ciglio da civettona, incrociando nuovamente gli occhi con i miei, senza dire una sola parola prima l’ha accarezzato sul pettorale e poi con maestria gli ha tirando fuori dal pantaloncino i 22 cm di membro!
Incredula ed estasiata si era inchinata e ingoiando tutta l’asta di Marco, mentre io ho preso tra le mie mani il viso di mio marito baciandolo in bocca, quando ho sentito una mano di Lulù che si faceva strada tra le mie cosce. Sbrodolavo ed eccitatissima, mi sono ginocchiata in mezzo alle gambe di Marco condividevo con Lulù quello che fino a quel momento era solo mio.
Mentre leccavamo e pompavamo il cazzo di Marco, con Lulù ci siamo ritrovate a slinguare tra noi baciandoci con passione!! Dioooo…… Lulù era una formidabile linguista, con la sua lingua alternava il cazzo di Marco e la mia bocca. Nel frattempo ci siamo denudati tutti dei nostri vestiti e Enzo ci aveva raggiunti con il suo uccello già durissimo proponendomi un pompino, cosa che ho fatto immediatamente.
Enzo ha un bel fisico, sembra Eros il Dio dell’amore, mi ero tanto eccitata che sbrodolavo con multipli orgasmi.
Poco dopo ci siamo spostati sul loro letto matrimoniale e Lulù prima che i maschi potevano prendere iniziative si era inginocchiata tra le mie gambe leccandomi la passera. Non avevo mai provato una sensazione così forte prima di allora, mai, ero persa in un lago di orgasmi.
Le dita della mano di Marco affondavano nella passera di Lulù come un coltello nel burro, mentre io a turno prendevo in bocca gli uccelli di mio marito e Enzo.
Il desiderio di essere scopata aumentava vertiginosamente: “salgo sopra il cazzo di Marco, lo cavalco, godo, ma Maria non era soddisfatta perché voleva farmi impazzire. Così mentre io cavalcavo Marco a spegna candela dandogli le spalle, lei da porca che è, mi leccava con grande abilità il clitoride. In un attimo un’esplosione di orgasmi mi aveva invaso tutto il corpo.
Per me quella prima volta fare sesso anche con una donna, mi ha trasformato e aperto a orizzonti infiniti, in quanto ritengo che solo una donna conoscere le parti più sensibili del nostro corpo femminile.
I nostri stalloni, da spettatori in un set cinematografico hard di due femmine in calore, erano arrivati al culmine della loro resistenza, e facendoci posizionare l’una difronte all’altra a pecora, ci hanno scopato ognuno con la propria partner. Dopo un’interminabile cavalcata sono esplosi anche loro in un orgasmo furente di sborra sui nostri corpi!
Dopo una doccia con Maria Teresa e un buon caffè dopo, io e Marco siamo ritornati a casa increduli, ma consapevoli della svolta alla nostra vita di coppia.
Il seguito è facile intuirlo, perché dopo quel meraviglioso pomeriggio, con Lulù e Enzo ci siamo rivisti moltissime volte lasciando ai nostri corpi e ai nostri sensi la libertà di provare ogni cosa che del sesso è possibile ottenere.
Purtroppo i nostri amici dopo un po', per ragioni di lavoro, si sono trasferiti in un’altra città, ma da quel sensazionale pomeriggio di ferragosto abbiamo incontrato moltissimi altri amici continuando a dare e ricevere sensazioni uniche in questo meraviglioso mondo fatto di gioco sessuale, anche perché ha reso la nostra relazione di coppia più salda e più forte di prima.
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