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Prime Esperienze

Imbattersi in una "maialona"


di IMPAZZIREdiBBW
27.01.2020    |    18.251    |    13 9.7
"Oltre a riversarmi in bocca lo sperma raccolto alla fine di un pompino, le è piaciuto farmi provare le delizie della sodomizzazione (come si pò vedere in una..."
Lo ammetto sono un "porco" e dove, se non qui, in questa "fiera", convegno e/o rassegna infinita di porcelli; potrei riconoscerlo?
Ed allora eccomi qui a propormi, formulare un profilo, ed aspettare che qualche porcello/a si faccia avanti.
Per vero non posso dire che il sito mi sia stato d'aiuto nella ricerca, ma la mente, quella sì, mi ha acuito i sensi proprio come fa l'istinto con gli animali.
Accettai un invito ad una "pizzata", una cena a base di pizza con colleghi e loro amici, tutti "single", maschi e femmine di età compresa fra i 55 ed i 65.
Il mio nick dovrebbe essere esplicativo del genere di donne che mi attrae e fra quella persone c'era Gioia, una 65enne, alta m. 1.55 x 130 kg, ed un 9 di seno. Tutte quelle curve, la ridondanza delle forme e la gaiezza del carattere, in perfetta assonanza con il nome, ebbero a calamitare la mia attenzione su di lei.
Matura, ma gioiosa, con un marito lasciato a casa ad aspettarla, esibiva un fondo schiena da urlo. Insomma saranno state le doti fisiche, unite all'euforia dell'occasione, a spingermi a prendere accordi per un caffè.
Mi fu subito chiaro che non aspettasse altro ed il suo assenso fu da me percepito come una maliziosa promessa.

Per impegni di lavoro, sia miei che suoi, passò qualche giorno prima che il rito del "caffè" fosse assolto, ma, quando lo fu, non ricordo di averne mai bevuto uno così in fretta, nell'intera mia esistenza.
Lei, con fare deciso, mi arringò:
"Allora, dai... bevi in fretta che sono qui per scoparti come nessun'altra può mai aver fatto e non per perdere tempo in chiacchiere.... pensavo fosse chiaro!"
Preso in contropiede, lì per lì restai basito a pensare: avevo trovato una "porcona", più di quanto lo fossi io?
La feci salire in auto e mi misi subito alla ricerca di un Hotel; sudavo, perché lei, spudoratamente, si toccava tra le cosce, si alzava la gonna, mettendo in mostra la sua biancheria; sudavo, sudavo e sono quasi impazzito, quando si è infilato un dito in fica, ci ha giocato un po' e poi se lo è portato alla bocca, leccandolo con gusto.
Ho inchiodato, rischiando un incidente, e l'ho baciata con impeto.
Dovevo sentire il suo sapore, ne avevo un desiderio pazzesco; le avrei strappato i vestiti di dosso, le ho morso le labbra... ma, era necessario trovare un albergo ed ecco, poco oltre, una insegna di un "B & B".
Esiste, forse, godimento più grande di quello che può darti una donna alla ricerca del proprio piacere o di quello che può offrirti nel dimostrare quanto sappia esser "troia"?
Sembra quasi il dilemma shakesperiano, ma la realtà è la seguente: noi maschi ci illudiamo di esser troppo porci perché, con la fantasia, accarezziamo piaceri estremi, mentre, ancora una volta, è dimostrato che sono le donne le effettive, reali vincitrici in questo tipo di competizione; nelle loro menti, trasferite nei fatti, nei comportamenti, figurano vicende che farebbero impallidire le più provette professioniste del sesso o, meglio, del porno.
Con questa "maialona", ebbi a scoprire delizie di ogni genere, cui, forse, nemmeno il marito "cornuto" aveva avuto accesso, per il semplice fatto che una moglie deve salvare la propria rispettabilità e non può mostrarsi "zoccola"; quindi, è disposta a reprimere i propri istinti, finché non li libera con l'amante.
Appena in camera, tra palpate di seni, mani infilate tra le cosce, baci con lingue attorcigliate all'inverosimile, ci eravamo appena denudati e lei, vedendo il mio cazzo duro e inalberato, mi sorprende ancora una volta dicendomi:
"Dai... mettimelo nel culo... è più di un anno che non ne prendo uno nel culo... su, non farmi aspettare... è troppo bello a vederlo così inutilizzato".
In verità avrei voluto cominciare con altre pratiche, tipo il cunnilinguo, ma era chiaro che lei non vedeva l'ora: lo voleva subito nel culo, sì, quello che figura nel mio avatar.
E così l'accontentai. Ero appena entrato che lei prese ad esclamare:
"Che bello... come lo sento... dai, sbattimi... non ce la facevo più".

La facilità con cui ero entrato in quel culo, senza nemmeno umettarlo, mi fece capire quanto quell'orifizio fosse abituato a quella pratica e, quindi, mi venne spontanea la domanda:
"Tuo marito ti incula spesso?".
"Chi? Il cornuto? Non riesce nemmeno a farlo duro per entrarvi... lo stronzo. Ed io che amo esser inculata, l'ho sempre proposto ai miei svariati amanti che, in verità, non l'hanno mai snobbato. Tu che mi dici... non ti sembra di essere a casa?"
Effettivamente quel culo mi aveva inglobato in una maniera eccezionale; mi sentivo il cazzo coccolato come mai prima; avvertivo davvero quella sensazione "come a casa"; sembrava fossi succhiato, lambito da mucose umide e calde, che lo titillavano quasi fossero lingue assetate di nettare.
"E' vero, tesoro, che mi riempi con la tua sborra? La voglio tutta... non ti permettere di negarmi il clisterino!"
Voi, al mio posto, cosa avreste fatto? Certo, ero un po' perplesso perché non avevo avuto nemmeno il tempo di indossare un condom, ma, in compenso, avrei provato quelle magnifiche sensazioni?
La tamponavo con rudezza e lei proseguiva nelle sue esclamazioni di gradimento assoluto, nel mentre le titillavo il clitoride.
Avevo le dita imbrattate dei suoi umori ed un po' le leccavo io, un po' le facevo leccare a lei.
L'inculata durò a lungo per la mia collaudata resistenza, ma anche e soprattutto per le condizioni di estasi che mi provenivano dai gangli nervosi.
Ad un certo punto....
"Eccoti, maialone mio, stai per sborrare... vero? Dammelo tutto, riempimi... voglio che mi coli dal buco e tu dovrai godertela, quella colata... oh, sì, che bello e com'è calda... già immagino quando te la berrò..."
Eruttai in lei e sembrava non finire mai la lava che le riversai nel culo. Lei, entusiasta come ancora non l'avevo vista, non smetteva di lodare me e le sensazioni che le avevo procurato.
Sfinita, si abbandonò prona, facendomi assistere alla colata che, dal culo, procedeva sulla fica e oltre, sul lenzuolo.
Io, dopo averla baciata a lungo, andai in bagno a darmi una rinfrescata. Quando tornai, fu la sua volta, dopodiché prese a vellicarmi il cazzo con la bocca.
Non ci volle molto perché tornassi al vigore di prima, ma, questa volta, mi lasciai andare supino e la lasciai fare.
Mi dimostrò di essere inesauribile nell'arte del pompino: con esso era più che chiaro quanto amasse il cazzo e quanto le piacesse gustarselo; lentissima, in quell'operazione, mi leccava con passione dal buco del culo fino alla punta del cazzo e, quando si accorgeva che eri al capolinea, prendeva a soffiare sulla cappella in modo da rinviare il momento fatidico, per poi ricominciare.
E' bello quando la esorto a definirsi (vedi video):
"Dimmi... cosa sei?"
"Una troia" dice lei "La tua troia".
Al che io: "E tuo marito?"
"Uno stronzo, gran cornuto"

Non crediate... mi rendo conto che sto tessendo le lodi degli orifizi di questa "porcellona", ma se non lo facessi, le farei un torto.
La fica, ad esempio, merita un discorso a parte: sempre bagnata e pronta ad ospitare cazzi; dal sapore dolce sapido ed un odore che te lo fa rizzare all'istante.
Tutto di lei, converge lì, al sesso, ed il suo brio, la sua solarità, la sua franchezza non fa che spronarti a scoparla.
Una volta, dopo l'ennesima inculata ed il conseguente pompino per ridare vigore al cazzo, mi mise sotto cavalcandomi, pretendendo di non dire e fare niente.
Con il cazzo grosso e duro in fica, mi fissa negli occhi senza muoversi, ma, nel contempo, sento che il cazzo è stretto come in una morsa: sono le contrazioni vaginali che mi donano sensazioni incredibili e prosegue così per circa 15 minuti, portandomi ad un orgasmo devastante, che mi procura fremiti in tutto il corpo.
La sua particolarità è stare zitta mentre viene scopata, perché la mente deve viaggiare sulle ali dell'eccitazione, dell'erotismo.
A me, invece, piace parlare e spesso riesco a strapparle pensieri lubrici che in quel momento le attraversano la mente.
So bene che con me sta rivivendo una seconda gioventù, quella del desiderio e del piacere.
Le ho regalato un dildo per far sì che pensi a me, quando sono lontano ed anche quello, per lei, è stato utile a solleticare la mia latente bisessualità.
Oltre a riversarmi in bocca lo sperma raccolto alla fine di un pompino, le è piaciuto farmi provare le delizie della sodomizzazione (come si pò vedere in una foto.)
Penso che dovrò farle provare la doppia penetrazione ed il bukkake.
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