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Prime Esperienze

L'attimo più bello


di Primaprova72
19.02.2024    |    39    |    0 6.0
"Volevo vedere i particolari, e volevo essere visto, per poter finalmente partecipare..."
Vi presento Santino, un uomo di 50 anni sposato da 20, con due figli. Una famiglia felice, una moglie meravigliosa, due bravi ragazzi. Quindici anni fa la moglie ha avuto un incidente e da quindici anni Santino non fa più sesso con lei.
Io l'ho conosciuto dieci anni fa, la prima volta che è venuto nel mio studio. Diceva di avere un problema, era oppresso dal senso di colpa per un fatto che non poteva proprio confessare a nessuno. Per riuscire a fargli raccontare tutto ho dovuto prenderla da lontano, lui era teso, timido e riservato.
"Raccontami di te, della tua famiglia". Ascoltavo, rassicurandolo e piano piano si lasciava andare. Siamo arrivati a parlare di sesso e ho capito che era su questo aspetto della sua vita che era necessario approfondire e sciogliere dei nodi che lo stavano strangolando.
Il suo senso di inadeguatezza: non era bello, non era superdotato, non era estroverso. Con le ragazze aveva sempre avuto poca fortuna e quando si era sposato aveva avuto l' impressione che la fidanzata lo sposasse più per avere stabilità e sicurezza che per amore travolgente. Amore che lui invece provava allora come oggi, nonostante tutto. La bellezza di sua moglie e la sua ritrosia nel fare sesso tuttavia gli mettevano ansia, per questo spesso aveva problemi di erezione o di durata. In particolare gli capitava di provare orgasmi incontrollabili quando la moglie, dopo lunghi e faticosi approcci, mostrava apertamente la sua voglia di concedersi, di godere e di farlo godere.
"Quel momento, quel fantastico attimo in cui vedevo nei suoi occhi ardere la fiamma del desiderio, la voglia di liberarsi finalmente e mostrarmi senza freni la sua voglia di fare l'amore con me. La tensione che si creava tra noi due, l'intesa perfetta. Quella cosa mi travolgeva al punto da farmi completamente perdere il controllo, era così bello che spesso non riuscivo a trattenermi e tutto finiva molto velocemente. Forse anche perché l'ho sempre idealizzata, vista come un angelo. Il momento in cui si trasforma in una stupenda creatura carnale e focosa mi fa letteralmente impazzire."
Un altro nodo da sciogliere era il suo desiderio sessuale: nonostante l'incidente la bellezza di sua moglie continuava a far nascere in lui la voglia di fare l'amore con lei. "Ma ormai è impossibile purtroppo. Per non ferirla mi rifugio in bagno e faccio da solo, pensando alle cose che facevamo prima dell'incidente. Alle volte aggiungo nuove fantasie. Alle volte guardo filmati porno, in particolare di sesso orale, che lei non ha mai gradito. Non ho nai pensato di tradirla, ma il sesso mi manca da morire". Situazione complicata, e non era questo il momento per dirgli che avrebbe dovuto parlarne con la moglie, per trovare insieme una soluzione. Più avanti forse, con la dovuta prudenza.
Il problema del senso di colpa non lo avevo previsto, né anticipato, considerando il carattere di quest'uomo. Probabilmente a causa della prolungata privazione, Santino aveva cominciato a sviluppare curiosità nei confronti delle altre coppie. Ovunque si trovasse le guardava, alla ricerca di qualcosa che facesse trasparire intesa e tensione erotica. Era diventata un'abitudine, riusciva a farlo senza dare nell'occhio e nel tempo aveva visto con stupore che alcune coppie non avevano freni. Al parco dove andava a passeggiare aveva visto più di una volta coppie fare sesso. Chi cercando di nascondersi, chi senza grosse preoccupazioni. Questo gli aprì una porta su un mondo a lui sconosciuto, ma che lo attirava come una candela con la falena: l'esibizionismo, il sesso in pubblico con sconosciuti che guardano o partecipano. Internet era piena di siti con contenuti di questo genere e lui guardava e sognava di far parte di quel mondo. "Ma non ce la farei, mi vergogno. Il senso di colpa mi ucciderebbe se anche solo per caso mi trovassi a partecipare a cose del genere. Sì, è vero che ormai ho visto tante coppie darsi piacere, ma sempre da lontano, facendo finta di niente. Sono cose che possono capitare a chiunque. Partecipare, anche solo guardando, per me sarebbe una cosa gravissima. Già così ci sto male. Ma non riesco a fare a meno di cercare in loro quel momento fatale, quello che mi emoziona più di tutto e che io non posso più vivere".
In quale misura i racconti di Santino mi avessero colpito non fu una cosa di cui mi resi conto, fino a quando non fu troppo tardi. Egli aveva insinuato in me la curiosità di capire se era vero, e se fosse così facile vedere coppie esibirsi o fare sesso, perché travolte dal desiderio o per lo specifico intento di esibirsi e trarre da questo maggior godimento. E fu così che negli anni, in mille posti diversi, fui anche io testimone discreto e lontano di fantastiche avventure. In spiaggia, in montagna, in auto, al cinema, a ristorante, in treno. La gente faceva sesso ovunque e nessuno se ne accorgeva, nemmeno io me ne ero mai accorto! Ero in una trappola dalla quale non mi potevo liberare, e nemmeno volevo a essere sincero, nonostante la parte di me più ligia e attaccata al lavoro cercasse di farmi ritrovare la ragione.
A me però mancava ancora un passaggio per completare l'opera: ragionavo sui discorsi di Santino e mi convinsi che aveva ragione. Una persona sensibile non può non cogliere la bellezza che splende in una donna nel momento in cui decide di concedersi, l'attimo fuggente in cui ti fa capire che sì, sarà tua e tu sarai suo fino allo sfinimento. Tutto il resto è solo una conseguenza. Ma quell'istante è il più prezioso e non pensavo che a quello. Le occasioni fortuite non erano più sufficienti, dovevo averne di più, dovevo essere più vicino. Volevo vedere i particolari, e volevo essere visto, per poter finalmente partecipare. E così finii per iscrivermi al più famoso sito di annunci, dove ogni giorno si trovano occasioni di incontro. O almeno così pensavo. Dovetti però fare i conti con la realtà: dopo due anni non avevo ancora avuto occasioni concrete. Ero stato contattato solo da due coppie, senza poi concludere nulla. Ero un po' deluso. Avevo cominciato a pubblicare degli annunci last minute, nella speranza di avere più fortuna. Passavano i mesi, e niente da fare. Presi un periodo di pausa, mi ero stancato. Ma poi non ho resistito e un giorno senza particolari impegni ho pubblicato un last minute piuttosto conciso. Verso sera mi sono messo in macchina e ho cominciato a girare, senza una meta precisa, radio accesa e telefono pronto.
E finalmente sulla chat del sito mi arriva un messaggio: "Ci vediamo tra 15 minuti?". Sono incredulo, ma rispondo "Ci sono". "Arriviamo, puoi solo guardare". Perfetto penso, niente problemi e se potrò stare abbastanza vicino di certo non mi sfuggirà il tanto desiderato attimo. Arrivano, segnalano, mi parcheggiano di fianco. Un cenno di saluto al quale rispondo con timidezza, non so cosa fare. Da quel momento e fino al saluto finale, sono rimasto nella mia auto, stringendo una potente erezione, con lo sguardo rivolto verso l'altro abitacolo. Un susseguirsi di scene che non potrò scordare mai. Dopo il saluto lui si gira verso la sua compagna, e anche lei si gira gli sorride e lo abbraccia. Un sorriso luminoso, è molto bella. Ha un bel caschetto biondo, negli occhi il fuoco. Ecco, l'attimo più bello mi scorre davanti. Quanta energia ci può essere in un istante così breve, quanta voglia di vivere, e che bellezza! Uno sguardo carico di voglia e di consapevolezza, qualche bacio appassionato e cominciano i giochi. E' lei che conduce, che tocca con mano l'eccitazione del suo uomo, liberata con foga e subito messa al caldo della sua bocca. Sotto i miei occhi, a distanza ravvicinata, vedo ogni particolare, ogni movimento, le espressioni meravigliose di quello che potrebbe essere un film, o un sogno, e invece sta accadendo realmente. Ho il cuore che batte forte, cerco di restare fermo per non disturbare, ma non resisto per molto e comincio anche io a toccarmi. La mia mano al ritmo della sua bocca, tre persone unite da un desiderio comune. Anzi, quattro. Cinque. Sei persone. Si sono aggiunti tre singoli spuntati dal nulla, si sono avvicinati ai vetri e guardano anche loro le effusioni della coppia. Spero con tutte le mie forze che non disturbino e che la coppia decida di continuare. Per fortuna è così, lei si tira su, si baciano e poi lei mette il piede destro sul cruscotto, allarga bene le gambe e lui non perde tempo e le infila la mano tra le gambe. Dalla mia posizione vedo solo lo stivale nero con il tacco alto a spillo e penso a come deve essere vederla camminare. Il movimento molto deciso del braccio di lui mi riporta alla realtà, la sta scuotendo con forza, deve averle messo dentro almeno tre dita. Ho una voglia incredibile di uscire dalla macchina per vederli meglio. I singoli si avvicinano ancora, vorrei andassero via. La coppia decide di regalare a me uno spettacolo migliore e lei riprende in bocca il suo uomo, pompa, lecca, alterna profondità e dolcezza con una maestria incredibile. Al posto di lui avrei già dato l'anima. Continuano per poco, poi lei si alza e lo bacia. Lui si gira, mi fa un cenno di saluto e dopo la mia risposta accende e se ne vanno. Ho l'impressione che senza i tre singoli il gioco sarebbe stato diverso, più lungo e coinvolgente, e per questo sono un po' contrariato. Se ne vanno anche loro, dopo aver guardato verso di me, forse per capire se ero solo o in coppia. E io resto solo, a pensare al fantastico spettacolo che ho appena visto, a pensare che anche se poi sono arrivati quei tre, la coppia era venuta da me, per me. E che solo io ho avuto il privilegio di avere in dono quel fantastico attimo che fa impazzire Santino. Ha ragione lui, il resto, per quanto bello e intenso, ha meno importanza.
Mentre penso tutto questo, all'entrata del parcheggio compare una volante dei Carabinieri. Fanno il giro del parcheggio, guardano alcune auto con dentro delle persone che parlano e tirano dritto, senza notarmi. Altra adrenalina che si aggiunge, per concludere una serata che non dimenticherò facilmente.
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