Racconti Erotici > Prime Esperienze > il trono e la sua principessa
Prime Esperienze

il trono e la sua principessa


di Binario
08.07.2015    |    4.317    |    0 9.1
"Sabrina era mia! Prendemmo un rapido caffè e partimmo: direzione mare..."
Il clima vacanziero ed il tempo libero che mi lascia la mia attuale compagna, impegnata per lavoro in Cina, mi sta portando un po’ più spesso a sfogliare il sito. Ammetto che sto cercando di rimediare un incontro hot in un periodo di magra. Scoprire la mente ed il corpo delle donne per fare sesso è una pratica che mi piace molto.
Gironzolando oggi, mi è accaduto di visionarne un profilo che per i commenti che sono stati lasciati dai fortunati partner, ha fatto riemergere un ricordo di pochi anni fa. Nel mio precedente racconto ho parlato di Sabrina, del primo incontro che per quanto sia stato intenso non ha reso pienamente giustizia delle sue doti e meno ancora delle mie. Da qui l'ispirazione dell'odierna musa per questo nuovo racconto di un fatto accaduto nel successivo incontro con Sabrina
Dopo quella prima volta iniziai a cercarla con una certa insistenza. Sembrava che non volesse dare un seguito,mi sfuggiva continuamente, si divertiva forse a giocare come il gatto fa col topo. Ma non durò a lungo. Dopo tre settimane circa, fatte di telefonate interminabili, appuntamenti fissati e all'ultimo evitati ci ritrovammo in macchina di un nostro comune amico per andare a festeggiare il suo compleanno. Lei era con la sua inseparabile amica, si andava a bere in un noto locale. Durante il percorso, seduto avanti e lei dietro con l'amica, con la mano provavo a cercare un contatto che arrivò immediatamente. Le nostre mani si stringevano, intrecciandosi. Nel tentativo di trasmettere ciascuno all'altro quanto fosse vorace il desiderio di prendersi. Inizialmente avevo temuto di aver fatto un azzardo, ma il sorriso di assenso che mi arrivò di soppiatto dall'amica che sedeva al suo fianco, mi convinse. In fondo era la sua amica del cuore e sapeva, doveva per forza sapere. Con più decisione, quando eravamo nei pressi del locale, avvertendo che le sue gambe tentarono di spalancarsi all'ospite, spinsi il mio braccio oltre, fino a sfiorarle, con le dita, le grandi labbra. Restai per un attimo sgomento. Andava in giro senza o le aveva sfilate tra un round e l'altro? Da quel punto e fino a che non ebbi ordinato, per la gradita sorpresa, mi ero quasi inebetito. Le sorprese hanno sempre un doppio gusto. Bevendo mi rilassai. Si parlò delle cose più disparate, poi la musica fece il resto. Molti turisti affollavano il locale e sulle note delle hit del momento alcuni si lanciarono a ballare. La invitai e mi segui. Non potevo restare impassibile, occorreva dare un seguito. Dopo i primi apprezzamenti per come ballava le feci i complimenti per la sorpresa fatta in macchina......... "Sapevo che c'eri: mi ero preparata!" Fù la risposta. Non volevo giocarmi l'amico che, per sua precedente confessione, l'aveva puntata già da un pò. Sono sempre le donne a scegliere. Ma non l'avrebbe capito.Non doveva essere quello il momento. La serata scivolò nel modo più tranquillo, dopo quel ballo, invitai anche l'amica, in pista. Nel viaggio del ritorno fui più cauto, oramai il ponte era stato definitivamente ancorato. Una volta solo in macchina, di ritorno a casa, la chiamai per la buonanotte e ci demmo appuntamento per la sera seguente. "Abbiamo da completare un'opera", "ne sono convinta".
Ero indeciso, avevo più di un'opzione. Portarla nella casa al mare dei miei, in albergo per avere più tempo, oppure, come si conviene: mi regolo al momento. Sarebbe venuta.
Quella sera alle 20.30 in punto, nel locale dove le avevo dato appuntamento, arriva in compagnia dell'amica, temevo in una nuova, ma brutta, sorpresa. Anna, mi salutò appena e si congedò dicendo che aveva un impegno. Sabrina era mia! Prendemmo un rapido caffè e partimmo: direzione mare. Aveva indossato un abito rosso sul quale si perdevano i suoi biondi capelli. Il tempo di varcare il casello che mi si fiondò tra le gambe, sussurrandomi: "è da tanto che ti voglio". Fortuna che guidare funge da valido dissuasore; fu facile resistere. Non intendevo sprecarmi, desideravo possederla con calma e fino in fondo: volevo vederla godere. Da quella prima volta avevo un senso di colpa per non averla ricambiata a causa del poco tempo a disposizione (vedi mio precedente racconto "Sabrina"). La prima area di sosta, in autostrada, non mi sembrava un luogo degno per il nostro incontro, era presto, c'era ancora troppa luce. Lei continuava freneticamente, la sua bocca scivolava veloce, si fermava , con la lingua gustava e le sue mani mi stringevano alla base. Dal primo incontro aveva scoperto uno dei punti più sensibili ed ora si dilettava nella sua casuale conquista. L'avevo quasi del tutto denudata, l'abito leggiadro rendeva irresistibili le sue graziose forme. In meno di 20 minuti arrivammo all'uscita prevista. La invitai a ricomporsi perché, di sicuro, nel primo tratto di strada urbana, avremmo trovato gente. Si ricompose solo In parte, ma volendo continuare il gioco si tirò su l'abito fino all'inguine, lasciando intravedere l'intimo che aveva. Era molto curata ed adorava la lingerie. Cosi come previsto, a causa del traffico, lentissimi procedevamo in colonna con le altre auto, ma imperterrita, preda di un desiderio folle, mi distoglieva la mano dal cambio con lo sguardo disinvolto , intenta a guardare nelle altre macchine. Si divertiva ad essere notata in quella situazione e ancora di più vedermi imbarazzato. Una bionda con l'abito rosso attira sempre l'attenzione. Mi colpiva la sua espressione di goduria, per la sfida vinta, impressa sul suo volto. Temo di essere stato si bersaglio dell'invidia di qualcuno, ma anche della compassione di altri. La zona è nota per i tanti luoghi di incontri per amanti e la gente del posto è ormai avvezza. Superato l'ingorgo, non esitai, oltre. La temperatura era a mille e benché vicini alla casa, mi fermarmi alla prima area di sosta libera. Ormai era buio e non resistivo alla voglia di potermi dedicare a lei. Non mi diede neppure il tempo di dire "ti voglio ora!" che me la ritrovai a cavalcioni sulle gambe. Mi sfilò la cinghia e si impalò in un istante. Era un lago. Se fino a quel momento ero convinto che ad una donna occorresse tempo per raggiungere un orgasmo, quella sera l'esperienza mi fece cambiare idea. Al secondo colpo sentii il mio corpo toccare le sue parti più alte, lei iniziò a dimenarsi come un'ossessa, continuando la sua cavalcata. Temevo che un qualsiasi mio movimento potesse farle del male, la lasciai fare come se fossi stato un suo giocattolo. In pochissimo raggiunse il suo primo orgasmo con me. Aspettati che dicesse qualcosa prima di baciarla, sembrava tornata da un lungo viaggio. Ci stringemmo in un bacio intenso. Intanto, il mio era rimasto in "posizione stabile", merito del lungo preliminare. Dal suo trono (così lo battezzò quella sera) non intendeva scendere e continuammo per molto tempo ancora, ma con più scioltezza e determinazione da parte mia. La stavo scoprendo ed a quel punto le mie carezze alla schiena, i baci ai capezzoli, al collo fino al lobo, in breve riaccesero la sua furia e subito riprese la sua goduriosa cavalcata. Era un fiume in piena. Con le mani si teneva per le natiche prima e di tanto in tanto sentivo le sue dita scendere giù per poi afferrarmi la base. Le nostre bocche erano avvinghiate in modo cosi intenso e violento che sembravamo che volessimo fonderci, ciascuno alla scoperta dell'altro. In modo del tutto spontaneo le allargai le grandi labbra. Avevo notato che le piaceva molto essere aperta e toccata in quel punto. Possedeva una clito straordinariamente pronunciata. Era uno spettacolo nello spettacolo. Non feci in tempo a sfiorarla che mi implorò di non smettere. Di andare forte. Ma, anziché insistere andai adagio, la sfiorava appena con le dita, le baciavo delicatamente i lobi, passavo ad aprirle le grandi labbra per affondare di più il mio corpo nel suo, riprendevo di nuovo. Quando mi sfilavo completamente per poi riaffondare sentivo i suoi umori aumentare spropositatamente. Le piaceva molto, le mie gambe ed il sedile, un bagno. Era tutto fantasticamente straordinario per l'energia che, liberando, mi trasmetteva forte. Quell'odore emanato dal sudore, in auto, in una sera di giugno mi è rimasto cosi impresso che lo ricordo bene ancora oggi. Stavolta ero io il gatto. Nessuna rivalsa si intende. Ma, solo il piacere di darle qualcosa di indimenticabile. Ero sfinito. Quel gioco interminabile stava consumando anche le mie energie. Decisi di smettere con le mani. Riguadagnata la posizione del trono, si incastrò con una gamba tra il sedile e lo sportello in modo cosi fermo da non lasciarmi spazio di manovra. Ebbe solo a dirmi: "prendo la pillola, ora tocca a me!" Impalata, iniziò a strusciarsi su di me freneticamente, mi sembrava una cowgirl sulla sua bestia da dominare. Iniziò a dimenarsi di nuovo ed ad un certo punto prese a dire parole incomprensibili, non capivo, sincronizzai i miei movimenti fino a venire in un orgasmo lunghissimo. I fiotti furono tanti ed il mio cazzo rimase duro ancora a lungo e lei continuava a sfregarsi velocemente abbracciandomi forte fino a che il giro non fu completo. Era venuta di nuovo. Restammo immobili abbracciati per un po per recuperata la lucidità dopo di che fu lei la prima a parlare. "Da oggi questo è il mio trono!" Scoppiammo in una risata e girandomi verso il finestrino per cercare la nostra immagine riflessa, notai che avevamo dato spettacolo. Accanto era parcheggiata una coppia in auto e non ce ne eravamo accorti.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.1
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per il trono e la sua principessa:

Altri Racconti Erotici in Prime Esperienze:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni