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Hai capito la vicina....


di Membro VIP di Annunci69.it Daty79
07.02.2023    |    26.620    |    19 9.9
"Lei arrossì tutto ad un tratto e, nascondendosi il viso tra le mani per la vergogna, mi disse: "Non è come pensi, tutto è iniziato quando Giorgio si è..."
Abito con la mia famiglia ormai da più di dieci anni in una bella zona verde a ridosso del centro della città: la particolarità che contraddistingue il luogo è che la conformazione è quella di un piccolo borgo con sole quattro villette , una delle quali è la mia.

I miei vicini di casa sono una coppia di circa 65 anni, Giorgio e Maria, che dopo il matrimonio del figlio vivono soli in una delle villette, mentre sulle altre due vi abitano due signore, rimaste vedove negli ultimi anni, rispettivamente Fiorella e Margherita.

I rapporti tra noi sono molto cordiali, ma al tempo stesso si limitano a brevi incroci, quattro chiacchiere su argomenti generici e nulla più, complice anche la notevole differenza d'età che comporta inevitabilmente interessi e passioni molto diverse.
L'inverno scorso è accaduto un fatto che ha completamente mutato il mio rapporto con i vicini.

Tutto iniziò quando un sabato di gennaio, nel tardo pomeriggio, Margherita mi suonò il campanello e tutta agitata mi informò che la casa di Giorgio e Maria, che erano in vacanza una settimana, aveva subito un furto: lei si era recata da loro per dar da mangiare al gatto e aveva visto che il portoncino d'ingresso era stato forzato; spaventata dal fatto che potesse esserci ancora il mariuolo all'interno era corsa a chiamare me, in quel momento unico uomo nelle vicinanze, per chiedermi di accompagnarla.

Attrezzatomi con una spranga di ferro, insieme entrammo in casa: tutto era stato messo a soqquadro, erano spariti lo stereo e la TV dal salotto, poi mi recai da solo al piano di sopra e notai che in entrambe le camere c'era un macello.
Tutto era stato tirato fuori dagli armadi e buttato a terra o sul letto e fu proprio lì che notai dapprima che la signora Maria aveva dei completini intimi niente male, con perizomi e mutandine di pizzo molto provocanti, ma ciò che vidi sul letto della stanza armadi mi lasciò sconvolto: c'erano sul letto infatti circa una ventina di dildi, diversi nel colore e nel modello, ma accomunati dal fatto che erano tutti di misura notevole.

Anche se la situazione era drammatica, questa cosa mi eccitò moltissimo, ma decisi di scendere di corsa per evitare che salisse anche Margherita e vedesse la cosa, e insieme chiamammo Giorgio e Maria per informarli dell'accaduto: ovviamente rimasero sconvolti per ciò che era successo, era una novità per loro e ci informarono che al mattino successivo sarebbero rientrati, nel frattempo li informai che con un catenaccio avrei cercato di chiudere la porta di casa.

La domenica rientrarono e furono impegnati tutto il giorno a pulire e riordinare il casino che avevano trovato, poi il lunedì mattina, giornata in cui solitamente ero a casa da solo, Maria mi suonò il campanello: voleva ringraziarmi per tutto ciò che avevo fatto e mi portò una bottiglia di grappa in segno di riconoscenza. Le offrii un caffè e ci sedemmo a parlare un pò: mi chiese se avevo sentito qualche rumore o visto qualcuno di sospetto nei giorni precedenti,ma le ricordai che solitamente rincasavo dal lavoro quando il buio era già sceso... mi chiese poi se ero entrato io in casa a verificare la situazione, e alla mia risposta affermativa, mi chiese: "e sei salito anche nelle camere?".
Capii che la sua domanda non era stata fatta a caso; lei sapeva infatti che se fossi salito nelle camere, per forza di cose avrei visto la sua collezione di dildi.
"Certo, son salito per capire se c'era qualcuno in casa e devo dire, che nonostante non ci fosse nessuno, son rimasto estremamente sorpreso", fu la mia risposta, alchè lei mi disse "spero tu non ti faccia una cattiva idea di me per ciò che hai visto" - "Figurati, non ci trovo nulla di male, son solo rimasto sorpreso dalle dimensioni".

Lei arrossì tutto ad un tratto e, nascondendosi il viso tra le mani per la vergogna, mi disse: "Non è come pensi, tutto è iniziato quando Giorgio si è operato per un tumore alla prostata 3 anni fa.Dopo l'intervento purtroppo non è più stato in grado di fare sesso, e capisci che a 62 anni per me era dura da accettare come lo è stato per lui. Abbiamo provato di tutto ma non c'era niente da fare, così, visto che per me era fuori discussione andare con un altro uomo, un giorno Giorgio si è presentato con un dildo molto grosso dicendomi che avremmo potuto divertirci con quello. Da lì la cosa ha preso piede e ho scoperto il piacere di sentirmi veramente riempita, Giorgio non è mai stato molto dotato ma l'ho sempre amato e mi andava bene così. Ora che avevo la possibilità di provare misure diverse con la sua partecipazione decidemmo di acquistare dei falli sempre più lunghi e più grossi per vedere fino a che punto potevo spingermi".

Ero esterefatto, in primis per ciò che era successo al povero Giorgio, così giovane, bell'uomo e con un problema così grosso, e poi per la franchezza con cui Maria mi aveva raccontato tutto; d'altro canto non avevamo mai avuto tutta questa confidenza.

"Cosa devo dirti Maria? Sono senza parole, ma in senso positivo! E' così bello che siate così uniti e così fantasiosi. Anzi, vi invidio perchè questa complicità non ce l'ho neanche con mia moglie".

Maria mi chiese spiegazioni e le spiegai che le cose dal punto di vista sessuale con mia moglie non andavano benissimo e a differenza loro non c'era da parte sua nessuna voglia di trovare una soluzione.

Tutti questi discorsi, uniti al fatto che, da un paio di giorni vedevo Maria con occhi nuovi, fecero l'effetto di provocarmi una potente reazione che fu notata anche da Maria che mi accarezzò dapprima il viso e poi il pacco.
"Ora devo andare, Giorgio mi aspetta per andare a fare la spesa, ci sentiamo sicuramente in questi giorni".

Io dovetti infilarmi subito in doccia per calmarmi un pò, ma ugualmente fui costretto a masturbarmi pensando a Maria e Giorgio che giocavano con quei dildi enormi.

Già alla sera mi arrivò su Whatsapp un messaggio da parte di Maria: "Ciao, ho detto a Giorgio che ti ho raccontato tutto, ti ringrazia molto anche lui, anzi dice che una grappa non è sufficente, quindi mi dice di dirti di scegliere tu un premio, quello che vuoi..."

Il cuore iniziò a battere all'impazzata, era un messaggio che non lasciava più di tanti dubbi sulla natura della ricompensa; il mio istinto subito mi avrebbe suggerito di chiedere di poter far l'amore con Maria per farle riprovare la sensazione di sentire carne e non plastica, ma poi mi ricordai che lei stessa mi aveva detto che farlo con un altro uomo lo aveva sempre escluso.

"Mi piacerebbe vedervi mentre vi divertite con i vostri giochi" fu la mia risposta; Maria subito mi rispose "Sei sicuro che sia sufficiente?", "Per iniziare va bene ;-)" fu la mia risposta finale.

Dopo un paio di giorni di silenzio, senza che neanche ci incontrassimo nei pressi di casa, Maria mi telefonò e mi chiese se il successivo lunedì mattina sarei stato libero per essere loro ospite: ovviamente la mia risposta fu affermativa e i tre giorni che mi separavano dal lunedì mi sembrarono eterni.

Il lunedì mattina, non appena mia moglie uscì per andare al lavoro, mi preparai e mi presentai davanti alla porta dei miei vicini con una bottiglia di bianco bella fresca. Ad aprirmi la porta fu Giorgio, che mi disse di accomodarmi nel loro salotto, dicendomi che Maria si stava facendo una doccia e sarebbe arrivata presto: l'imbarazzo era palpabile, era la prima volta che vedevo Giorgio di persona da quando ero venuto a conoscenza della loro particolare situazione.
"Spero che tu non abbia una cattiva considerazione di noi per quello che facciamo" mi disse, ma lo rassicurai dicendogli che anzi, li ammiravo molto per come erano riusciti ad affrontare un problema così impattante restando uniti e complici. "Maria mi dice sempre che mi ama lo stesso e che non mi tradirebbe mai, ma sono io a desiderare di vederla finalmente fare l'amore con un uomo...non può essere soddisfatta utilizzando solo un dildo".

In quel momento fece il suo ingresso nella stanza Maria, avvolta da un accappatoio, fresca di doccia; "scusate l'attesa ragazzi ma ne ho approfittato per depilarmi" e in quel momento aprì l'accappatoio mostrando una patatina completamente glabra e chiedendomi se era di mio gradimento.
Io deglutii a fatica e sottovoce dissi "sei bellissima, non so come farò a resistere", lei si avvicinò, mi carezzò il capo e mi diede un bacio sulla fronte, "fai quello che ti senti di fare" mi disse.

Imboccò le scale e si diresse al piano superiore dove i due avevano la loro "sala giochi" e Giorgio mi fece cenno di seguirli.

Arrivati di sopra Giorgio si spogliò del tutto e si accomodò sulla poltrona: effettivamente la situazione era molto eccitante, ma il suo cazzo era completamente moscio e piccolo, si faticava a vederlo nascosto dal pelo pubico; io, temendo di risultare maleducato, decisi di non spogliarmi per il momento e mi accomodai sulla poltrona di fianco.

Di fronte a noi un divano a due posti sul quale si accomodò Maria che, liberatasi dell'accappatoio, diede il via ai giochi.
Mi chiese di scegliere uno dei suoi dildi, tutti posizionati in ordine di grandezza su una mensola: scelsi il più piccolo (per modo di dire, era comunque lungo 18 cm), lei strusciò il glande del dildo sulla sua fica già completamente inumidita; dopo aver lubrificato il fallo con i suoi umori, me lo porse e mi chiese di farle vedere come lo ciucciavo. Mi lanciai in un anomalo quanto eccitante pompino; riuscivo infatti chiaramente a distinguere il suo sapore e questa cosa mi mandava in estasi.
Mentre leccavo questo dildo lei ne prese un altro, della stessa lunghezza ma molto più grosso, ripetè l'operazione di lubrificazione e mi chiese di leccare anche quello: le feci notare che l'avrei leccato volentieri ma che non sarei riuscito a metterlo tutto in bocca in quanto era troppo grosso.

Il gioco si ripetè con altri 2 falli, l'ultimo dei quali era il più grosso della loro collezione, 25 cm di lunghezza e 20 di circonferenza: le dissi che dubitavo del fatto che lei potesse penetrarsi con quel mostro ma fu Giorgio a dirmi "tranquillo, vedrai che entra come un coltello nel burro".
Proprio Giorgio durante tutto questo tempo aveva continuato a toccarsi l'uccello senza ottenere alcun risultato apprezzabile: mi faceva proprio tenerezza!

Maria posizionò il dildo sul pavimento e senza troppa fatica, lo fece entrare completamente nella sua vulva: c'è da dire che era estremamente bagnata e la lubrificazione era quindi eccellente. Una volta impalatasi completamente la sua espressione era di assoluta beatitudine, si passava la lingua sulle labbra e con le mani si pizzicava i capezzoli eretti di un seno non molto grande ma bellissimo e tonico.

In quel momento chiesi il permesso di spogliarmi in quanto l'erezione prolungata aveva iniziato a farmi male costretta nei jeans: "non so cosa stai aspettando" fu la risposta di Maria. Diedi uno sguardo anche a Giorgio che mi fece un cenno di approvazione.

Liberatomi l'uccello iniziai a masturbarmi anch'io, ero veramente ecccitato e penso che i due l'avessero notato, perchè Giorgio si alzò, mi prese per un braccio e mi disse "dai, dalle una mano poverina, non vedi che voglia che ha?".

Guardai Maria per ricevere un segnale di via libera, ma il suo sguardo valeva più di mille parole, così mi avvicinai e mentre lei cavalcava lentamente quel dildo mostruoso, iniziai a baciarle il seno, leccandole i capezzoli: lei strinse la mia testa sul suo seno come ad incoraggiarmi ad insistere sull'azione, così contemporaneamente scesi con la mano destra sul suo monte di venere ed iniziai ad accarezzarle il clitoride mentre si penetrava: era bagnatissima e si bagnava sempre più, il suo respiro si fece affannoso, era chiaramente vicina all'orgasmo.
Ad un certo punto ebbe delle contrazioni, mi prese in bocca l'orecchio destro e sospirò un "Sììììì" così intenso che a momenti non venivo anch'io.

Raggiunto l'orgasmo si distese sul divano per riprendersi, mentre io continuavo a darle innocenti bacetti sul seno, sulla schiena, sulle natiche e sulla patatina.

Dopo cinque minuti, tornata tra noi, si rese conto che la mia erezione era ancora molto vigorosa, Giorgio nel frattempo continuava a toccarsi il pisello e al tempo stesso si stava stimolando con delle carezze l'ano; Maria, rivolgendosi al marito, disse "Giorgio, amore, non possiamo lasciare il nostro ospite insoddisfatto, che ne dici?".Giorgio le disse di fare ciò che riteneva più giusto, che aveva il suo completo appoggio, così Maria mi chiese di sdraiarmi sul divano, si posizionò sopra di me, avvicinò la sua bocca al mio cazzo che approcciò dapprima mediante dei timidi bacetti sul glande, poi con delle veloci leccatine lungo tutta l'asta, infine prendendolo completamente in bocca ed iniziando un pompino da favola: la salivazione abbondande, il risucchio e i suoi lunghi capelli che mi facevano il solletico sul ventre erano veramente il top.

Le feci capire con dei gesti che avrei avuto piacere di assaggiare anche le sue intimità ed in breve ci ritrovammo nella posizione del 69.
La sua fica, molto aperta e un pò slabbrata, era ancora molto bagnata e cercai di assaporarne l'essenza il più possibile.

Nel frattempo le sue abilità orali mi avevano portato al pinnacolo dell'eccitazione: staccai un attimo la bocca dal suo frutto proibito per annunciarle l'imminente orgasmo: lei continuò a pompare come niente fosse e nel giro di qualche secondo ebbi un orgasmo di intensità sconvolgente.
Mentre riempivo la sua bocca di seme caldo, spostai l'azione della mia lingua dalla figa al buco del culo, leccandole per bene tutto l'ano che aveva un sapore meraviglioso: così facendo probabilmente la stimolai in modo anomalo, perchè in pochi secondi venne anche lei nella mia bocca. Le scappò anche qualche goccia di pipì, per le quali si scusò subito, ma era talmente grande il desiderio di essere tutt'uno con lei che neanche me ne accorsi.

Sconvolto da tutte queste emozioni, rimasi disteso sul divano a riprendermi, mentre vidi che Maria si era seduta in braccio a Giorgio e lo stava baciando con passione: quanta ammirazione avevo per questa coppia che era così unità nelle difficoltà; li ringraziai e dissi a Giorgio che ero dispiaciuto del fatto che lui non avesse avuto un orgasmo in tutto ciò: mi guardò e mi spiegò che nonostante a livello fisico non avesse goduto aveva avuto un fortissimo orgasmo a livello mentale, vedendo la donna che lui amava più di ogni altra cosa così soddisfatta.

Accompagnandomi alla porta Maria mi sussurrò all'orecchio "sappi che abbiamo ripreso tutto con una telecamera nascosta e faremo vedere il filmato a Margherita e Fiorella, quindi preparati..."



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