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In famiglia


di SatiroeMilf
17.05.2019    |    12.086    |    7 9.6
"Kram si blocca, tenendo ben piantato il sesso dentro di Lotte..."
E' difficile non essere ingiusti
verso chi si ama
O. Wilde

1
Mag è ormai all’ottavo mese di gravidanza e Kram, da marito instancabile e premuroso, le sta dietro ad ogni passo; con quel pancione ha continuamente bisogno di aiuto, lei così goffa e impacciata.
-Mi desideri ancora, anche con questo pancione, Teso?-
-Certo che ti desidero, Tesa. Ad essere sincero il pancione ti dona una carica erotica ancora più grande. Dai, facciamolo qui, in salotto- le dice, afferrandole i fianchi ed insinuandole la lingua su per il collo.
-Cretino, smettila che siamo già in ritardo! E poi lo sai, la ginecologa ha detto che non si può fare nulla fino alla nascita del bambino….-.
-Uffa, amore ma io ho voglia… Non posso mica ammazzarmi di seghe ancora un altro mese…-
-Se è per questo anche due, o forse più, dipende da come evolve la gravidanza e soprattutto il post parto. Sii paziente, dai. Ti ricordi la promessa che mi hai fatto? Considerala una prova d’amore…- gli risponde strizzandogli l’occhio.
Kram, lo sguardo imbronciato, le carezza i capelli, rinunciando a ribattere; sa che è inutile insistere, testarda com’è, e del resto il medico è stato perentorio. Lei lo allontana dolcemente, si sistema l’abito e gli fa –Allora hai caricato tutto? Siamo pronti a partire?-
-Si Amore. Ma è proprio necessario andare? Inventati un malore e restiamocene a casa! -
-Daai, lo sai che mia sorella ci tiene. Battezza la bambina e noi non possiamo mancare. Su, su, animo!-
Mentre Kram sta prendendo le ultime cose, sente trillare il cellulare dal mobiletto di fronte; deve essere un messaggio.
–Lo prendo io, Amore!- gli dice Mag.
-No ferma, ci penso…- ma le parole gli muoiono in gola. Mag ha già afferrato il telefonino e sta sfogliando le cartelle alla ricerca del messaggio in arrivo. “Ricordati il regalino che mi avevi promesso ;-) Lotte”.
-Charlot? E cosa vuole la mia sorellina da te? E soprattutto perché ti scrive questo messaggio? Di che regalino parla?- lo incalza Mag facendosi scura in volto, la voce rotta da un fremito.
-Ma no, Tesa, è che l’altro giorno è passata per l’ufficio per dei campioni, e le ho accennato al regalo che avevamo intenzione di fare alla bambina…- cerca di difendersi Kram, non senza un certo imbarazzo.
-Sarà, ma non si deve permettere di mandare messaggini a mio marito. Quando la vedo, ci parlo io…-
-Ma è solo un messaggino innocente! Su, Sali in macchina che rischiamo di perdere la cerimonia.- fa Kram accomodante, pensando che, in fondo, avrebbe potuto andargli molto peggio.
2
Il locale è pieno di gente, tutti parenti del papà o della mamma della bambina, e poi amici e conoscenze di vecchia data. Per fortuna la cerimonia, benché monotona, non è stata eccessivamente lunga, e Mag è riuscita di buon grado ad arrivare fino alla fine, sebbene il suo stato l’avesse resa piuttosto insofferente.
-Uhm, buono questo antipasto di mare. Tesa il pesce crudo nel tuo stato non è indicato. Mi sacrifico io per te, dai, passa qua!-.
-Ehi Kram, per quell’affare, va bene se passo domani nel pomeriggio?- gli fa un tizio in gessato blu seduto al tavolo di fronte.
-Non c’è problema, Stu’. Ho tutto pronto ma mi raccomando, non presentarti a mani vuote, eh-, gli risponde, facendogli occhiolino.
-Mag, vado un attimo in bagno, tienimi il posto, mi raccomando!-, fa poi rivolto alla consorte.
-Ok, amore, io intanto vado un po’ a giocare con la bimba di Lotte. Torna presto che tra poco arriva il primo!-.
Kram a passo svelto si dirige verso il bagno. Si avvicina al lavabo, si lava con cura le mani, quindi si rinfresca il viso e se lo asciuga accuratamente con una salvietta, quando sente un rumore di passi familiare.
È Charlot, che entrando gli si avvicina e lo canzona con un sorriso: -Sempre maniaco della pulizia, eh? Dai facciamo presto che ho lasciato di là la bambina con il padre. Tra poco è l’ora della poppata e se non trova subito la tetta della mamma, sono guai!-.
-Vieni qua bella mammina, fai sentire anche a me le tue tettone gonfie di latte- le fa Kram avvinghiandole i seni e spingendola dentro una cabina.
Con un piede Charlot chiude la porta avviluppando poi la coscia attorno al corpo di Kram, che intanto ha affondato il viso tra le sue tette.
-Ehi non strizzarle troppo che mi sporchi il vestito di latte- gli fa lei raggiante, proseguendo: -Hai portato il regalino che mi avevi promesso? Muoio dalla voglia di assaggiarlo!-
-Lotte, per questo cazzo di regalino per poco non ci lasciavo le penne. Ma come cavolo ti viene in mente di mandarmi quel messaggio?! Per poco tua sorella non mangiava la foglia!- la rimprovera, guidandole la mano verso il cazzo già in tiro.
–Eccolo il tuo regalo del cazzo, pronto ad essere scartato. Ma ricorda, non ne devi sprecare nemmeno una goccia!-.
-Si sta’ tranquillo. So essere riconoscente con chi mi dimostra le sue attenzioni.- ammicca lei -Ma prima mi devi far assaggiare la tua bocca. Ho proprio bisogno di una bella slinguazzata!-. Con fare deciso lo stacca da sé ed apre le cosce con fare invitante, poggiando un piede sulla tazza del water, l’altro ritto a sorreggerla.
Charlot si scosta le mutandine di pizzo rosso, svelando il bel fichino dischiuso ed invitante.
Kram si inginocchia, inspirando a pieni polmoni quell’afrore inebriante, leccando delicatamente alcune perle di succo che già fanno capolino dal pelo riccio e ben curato.
–Guardala la porcellina, com’è già tutta un lago!- la rimprovera prima di infilare la lingua tra le labbra del sesso, percorrendolo dal basso verso l’alto, e lambendo di tanto in tanto il clitoride che timidamente fa capolino.
-Oh sì, così, bravo. Fammi sentire la tua lingua. In fondo, bravo. Succhiami il clitoride che sto già per venire.
Lotte gli piaceva perché aveva, al contrario della sorella, la capacità di venire quasi a comando, per più e più volte. Tanti piccoli orgasmi di intensità via via crescente, che spesso aprivano la strada all’orgasmo finale, quello ultimo e dirompente, che se diligentemente preparato, arrivava a scioglierla in un deliquio di squassante piacere.
Il primo orgasmo lo avvertì chiaramente sotto la punta della lingua, mentre le sfregava il clitoride. Il secondo la colse mentre lui le inseriva la lingua a fondo nella vagina, a mo’ di piccolo pene, mentre con una mano aveva iniziato a titillarle il buchetto posteriore. E fu proprio dalle contrazioni che prese a fare il buchetto che Klam percepì chiaramente il suo secondo orgasmo, tanto intenso che dovette rimproverarla di gemere piano, perché qualcuno avrebbe potuto sentire.
-Adesso tocca a me, bambina!- le fa Kram alzandosi in piedi e brandendo il pene minaccioso fuori dai pantaloni.
La gira, appoggiandola tette e la faccia al muro, le alza il vestitino leggero, e le abbassa bruscamente le mutandine a mezza coscia, infilandoglielo senza tanti complimenti.
-Ehi ma come sei brutale-, gli fa lei sorniona, -Se due orgasmi in bocca ti fanno questo effetto…-
-Zitta e scopa.- l’apostrofa Kram spingendo a fondo il cazzo nella figa, prendendo nel contempo a leccarle il collo. Lotte asseconda le sue spinte con un ritmico movimento del bacino emettendo di tanto in tanto dei gemiti a stento soffocati.
-Zitta che ci sentono- le fa lui in un orecchio, mordendoglielo.
3
I due ci stanno dando dentro, di buona lena, quando d’un tratto dei rumori li mettono sull’avviso. Qualcuno è entrato nel bagno. Kram si blocca, tenendo ben piantato il sesso dentro di Lotte.
-Kraam, sei in bagno?-. È Mag che lo sta cercando.
Kram tappa la bocca di Lotte con una mano, mentre con l’altra continua a cingerle il sesso tenendosi aggrappato a lei.
-Si Amore, ancora un momento e ti raggiungo.-
Mag è dall’altro lato della porta. Quasi la sente respirare.
-Dai apri fammi entrare che ti faccio compagnia-
-No tesa non se ne parla neppure. Mi sa che tutto quel pesce crudo mi ha fatto male, sono in uno stato pietoso. Vai di là che ti raggiungo tra poco-.
-Uffi, ma io mi annoio…-
-Dai non fare storie.- la incalza lui mentre riprende il ritmo delle stoccate nel ventre di Lotte.
-D’accordo, ma fai presto!- e poi, cambiando discorso, -Senti, hai visto per caso Lotte? La bimba piange perché vuole la poppata-
-Figurati, quella zoccola si starà scopando qualcuno nel parcheggio!- fa Kram in tono di scherno mentre Lotte inarca la schiena, segno dell’orgasmo imminente.
Mag sogghigna sonoramente, rimproverandolo blandamente mentre Lotte se ne viene in un silenzioso e tormentato orgasmo piantando gli incisivi nell’incavo della mano di Klam, tra il pollice e l’indice.
-Ahia Stronza, mi hai fatto male!- le sussurra lui spremendole le ultime stille di orgasmo, mentre Mag esce dal bagno alla vana ricerca della sorella.
-Così impari ad essere scurrile!- gli sorride, appagata, -E ora dammi qua, che mi gusto il regalino-.
Detto fatto, Lotte si sfila dal cazzo ancora duro di Kram, lucido dei suoi stessi umori, ed inginocchiatasi glielo prende in bocca fino alla radice.
Bastano pochi colpi di lingua e Kram se ne viene in uno straripante orgasmo, che lei accoglie amorevolmente nella sua bocca, senza sprecarne nemmeno una goccia.
Quindi, in pochi secondi si ricompongono, e Klam, dopo essersi accertato che non ci sia nessuno in giro, esce dal bagno facendo segno a Lotte di attendere qualche secondo prima di imitarlo.
Pochi minuti dopo Lotte è al lavabo, intenta a ripassarsi il rossetto quando entra Mag.
-Ehi Lotte, Ma dov’eri finita? Ti ho cercata ovunque! La piccola piange a dirotto. Ha fame...-
-Si scusami stavo contrattando con il proprietario del locale. Se non ci penso io a queste cose… Ora mi sistemo e vado…-.
-Attenta che hai una sbavatura all’angolo delle labbra- le fa notare Mag.
-Dove?- esclama Lotte avvicinando il viso allo specchio per vedere meglio.
–Ah, si… Et voilà, non c’è più!- e così dicendo si pulisce via con l’indice una gocciolina del seme del cognato, facendola sparire con un risucchio tra le sue labbra.
Poi, riposto il rossetto, si rivolge a Mag, prendendola per il braccio: -Andiamo, sorellina!-.
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