LA NOSTRA VITA - TRA REALTA' E IMMAGINAZIONE 2° PARTE

[CONTINUA]... Andavano a ballare spesso in comitive che non conoscevo con parecchi ragazzi, molti dei quali in cerca di avventurelle come è logico che sia a 16/17 anni.
La mia gelosia era tale che tutta la sera stavo con l'ansia addosso, spesso la chiamavo per sapere come stava andando e lei, scocciata rispondeva sempre "Tutto ok.. che palle che sei!"
Una domenica mattina, dopo una serata passata con i miei amici non so dove, mi ritrovai in un bar della nosra zona per fare colazione. Vidi un mio vecchio amico, uno di quelli con pochi peli sulla lingua. Si avvicinò e, forse alticcio dalla serata in disco, mi disse "Stanotte V faceva da matti in balera con un ragazzo.. Certe pomiciate!" raggelai... la mia piccola ed innocente cucciola tra le braccia di un altro? Il sangue mi salì al cervello.. "Sicuro che era lei?" lui mi guardò e mi fece un cenno col capo, facendo una mezza smorfia.
La chiamai subito.. non mi rispose, forse stava riposando... chiamai la mia ex, convinto che avessero fatto serata insieme. Mi rispose e mi diede un'ulteriore conferma, aggiungendo che non era la prima volta che si lasciava andare a quei "comportamenti", specialmente con quel ragazzo.
Sapevo di prendere con le pinze le sue dichiarazioni, ma anche qua la matematica il suo verdetto lo aveva dato.
Iniziai a stare male come un cane. Volevo andare a fondo, ma non volevo giudicarla prima di avere una prova inconfutabile. Perciò mi decisi, mio malgrado, che era giunta l'ora di scartabellare nel suo cellulare.
Il pomeriggio stesso, quando ci vedemmo, nonostante fossi trasfigurato dal dolore che provavo, attuai il mio piano. Mentre ci trovavamo in compagnia con i nostri amici, allungai la mano, quatto quatto, all'interno della sua borsa, presi il cellulare e di nascosto me lo misi in tasca. Andai in bagno e non ci volle molto a trovare una sfilza di chiamate ad un certo N.
Mi salì l'ansia e il nervoso. E la curiosità. Andai nei messaggi, il primo che lessi era proprio di N.
"Ieri sera è stato fantastico. Non vedo l'ora di riaverti mia."
Sdeong.. Un pugno da KO. Stetti 5 minuti ad elaborare. Pensai a lei, così apparentemente ingenua, ma alla fine gran troia allora. Pensai che la storia andava avanti da diverso tempo e lei non aveva fatto trasparire nulla, che pertanto trovava la situazione di suo gradimento. Pensavo che preferisse probabilmente lui, almeno a livello sessuale. Anche se le dimostrazioni d'amore verso di me non erano cambiate.
Mi presi un pò di tempo per metabolizzare e, al limite della crisi di nervi, feci finta di niente con lei, che nel frattempo continuava la sua normalissima vita.
La stessa sera, dopo cena, andammo nel solito posto, in macchina, a fare l'amore.
Notai che, rispetto a qualche sera prima, la sua patatina si bagnò e dilatò prima e che godeva maggiormente sotto i miei colpi. Ero contento nel vederla così soddisfatta. E realizzai che era così eccitata perchè pensava alle porcate fatte la sera prima con N.
Da lì qualcosa si smosse nel mio stomaco, sentii il bisogno immediato di inondarla di sperma e così feci.
Pensavo a lei, la sera prima, nella stessa situazione, con la patatina farcita da un altro cazzo e grondante come in quel momento.
Un'eiaculazione così non la ricordavo.
Mi dissi che quella del cornuto era una strada da percorrere con stima ed orgoglio, perchè l'importante per me era vedere soddisfatta la mia piccolina.
Il giorno dopo, mi armai delle migliori parole ed arrivai al discorso.
"Chi sarebbe questo N.? Ho letto i messaggi"
"E' un ragazzo che ho incontrato in disco. Perchè?" mi guardò con una sguardo perforante, raggelante.
"Siete molto in intimità.. vedo" le dissi
"Si ma non c'è niente tra noi" mi rispose con tono perentorio, ma allo stesso tempo comodante
"Però ci vai a letto cazzo..." le dissi con voce stizzita
Lei mi guardò, aveva capito che c'era lo spiraglio per portare avanti un possibile discorso di sesso a tre. Mi sorprese per questa capacità elaborativa immediata.
"Si ma resta solo sesso, c'è parecchia attrazione fisica ma non provo nulla per lui, al contrario tuo"
"Quante volte ci hai scopato?"
"3-4 volte"
Mi sentii quasi venire nelle mutande.. Un'emozione più unica che rara. Ero cornuto, ma contento!
"Sei una porcella, non credevo! Ma ti amo anche così"
"Non riesco a fermarmi, quando voglio un cazzo lo devo prendere. Anche se il mio unico amore sei tu"

Scopammo e mentre lo facevamo aggiungeva particolari e gemeva. Come il fatto che quel ragazzo era più grande anche di me e che una sera, in disco, la volle portare in auto. Lì iniziarono a pomiciare e a toccarsi. Dopo pochi minuti, mentre lei aveva la sua mazza in bocca e lui le aveva fatto diventare la patatina un lago, sentirono bussare al finestrino.. Lei sobbalzò, ma lui disse "sta tranquilla è P. (amico che aveva conosciuto), è una sorpresuccia"
Non mi disse di particolari tentennamenti nel farlo in trè, mi disse che lo prese nel sedere e in figa contemporaneamente e che P si svuotò in figa e N ebbe il privilegio di essere ingoiato sino all'ultima goccia.
Le dissi "Ma il giorno dopo cosa abbiamo fatto?"
"Andammo alla cresima di tuo cugino!" mi rispose con aria angelica.
"Che porca!"
Le dissi che la storia di sesso tra lei e N era avvallata dal sottoscritto, anche se mi sarebbe piaciuto partecipare un pò più attivamente.
Seppe subito trovare i meccanismi giusti e, da li a breve, mi ritrovai ad essere il suo schiavo e cornutino servizievole.. [CONTINUA]