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LE ESPERIENZE ANALI DI MIA MOGLIE - le premesse


di Membro VIP di Annunci69.it nudofoto
24.09.2021    |    3.055    |    33 9.6
"È così che comincia la prima e più destabilizzante rivelazione: mentre per anni mi sono cullato nell’idea infantile di detenere lo scettro, non sono stato il..."
Dopo oltre 15 anni di soddisfacente convivenza, si era insinuato qualcosa, più di una semplice curiosità, un interesse morboso forse, nato per rompere la monotonia del sesso coniugale e aggiungere qualche aspetto erotico meno prevedibile, non solo confinato alla camera da letto, ma legato anche ai discorsi e alle chiacchierate quotidiane. Avevo cominciato così ad incuriosirmi sempre di più alle relazioni precedenti di mia moglie, da quelle solo accennate e molto brevi a quelle più stabili e durature, con un'ovvia predilezione per le prime. All’inizio la ritrosia e il suo schermirsi era evidente e più che comprensibile, le descrizioni vaghe e inquinate dall’intento di riportare solo ciò che l’altro si presume voglia sentirsi dire, riducendo il numero è la portata di ogni situazione, ma la mia insistenza dolce e sempre condita di autoironia riuscì poco per volta a sgretolare il muro alzato dai “non ricordo”, portandola a fidarsi, a capire che le mie intenzioni non erano censorie o per indagare aspetti su cui avanzare riserve morali maschiliste. È pur vero però che il progredire delle rivelazioni, diverse delle quali davvero insospettabili, cominciò a crearmi inizialmente un sincero stupore, per poi lasciare spazio ad un misto tra gelosia, umiliazione, eccitazione. Con il tempo, soprattutto eccitazione va detto, su un tema in particolare. Ho sempre avuto un immaginario pornografico molto fertile, da quando adolescente timido, sfogavo la mancanza di rapporti con l’altro sesso grazie a una masturbazione compulsiva, coadiuvato da giornaletti prima raccattati qua e là, poi acquistati con circospezione nelle edicole notturne. All’interno di queste fantasie, un posto di assoluto rilievo lo aveva sempre avuto il sesso anale, quasi superfluo spiegare il perché, sappiamo tutti quanto sia connesso al senso del proibito, alla mancanza di procreazione, alla sottomissione del soggetto passivo e quindi (a torto o a ragione) alla pura soddisfazione del maschio dominante. Naturale che fosse oggetto privilegiato del mio forte desiderio di sapere.
È così che comincia la prima e più destabilizzante rivelazione: mentre per anni mi sono cullato nell’idea infantile di detenere lo scettro, non sono stato il primo partner con cui ha fatto sesso anale. Nemmeno il secondo. E nemmeno il terzo o il quarto, con mia comprensibile sorpresa, mano a mano che gli episodi cominciavano ad emergere. Certo qualche dubbio aveva cominciato a prendere corpo già ai tempi, se non altro per la facilità con cui iniziammo ad avere questo tipo di rapporti, però francamente non immaginavo di essere il n. 11 della lista, tenendo presente che quando ci siamo conosciuti lei di anni ne aveva solo 28. L’idea (sbagliata) che avevo allora, era che si trattasse di una modalità poco comune e osteggiata dalle donne e quindi non vissuta con tutti i partner, mentre invece (escluse un paio di storie adolescenziali), lo aveva praticato con tutti. E stiamo parlando di ben oltre un centinaio di casi.
Poi un secondo, potente, luogo comune abbattuto. Ho sempre immaginato che il sesso anale fosse proprio di un’età se non adulta, più matura e consapevole e non certo adolescenziale, mentre al contrario la sua prima esperienza risale ai 14 anni, ai tempi della seconda liceo. A questa età ebbe una breve ma intensa relazione erotica con un uomo che aveva più del doppio dei suoi anni, con cui ovviamente ha esplorato tutte le prime volte: i primi rapporti sessuali completi, sesso orale spinto, pioggia dorata e appunto diversi rapporti anali.
E qui un altro stereotipo viene completamente demolito: il sesso anale si pratica solo all’interno di una relazione stabile. Niente di più sbagliato! Ben sette su dieci degli episodi citati sono stati vissuti con partner occasionali o in cui per diversi motivi entrambi erano consapevoli che non si sarebbe trattato di qualcosa di serio.
E cosa vogliamo dire del sesso anale fatto al primo o al massimo al secondo appuntamento? Vero che ormai è difficile definirla una pratica estrema, ma ero certo che fosse impossibile prescindere dalla conoscenza reciproca dei corpi e da un più o meno approfondito check delle preferenze soggettive. Tanto che lo sperimentammo solo dopo diversi mesi. Invece mi sbagliavo, negli altri casi non fu così.
Infine l’ultimissima barriera "culturale": il sesso anale si agisce dopo un altro rapporto, nell'ambito di una sessione vissuta con la dovuta calma e il preventivo rilassamento che deve mitigare una penetrazione meno agevole. Niente di più sbagliato. È certo che in giovane età sono certamente più elastici i muscoli e non c’è bisogno di usare lubrificanti o attenzioni che si maturano in età più adulta, o forse è la mia visione in questo caso troppo poco 'virile'...diversi sono stati gli episodi di rapporti frettolosi e irruenti, in location improvvisate e soprattutto senza altri preliminari. T.B.C.
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