Racconti Erotici > tradimenti > Oblio nero
tradimenti

Oblio nero


di KongBar
12.03.2022    |    21.049    |    16 9.1
"Mike mi prese per il mento e mi ficcò la lingua in bocca..."
Erano mesi che non mi toccava più.
Dopo due anni di relazione con Andrea mi ero assopita.
Quel mio lato selvaggio dormiva in un sonno profondo ormai destinato a non risvegliarsi più.
Mi guardavo allo specchio continuamente, eppure mi sentivo ancora bella, sexy, con le giuste curve.
La mia terza di seno era ancora sodo, il mio sedere non aveva ancora la cellulite che tante trentenni già avevano.
Eppure, qualcosa si muoveva dentro di me.
Come una gabbia scossa da una brusca apertura.
Non potevo più. Forse lui non faceva per me.
Forse io non ero ancora pronta per una relazione.
Così mi lasciai andare e me ne fottei.
Me ne fottei alla grande.

La palestra era ormai la seconda casa, mi sfogavo, mi tenevo in forma, mi ero creata il mio piccolo circolo di amicizie.
Tra cui Michael: un ragazzo senegalese, adottato da una famiglia italiana.
All'inizio un po' restii a legare ma con il passare del tempo ci siamo sciolti.
Lui tra l'altro molto bello, con qui tratti africani tipici, alto, spalle larghe ed un fisico statuario.
Che vi devo dire: con quel ritorno del mio lato selvaggio, volevo lui. Ma volevo qualcosa di più di una semplice scopata.

Volevo umiliare Andrea. Ormai non aveva il minimo interesse per me.
Era il classico nerd che passa le giornate a leggere manga, giocare ai videogame e discutere con altri nerd di anime.
Tra l'altro, il nostro sesso non è mai stato chissà che, sia chiaro. Inoltre scoprii qualche mese prima, che sul telefono su cui guardava i porno, aveva solo video cuckold interracial.

Ed una sera glielo dissi, così Iniziai a fargli una sega mentre lo guardavo dritto negli occhi, senza togliere lo sguardo e gli dicevo: "Ti piacerebbe far parte di una fantasia simile vero? Assistere la tua dolce fidanzatina mentre viene scopata selvaggiamente da un mandingo..." mi leccai le labbra, facendo cadere abbondante saliva sul suo cazzo, rendendolo più lubrificato, provocando quel rumore ovattato tipico.
Lui annuiva e basta, in modo patetico.
"Se lo desideri allora... Potrei accontentarti amore mio" E alla fine sborrò, subito dopo quella proposta, tutto sulla sua pancia.
"Quindi è deciso Andrea? Potremmo provare..." dissi ammiccando.
Lui rimase li a pulirsi tutto il casino fatto e me ne andai in bagno a ripulirmi del suo sudicio pre eiaculato.
Doveva averlo davvero eccitato questa fantasia, non aveva mai prodotto così tanto sperma nel nostro rapporto.

Approcciai con Michael a fine allenamento un giovedì sera, ci eravamo allenati insieme a fare gambe. Quando Mike mi aiutava negli squat si avvicinava da dietro per sostenermi, ed era ancora più difficile quando sfiorava con il suo pacco la fessura delle mie chiappe, tenute solo da un sottile strato di collant.
Tra sudore e umori vaginali, stavo avvampando. E lui, da vero maschio alfa, non lo poteva non notare.
Con un giro di parole, lo convinsi a venire a casa mia a farsi la doccia, per riparare lo spruzzino otturato. Ovviamente era tutta una balla. E lui lo sapeva.
Andrea era incapace anche in questo, praticamente era un buono a nulla.

Mike sapeva che prima o poi avremmo scopato, nonostante io fossi impegnata, ma se ne sbatteva. D'altronde è davvero uno spreco, una bomba sessuale come me che non si gode a pieno il vero sesso.

Arrivati a casa, prima di entrare, Mike mi disse:"Senti Giulia, so che la nostra amicizia ha preso una certa piega, ma ci conviene mantenere la calma, soprattutto ora che c'è Andrea in casa"
Lo afferrai per la maglia ancora sudata, lo tirai verso di me e lo baciai.
Decisi di prendere io l'iniziativa. Ormai la troia che c'era in me aveva preso il sopravvento.
Lui scioccato rimase di stucco e si separò da me. "Beh se è così che la metti, facciamo. Facciamo di lui un cornuto."

Entrati in casa lasciammo a terra le borse, Andrea sentii ed uscì dalla sua camera dove sicuramente stava giocando ai soliti videogame.
"Sei tornata presto stasera amo..."
Si bloccò nel vedere Mike accanto a me mentre aveva una mano leggermente appoggiata sui miei fianchi.
"Ricordi quella volta? Beh diciamo che ho rimediato.. Se ti va ci guardi.. Altrimenti torna pure ai tuoi giochi ma alza il volume, perchè sentirai.... TUTTO SENTIRAI."
Lo stesi solo con lo sguardo da arrapata per cui andava matto.
Annuì con la testa e deglutii in modo timido, pallido e inutile nel suo patetico modo di essere.

Portai Mike in camera, dove iniziammo subito a spogliarci.
Andrea sbirciò dall'uscio, muto e impassibile.. sapevo che non avrebbe protestato: mi avrebbe guardata a scopare con un altro, con un maschio nero.
"Che odore di sudore.. Almeno una doccia poteva farla" protestò Andrea.
"Zitto. Devi fare solo due cose: stare zitto e guardare.
"Abbiamo voluto risparmiare tempo. inoltre il suo odore mi inebria, mi fa impazzire. Il vero odore di un uomo, non come il tuo...A dir poco repellente." dissi disgustata.
Mike si spogliò nudo e potei vedere tutta la sua magnificenza: muscoloso e scolpito, ma la parte più bella era il suo cazzo.
Lungo, grosso, già scappellato, il glande leggermente roseo, con una vena al centro del suo tronco, nero lucido, lungo ma soprattutto grosso. Completamente depilato. Era perfetto cazzo!
Mi avvicinai lentamente a lui, il suo odore mi esaltava i sensi, ad occhi spalancati lo ammirai, accarezzai il suo membro e lo massaggiai.

"Da come lo guardi sembra che sia il primo del suo genere" disse Mike sorridendo.
"Lo voglio... Tutto"
Non sapevo che altro dire... Lo guardai e ci baciammo. Violentemente.
Le nostre lingue si intrecciavano.
La sua invadeva la mia bocca e io contraccambiavo.
Andrea era appoggiato alla porta, lo guardai con la coda dell'occhio ma poi li chiusi di nuovo e tornai a limonare forte con Mike.
Lo vedevo che si toccava quel pervertito.
Mike iniziò a baciarmi sul collo e con la sua lingua si spostò in giù.
Passò a leccarmi il corpo, mi sollevò il braccio e mi leccò anche l'ascella. Mi provocò uno spasmo piuttosto forte. Non potevo credere che con la sia lingua poteva scatenarmi un effetto del genere in quella zona.
Lo presi per la testa e lo schiacciai contro il mio seno.
Iniziò a succhiare e leccare i miei capezzoli, alternando uno con l'altro.
Solo con quella stimolazione mi stavo bagnando tantissimo.
Mi toccò con le sue dita lunghe e carnose.
Le allontanò subito, accompagnate da un filamento dei miei umori, annusandole e leccandole.

Mi staccati subito, non volevo raggiungere così presto l'estasi e mi inginocchiai.
Avevo difronte quella bestia davanti a me, odorava di sudore e di cazzo: di cazzo nero.
Sembrava così selvaggio, potevo percepire l'intera Africa davanti a me, bella, selvatica, pericolosa ed erotica.
Guardai Andrea, si era seduto in terra con le spalle contro l'armadio.
Mentre lo guardavo dritto negli occhi, impassibile, aprii la bocca ed inghiottii il cazzo dello stallone nero.
Arrivai a fatica a metà, il problema era la larghezza, non la lunghezza.
Aveva un sapore aggressivo, ma mi piaceva.
UMPH! UOAA! - lo tirai fuori - "è così grosso, faccio fatica a inghiot"
"Zitta e prendilo puttana" Mike mi prese per i capelli e me lo ficcò dentro tutto d'un fiato.
Sbatté contro le tonsille, spingendolo continuamente: mi stava fottendo letteralmente la gola
GULP! GULP! GULP! GAGAGA!
Stavo facendo i gargarismi con la sua cappella nella mia gola, la potevo sentire ingrandirsi al suo passaggio.
"Oh Giulia..." sentii mormorare Andrea.
Lo tirai fuori e lo guardai: "devi stare zitto. Eravamo d'accordo. Ora guarda come si fa a scopare una vera donna" un filamento collegava le mie labbra dalla sua cappella.
"Vedo però che il tuo cazzo è d'accordo con ciò che ho detto..." ammiccai
"Se non se ne sta zitto lo facciamo anche partecipare"
"Come?!" esclamai io.
"Che hai capito?" disse Mike "Dovrà essere il nostro servo. Ti leccherà i piedi come uno schiavo, e assaggerà il sudore e i tuoi succhi dalle mie palle se oserà protestare ancora"
"Mi eccito solo all'idea... Parla ancora amore mio, e ci divertiremo come promesso..."

Andrea parlò
Fu l'inizio del suo oblio.
"Dimmi cosa devi fare" disse avvicinandosi
Lo fermai prima che si avvicinasse troppo e gli ordinai di sdraiarsi a terra, sotto di lui.
Rimasi in ginocchio e Iniziai a succhiare quel tronco
SLURP! SLURP! SLURP! GULP!
Era così delizioso, fiotti di saliva pendevano dal suo arnese e dal mio mento.
"Lecca tutto ciò che cade, cornuto mio"
Andrea non disse niente e rimase a bocca aperta, deglutendo tutta la saliva che cadeva, mischiata al pre eiaculato.
Mike mi prese per i capelli, e tenendomi ferma mi prese a sberle con la sua cappellotta.
Andrea dall'imbarazzo chiuse gli occhi e si girò.
Lo presi per i capelli e lo tirai su.
"Guardami e poi il suo sapore"
Succhiai con ingordigia quel cazzo nero, mi staccai e ficcai la lingua in bocca di Andrea.
"Senti tutto il suo sapore" dissi e ripresi ad alternare il cazzo africano di Mike e la bocca del mio ragazzo.
Sentivo Andrea mugugnare mentre lo baciavo: gli piaceva questa cosa così perversa.
Mi alzai e baciai sciattamente Mike. Le nostre lingue combattevano, per prevalere una sull'altra.
Andrea mi guardava, potevo sentire il sio sguardo addosso.
La saliva cadeva a fiumi, cadendo sul volto del mio povero fidanzato.

Mi faceva quasi pena, ma volevo godermi quella che sarebbe potuta diventare una delle più belle scopate della mia vita.
Alzai il piede e lo appoggiai al suo volto:"ora leccami i piedi"
Senza farselo ripetere due volte iniziò a succhiarmi l'alluce.
Non potevo credere che fosse così sottomesso.
Mike mi prese in braccio e mi mise sul tavolo.
Con la cappella iniziò a pennellare la mia passerà, così bagnata e già larga.
Me lo mise dentro, spalancai occhi e bocca.
Per la prima volta mi sentivo così piena.
Così riempita. In profondità.
Andrea ci seguì a gattoni: mi guardava massaggiandosi il cazzo mentre un altro uomo mi scopava in piedi, sulla scrivania in camera.
La mia vagina perdeva umori, le palle nere sbattevano contro di me, incrociammo gli sguardi e gli offri il mio piede.
"Leccalo ancora, ti piace vedermi così vero?"
Non rispose. Tutto quello che fece fu leccarmi la pianta del piede.
Sogghignai, era un'esperienza unica.
Mike mi prese per il mento e mi ficcò la lingua in bocca.
Sembravamo due amanti che si baciano dopo tanto tempo.
Con la differenza che il mio ragazzo era lì, a guardarmi fottere un altro uomo mentre ci assisteva come uno schiavo.

Mike mi prese di forza e mi sbatté sul letto.
Lui sdraiato e mi misi sopra di lui, dandogli le spalle.
Mi impalai sul suo membro così grosso, iniziando a muovere il bacino.
Mike stava impazzendo, gli piaceva quella posizione, tanto che per evitare di venire subito mi tenne ferma per i fianchi e iniziò a pomparmi.
Stavo per raggiungere il paradiso, sentirlo così in profondità dentro di me e sbattermi come nessuno aveva mai fatto.
Mi stavo raccogliendo i capelli e dall'ecccitazione i miei occhi erano ribaltati all'indietro.
Andrea si stava masturbando con foga, Mike lo notò e disse "Guardalo.. Guardalo mentre si fa una sega guardando la sua ragazza farsi fottere come una puttana da un vero stallone"
Non diedi peso a ciò, ero in estasi, mi sdraiai su di lui e lo baciai
Calmando mi ricordai di Andrea, alzai la testa e dissi "leccami il clitoride"
Raggiunsi l'orgasmo. Avere quel palo dentro di me è una lingua che mi stimolava il clitoride, le mie gambe tremavano dalla potenza.

Mike stava andando così forte che la lingua di Andrea finì anche sul suo cazzo.
"voglio vedere che glielo lecchi"
Mi staccai e andai vicino a lui "Su amore, voglio che lo prendi tutto, puliscilo dai miei umori vaginali, perchè d'ora in poi se vorrai stare insieme sentirai il mio sapore da un cazzo nero"
Iniziò timidamente, ma gli presi la testa e la spinsi giù.
GAGAGA MMPFH GULP! lo adoravo vederlo così.
Appena si staccò lo limonai forte per pochi secondi e poi lo spunsi via.

Mi misi a pecora, Mike prese a stantuffarmi la mia povera vagina larga, bagnata e arrossata.
Le sue palle sbattevano sul mio clitoride talmente erano potenti le sue anche.
Andrea si stava masturbando di nuovo, stava per venire perchè lo capii dal fatto che si avvicinò alla mia faccia
"Scordatelo AAH AAAH!! nelle tue mani AAAH AAH AAH! vieni nella tua mano"
Stavo godendo così forte che non riuscivo a parlare.
Andrea si sborrò nella mano e rimase a guardare per pochi secondi e poi se ne andò via.

Mike concluse poco dopo, mi sborrò in bocca: ingoiai tutto. Era così buono, in fondo ha sempre avuto uno stile di vita sano.
Ci addormentammo nel mio letto, mentre Andrea si rifugiò sul divano passando lì la notte.
Mike voleva un altro round nel cuore della notte quando si svegliò, ma gli dissi che avremmo potuto fare un'altra volta... Con qualche suo amico, volendo.

Fine racconto. Fatemi sapere se vi ho procurato un forte orgasmo e se volete un continuo.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.1
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Oblio nero:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni