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Un allievo pilota…su rotaie!


di Membro VIP di Annunci69.it sexinthecity69
12.04.2023    |    10.685    |    20 9.6
"Dopo avergli dato un bacio amichevole, gli sussurrai nell’orecchio che un viaggio così non se lo sarebbe più scordato, mi sorrise abbassando lo sguardo..."
Il solito treno, la stessa ora di sempre, venerdì pre-WE, direzione Roma. Il mio posto lo scelgo da lontano, è occupato da un biondino giovane. Indossa un cappello a visiera, auricolari e denota una certa indifferenza ma ha lo sguardo quasi tenero.
Tutto sommato mi è sempre piaciuto viaggiare in treno. Lo facevo quando frequentavo l’Università e lo trovavo divertente, perché in treno c’era la possibilità di conoscere sempre gente nuova. Questo stimolava la mia fantasia. In quel periodo non ero più una studentessa universitaria, ma la mia professione richiede una formazione e studio costanti, perciò avevo deciso di iscrivermi ad un corso di specializzazione che dovevo frequentare nella Capitale una volta al mese, solitamente nel WE.
Quel giorno ero splendente, felice dei giorni che mi si prospettavano e ciò si rispecchiava nel mio outfit: minigonna in pelle da urlo, con orlo in pizzo, camicetta bianca annodata sull’ombelico e sbottonata al punto giusto, giacca di pelle, anfibi, occhiali scuri che rendevano impossibile scorgere i miei occhi che intanto scrutavano quel ragazzo dai modi educati.
Non posso dire che rientrasse nei miei canoni estetici, ma lo trovai interessante, perché sin da subito si era dimostrato un gentlemen con alcuni suoi gesti. Inoltre mi resi conto di averlo incontrato poco tempo prima sulla stessa tratta. Stavolta i nostri sedili erano uno di fronte all’altro, i classici 4 posti con un tavolino al centro, che si trovano sui treni freccia. Oltre a noi c’erano altri 2 passeggeri seduti affianco, che sembravano non esserci. Un paio di episodi ci “costrinsero” ad allineare gli sguardi, quando finalmente, iniziammo una conversazione banale.
Raccontai del mio corso di specializzazione che andavo a frequentare, ma glissai sulla mia vita privata. Lui invece raccontò che aveva una ragazza a casa ad aspettarlo, anche se ultimamente il loro rapporto stava risentendo della sua lontananza, e mi parlò della sua voglia di scoprire il mondo, di viaggiare. Fu da questo momento che cominciai a sentirmi attratta, in particolare quando rivelò che la distanza era dovuta al frequentare un corso per allievi piloti dell’aereonautica, peraltro a pochi km da dove abitavo.
In realtà, lo stavo manipolando da subito! Riconoscevo di essere una troietta, avevo deciso di attirare la sua attenzione! Mi rendevo conto che più parlavamo, più mi sentivo eccitata e speravo che lui facesse la prima mossa, ma ciò non avveniva… nonostante si notava il suo interesse, che cercava di nascondere bene. Ogni tanto il suo sguardo, inevitabilmente, si posava sul mio decolté, ma nonostante ciò la sua educazione e probabilmente anche il fatto di avere quasi 10 anni meno di me, gli impediva di fare la prima mossa. Ed intanto il tragitto si accorciava, il vagone si svuotava, e più parlavamo, più mi sentivo bagnata: ormai avevo deciso di voler assaggiare il cazzo di quel giovane pilota.
È stato più difficile di quanto previsto! Iniziai chiedendo se in America si fosse divertito… forse andai troppo sul personale, ma la conversazione lo permetteva. Lui mi fece capire di aver “imparato” tanto da quell’esperienza.
Nel frattempo i 2 anonimi pendolari che avevamo affianco erano scesi e rimanemmo da soli uno di fronte all’altro, perciò cominciai ad alzare l’asticella… qualche battutina maliziosa accompagnata da una strusciatina di gambe sotto il tavolino. Era chiaro ormai quanto fosse eccitato il piccolo pilota, ma volevo averne la prova.
Andai in bagno a rinfrescarmi un attimo. Ma lo feci soprattutto per vedere quanti passeggeri erano rimasti nel nostro vagone. Ormai mancava poco al nostro arrivo, circa mezz’ora; sul vagone oltre a noi erano rimasti 3 passeggeri tutti abbastanza distanti dai nostri posti, inoltre il controllore era già passato quindi mi sentii abbastanza tranquilla da osare ancora di più. Tornata dal bagno, anziché sedermi di fronte, decisi di sedermi affianco. Finalmente si fece più audace anche lui, poggiando una mano sulle mie gambe scoperte e lisce, cominciando ad accarezzarle. Dopo un po’ l’afferrai e l’indirizzai sotto la mia gonna, guidando il suo tocco tra le mie cosce. Andammo avanti per un po’, ma era arrivato il momento di prendermi quello che stavo aspettando da qualche ora. Gli sbottonai i pantaloni, feci scendere la zip e tirai fuori il suo bel cazzo duro. Lo presi in mano sentendo bene il suo pulsare forte. Lentamente cominciai ad andare su e giù, poi sempre più veloce ma non volevo farlo arrivare troppo presto, aspettavo il momento per assaggiarlo bene.
Quindi rivolsi il mio sguardo verso il suo in segno di approvazione, non si poteva tornare indietro. Gli dissi che ora doveva fare attenzione a non farci scoprire (anche se l’idea che qualcuno vedesse cosa stavamo facendo, fece colare i miei umori sempre di più), così mi chinai verso di lui e con la punta della lingua cominciai ad assaporare quella bella cappella di colore violaceo. Ben presto lo avvolsi con la mia bocca, lui afferrò i miei capelli che avevo raccolto con una coda e cominciò a guidarmi.
Intanto con la mano libera, infilavo le dita dentro di me: ero bagnatissima e pronta a godere…quando mi avvisò che stava per venire cominciai a segarlo con foga ed in un attimo schizzò copiosamente il suo nettare sul mio viso, sul seno e sulla camicetta. Questo non mi fece resistere e continuando a toccarmi nei punti giusti cominciai a tremare dal piacere.
Un ultimo sguardo e ci riordinammo.
Presi le mie salviettine e mi ripulì come meglio potevo. Dopo avergli dato un bacio amichevole, gli sussurrai nell’orecchio che un viaggio così non se lo sarebbe più scordato, mi sorrise abbassando lo sguardo imbarazzato. Circa 5 minuti dopo arrivammo a destinazione. Mi feci accompagnare per farmi aiutare con i bagagli. Una volta arrivati all’esterno, lui sbiancò: ad aspettarmi c’era il mio fidanzato!
Così li presentai: “Amore, lui è il giovane pilota di cui ti ho parlato nei messaggi che ci siamo mandati prima. Ha proprio un bel cazzo, ci siamo scambiati i numeri così ci possiamo vedere un’altra volta e potrete scoparmi insieme!”.
Con quelle parole sciolsi la tensione e la paura del ragazzo e ci salutammo con la promessa di tenerci in contatto…
Ma questa è un’altra storia!
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