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in motoscafo


di tecla63
30.12.2014    |    22.861    |    5 8.9
"Bello duro…… dai … fammelo arrivare in gola… daiiiii” Diego seguiva il suo movimento e inarcando il bacino per schiaffarglielo dentro ancora più forte con..."
Quest’anno per le ferie estive abbiamo deciso di noleggiare un motoscafo cabinato e costeggiare la costa adriatica, io (Paolo 52 anni), mia moglie Marina (55), nostra figlia Gabriella (25) e il suo fidanzato Diego (27) che si erano uniti a noi solo per il week end.
Partiti da Porto Garibaldi il sabato pomeriggio, dovevamo arrivare a Pesaro per la domenica pomeriggio visto che Gabri e Diego dovevano prendere il treno per tornare a casa.
Dopo aver caricato i viveri, le nostre valigie e aver scelto le cabine siamo partiti, ….. che avventura, ci ho messo un po’ per prendere confidenza con i comandi tra le risate di scherno dei miei “marinai”.
Messi in rotta per Pesaro e ormai capitano della nave, decidiamo di fare tappa a Bellaria per cenare e incontrare dei nostri amici che vacanzavano li. La mattina dopo partiamo verso le 10,00, prendiamo il largo e le donne cominciano a mettersi a prua a prendere il sole in bikini, Diego era con me all’ombra dietro i comandi a chiacchierare. Dopo circa mezz’ora Gabri chiama Diego per farsi spalmare l’olio solare sulla schiena, Diego (che non aspettava altro) si mette in ginocchio tra Gabri e Marina dandogli le spalle e comincia a spalmare l’olio sulla schiena di Gabri che nel frattempo si era tolta il reggiseno e, tra battute un po’ spinte, Diego palpava le tette di Gabri con la scusa di spalmare l’olio e non perdeva occasione anche di infilare le mani sotto il costume per strizzare le chiappe sode di Gabri, dopo una strizzatina di troppo Gabri si alza di colpo e gli dice: “piantala di pizzicarmi, cazzo, mi hai stufato vado in cabina a studiare e fatti un bagno così ti raffreddi un po’, ciao”
Marina, che era dietro, non aveva capito cosa fosse successo e visto che Diego era rimasto impietrito gli dice:
“ spalmi un po’ di olio anche a me visto che hai già le mani unte?”
Risvegliato dalla richiesta: “certo signora, faccio subito”
“ e chiamami Marina, che signora mi fa sentire vecchia”
Appena Diego si gira Marina nota immediatamente il profilo del suo uccello duro che stenta a restare nelle slip, comunque non dice nulla, si slaccia il reggiseno e si abbassa le slip fino a metà sedere,
“spalmamelo bene che altrimenti mi scotto, soprattutto sul sedere”
“ai tuoi ordini Marina” e comincia a passare le mani sulla schiena, partendo dalle spalle fino alle chiappe e anche sotto il costume
“Marina devo dire che hai ancora un culo bello sodo, complimenti”
“siamo sode di famiglia, penso che anche Gabri sia bella soda, no?”
“si, si ha un culo fantastico, mi fa godere da matti, …oh mi scusi non ricordavo che stavo parlando con la mamma”
“non ti preoccupare guarda che siamo stati anche noi giovani e scopavamo appena potevamo in qualsiasi posto e anche adesso, cosa credi che siamo in pensione?” e fa una risatina
“sarebbe un peccato se fosse già in pensione, con un culo così beato Paolo che se lo scopa” e gli da uno schiaffetto sulle chiappe scoperte anche lui ridacchiando “bene, adesso è a posto non si scotta neanche se va vicina ad un altoforno”
“pensi di aver finito? Ora c’è il davanti”
e si gira, restando con le tette al vento e lo slip abbassato proprio fino all’inizio del taglietto della figa totalmente depilata, Diego ha subito sgranato gli occhi, gli spruzza un pò di olio sulla pancia e comincia a spalmarglielo sul corpo evitando le tette:
“Diego guarda che se non mi spalmi le tette si biscottano, cos’hai vergogna?”
“no, ma sai rimani comunque la “suocera” e allora…”
“dai, muoviti non fare il bigotto”
appena comincia a passargli l’olio sul seno (punto debolissimo di Marina) lei comincia a stringere i pugni sull’asciugamano si fa scappare un mugolio di piacere, notato benissimo da Diego, oltre a vedere i capezzoli indurirsi allora la mano comincia ad arrivare sul monte di venere a toccare l’inizio della fessura poi torna sui seni e riscivola sulla fessura, a quel punto Marina è esplosa con un gemito di piacere
“uhhhh…”,
contemporaneamente Diego entra con la mano sotto gli slip e infila due dita nella fessura già fradicia mentre Marina gli toglie il costume e prende in mano il suo cazzo durissimo cominciando a smanettarlo
“che bel cazzo che hai, avvicinati che lo voglio in bocca”,
mentre lui continua a sditalinarla così violentemente che sembrava volesse fargli entrare anche la mano, con sommo piacere di Marina che continuava a mugolare
“dai… siii… continua….”
appena Diego glielo infila in bocca lei comincia a spompinarlo così avidamente che dopo un paio di minuti gli riempie la bocca di sperma che gli cola dai lati della bocca tanta ne aveva, finito le contrazioni lui gli toglie l’uccello e lei si pulisce con la lingua i rivoli ai bordi della lingua. Vedendo che Diego si stava ricomponendo gli dice
“ehi bello, pensi che sia finito così, vieni qui che adesso comincio io”
lo fa alzare e gli toglie il costume e riprende in bocca l’uccello, non c’è voluto molto a farlo tornare diritto, , lo fa sdraiare sull’asciugamano, poi si toglie il suo costume e gli mette la figa sulla bocca dopo un paio di leccate si gira per un fantastico 69, ogni tanto Marina si staccava per incitare il suo leccatore
“ci sai fare anche con la lingua, sei favoloso, daiiii…”
Dopo 5 minuti si toglie, si gira, si mette sulle ginocchia e si impala da sola
“uhhhh….. bello duro…… dai … fammelo arrivare in gola… daiiiii”
Diego seguiva il suo movimento e inarcando il bacino per schiaffarglielo dentro ancora più forte con sommo piacere di Marina. Passano altri 10 minuti e stavolta Diego finalmente prende il comando
“Marina togliti e mettiti alla pecorina”
In 1 secondo gli appoggia la cappella e prendendogli i fianchi la tira con forza verso di se strappandogli un urletto di piacere
“ahhh… così…. Sììììì… spaccami tutta….”
Gli entrava così forte che sentivo il rumore delle sue palle che sbattevano contro il culo di Marina dopo 5 minuti Diego urla
“Marina sto per inondarti, ahhhh…..”
“daiiiii… sto godendo siiiii….”
Dopo un ultimo colpo di reni di Diego esce col cazzo fradicio di umori suoi e di Marina, che si gira e glielo pulisce lentamente con la bocca mentre si mette le dita in figa per giocare con la sborra che gli esce piano.
In un ultimo sguardo di complicità gli dice
”Gabri è fortunata ad avere uno stallone come te, se non ti scarica come si deve ricordati che hai una suocera…”
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