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Da crossdresser a Sissy Slave


di Ballymoone
21.09.2023    |    426    |    2 8.0
"Da quel giorno sono diventata una sissy slave di Alberto completamente sottomessa a lui e incapace di dire di no alle sue porcate..."
Sono un libero professionista insospettabile, serio e professionale nel mio lavoro, da adolescente sono sempre stato attratto dal vestirmi da donna, indossare tacchi e lingerie e truccarmi. Sono da sempre riservato e discreto e nessuno di quelli che conosco è a conoscenza di questo mio segreto. Ho 49 anni e un fisico snello e asciutto, ovviamente curato il più possibile per le mie serate sempre in una location di mia proprietà abbastanza discreta. Fino a prima del covid svolgevo una vita "normale" alternandomi dall'essere un uomo professionista a una vera zoccoletta con chi decidevo di incontrare (sono stati pochi gli uomini, ho sempre giocato da sola con numerosi dildos di ogni dimensione). Durante la pandemia, restando a casa, sul social ho conosciuto Alberto, un uomo di 55 anni non molto bello ma affascinante che mi ha letteralmente sconvolto la vita. Da tre anni ormai sono completamente succube di lui, senza che me ne rendessi conto sono diventata la sua schiava e la sua perversione mi ha completamente resa dipendente dai suoi ordini. Prima andavo nella mia casa in periferia due, tre volte al mese, adesso ci vado almeno due volte a settimana e sento il bisogno di andarci di continuo. Benché mi ritenessi abbastanza esperta, mi sono resa conto che, in realtà, sono una novizia e, le cose che mi fa fare, andavano ben oltre la mia immaginazione. Era una sera di fine Marzo in pieno lock down e mi annoiavo terribilmente, ho una compagna e quindi non potevo "divertirmi" come volevo, ero su un social con l'account di Fede quando mi contattò lui, inizialmente non ci diedi peso più di tanto pensando che fosse il solito morto di figa ma poi, col passare del tempo, il suo modo di fare e il suo carisma mi hanno attratto a lui come nessuno mai. Decisi di raccontargli il mio segreto e lui fin da subito si è dichiarato master autoritario. Mi chiese di mostrargli qualche cosa di me e gli mandai il mio miglior video che ritenevo di aver fatto, quando mi penetravo con un dildo e ne succhiavo un altro ma lui scoppiò a ridere dicendomi che, se quella era la mia migliore performance, allora non fatta per lui. Delusa, offesa e incuriosita gli dissi che potevo fare di più se trovavo la persona giusta ma lui lasciò la conversazione continuando a ridere lasciandomi di stucco. Passarono giorni e lui non si faceva vivo e io, stranamente, non facevo altro che pensare a lui. Gli mandai allora un messaggio con un'altra mia foto che prendevo in bocca due dildos e lui rispose nuovamente con le faccine sorridenti. Poi mi scrisse dicendomi che non ero il suo tipo in quanto la sua mente andava ben oltre la mia immaginzione e non voleva perdere tempo con me. Chiusi il social e lo bloccai ancora più offesa. Passarono i giorni e pensavo sempre a lui, era diventata quasi un'ossessione allora decisi di riscriverlo: "Mettimi alla prova" lui visualizzò ma non rispose allora decisi di lasciar perdere rassegnata. Il giorno seguente mi mandò il suo numero dicendomi di scriverlo su whatsapp, lo feci scrivendo Ciao sono Fede, lui mi rispose così: Vai in bagno, infilati un plugh-in nel culo, scatta una foto e tienilo dentro fino a quando non ti ordino di toglierlo" Gli avevo detto che avevo qualcosa in garage nascosto perchè comprato da pochissimo e non avevo avuto il tempo di portarlo all'altra casa, non andai in bagno ma scesi in garage e feci come mi disse scattandomi una foto e gliela mandai, lui mi rispose: "Lurida troia bastarda ti avevo detto di infilartelo nel bagno dove cazzo sei andata?" Gli risposi che c'era la mia compagna e avrei rischiato che se ne accorgesse ma lui rispose:"ora te lo togli, vai in quel cazzo di cesso e te lo infili dentro e lo tieni fino a stasera" Stranamente obbedii anche se erano appena le 9:40 e non avevo mai indossato un plugh-in così a lungo. Ogni 20 minuti mi chiedeva una foto per controllare se lo avessi ancora e ogni volta dovevo inventare scuse per scattarla, la cosa però mi intrigava parecchio ma, quando fu il momento di sederci a tavola, trovai non poche difficoltà per non farmene accorgere anche se ero eccitatissima.Avevo soltanto questo plugh-in e un paio di calze a rete rosse in garage, tutto il resto lo avevo in quell'altra. La sera mi disse: "Vai in garage, masturbati, sborra sul plugh-in e puliscilo con la lingua filmandoti" Non avevo mai assaggiato lo sperma e il rischio che mi scoprisse la compagna era enorme ma, eccitatissima obbedii, arrivai in pochissimo tempo sul plugh_in, sborrai su di esso e leccai fino all'ultima goccia di sperma come mi aveva ordinato. Godetti immensamente e scoprii che quella sensazione di schiava mi eccitava tantissimo e mi faceva sentire finalmente una vera troia. Da quel giorno sono diventata una sissy slave di Alberto completamente sottomessa a lui e incapace di dire di no alle sue porcate. Segue...
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