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Davanti lo specchio non so chi sei. "L'inizio di Alexia"


di Alexia8
28.02.2016    |    9.860    |    6 9.2
"Mi fece sollevare, avevo un po paura, mi tranquillizzò accarezzandomi dolcemente e mi fece salire sul letto, mi venne naturale poggiare solo le mani e le..."
É strano fare valutazioni sulla mia sessualità, non sono un maschio effemminato che può diventare una bella signorina, e non sono nemmeno un omone barbuto che diventa un travestito poco piacevole da guardare.
Sono semplicemente 2 personalità separate completamente tra loro, che inseguono la bellezza perfetta come stile di vita, la figura di Alexia ha sedotto prima di tutti me stesso.
Sono nata per gioco e curiosità, la classica voglia matta che ha iniziato tutte le trav, non serve spenderci troppe parole.
Comprai un po per volta per non essere scoperta indumenti da internet, in principio solo perizomi, calze, e qualche fondotinta per mascherare la mia natura, mi eccitava quel mio gioco.
Poi vedendo che i risultati erano inaspettatamente buoni, ordinai la mia chioma ramata... dopo una settimana di indecisione.
Fu quello il giorno cruciale, quando finita di prepararmi misi i miei nuovi capelli cambiò la mia immagine allo specchio, era qualcosa di completamente nuovo, ne ho viste molte di sorelline ma quella naturalezza allo specchio mi stregava e spaventava in parte, non era un travestito quella era una ragazza piú che bella, e li capii che da quel mio gioco non ci sarebbe stato mai piú ritorno.
Scattai le prime foto di Alexia, ed iniziai a metterle online nell'anonimato piú assoluto, cercavo risposte, volevo sapere se quella femminilità la intuivo solo io come perversione personale o se era reale.
Presto fui sommersa da mail, la cosa mi eccitava da morire, conobbi un uomo di Roma, sui 50 che sapeva usare le parole giuste per raggirarmi, ed iniziai a sentirlo per telefono.
Passarono 3 mesi a sentirci tutti i giorni mentre continuavo la mia vita normalissima, quando in fine presa dalla voglia terribile di dare sfogo ad Alexia mi proposi io per vederci, dato che lui mi dava i miei tempi.
Ci incontrammo per cena, io ero in tenuta normalissima da maschietto, anche se avevo gia un filo di fondotinta che rendeva la mia pelle liscissima e i miei occhi chiari gli facevano mille promesse mentre mangiavamo a tavola.
Ero stranamente a mio agio, lui mi faceva il piedino sotto il tavolo mentre io gli sorridevo come una cretina.
Finita la cena aveva preso una camera per la notte, era il momento di decidere che direzione avrebbe preso la mia vita, presi la mia roba e facendomi coraggio mi avviai in camera mentre lui rimase al bar ad attendermi.
Inizialmente presi le mie cose ma mi tremavano le mani, pensavo non sarei riuscita a truccarmi, poi con qualche respiro profondo mi calmai.
Mi truccai con il giusto tempo in modo impeccabile, indossai il mio intimo, autoreggenti bianche che davano in mostra la mia pelle liscissima, ero perfetta quella sera e me ne rendevo conto. Mi stesi in intimo sul letto e aspettai.
La porta si aprí dopo non molto e lui entrò, il suo viso era diverso, aveva la voglia nel suo sguardo e forse si aspettava di trovare qualcosa di peggiore.
Rimase in piedi e non disse niente, io non sapevo che fare, presi coraggio mi alzai dal letto e andai verso lui con passo elegante, la vergogna era passata, gli poggiai una mano delicatamente sul petto, mi tremavano le labbra, e fu li che tutto si sciolse e mi baciò.
Per la prima volta venivo baciata come donna, e stranamente mi piaceva, ma sapevo che lui era speciale per me. Mi sentii le sue mani sul culo farsi piú audaci e palpare con piú insistenza, quasi a sollevarmi, io ricambiai scendendo con la mia mano sul suo pacco per sentire la sua eccitazione.
Con naturalezza gli sciolsi la cintura, gli sbottonai i pantaloni e infilando la mia manina gli tirai fuori il menbro gia terribilmente duro ed eccitato.
Mi inginocchiai davanti a lui ed iniziai una lenta sega, gia ne avevo fatte prima, lo muovevo avanti e in dietro ed ogni tanto passavo la lingua sulla sua punta a raccogliere l'umido che si formava, amavo il suo sapore.
Lo presi in bocca per portarlo al massimo dell'erezione, non avrei mai smesso di assaporare quello stupendo pezzo di carne tra le mie labbra, ma la sua resistenza si esauriva, e quella serata non era per un pompino.
Mi fece sollevare, avevo un po paura, mi tranquillizzò accarezzandomi dolcemente e mi fece salire sul letto, mi venne naturale poggiare solo le mani e le ginocchia e restai ferma a quattro zampe come un animale femmina che invita il maschio.
Lo sentiro accarezzarmi e passarmi il dito con il lubrificante tra il perizoma scostato, poi entrare un po dentro ed iniziai a scaldarmi, la paura era voglia adesso.
Dopo in po di suo giocare e mettermi a mio agio sentii qualcosa di caldo, duro e diverso poggiarsi sul mio buchino, e capii che era il momento.
Il respiro si fece piú pesante mentre iniziava a spingere contro il mio culo, non passò molto che la grossa testa del suo cazzo fu dentro di me, bruciava tanto ma non potevo definirlo dolore, la mie eccitazione lo succhiava dentro di me, quasi come se fosse un canale gia a perto.
Iniziai a spingere il mio culo verso di lui mentre mi veniva da ansimare e da godere.
Fu presto dentro di me, non ci volle molto ad abituarmi, e lo iniziai ad incoraggiare a scoparmi, iniziava a muoversi dentro con maestria e senza fretta, da prima piano, poi si fece piú pesante, mi prese i fianchi e li mi sentii completamente sua, mi scopava con forza e io non capivo piú nulla persa in quelle sensazioni nuove e travolgenti.
Mi sembrò un eternità quel suo spingere dentro di me ed ansimare come un animale, fino a quando i suoi affondi entrarono piú dentro e sentii il suo liquido caldo nella pancia, aveva goduto del mio culo e questo mi dava terribilmente soddisfazione.
Mi schiarii le idee e mi ricomposi, parlammo a lungo del fatto che aveva atteso tanto per non rischiare di perdermi, per costruire un rapporto di fiducia e duraturo, lo baciai ancora e riposai tra le sue braccia.
La mattina andai via, buttai via quel numero di telefono e cancellai la mail, non lo rividi mai piú, perché era definitivamente nata Alexia e lei é cosí, ogni volta che la vedo allo specchio promette sensazioni uniche, ama col cuore i suoi amanti ma non é di nessuno.
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