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"UN ORGANIZZAZIONE... PERFETTA!" atto Secondo


di pupona65
30.03.2015    |    1.688    |    7 9.8
"Ci raggiunsero subito dopo, mentre noi, dopo che diedi il tempo utile a Morena di visionare, con ammirazione, la nostra stanza dei giochi, ci facemmo già..."
"UN ORGANIZZAZIONE....PERFETTA !"

- atto Secondo -

Il giorno seguente, il martedì, ci alzammo con in mente ancora vivo, il ricordo della bella serata appena trascorsa con Lussy, ma già il nostro pensiero andava per la serata in arrivo: quella da noi organizzata, per giocare con DUE 'sorelline'.
La nostra 'macchina organizzatrice', ci aveva portato a concludere per quella sera, con due 'sorelline' che avevano acconsentito al nostro desiderio, di provare a giocare con due trav.
Una era Monia e l'altra Morena (entrambi i nickname sono di fantasia). Neanche loro si conoscevano, ma decisero entrambe di accettare quell'appuntamento 'al buio' proprio perchè in precedenza, si erano cercate per un tot periodo, ma non ci erano mai riuscite, non trovando mai il giorno giusto o il momento giusto: ecco che anche in questo caso, la nostra 'potente organizzazione' riuscì in questo intento.
Definiti gli orari e lasciato loro il nostro indirizzo, aspettammo fiduciosi e con entusiasmo che arrivasse sera. Dopo quella mattinata di lavoro, il pomeriggio ci vedeva, fortunatamente, entrambi liberi e ne approfittammo per andare a fare un po' di shopping, che ormai per noi era diventato quasi una fase dei preliminari, che ci accompagnava poi più vogliosi a giocare (sia che siamo da soli o in compagnia di qualche altro partners).
Un paio di scarpe accattivanti, da utilizzare in 'quelle' occasioni.... un paio di calze a rete favolose di uno strano modello...un corpetto leopardato con reggicalze annesso…un gonnellino nero altamente sexy …insomma... tanta roba! Passai tutto il pomeriggio, con l'uccello duro, immaginando quanto sarebbe potuto accadere, ogni qualvolta li avesse indossati . Le battutine che riservavo alla mia lei, viste le prospettive della serata, ormai non si contavano....”Dai, mia cara Deborah (Compagnoni n.d.r.), stasera voglio proprio vederti come ti destreggi in slalom, tra tutti quei 'paletti '!”....... “Caro Mio Generale, stasera ci sarà il plotone d'esecuzione, tutto sull'attenti !”........ “Amore mio, ma stasera cambi lavoro? Fai la sarta ? Fai quella che 'sarta' …. da un cazzo all'altro ?” …. e via via su questa lunghezza d'onda. Lei, ovviamente divertita, stava placidamente al gioco, ma il pensiero a cosi tanto avere, le gustava comunque parecchio.
Arrivammo a casa e cominciammo i preparativi della serata. Un piccolo buffet di benvenuto per gli ospiti e via sotto la doccia, per ripulirci di ogni traccia rimastaci addosso dai postumi del lavoro . Via tutti i peli superflui dalle parti del corpo interessate nei giochi dell'occasione e vestizione per l'occasione che era ormai prossima ad avere inizio.
Io, mi limitai a indossare un paio di jeans e una camicia (banale ma semplice) mentre lei si prodigò a indossare gli ultimi acquisti fatti in giornata e come sempre accade, ogni 'straccetto' su di lei è capace di diventare il miglior capo di alta moda. Anche un semplice sacco di iuta forato per far passare la sua testa e le sue braccia, è capace di trasformarsi in un capo ad alto contenuto erotico.
La sua sensualità e il suo portamento, la rendono unica anche in questo. Una vera 'bomba sexy' !
Nel frattempo telefonò Monia, che da li a minuti si sarebbe trovata nel punto di incontro stabilito. Indossò in fretta un giaccone, a coprire quella sua tenuta accattivante e scese giù in garage, dove la nostra pandina era pronta a condurla da lei. Io nel frattempo, come il giorno prima, mi preoccupai di portare i nostri adorabili cani in giardino per evitare 'abbaiamenti' continui ed eccessivi. Fatalità volle che anche Morena era ormai in arrivo e mentre io ero fuori con i cani, e loro facevo il loro rientro in casa, Morena suonava alla porta e la mia lei era già li pronta ad aprirgli.
Ognuna di loro, con dietro il loro necessario per i preparativi della serata, si rinchiuse in una stanza, per avere la necessaria privacy a compiere la loro opera di 'trasformazione', e devo dire che di meglio non avrebbero potuto fare, mentre la mia lei aveva già fatto 'comunella' con Monia, che mostrava un'accentuata femminilità anche nel solo modo di proporsi.
Rientrai con i cani, che quasi non si accorsero della presenza in casa di persone a loro estranee e assicurandomi che tutto fosse tranquillo, mi concentrai su quello che era il 'buffet di benvenuto', mentre la mia lei si rendeva disponibile ad ogni esigenza avessero potuto avere le 'nostre ospiti'.
La prima a scendere le scale, pronta per la serata fu Monia. Un immagine che rispecchiava fedelmente quella che avevamo visto nelle foto …. ma che dal vivo, trasmetteva maggiormente la sua solare gioia ed allegria. Dopo pochi minuti scese giù Morena, anch'essa rispecchiante la propria personalità, un po' più scura e riservata, quale mistress, il ruolo che lei dichiarava essere.
Giunti tutti in sala, ci salutammo a modo e ci accomodammo sul divano per iniziare la serata, dialogando per potersi conoscere maggiormente e lasciandoci tentare dalle prelibatezze che avevamo preparato. Dell'ottimo vino rosso e uno spumeggiante prosecco, bagnavano le nostre labbra, che già si pregustavano il dopo.
Una buona oretta trascorsa tranquillamente in salotto a fare.... 'salotto'... smaggiucchiando e sorseggiando, e l'empatia nata tra la mia lei e Monia, andava sempre più manifestandosi, quasi da scorgere una vera complicità, che avrebbe portato ottimi risultati sull'esito della serata. Le chiacchere e le risate si inondavano copiose, nelle varie argomentazioni ed io ero estasiato da quanto accadesse e la mia sensazione appariva era sempre più netta, che quella sarebbe stata proprio una gran bella serata.
Cominciai io con l'invitare Morena a seguirmi su di sopra, mentre le 'due nuove amichette' ( la mia lei e la simpaticissima Monia) si impegnavano nel darsi gli ultimi accorgimenti, andandosi a rifare leggermente il trucco, già segnato dalle loro inarrestabili risate e completando il tutto con pisciatina e bidè. Ci raggiunsero subito dopo, mentre noi, dopo che diedi il tempo utile a Morena di visionare, con ammirazione, la nostra stanza dei giochi, ci facemmo già trovare sul letto, nel quale Morena, mi ci aveva quasi 'sbattuto' sopra, spogliandomi in fretta dai miei jeans e camicia e 'strappandomi' quasi le mutande di dosso. In men che non si dica, con il suo fare da mistress, me la ritrovai a cavalcioni sopra, intenta ad accarezzarmi l'uccello, facendolo crescere tra le sue sapienti mani, e affiancandogli il suo, senza permettermi di poterlo solo toccare. Molto eccitante la cosa !
Le sentivamo salire le scale, sia per lo scricchiolio dei gradini della scala, di legno massiccio ma con le alzate a vista e quindi con quel caratteristico 'rumore' e sia dall'echeggiare delle sottili risa che continuavano imperterrite in ogni loro battutina. Come due adolescenti in gita scolastica, che una volta arrivata la sera, in albergo ci si organizza per simpatiche serate tra compagni di classe.
Entrando, ci trovarono in quella posizione e subito capirono (forse) che era forse finito il momento di ridere e scherzare (ci credete voi ?? Io non credo... ehehehhe....! n.d.r.) e di passare ai fatti e finalmente, unendosi a noi, iniziò la serata. Era la prima volta che ci trovavamo in quella situazione... un pò l'imbarazzo e un po' il non saper 'dove mettere le mani', ci rendeva leggermente 'bloccati'.... ma quel genio di Monia, rese tutto molto più facile.
Prese il mio uccello tra le le mani, togliendolo da quelle di Morena, e cominciò a succhiarmelo dolcemente. Poco dopo vidi Morena, ormai discesa da quel ruolo dominante sopra di me, che con la sua testa affiancò quella di Monia, alternandosi con lei , nel farlo. La mia lei, non restò certo a 'bocca vuota'.... andò dritta dritta sull'uccello di Monia che fino a poco prima era stata la sua 'compagna di merenda' e che ora era diventata la sua 'compagna di gioco'. E i mugugni a bocca chiusa (tranne me che ero l'unico, in quel momento, a non aver nulla in bocca) cominciarono a nascere. Si cambiarono spesso di posizione nel chi o cosa succhiare, fino a quando anch'io volli avere qualcosa con il quale 'intrattenere un discorso orale' e lasciai il mio uccello a contenderselo tra la mia lei e le sue due 'sorelline' e mi fiondai sulla topa della mia lei, come sempre eccitatissima da queste 'evoluzioni' e la cominciai a leccare..'profumatamente'....!
Quale 'piccola Giamburrasca', Monia, ogni qualvolta incrociava lo sguardo della mia lei, la provocava, istigandone il sorriso e questo credo, fu il filo conduttore della bellissima serata. Quella complicità, mai vista in lei in altre situazioni e con altri pur piacevoli compagni di gioco, era totalmente nuova e scatenava in me...in lei...in noi..., un nuovo modo di vivere la cosa, rendendoci ancora più felici nel condividere tutto ciò.
Qualche dildo, adagiato in precedenza sul letto, cominciò ad essere utilizzato, ora in un buco, ora in un altro, ma passammo poi, dalla fase 'orale' alla fase 'della pratica' improvvisamente, quando Monia mi disse, ovviamente con tutta la sua simpatia, esortadomi nel farlo...” E' da molto che non lo prendo... ti prego, dammelo , ma … fai piano che ormai non sono più abituata!”.... e con l'aiuto della mia lei, la preparammo per la penetrazione. Gli lubrificò il buchino bene bene mentre io indossavo il preservativo sul mio uccello, impregnato di saliva di tutte e tre le 'compagne' di gioco (Monia, Morena e la mia lei) e mentre ero quasi pronto per metterglielo, piano piano come da lei voluto e richiesto, mi fermò dicendo...”Aspetta,aspetta, passami il cuscino... che me lo metto sotto la schiena, in modo di aiutare te nella posizione, e sentirlo meglio io.!”... “La regola del cuscino; non tutti la conoscono e non sanno cosa si perdono!”... e ci regalò un'altra breve risata, prima di regalare a me quel piacere che avrei avuto da li a breve nel prenderla in quel modo.
Cominciai, come da lei richiesto, piano piano e avvertìi quella piacevole sensazione di avvolgimento completo, lungo tutto il mio uccello, fermandomi spesso, per poter lasciar dilatare dolcemente quelle sue avvolgenti pareti anali. Tra gemiti di piacere e di dolore, mi susurrava ...”Fai piano... Fermati.... Aspetta un attimo... Vai adesso... Piano... Piano, piano... Vai.... Fermati... Continua....!”.... fino a quando, tutto dentro, cominciai a muoverlo con più continuità.
Morena, che invece non vedeva l'ora di affondare il suo uccello dentro la mia lei, la prese da dietro. I nostri sguardi (quello mio e quello della mia lei) perfettamente di fronte l'uno con l'altro, si incrociavano, per il piacere di quello che stavamo vivendo. Io prendevo Monia e lei veniva presa da Morena. Quasi come se lo stessi facendo io con lei, tanta era la complicità che ci univa. Niente di più bello ! Il mio uccello si inturgidiva a codesta visione, di lei che guardandomi, gemeva con piacere sotto i colpi di Morena, e cosi vista, così eccitata, sapevo che da li a poco avrebbe avuto il piacere di godere.
Sfilai il mio uccello dal culetto di Monia, che ormai si era ben dilatato, mi tolsi il preservativo e invitai la mia lei a mettersi a pecorina per me che con piacere, smise di farsi 'stantuffare' da Morena, per porgermi su un piatto d'argento la sua bagnatissima vagina, pronta da li a poco ad inondarmi con il suo caldo nettare. E così fu ! Un orgasmo reciproco in piena regola. Questo determinò la voglia di fermarsi per 'riprenderci' da quello stato e tornò, senza nessun minimo indugio, quella voglia di ridere e scherzare che solo per poco ci aveva lasciati, quelli per poter vivere con la serietà dovuta, quei piacevoli momenti.
Una boccata di fumo, che le vedeva tutte e tre coinvolte (tranne me, che ormai da quasi due anni ho smesso di fumare, grazie all'aiuto di quella elettronica) e ripartimmo per un secondo tempo ancora più allegro ed animato. Prima però Morena, volle che io la possedessi da dietro, e lo feci, con il piacere della mia lei, che assisteva compiacente. Consumammo un infinità di preservativi quella sera. Ma ancora non avevamo idea che anche una bottiglia di tequila, si sarebbe esaurita da li a breve.
La mia lei, vista la complicità totale con Monia, decise quindi di legarla al letto mani e piedi, e totalmente consenziente, dopo avergli fatto indossare anche una simpatica parrucca da fata turchina, cominciò a cospargergli il corpo di tequila, sale e succo d'arancia, dove ognuno di noi se la gustava. Io e la mia lei continuammo a iosa, in questo inebriante sorseggio di tequila, insaporita anche dalla sua pelle totalmente depilata e morbida, Fino a quando, insieme, gli misimo il preservativo al suo uccello e lei (la mia lei) gli salì sopra a cavalcioni, in quella danza, dove lei riesce a dare il meglio di se (Flashdance gli fa una pippa !!!) mentre Morena decise che era giunto il momento di esplodere anche lei di piacere, e porgendo il suo uccello, nella bocca di Monia, ci restò fino a godere.
Fu l'apice della serata che stava ormai volgendo al termine. Rimasimo un bel po su quel letto, a sorridere di noi, anche per effetto della tequila che ormai, unita al vinello e quant'altro avessimo bevuto in precedenza, cominciava ad avere il suo effetto su di noi. Una bellissima serata con una degna conclusione che l'ha resa molto, molto differente da tante, seppur piacevoli 'serate' fatte.
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