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Due donne e ancora vergine.


di sense40
04.12.2010    |    15.048    |    0 7.4
"D'improvviso Gianni si alzo' per uscire dalla stanza..."
Mi chiamo Stefano e mi piacerebbe sapere se sono riuscito ad eccitarvi con i miei racconti, così se sono stati di vostro gradimento non esitate a scrivermi alla mia mail:[email protected]. Vi aspetto!

Ero li, in quella stanza illuminata da un fascio di sole pomeridiano che filtrava attraverso le persiane accostate. L'aria secca e ferma cominciava a darmi fastidio, ma forse, piu' di tutto, era la situazione in cui mi ero andato a cacciare che mi dava fastidio. Ero seduto sul letto con le mani che affondavano nelle lenzuola stringendole quasi volessero strapparle. Ero teso. Non avevo ancora mai fatto sesso con una ragazza, eppure ora che si avvicinava il momento quasi non volevo piu' perche' tutto sarebbe successo come non mi sarei mai aspettato. Piu' volte la tentazione di alzarmi ed andar via mi attraverso' il corpo e la mente, ma ormai ero li vittima dei miei stessi giochi. Davanti a me Mirella, una ragazza, una donna di 32 anni, bella, sensuale come certe donne che attirano la mia attenzione, quasi fossero calamite, quando le intravedo fugacemente nelle vie del centro. Sapeva che per me era la prima volta e per l'occasione aveva preparato una sorpresa; cosi' mi disse quando ci incontrammo. Venne sola all'appuntamento. Ci incontrammo nel primo pomeriggio ad un bar. Mi riconobbe immediatamente, anche perche' a quell'ora il bar era semideserto. Si comporto' subito come se mi conoscesse da tempo: un ciao, un abbraccio poi un bacio. Appena la vidi rimasi estasiato da tale visione, non immaginavo di incontrare una donna cosi' bella. Bionda, alta, bellissima. Aveva un tailleur nero con sotto una maglietta rossa un po' ampia, che lasciava intravedere benissimo il suo bel seno sorretto da un reggiseno bianco di cui intuivo il disegno. La maglietta aveva una scollatura generosa che lasciava scoperto il suo collo e si spingeva fin quasi alla congiunzione dei due seni dove poggiava un bellissimo ciondolo dorato. Dalla gonna corta sfilavano giu' due gambe bellissime coperte da un paio di calze che le rendevano ancora piu' belle e sensuali. Lei sembrava volare su quelle gambe tanto erano agili e perfette, sfinate inoltre da un paio tacchi alti che la elevano ancora di piu'. "Come stai??" mi disse. "Insomma" risposi. Capi' subito che un po' mi vergognavo e che la mia timidezza, fino a quel momento celata, ora emergeva. Mi invito' a prendere qualcosa da bere, e sebbene non volessi nulla mi lasciai convincere. Seduti al tavolo cercava chiaccherando di farmi sentire a mio agio, ma era una situazione fuori dal comune per me. Mi teneva dolcemente la mano e ogni tanto mi passava l'altra tra i capelli, quasi per pettinarli. Mi diceva che le piacevo molto e che quella giornata non me la sarei dimenticata facilmente, soprattutto perche' aveva organizzato un bella sorpresa per la mia "prima volta". Io sorridevo, chiedendomi cosa avesse organizzato, ma non osando chiederlo a lei. Pian piano mi adattavo alla situazione del momento, finche' stavamo seduti li' al bar nulla poteva accadere. Mi disse che Gianni, suo marito, era rimasto a casa ad aspettarci, del resto il suo giudizio su di me non contava, dovevo piacere a lei e basta, e le piacevo. Per me era la prima volta che una donna mi diceva che le piacevo molto, che la eccitavo, la cosa mi dava piacere e mi faceva inevitabilmente sentire sicuro. Mi disse che non era mai andata con un ragazzo vergine e questo la eccitava ancora di piu'. Passo' poco piu' di mezz'ora quando mi disse che dovevamo andar via. Mi chiese di aspettare un attimo, che andava a pagare e a fare una telefonata. Il cuore mi batteva a mille, ero sempre incerto se fuggire via o restare al gioco, ma lei torno' in un attimo, o almeno cosi' mi sembro'. Mi prese sottobraccio e mi porto' verso casa sua. E.... eccomi qui, nella stanza. Lei era davanti a me, ancora vestita, si era tolta solo la giacca. La maglietta che aveva lasciava scoperte le sue braccia bianche e morbide. Mi disse che per la sorpresa dovevo aspettare ancora un poco. Nella stanza non eravamo soli. Li', in un angolo, vicino alla porta, c'era Gianni seduto su una poltrona. Vestito. Era un uomo sulla quarantina ne' bello, ne' interessante, cosa ci trovava mai quella bella donna in quell'uomo cosi' "normale" mi venne da pensare. Lui ci guardava, mi saluto' con un gesto quando mi accorsi di lui, ma rimase li a guardarci senza muoversi. Lei comincio' a tranquillizzarmi chinandosi su di me e sussurrandomi parole dolci all'orecchio. Sentivo il suo alito caldo posarsi sul miei lobi, sempre piu' vicino, sempre piu' caldo, le orecchie ora mi stavano andando a fuoco, ma le sue labbra umide arrivarono a palcare il calore. Poi la sua lingua mi carezzo' un lobo, poi l'altro e un dolce refrigerio percorse il mio corpo. Fino a quel momento ero rimasto fermo, quasi immobile, ma chiusi gli occhi e lasciai fare a lei, mentre provavo un piacere bellissimo La sua lingua e le sue labbra percorrevano il mio collo, soffermandosi a mordicchiare una volta un orecchio una volta l'altro. Sentii le sue mani scendere sul mio corpo, penetrare nella mia camicia per toglierla. Le sue mani fresche ora toccavano il mio corpo, la mia schiena, che si inarcava in brevi brividi. Intanto cominciavo ad eccitarmi, ormai avevo abbandonato ogni freno, ogni idea di fuga lasciando posto al solo piacere che stavo provando e che avrei provato di li a poco. La sua bocca ora scendeva sul mio petto baciandolo tutto, sofferermandosi sui miei capezzoli per morderli, quasi per mangiarli. Cominciai anche io a farmi coraggio e posai le mie mani su quel seno sodo che aveva, le sollevai la maglietta accarezandole i fianchi salendo su fino a quel reggiseno bianco che mi eccitava da morire. Sorrise, le facevo un po' di solletico in quel modo. Mirella ora mi stava baciano li, sul pube, ma ancora indossavo i miei jeans e non sembrava affatto intenzionata a togliermeli, si divertiva a vedere, a stuzziacare e a mordicchiare il mio pene duro sotto la stoffa, quasi a farlo soffrire. Ci voleva poco a capire che ormai ero abbastanza eccitato, e lei fermo' il gioco improvvisamente. Mi disse che tra poco la sorpresa sarebbe arrivata e che dovevo prepararmi. Comincio' a spogliarmi a levarmi quel poco che mi era rimasto in dosso, solo i jeans, facendomi rimanere in boxer. Mi vergognavo un po' della mia erezione che non riuscivo a nascondere. Mi fece dinuovo sedere sul letto e mi lego' le mani dietro la schiena. Non volevo, ma ormai avevo fatto 30 e potevo e dovevo fare 31! Poi lei prese a spogliarsi davanti a me in un modo cosi' eccitante che solo perche' avevo le mani legate non potei masturbarmi. Comincio' lentamente a togliersi quella maglietta rossa che le avevo stropicciato poco prima venendomi vicino e facendo dondolare il suo seno a pochissima distanza dal mio viso, non esitai troppo ad avvicinarmi per leccarglielo, ma lei si ritrasse volendo aumentare la mia eccitazione che ormai quei boxer non nascondevano piu'. Poi, lentamente si abbasso' la lampo della gonna, e mettendomi il suo bel culo in faccia mi disse "tiramela giu con i denti!" Non fu facile perche' era abbastanza stretta, e perche' mentre cercavo di farla scedere il mio naso strusciava contro le sue natiche d'oro, il suo odore mi riempiva le narici e gli occhi non vedevano altro che la sua carne. Le mie labbra strusciando sulla sua pelle percepivano la sua eccitazione che andava aumentando sempre piu'. Passate le anche la gonna cadde a terra da sola. Ora davanti a me si apriva uno spettacolo eccezionale, avevo il suo culo e la sua fica a pochi centimetri di distanza. Infatti era rimasta con le sole calze autoreggenti le scarpe, niente slip. Avevo tutto a pochi centimetri e mi sentivo irrimediabilmente attratto da quello spettacolo, e mentre lei metteva a disposizione il suo posteriore mi invito' a baciarla dove piu' mi piaceva. Avrei voluto abbracciarla, toccare quelle parti con le mie mani, ma erano legate dietro di me e potevo solo avanzare con le mie labbra e la mia lingua. Leccai da dietro le cosce fino a salire verso il suo buchetto per baciarlo dolcemente, inumidirlo con la mia saliva, tentando di penetrarlo con la lingua, ma non era cosa facile. Il suo odore era fortissimo ora, sentivo che si stava eccitando molto, anche perche' cominciava a muovere molto il suo bacino accompagnando i movimenti della mia bocca. D'improvviso Gianni si alzo' per uscire dalla stanza. Cavolo! mi ero completamente dimenticato di lui, non immaginavo affatto che sarei riuscito a fare tutto quello con uno spettatore, eppure lui era stato li a guardarci. Perche' era uscito? Dove era andato? Cominciai ad avere qualche timore, la sorpresa doveva essere vicina. Mirella intanto si era girata sedendosi a calvalcioni su di me mi guardo' negli occhi avvertendomi che la sorpresa era arrivata. Mentre aspettavamo, sentivo il calore della sua fica sul mio cazzo dove si era seduta e dove si stava strofinando ora. Avvolgendomi in un abbraccio porto' il mio viso tra i suoi seni, ora liberi dal reggiseno, lasciando che glieli baciassi a non finire. Sentivo benissimo i suoi peli ispidi strusciarmi sulla cappella ormai di fuoco e cio' stava per provocare il primo orgasmo, ma lei era talmente brava da intuire quando era necessario fermarsi per darmi riposo. Aveva la fica bagnatissima e lo capii da quell'umido che in un istante attraverso' i miei boxer quando lei si poggio' su di me. Mi stringeva forte a se'. Poi d'un tratto mi spinse giu' sul letto, e comincio' ad avanzare verso di me rimanendo sempre a cavalcioni, per impedirmi di muovermi. Del resto potevo fare ben poco con le mani legate e con lei sopra di me! Avanzava e man mano che saliva verso il mio viso sentivo la sua fica calda bagnarmi prima l'inguine, poi la pancia poi il petto. Ora era ferma su di me, leggermente poggiata sul mio petto, sentivo scendere sul mio collo tutti i suoi umori, vedevo i suoi peli chiari a pochi centimetri dalla mia bocca e la mia lingua gia' cercava di assaporarli. Mi diceva che avevo un corpo stupendo e che quel pomeriggio non lo avrebbe mai dimenticato, ma nemmeno io lo avrei mai dimenticato. Troppo preso nell'osservare la sua fica, non mi accorsi di chi era entrato nella stanza, vidi solo due ombre, di cui una era Gianni che aveva ripreso posto sulla sua poltrona. E l'altra chi era? Avevo un leggero timore, ma...
Sentii delle mani togliermi i boxer, ormai ero rimasto completamente nudo e nell'impossibilita' di movermi, vittima di quel "gioco".
Mirella si volto' un attimo indietro, poi dinuovo verso di me e avvicino' la sua fica alla mia bocca. Contemporaneamente sentii il mio cazzo inumidirsi d'improvviso, un calore invaderlo in modo strano, poi un bacio e una lingua cominciava ad assaporarlo. Qualcuno o qualcuna mi stava succhiando il cazzo ormai duro. Me ne fregai di sapere chi fosse, uomo o donna in quel momento non mi poteva importare, avevo in faccia la fica di una bellissima donna. Io ero solo la mia lingua e le mie labbra, il resto del mio corpo non contava nulla, attratto solo dal piacere di assaporare Mirella, che mi inondava di piacere. Stupendooo! Venni quasi subito, inondando del mio sperma la bocca che mi succhiava. Sentivo che tutto quello che veniva fuori era risucchiato da quella bocca che non lasciava andar via nemmeno una goccia del mio sperma. Leccava il mio pene come un gelato pulendolo dei miei uomori e lasciando uno strato di saliva calda. Sentivo le mani di Mirella e altre due mani toccare il mio corpo, era una sensazione fantastica! Anche se ero gia' venuto provavo un piacere incredibile nel vedere Mirella che si muoveva sempre piu' su di me e il suo viso esprimere il piacere stava provando godendo moltissimo. La sentivo mugolare, si muoveva sempre piu', stava per arrivare all'orgasmo, e questo mi eccito' nuovamente. Il mio cazzo si stava dinuovo indurendo tra quelle labbra che mi stavano sconvolgendo di piacere. Quando lo sentii unovamente dritto dissi "Dai Mirella, scopami", lei si alzo' per avvicinarsi al mio membro ormai duro, dritto e bagnatissimo di saliva. Quando Mirella si scosto' vidi una ragazza mora, che era li, in mezzo alle mie gambe mentre continuava a succhiare il mio pene che ora era dritto come un palo, era nuda, magra, sembrava bella, aveva delle lunghe mani che mi accarezzavano le gambe, il ventre e massaggiavano il mio pene. Mi sembrava un sogno, non capivo piu' nulla.
Io due donne, e uno spettatore! Assurdo!
Girai uno sguardo a Gianni che nel frattempo si era eccitato e si stava masturbando velocemente guardando la scena, sembrava non avere alcuna intenzione di partecipare (meno male!).
Ero in totale balia di quelle due donne che mi toccavano e baciavano ovunque senza lasciarmi capire chi delle due fosse, Mirella si alzo' sul mio cazzo, pronta a riceverlo dentro di lei. Vidi e sentii le mani dell'altra che dirigevano il mio membro all'interno della fica di Mirella. Calda, umida, bellissima. Il mio cazzo scivolo' in un istante dentro di lei, con un suo gemito improvviso. L'altra, che si chiamava Carmen, leccava proprio li, dove la sua fica avvolgeva il mio pene, mentre con le mani accarezzava le mie palle. Grattava con quelle sue mani lunghe il mio scroto procurandomi un piacere incredibile, e mentre Mirella si muoveva sempre piu' velocemente su e giu su di me, sentii che Carmen si avvicinava al mio buchetto. Cominciava a girarci intorno finche'... non provo' a penetrarmi leggermente. Provai una breve contrazione, poi cedetti al piacere, lasciai che mi penetrasse un altro poco, poi la vidi estrarre il dito e leccarlo con immenso piacere. Carmen si avvicino' a me, e mi mise il suo culo in faccia. Era piccolo e sodo, e mi invito' a leccarglielo mentre lei si legava a Mirella in un amplesso stupendo baciandola. Non ce la facevo piu', stavo scoppiando, non capivo piu' nulla. Avevo le mani legate, Mirella (che non vedevo) mi stava scopando mentre si baciava con Carmen, ed io baciavo e leccavo il buchetto di Carmen. La stanza si riempi di mugolii, non distinguevo i miei dai loro, si sentiva distinta solo la voce di Gianni che apprezzava lo spettacolo con dei "Bravi! Bravissimi! Mirella sei stupenda! Godo da morire!".
Non resistetti a lungo in quel triangolo tremendo, venni dentro Mirella che accolse tutto il mio sperma con gemiti di piacere incredibili, mentre anche Carmen mugolava baciando freneticamente Mirella. Quel che successe dopo non lo ricordo bene, perche' ero tanto spossato che caddi in un breve ma intenso sonno. Quando mi risvegliai nudo in quel letto avevo un lenzuolo che mi copriva, vicino a me c'era il cordone che mi aveva tenuto legate le mani. Mi voltai verso la finestra, ormai era pomeriggio inoltrato ed io dovevo andar via. Tentai di alzarmi, ma ero veramente distrutto. Rimasi seduto sul bordo del letto per un poco, ma poi raccolsi le ultime forze e mi alzai per rivestirmi, raccogliendo i miei vestiti sparsi per la stanza. Una volta pronto uscii dalla stanza per andare, in casa era rimasta solo Mirella, appena uscita dalla doccia. Aveva un aspetto anche lei un po' provato, ma sembrava soddisfatta e felice. La salutai, e lei strizzandomi l'occhio si avvicino' a me e dopo avermi sussurrato all'orecchio "sei stato bravissimo!" mi diede un lungo bacio nel quale la sua lingua mi invase totalmente.
Poi andai via.

Mi chiamo Stefano e mi piacerebbe sapere se sono riuscito ad eccitarvi con i miei racconti, così se sono stati di vostro gradimento non esitate a scrivermi alla mia mail:[email protected]. Vi aspetto!
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