Il seguito del carsex

E così, terminato con la duplice venuta l'incontro originato dal carsex, ero pronto ad andare via, ma non prima di aver fissato con loro un nuovo appuntamento per tre giorni dopo.
All'orario stabilito mi presentai alla loro porta e lui, aprendone appena lo spazio sufficiente mi fece entrare e accomodare nel salotto che già conoscevo. Lei era lì, in una vestaglietta leggera che copriva tutto senza nascondere niente e sotto questa indossava solo le mutandine. Un bacio casto sulla guance per salutarci (anche perchè parlando lingue diverse non era facile comunicare) e mi dissero di sedermi nuovamente sullo stesso divano da cui ero stato spettatore la volta precedente. Mi misi comodo ed il loro show cominciò (probabilmente riprese, poichè credo fosse già in corso prima del mio arrivo). Lei tolse la vestaglietta permettendo la visione delle sue tette, piccole ma ben formate, che accarezzavano il torace di lui, e quindi lui, nuovamente seduto sul divano con l'erezione svettante, mi guardò fisso negli occhi mentre lei apriva la bocca sulla sua asta. Per quasi tutto il pompino io e lui ci guardammo negli occhi, ma quando proposi (a gesti) di alzarmi, finalmente stavolta me lo permise e mi feve avvicinare ai loro corpi. Ormai nudo anche io, mi toccavo con calma e facevo in modo di mostrare il mio palo duro e gonfio agli occhi di lei. Senza una parola tra loro, segno evidente di qualcosa concordato in precedenza, lei si alzò, girò intorno al divano su cui lui era seduto e si mise appoggiata alla spalliera, con la schiena verso il centro della stanza. Lui si pose in ginocchio sul divano guardandola e capii dai suoi sguardi che potevo tentare una carezza. Mi spostai alle spalle di lei e iniziai la carezza sul suo bellissimo culetto, che lei maliziosamente spingeva all'indietro. Mi avvicinai ancora e mentre le posavo le labbra sul collo, da dietro, le feci sentire nel solco delle natiche la prepotente voglia che mi aveva messo. Inizialmente scansò con la mano il contatto, ma dopo pochi secondi me lo prese in mano sempre rimanendo con il pene di lui tra le sue labbra. Non ci volle molto per cedere alla mia insistenza... da dietro le massaggiavo con la mano destra la fica bagnata e le carezzavo il seno appuntito con la sinistra. Mi appoggiai alla sua schiena e sostituii la carezza della mano destra con uno strusciare del mio cazzo lungo tutto il solco della fica. Realizzai in quel momento che non mi stava più respingendo e mi accorsi che, anzi, stava divaricando le gambe in modo da farle rimanere sempre coperte alla vista del compagno, ma più accessibili al mio membro che ormai era deciso ad entrarle dentro. Non so esattamente cosa lei mi abbia sussurrato nell'orecchio, ma immediatamente dopo mi ha dato un profilattico che ho immediatamente utilizzato... appena ha sentito il cazzo farsi strada dentro la sua fica, bagnatissima e aperta, ha immediatamente stretto i muscoli donandomi una sensazione ancora più totale. Non sono riuscito a durare molto.. dopo poco ho spinto ancora più forte e più a fondo per farle sentire il palo fino in fondo e mi sono lasciato andare ad una copiosa sborrata. Non ricordo la sequenza dei fatti successivi che mi hanno portato a salutarli con la promessa di rivederci... ma l'incontro rimane tra i più bei ricordi