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Lui & Lei

Bettina, 2 parte


di CirconcisoTimido
03.10.2023    |    568    |    2 9.6
"Cominciò a muoversi lentamente sopra di me..."
Usciti dal negozio prendemmo un taxi. Nonostante il fatto che il mio appartamento non sia molto distante da dove lavoro, nessuno dei due aveva voglia di farsela a piedi o forse, più probabilmente, tutti e due volevano arrivarci il prima possibile
Arrivati a destinazione, salimmo al primo piano dove si trovava il mio appartamento, piccolo ma molto caldo e accogliente.
Un disimpegno, un comodo soggiorno, una cucina forse piccolina per me che mi diletto volentieri a preparare dei manicaretti, un bagno discreto, la camera da letto e un poggiolo verandato.

Una volta entrati le feci cenno di dirigersi alla nostra destra dove si trovava il soggiorno, illuminato quanto bastava dalle luci provenienti dall'esterno.
Si sedette sul divano assumendo una posa molto compita e elegante, con le gambe accavallate. Il suo sguardo era fisso su di me che ero ancora in piedi poco distante da lei, aspettava di vedere cosa avrei fatto o detto.
Le chiesi se voleva bere qualcosa di fresco o uno stuzzichino. Le elencati le varie opzioni e optò per un bicchiere di limoncello. Presi due bicchierini, mi diressi verso il frigo e li riempì. Tornai indietro verso il divano e glie ne porsi uno. Nel farlo, mi chinai e le diedi un frugale bacio sulle labbra
Non ti siedi mi chiese. Le risposi che, se non le dava fastidio, avevo il desiderio di farmi una doccia, lei acconsentì.
Le indicai lo stereo e il telecomando della TV, così se voleva poteva distrarsi fino al mio ritorno

Andai in bagno, accesi la luce, mi spogliai e mi infilai sotto la doccia.
Volevo fare veloce per non lasciarla troppo tempo sola e questo pensiero si intrecciava con quello di come era possibile che questa storia sia accaduta così dal niente e a quello che era successo prima in negozio
Chiusi l'acqua, uscì dalla doccia e mi infilai l'accappatoio. Sentii che non aveva acceso né lo stereo né la TV, o almeno non ad un volume tale da poter sentire qualcosa

Uscì dal bagno spegnendo la luce e mi diressi verso il soggiorno dove, con mia grande sorpresa, non la vidi. Mi affaccio alla cucina e neanche lì c'era .
Tornai sui miei passi e, dirigendomi verso la camera da letto, nella penombra, la scorsi all'entrata, appoggiata allo stipite della porta che scrutava l'interno.
Aveva ancora il bicchiere in mano, vuoto. Mi avvicinai a lei e le diedi un bacio sulle spalle. Lei, senza girarsi mi disse che le piaceva la stanza così poco arredata
La presi per la mano e la condussi nuovamente verso il soggiorno, le chiesi se voleva ancora un po' di limoncello. Lei disse no e, sedendosi sul divano, mi fece cenno di sedermi accanto a lei.
Seduti vicini ci guardammo, le passai una mano tra i capelli, lei appoggiò la sua mano destra sulle mie gambe.
La accompagnai verso me, verso le mie labbra. Ci baciammo a lungo, i nostri respiri erano sempre più corti, la passione e la voglia di averci era palpabile
La sua mano salì dalla mia gamba verso la cintura dell'accappatoio sfiorandomi il cazzo. Slacciò la cintura e cominciò ad accarezzarmi il petto
Cominciai ad avere caldo con l'accappatoio ancora addosso, ma ero consapevole che non era quella la causa. Il tutto era dovuto dall'eccitazione di avere davanti a me Bettina, che si stava rivelando come un'amante perfetta, dolce e molto passionale
Lei, quasi di scatto, si alzò in piedi e si tolse il vestito che, con noncuranza, lasciò cadere a terra. Il perizoma fece la stessa fine.
In controluce ammirai la forma perfetta di quel corpo a cui, in tutti questi anni, non avevo mai fatto caso e mai e poi mai avrei pensato di vedere nudo davanti a me
Si sedette sopra a me, senza prima avermi fatto togliere l'accappatoio
Cominciai a baciarle il seno, cosa che avevo capito che gradiva molto. Inarcava leggermente la schiena in modo da facilitarmi in quello
I nostri sessi erano a contatto. Lei, con sapienti movimenti, strusciava la sua figa, che sentivo già ben bagnata, sul mio cazzo.
Ripresi a baciarla sulla bocca, le nostre lingue si cercavano affannosamente
A quel punto lei prese il mio cazzo in mano e se lo fece scivolare lentamente dentro il suo sesso. Eravamo entrambi in estasi.
Cominciò a muoversi lentamente sopra di me. Allontanò il suo viso dal mio e, con gli occhi socchiusi, iniziò a guardarmi
Le mie mani erano sul suo seno che, alternativamente, accarezzavo e stringevo.
Ogni volta che lo stringevo un po' di più, lei aumentava il ritmo dei suoi movimenti e con essi, aumentavano i suoi gemiti
Ora le mie mani sono sul suo sedere e l'accompagno nei suoi movimenti. Mi chiedo, tra me e me, se è il momento di osare. Si, è il momento, mi rispondo da solo.
Così, con le dita di una mano, comincio a stuzzicare l'altra porta del piacere. La sua reazione mi è sembrata quella di chi non aspettava altro.
Dalla sua bocca, tra un gemito e un altro, esce un si prolungato. Mi lecco un po' le dite e torno a stuzzicarle, questa volta con più decisione, il buchino.
Esercito, con l'indice, una leggera pressione e provo a penetrarla. In preda al godimento più totale, lei mi sussurra di continuare, che le piace.
Entro delicatamente con il dito mentre lei si ferma nel suo andare su e giù sopra me.
Una volta entrato bene, con quasi tutto il dito, lei riprende a cavalcarmi. Ma questa volta in maniera più selvaggia, il suo volto è trasfigurato dal godimento che sta provando. I suoi gemiti sono continui, mescolati a parole sconclusionate
Mi prende la testa tra le mani, la stringe e comincia a baciarmi, sento che, come me, sta trattenendo l'orgasmo forse oltre il dovuto. A questo punto sto per esplodere, le dico di lasciarsi andare, che è il momento.
Riesco a malapena a finire la frase che l'orgasmo prende il controllo del mio corpo, mi sembra di essere in un'altra dimensione.
Quasi in contemporanea, sento la sua figa contrarsi attorno al mio cazzo e subito dopo, la scossa elettrica che ti trasporta nell'altra dimensione, prende anche lei
È tutta un sussulto, un fremito. La stringo a me in questi attimi meravigliosi, stiamo godendo assieme
Quasi sviene tra le mie braccia da tutta l'intensità del suo orgasmo. Le accarezzo i capelli e lei, rinvenendo, mi bacia con tutta la passione che ha dimostrato fin'ora
Siamo entrambi sufficientemente esausti e accaldati. Il mio sperma comincia a uscire dalla sua figa
Mi chiede se può farsi una doccia, ovviamente le dico che non c'era bisogno di domandarlo
Lei si alza, fa due passi verso il bagno e si ferma. Si gira, mi guarda e mi dice "dai, vieni con me, facciamo la doccia insieme", un invito a cui non potevo dire di no



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