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Lui & Lei

Guardandoti


di Membro VIP di Annunci69.it lupus42
17.11.2023    |    72    |    2 6.0
"Mi sono chiesto tante volte cosa è il vero piacere, dove si trova il piacere..."
Mi sono chiesto tante volte cosa è il vero piacere, dove si trova il piacere. La ricerca di questo mi ha portato ad avere tante esperienze delle più disparate, incontri furtivi, lunghi amplessi, brevi avventure di una mezz’ora e poi ho capito o forse penso di aver capito, il piacere vero è provare piacere nel dare piacere, è uno stimolo che ti scopa la testa passando dalla vista, è quella scintilla che incendia il corpo mentre osservi compiaciuto qualcuno godere di te sentirne i profumi ascoltare silenzioso i suoi mugolii di piacere, frasi sconnesse e senza logica, dichiarazioni di amore eterno solo perché toccando, accarezzando, leccando i punti erogeni si scatenano reazioni inaspettate.
Sono li seduto nudo sulla poltrona di fronte al grande letto di questa anonima stanza d’albergo, e tu li come una novella Paolina Borghese nella scultura del Canova seduta al letto nuda appoggiata alla spalliera, sguardi tra di noi, mi tocco mi masturbo lentamente eccitato senza fiatare, un filo di respiro rumoroso dalle mie labbra socchiuse, ti sfiori i capezzoli gonfi di piacere e di voglia, il tuo corpo mi anela mi chiama, ma sono stato chiaro fin da subito, sarà un lento e intenso viaggio verso il piacere, dobbiamo scoprire i nostri limiti arrivare al punto di non ritorno.
“Toccati adesso”, mi guardi con aria eccitata, getti via il bianco lenzuolo che copriva la tua intimità, oscena apri le gambe in mia direzione mi guardi mentre le tue mani scivolano dalla tua bocca lungo il tuo corpo lente scivolano sui tuoi seni, ti strizzi i capezzoli ti mordi il labbro, mi guardi mentre anche io mi tocco come un adolescente. Scivolano entrambe le tue mani sul tuo ventre, accarezzi l’ombelico, ti lecchi le dita ora sul monte di venere. Mordendoti ancora le labbra con le dita allarghi la tua vulva, sfiori il clitoride, duro, gonfio, luccicano piccole gocce di piacere che copiose scivolano accarezzandoti le grandi labbra fino al tuo buchino tappato dal plug, mi piace saperti porca, ti piace sapermi porco e autoritario, fuori dagli schemi della nostra vita di tutti i giorni come in un novello “Ultimo Tango a Parigi”, preda solo dei nostri desideri e delle nostre passioni. Nessuna domanda sulle nostre vite, qualche accenno mai chiesto ma solo spontaneamente confessato, nessun perché, nessun domani solo un oggi un adesso “Carpe Diem” il nostro motto, ed intanto le tue dita ti penetrano bagnate scivolano dentro di te e vorrei fossi, mugoli, mi guardi con gli occhi sgranati, la mia erezione è palese, il mio corpo ti vuole il tuo corpo mi chiama, “continua Troia non ti fermare”, ti ordino quasi con voce calma e decisa mentre mi alzo dalla poltrona, annuso l’aria odore di sesso, odore di te, il tuo sguardo mi segue mentre strizzi il clitoride tra le dita e mugoli a labbra socchiuse.
Sono seduto sul letto accarezzo la tua gamba, vellutata la tua pelle scivola la mia mano, ne sento i brividi sotto il palmo, chiudo gli occhi mentre la faccio vibrare come stessi accarezzando le corde di un violino, accarezzo i tuoi seni e non posso non sentire il tuo capezzolo duro e gonfio, lo strizzo lo pizzico e osservo i movimenti del tuo corpo che vibra le smorfie del tuo viso che mi anelano come cibo, come sesso.
“Fermati ora” e mentre i tuoi occhi luccicano di lussuria ed il tuo respiro affannoso dal piacere lento che ti stavi dando il tuo sguardo mi maledice, “sei un porco lo sai vero?”, “se non lo fossi tu adesso non saresti qui”, sorridi è vero quello che ti ho appena detto e lo sai, e ti piace ed è quello che vuoi.
Mi piego tra le tue gambe, sfioro con le labbra le tue cosce una scia continua di saliva che lascia la mia lingua, arrivo fino all’interno coscia e come in crudele voluto gioco perverso dopo aver sfiorato con il naso il clitoride risalgo verso i polpacci senza staccare la lingua assaporando sulle mie papille gustative l’acre e dolce sapore della tua pelle. “Bastaaa sei un bastardooooo”, languidamente mi insulti con il tuo piacevole humor e afferrandomi per i pochi capelli superstiti di un passato glorioso mi spingi con forza tra le tue gambe stringendomi poi il capo con le tue gambe a tenaglia, sorrido sei un vulcano, spingi il bacino sul mio viso, succhio il clitoride che dolce e piacevole inizia a rilasciare i tuoi umori, percorro lento e parsimonioso le tue grandi labbra pizzicandole con le mie, leggeri ti faccio pressione con i denti, mugoli, imprechi, danzi nel vortice del piacere martoriando le mie orecchie, esplodi come un vulcano urlando il tuo piacere, ricevo schizzi nella mia bocca, ingoio mentre sento il mio membro pulsare e scoppiare tra le gambe. Hai perso i sensi per un attimo o forse per un tempo indefinito, ti sei catapultata in un universo di piacere, ad occhi chiusi hai fatto un viaggio nel piacere allentando la presa, mi sollevo con respiro affannato ed il viso bagnato, le tue gambe non più in tensione ora lascive sul letto, ti guardo accarezzandoti il ventre il pollice sul tuo clitoride per un massaggio erotico, mi tiri via la mano vuoi questo momento tutto per te solo per te. E quando riapri gli occhi mi sorridi stai per dirmi qualcosa, non te ne do il tempo, di scatto sono con il bacino tra le tue gambe ed il glande grosso e rosso pieno di precum che non resiste oltre, ti penetro affondo dentro di te, un grido strozzato dalla tua bocca, sei piacevolmente sorpresa dalla mia inaspettata irruenza. Ti monto con foga mi piego su di te e le nostre bocche infuocate si incontrano le lingue si intrecciano sbavandoci contro, il suono dei nostri corpi nell’atto tanto atteso, sciacquettio di piacere, “sbattimi porco fammi tua siiii siis cosiiiii”, i tuoi piedini appoggiati sulla mia spalla, il plug che sembra voler esplodere via come un tappo di champagne ma che resiste alla contrazione dei tuoi muscoli solo perché anatomicamente concepito per restare lì, grugnisco, sudo, strizzo gli occhi e poi rallento, gli ultimi soffocati colpi del piacere per poi esplodere copioso dentro di te, schizzi del mio piacere che colpiscono le pareti dell’uretra regalandoti ancora un orgasmo intenso e profondo, i nostri umori mescolati come tante volte avevamo sognato, uniti adesso non solo dai propositi, non solo nelle sensuali telefonate, non solo dalle promesse, uniti dai nostri corpi………… per un giorno o forse per sempre.
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