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Gay & Bisex

COPPIA BSX E GAY IN SPIAGGIA


di Membro VIP di Annunci69.it ANDROMEDA1965
14.03.2023    |    414    |    0 9.0
"Finalmente il buco si aprì e la carne centimetro dopo centimetro perforò viscere ed intestino, era molto bollente e nerboruto, le spinte erano di già molto..."
Un saluto a voi tutti, riprendo dai precedenti RACCONTI (1 – 13)
Continuando dal precedente racconto, inizio l’esplorazione della scogliera sottostante il faro di Cagliari, ormai conoscevo il percorso per poterci arrivare senza alcun pericolo. Finalmente arrivò un venerdì estivo, libero da impegni lavorativi mi recai sul posto, la giornata era molto bella, caldissima e mare piatto, iniziai ad avventurarmi per la scogliera, il primo pezzo era più in vista rispetto alla spiaggia adiacente e frequentatissima, infatti nessuno si fermava, poi girato un costone di roccia, iniziava il divertimento, passai un signore nudo che non mi attirava, poi due signori sempre nudi ma penso fossero già una coppia stabile, continuando e passato un altro costone roccioso notai un signore sulla sessantina molto abbronzato e con un fisico atletico e un pochino più avanti un giovane molto robusto, ovviamente erano tutti nudi e credo che il giovane cercasse l’approccio con il maturo. Proseguendo sicuramente vie era ancora altra gente, ma questa location mi ispirava molto di più, pertanto mi posizionai in un anfratto tra la parete rocciosa ed alcuni massi che mi dividevano dal maturo. Lui aveva notato il mio interesse e sicuramente non gradiva la presenza dell’altro incomodo, comunque spostò di qualche metro tutta la sua roba per essere al riparo dal rivale ed in buona visuale nei miei confronti. Guardandomi negli occhi, iniziò a toccarsi prima con dei leggeri spostamenti, poi vedendo che ricambiavo lo sguardo iniziando una vera e propria masturbazione, il suo cazzo dapprima moscio finalmente iniziava a riprendere vigore, non era nulla di che, intorno ai 15 centimetri, nodoso e di medio calibro. Ogni tanto sia alzava e passeggiandomi davanti mostrava la sua erezione, lo invitai ad avvicinarsi, cosa che fece prontamente, senza dire alcunché lo presi in bocca, lui in piedi ed io seduto, gli leccai la grossa cappella per poi scendere sul frenulo ed avvolgere con la lingua tutta l’asta. Tenendomi ben salda la testa iniziò a scoparmi la bocca con molta delicatezza e lentezza, mi disse che voleva godermi con passione, sentivo la sua cappella bollente e pulsante che sulla mia lingua emanava già le prime gocce di liquido pre eiaculazione. Mi fece alzare e spostandomi di qualche metro mi piegai a pecora appoggiandomi ad un comodo masso, mentre la sua lingua giocava sul mio buchetto e dopo averlo ben lubrificato iniziò una delicata penetrazione. Riuscì ad entrare tutto dentro, sentivo le palle toccarmi le chiappe ma più che altro la cappella allargarmi l’intestino, aumentando il ritmo si udivano oltre ai suoi gemiti e sospiri anche i suoni provenienti dal contatto delle nostre intimità, molto bagnate anche a causa del gran caldo. Notai che qualcuno dei nudisti passava ad osservarci, poi vidi una coppia molto giovane che si era posizionata in ottima posizione per godersi lo spettacolo, lei era solo in tanga mentre lui nudo apprezzavano le nostre performance. Il sessantenne, ancora più eccitato dagli sguardi indiscreti, aumentò il ritmo delle pompate e degli affondi facendosi ammirare dagli altri presenti, fino a quando, non più resistendo, mi fece girare e mi sborrò in faccia con lunghi getti densi e bollenti, immagino che anche altri abbiano goduto con lui in quel momento ed a quella vista. Mi strusciò il cazzo su tutto il volto dicendomi che mi stava spalmando la crema solare e che se tornavo in quel posto sarei stata ancora la sua troia, io rimasi steso a prendere fiato mentre lui ed il giovanotto si defilavano velocemente. Raggiunta una certa serenità mi avviai verso il mare per lavarmi il volto, passai affianco alla giovane coppia facendo finta di nulla (per un certo senso di pudore nei confronti della lei di coppia), mi furono fatti i complimenti da entrambi per la prestazione appena terminata. Mentre mi lavavo già immaginavo un eventuale seguito con loro ed iniziava nella mia testa un filmino di fantasie erotiche, fui risvegliato dai pensieri alla vista del ragazzino conosciuto nel precedente racconto. Lo salutai ma fece finta di nulla, forse pensava che poteva essere il terzo di coppia, poi desistendo si avvicinò e ricambiò il precedente saluto. Si accomodò dove in precedenza era già stato il sessantenne, stese il telo mare e rimase in infradito e mini slip da mare che come sempre a malapena riuscivano a contenere il suo anaconda. Mi chiese della coppia ed io gli raccontai di cosa avessero già vissuto pocanzi, il mio racconto destava ovviamente la sua eccitazione e la sua mano già iniziava delicatamente a muoversi sopra gli slip lasciando anche una vistosa macchia di umori. Gli chiesi di avvicinarsi e gli tolsi gli slip facendo svettare la bestia, mi divertivo a far sì che la coppia vedesse ogni nostra singola mossa e provasse la nostra stessa eccitazione, il ragazzo capì le mie intenzioni e sotto voce mi disse che mentre mi scopava immaginava alla troietta. Me lo mise di prepotenza in bocca, non riuscivo a contenerlo, lo tirava tutto fuori e poi di botto mi riempiva nuovamente, a volte, data la sua curvatura, sbagliava mira e non entrando in bocca mi sfregava violentemente la guancia. Nel frattempo la coppia giocava con la lei che masturbava lui che a sua volta le toccava la figa, il ragazzino mentre mi scopava la bocca li guardava eccitatissimo ed i movimenti accentuati di reni erano indirizzati e dedicati tutti alla donna. Mi appoggiai al precedente masso e divaricate le gambe gli offrii il mio culo, si mise dietro di me ed iniziò a cercare di far entrare la sua gigantesca cappella, operazione sempre difficile a causa delle sue grosse dimensioni, ma stavolta aiutata dal nostro abbondante sudore, nel frattempo la lei iniziava un profondo pompino al suo ragazzo mentre lui affondava più dita nella fregna allagata. Finalmente il buco si aprì e la carne centimetro dopo centimetro perforò viscere ed intestino, era molto bollente e nerboruto, le spinte erano di già molto violente e profonde, segno di massima eccitazione, mi apostrofava a voce alta e come se stesse scopando quella ragazza, “ringrazia che non hai la figa altrimenti te la sfondavo e ti mettevo incinta” oppure guardando la ragazza “se mi dai il tuo culo ti apro in due tutte le interiora”, ormai non si controllava più finché ansimando e grugnando mi sborro nel culo con decine di fiotti e litri di liquido seminale. La coppia era ormai al settimo cielo, ed avvicinandosi chiese di poter partecipare, il mio stupratore si sfilò dal mio culo ed il suo posto fu immediatamente preso dal lui che mi penetrò in unica soluzione vista la grande apertura. La lei si stese supina affianco a me e sullo stesso masso, divaricò le gambe ed offrì la sua figa totalmente intrisa di umori, il ragazzetto ancor più arrapato e senza delicatezza non pensò a prepararla magari leccandola come tutte le donne gradirebbero, ma si comportò come un animale. Con il cazzo ancor più gonfio e turgido (le vene quasi gli scoppiavano) avvicinò la cappella alla sua fighetta per poi giocare lungo la fessura fino a quando intravide il punto dove perforare, poi spinse delicatamente la cappella dentro che entrò abbastanza facilmente. Il suo uomo invece a quella vista mi sfondava il culo con bordate sempre più violente e profonde, il ragazzino dopo aver guadagnato l’ingresso del glande e non riuscendosi più a contenere esternò con un “adesso si fa sul serio” e con un violento colpo di reni la penetrò in un sol colpo, la ragazza gridò per il dolore ma ormai era tutto dentro fino in fondo. Rimase fermo in quella posizione credo per un paio di minuti, mentre il suo lui continuava sempre con colpi più violenti la mia penetrazione. Quando la donna riprese fiato, iniziarono le pompate di quel cazzone che luccicante di umori letteralmente la sfondava, aumentò il ritmo pompando con più violenza e profondità, purtroppo il ragazzo non resistette a lungo a quella situazione estremamente lussuriosa e dopo pochi altri affondi le sborrò direttamente in figa, mentre il suo ragazzo faceva la stessa cosa dentro di me. Avevo le viscere piene del suo seme, mentre anche la ragazza grondava di sborra, ormai ero un porco dominatore al settimo cielo, imposi al ragazzo di staccarsi da me e di leccare la figa della sua partner, cosa che eseguì immediatamente facendole a sua volta raggiungere un orgasmo violento seguito con lunghi fiotti di liquido schizzati in ogni dove. Nel frattempo avevo già preso nella mia bocca il cazzone anaconda e lo stavo ripulendo di tutti gli umori della donna, avevano un profumo inebriante, il cazzo del ragazzino non voleva diventare moscio, sembrava un gigantesco dildo. Nella mia perversione dissi al giovane di leccare non solo la figa ma anche il culo della sua ragazza, lei sempre supina ed a cosce aperte verso l’alto sembrava una cagna in calore, fino a quando il pitone che avevo in bocca riprese evidenti segni di vitalità ritornando ad essere il protagonista della scopata. Feci spostare il fidanzatino e con la mia mano avvicinai il pitone al culo vergine della ragazzetta, il buchino era già bello unto dal precedente trattamento, riuscendo ad aprirla prima con uno e poi due dita, le ansimava, si dimenava per il fastidio ed emetteva qualche gridolino. Ormai non resistevo più, senza toccarmelo avevo il cazzo in tiro, avvicinai la testa dell’anaconda e con molta difficoltà riuscii a farle varcare il pertugio, la ragazza iniziò ad implorare di fermarmi, a quel punto il più era fatto, il grosso glande dentro ed il ragazzetto che fremeva. Feci mettere il fidanzato a pecora sul masso affianco al suo amore e posizionandomi dietro inserii anche io la cappella. Con grande complicità e sincronismo, guardandomi con il ragazzetto decidemmo di violare quei pertugi ed in contemporanea spingemmo con le nostre reni le nerchie fino in fondo, il mio corto sui 15 centimetri ma barzotto penetrò abbastanza facilmente, per lei fu più doloroso e traumatico. Strillava per il dolore ma imperterrito il pitone entrava ed usciva, fino a quando il piacere la pervase ed iniziò ad assecondare i colpi del ragazzo, il ritmo era sempre più incalzante e le spinte sempre più vigorose. La cosa che più mi colpì fu quando lei iniziò ad usare le mani o meglio gradendo il massimo di affondo tendeva a bloccare con le sue mani il bacino del ragazzo per far sì che rimanesse tutto dentro il più possibile. Dopo le ultime poderose spinte una gigantesca sborrata invase il culo di lei che contestualmente veniva con lunghi schizzi a rinfrescare l’anaconda mentre io sborravo in quel delizioso culo quasi fosse burro. La ragazza stremata, rotta avanti e dietro nonché grondante di sborra si tuffò immediatamente in acqua, mentre noi tre con calma la seguimmo di lì a poco, finalmente chiacchierando e scherzandoci sopra. Ormai era primo pomeriggio ed ero quasi ustionato, ma non volevo più abbandonare quell’oasi di passione, mi spostai sotto la scogliera in un anfratto ombreggiato seguito dal ragazzetto mentre la coppia era sempre lì, di fronte a noi ma sotto il sole. Offrii un panino ed una bevanda al ragazzino che dopo aver mangiato, apprezzò ricambiandomi con una delicata sega, la ragazza chiese di poter venire tra noi e senza indugi la ospitammo nella nostra fresca alcova. Io supino sul mio telo mare ricevetti la richiesta se potessi leccarle la figa, senza attendere risposta si posizionò sopra di me a gambe aperte e sul mio viso, mentre lei imboccando l’anaconda del ragazzetto mi segava. Il suo spasimante da lontano la ammirava segandosi, ormai eravamo tutti nuovamente eccitati, tornando indietro e stendendosi sul mio corpo, la ragazza si sedette sul mio cazzo auto penetrandosi, la sentivo bagnata e stracolma di umori, contempo il ragazzetto posizionandosi alle sue spalle le risfondava il culo. Tenemmo la posizione per diverso tempo o almeno fino alla mia violenta e copiosa sborrata tutta in figa, poi il ragazzetto ormai padrone del suo giocattolo femminile prese il mio posto facendola impalare nel vero senso della parola, stavolta però data la posizione era lei che dettava il ritmo degli affondi. Io in disparte guardavo questo splendido film hard mentre il fidanzato non resistendo più era in piedi ricevendo un succulento fellatio dal suo amore. Passò pochissimo tempo affinché il fellatio si concludesse con l’ennesima sborrata stavolta tutta nella gola della donna, terminato di godere si sedette al mio fianco guardando la prestazione che stava eseguendo la sua lei. Era stupenda, brillava di olio solare e forse anche della sborra ricevuta e spalmata sulla pelle, si alzava in alto fino a quasi sfilarsi il cazzo dalla figa per poi lasciandosi andare violentemente ci sprofondava sopra, godeva tantissimo, iniziò a sospirare ed emettere gridolini annunciando l’ennesima goduta, mentre si contorceva su quel tronco di carne arrivarono dei lunghi schizzi che affogarono la grossa nerchia che la impalava. A quella vista e ricoperto di umori il ragazzetto non resistette più e le venne dentro con un abbondante colata di sborra che si spalmava tra cazzo e figa negli ultimi movimenti di penetrazione. Eravamo tutti esausti ma felicissimi, riuscimmo a scambiarci i cellulari per eventuali futuri incontri possibilmente in appartamento e con tutti i confort. Sudati e puzzolenti di umori ci salutammo ed andammo via in primis io ed il ragazzetto e dopo loro, giusto per non destar sospetti, lungo il tragitto l’amichetto di giochi mi esternò la sua gioia per la splendida giornata, promettendomi come ringraziamento, qualora avessi organizzato un altro incontro di offrirmi il suo culetto.
Segue nel prossimo racconto.
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