Fantasie Erotiche Di Un 18enne

Racconto scritto all'età di 18 anni, quando frequentavo l'ultimo anno delle superiori.
Sto perdendo la mia battaglia: diventa ogni giorno più dura nascondere i miei sentimenti, ho paura che tutto venga fuori in modo irrimediabile; l'altra notte ho fatto un sogno erotico così dettagliato come non ne avevo mai fatti e al mio risveglio ero veramente turbato. 
Ho sognato che io e L. eravamo in macchina, dato che egli ha già la patente, soli, e stavamo andando in una strada che io non conoscevo; ad un certo punto ci ritrovammo in un posto praticamente nascosto dalla vista di tutti ed egli fermò la macchina. 
Pochi secondi dopo aver spento il motore, mi mise una mano sulla coscia e mi chiese: "Lo sai che succede adesso?"; naturalmente anche nei miei sogni la perversione è ai massimi livelli ed io risposi scongiurandolo di baciarmi e fare l'amore con me. Naturalmente, come accade nei sogni, i desideri si realizzano: L. si avvicinò e cominciò a spogliarmi, mentre mi baciava con passione. 
Quando anch'io ebbi finito di spogliare lui, abbassai completamente il sedile, lo feci distendere e cominciai a baciarlo sul collo e sul petto; egli fremeva ogni volta che la mia lingua sfiorava i suoi capezzoli e, dopo pochi minuti, ebbe una vistosa erezione. 
Preso da un istinto irrefrenabile cominciai ad accarezzare, baciare e leccare il suo fallo eretto, facendo emettere a L. gemiti di piacere; a quel punto egli non poteva più resistere: mi fece distendere a pancia sotto e si mise sopra di me. Cominciò a penetrarmi e dopo l'iniziale dolore, iniziai a provare un immenso piacere ed una profonda soddisfazione; L. aumentava sempre di più il ritmo del rapporto ed arrivava in profondità, facendomi gridare per il grande piacere che provavo. 
Dopo che ebbe avuto l'orgasmo, L. rimase sdraiato sopra di me, facendomi sentire il calore del suo corpo; con questa immagine ancora nella mente mi sono svegliato e la mia erezione era così intensa che ho dovuto masturbarmi. Il bello è che non mi sono fermato qui. Non so per quale motivo, ma aver fatto un sogno così dettagliato su L. mi ha fatto quasi sentire in colpa nei confronti di S.: dopotutto egli è il primo per cui ho provato attrazione ed ha quasi la precedenza.
Oggi, durante l'ora di ragioneria, il prof ha chiamato S. alla lavagna, per fargli fare un esercizio ed io sono rimasto incantato nel guardarlo con ammirazione ed interesse; lo osservavo in tutto il suo splendore ed egli per un attimo ha rivolto il suo sguardo affascinante verso di me, a quel punto la mia fantasia ha iniziato a correre libera. 
Ho cominciato ad immaginare una situazione dove poter ambientare il mio incontro erotico con S. e all'improvviso si è delineata nei miei pensieri una spiaggia deserta, dove ci siamo solamente noi due. Anche se so con certezza che questo non avverrà mai, ho cominciato ad immaginare che, appena arrivati, io e S. ci togliamo i vestiti e restiamo in costume: io mi vergogno un po' di essere quasi nudo davanti a lui, ma stare da solo con il ragazzo che desidero pazzamente fa sparire ogni sensazione negativa e mi riempie il cuore di felicità. 
L'acqua è ancora un po' fredda, ma ci tuffiamo lo stesso, cominciando a farci scherzi innocenti, come cercare di far stare l'altro sott'acqua. Dopo il bagno, ci stendiamo sugli asciugamani ed S., come fa di solito, inizia a fare battutine sulla mia presunta omosessualità e mi chiede se mi piacerebbe fare l'amore con lui in quel momento. Tento di rispondergli in modo razionale, dicendogli che non provo per lui nulla di più che un'amicizia profonda, ma quando S. si sdraia sopra di me, non riesco a resistere al suo fascino: lo abbraccio e lo bacio con passione. 
Dato che S. ha un po' il carattere da spavaldo, ho immaginato che egli si stacchi quasi subito dal mio abbraccio, afferrandomi la mano e facendomi sentire il suo fallo per niente eccitato, aggiungendo una frase del tipo: "Vedi, lui non vuol saperne di farlo con te!". A quel punto, farlo eccitare diventa una sfida: lo accarezzo e lo bacio da tutte le parti ed egli comincia ad abbandonarsi alle mie effusioni, distendendosi sulla sabbia; dalla forma dei boxer intravedo che i miei tentativi di sedurlo funzionano. Senza neanche proferire parola, gli sfilo il costume e mi trovo davanti l'oggetto del mio desiderio: il pene di S., che per tanto tempo è stato il protagonista delle mie fantasie. 
Ho un attimo di esitazione: penso che ciò che stiamo facendo sia sbagliato e che, se continuassi, tutto cambierebbe per sempre, ma S. con tono imperioso mi ordina di leccarlo ed io non ho più alcun dubbio, eseguo l'ordine. 
Faccio del mio meglio con le labbra e con la lingua per farlo godere e ci riesco, facendolo ansimare per il piacere che gli sto dando; dopo un po' mi dice di smettere, mi fa distendere e mi sfila i boxer, afferrandomi per le gambe e sollevandomi fino all'altezza del suo bacino. Io lo guardo negli occhi, in silenzio, fissando per sempre nella mente lo sguardo del ragazzo che mi ha reso felice. 
Il momento che ho atteso per anni è finalmente arrivato: S. è dentro di me, ha unito il suo corpo al mio, ed io provo un piacere che mai avrei immaginato di sentire. S. non dice una parola: mi possiede in profondità con il suo fallo vigoroso e mi fa gemere e gridare per la soddisfazione; io non riesco a staccare lo sguardo dai suoi occhi magnifici. 
Dopo che il rapporto si è concluso, ho immaginato che S. si facesse accarezzare i capelli (gesto che io desidero molto ma che non si lascerebbe mai fare da me), mentre gli sussurro parole da innamorato all'orecchio. 
Il suono della campanella ha interrotto bruscamente i miei pensieri, ma non importa: ormai la fantasia era completa ed era la più bella fantasia erotica che abbia mai avuto...