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Gay & Bisex

Il negozio in periferia 4


di PassPa
08.08.2013    |    8.039    |    1 9.7
"Appena indossato il tutto, il mulatto uscì e rimasi nuovamente solo..."
Mentre nella testa mi si mescolavano immagini e sensazioni delle ore passate a giocare con quegli uomini, con i loro cazzoni che avevo soddisfatto in tutti i modi e che avevano soddisfatto anche me, mi addormentai e caddi in un profondo sonno.
Non so bene quanto dormii. Non avevo nè orologio nè telefono in quella stanza, me li aveva tolti il ulatto insieme ai vestiti la prima sera.
Ma non so perchè, continuavo a non aveve paura. In fondo avevo fatto cose che volevo fare, e le violenze subite dal mio culo e dalla mia bocca erano forse quelle che cercavo da tempo.
Penso che era passata una notte, o almeno così pensavo, visto che dalla finestrella in alto adesso filtrava della luce.
MI svegliai piano piano e mi stiracchiai nel letto al centro della stanza, massaggiandomi le parti doloranti.
Mi alzai e andai nel bagno a pisciare e a sciacquarmi la faccia per riprendermi.
In un piccolo specchio di lato mi osservai e la barba di qualche giorno e le occhiaie mi davano un aspetto stanco. Ma in fondo non lo ero.
Certo, non sapevo quanto sarebbe durato tutto questo, ma ero disposto a continuare ancora un pò questo gioco di sottomissione.
Appena rientrai nella stanza trovai il mulatto che, sempre senza dire una parola, mi porgeva una tazza di caffè e alcuni biscotti. Lo ringraziai, ma il suo sguardo, non cattivo, era sempre impenetrabile. Decisi di godermi il caffè e aspettai....
Appena finito il caffè, il mulatto si avvicinò a me e mi diede un sacco con qualcosa dentro. Appena lo aprii vidi alcune fasce di cuoio e presi quello che doveva essere un collare. Gli altri invece erano delle polsiere e delle cavigliere. Erano di cuoio nero, larghe, imbottite e con dei ganci.
Dallo sguardo del mio "secondino" capii che dovevo indossarli e così feci.
La mia mente cominciò a chiedersi cosa sarebbe successo, e iniziai ad immaginarmi in scene di sesso sadomaso......
Ma sinora non avevo mai provato vero dolore nei giochi di sesso che avevamo fatto, e sperai che si sarebbe continuato così.
Appena indossato il tutto, il mulatto uscì e rimasi nuovamente solo.
Dopo un breve lasso di tempo la porta si aprì nuovamente e stavolta il mulatto, lo riconobbi dal corpo e dall'andatura, era nudo, con una maschera di cuoio che gli copriva tutto il viso.
Aveva in man un guinzaglio che agganciò al mio collare e tirandolo mi guidò nella stanza grande della sera prima.
Questa era stata preparata per l'occasione evidentemente, visto che era differente dal giorno prima.
al centro vi era un gancio che pendeva dal soffitto, e ai lati, nei muri, altri ganci; di lato vi era una gabbia non tanto grande e dall'altro lato un grosso materasso coperto di cuoio. In un altro angolo pendeva una sling.....
Capii che la natura dei giochi della giornata dovevano essere differenti dal giorno prima.
Ad un tratto mi accorsi che era entrato il padrone. Anche lui vestito di cuoio, ma con il cazzone di fuori e già abbastanza eccitato.
Si avvicinò a me e cominciò a carezzarmi prima lentamente poi con maggiore forza, sino a farmi inginocchiare e toccare con la faccia i suoi stivali. Premeva la faccia e capii che voleva che leccassi quel cuoio, cosa che cominciai a fare........
Mentre leccavo lui si accarezzava il cazzo che cominciava a prendere la ormai a me nota consistenza e grandezza......
Mentre leccavo sentii dei passi e con la coda dell'occhio vidi altre persone che entravno. Erano in cinque (il numero era aumentato dalla sera precedente), e stavolta erano tutti di colore. I primi tre erano veramente alti e possenti, Gli altri due erano più bassi, ma con gambe braccia e spalle veramente notevoli. Non vedevo bene i loro cazzi, visto che la mano del padrone mi teneva ferma la faccia a leccargli gli stivali......
Dopo poco il padrone mi tirò per il guinzaglio e mi portò al centro della stanza, agganciandomi per i polsi al gancio che pendeva dal soffitto.
Era ad un'altezza tale che dovevo tenere le braccia alzate, ma toccavo terra agevolmente. MI fu messa una benda sugli occhi e subito dopo inziai a sentire mani, molte mani, che mi toccavano e mi tirvano da tutte le parti. Alcuene mani mi toccavano il culo, insinuandosi tra le mie natiche sino a giocare con il buco del mio culo. Altre mani giocavano con i miei capezzoli, iniziando a tirarli in avanti e facendomi spostare del tutto. alle mani si unirono delle lingue che iniziarono a leccarmi dappertutto.
La sensazione era veramente fantastica. MI eccitava il godere senza vedere chi mi faceva cosa....
Il gioco attorno al buco del culo si faceva sempre più intenso, sio a sentire delle dita che si intrufolavano dentro e facevano avanti e indietro allargando il mio già largo buco.
Ogni tanto si aggiungevano degli schiaffi sul culo che mi facevano sobbalzare e stringere il buco con le dita dentro.
Credo che ormai non vi fosse centimentro del mio corpo che non era stato toccato o leccato da quegli uomini. Qualcun mi sganciò le braccia e mi trascinarono sulla sling. La posizione era inequivocabile, capii che lì il mio culo avrebbe dovuto accontentarli tutti. In realtà non era solo il mio culo quello che misero a lavoro, ma anche la mia bocca. A turno, cominciai a sentire cazzi che entravano di colpo dentro di me e mi accorgevo che erano dei cazzi di grandi dimensioni. Alcuni soprattutto molto larghi che mi facevano sobbalzare per il colpo. Entravano di colpo, non piano, ma tutto di seguito, sino a quando non snetivo il bacino del mio inculatore che arrivava tra le mie gambe iniziando a scoparmi con violenza. Nel frattempo mi venivano messi davanti la bocca altri cazzoni che leccavo e succhiavo senza capire quanti fossero e di chi fossero.
L'unica cosa che capivo era che erano veramente grossi e duri. Alcuni mi tenevano le braccia per evitare che io potessi ribellarmi, anche se non credo che lo avrei fatto. Ancora una volta la troia che era in me si metteva in mostra.
I cazzi dentro il mio culo e dentro la mia bcca si alternavano senza sosta, ma ancora nessuno aveva sborrato dentro di me o goduto su di me. Io invece credo di avere avuto alcuni orgasmi, e sentivo che dal mio cazzo colava sperma in quantità, anche se nessuno sembrava interessato al fatto.
Non so quanto tempo era passato, ma secondo me ero stato inculato da almeno venti cazzoni. Cosa che mi fece capire che i cinque stalloni di colore avevano una gran resistenza.
Ad un certo punto mi presero di peso e mi portarono verso quella che capii essere la gabbia che avevo visto. Io avevo sempre la benda . MI misero dentro posizionandomi a quattro zampe in modo tale che il culo toccasse la parte posteriore della gabbia in cui vi era un grande apertura. la mia faccia invece usciva da un'apertura anteriore.
Sentii bloccare il gancio del mio collare e chiudere la gabbia.
Solo a questo punto mi tolsero la benda. Vidi finalmente i miei stalloni, e soprattutto vidi bene i loro attrezzi neri, lunhi, grossi, duri e lucidi, con delle cappelle molto grosse, alcune nere anche esse, altre invece rosse.
Erano tutti davanti a me, ma sentivo che qualcuno mi stava rovistando il buco del culo.......
Dalla voce che mi ordiò di rilassarmi capii che era il padrone che si stava preparando all'inculata. E infatti da lì a poco sentii il suo cazzone che iniziava ad entrare e che non si fermò sino a quando non fu tutto dentro e ben in fondo. Questa penetrazione mi fece aprire la bocca in un grido silenzioso, ma la bocca non restò per molto vuota. Anzi, fu subito riempita da un cazzone nero, uno di quelli con la cappellona rossa che iniziò a scoparmi.
Ero nuovamente scopato davanti e dietro, ma a differenza della sera precedente, c'era molta più forza e violenza in tutto. Ma a me andava bene cos.
Il padrone ancora una volta si dimostrò un gran scopatore, con grande durata e abilità nel farmi godere raggiungendo punti del mio sfintere che mi facevano godere enormemente.
E mentre il cazzone del padrone entrava e usciva dal mio culo, nella mia bocca entravano e uscivano tanti cazzoni neri.
Io godevo, e mi chiedevo come mai ancora nessuno avesse sborrato, come facessero a resistere tanto.
Ma da lì a poco avrei capito ........
Dopo un tempo anche questa volta secondo me lunghissimo tutti i cazzi uscirono fuori da me e sentii la gabbia che si apriva. MI tirarono fuori e mi portarono sul materasso mettendomi al centro.
I cinque stalloni e il padrone si disposero attorno a me e cominciarono a masturbarsi quei cazzoni già al massimo della loro grossezza e durezza.
Capii che da lì a poco mi avrebbero inondato di sborra e così fu.
La resistenza che avevano messo nel trattenere la sborrata mentre mi scopavano finalmente cedette e esplosero letteramente in sborrate enormi e che nn finivano mai. MI arrivavano schizzi da tutte le parti, sempre copiosi e molto forti. Il petto, il mio uccello, le gambe, la schiena, la testa erano ognuno oggetto della mira di uno stallone, tranne il viso che era riservato al padrone che continuava ad eruttare sborra sulla mia faccia.
Finalmente sembrò che le loro palle si fossero svuotate e i loro cazzoni cominciarono a sgonfiarsi, pur rimandneo di notevoli dimensioni.
MI lasciarono lì, coperto di sborra mentre colavo da tutte le parti e mentre senza rendermene conto mi stavo masturbando iniziando a sbrorrare anche io su di me.
Quando aprii gli occhi vidi che erano seduti a bere della birra ridendo e parlando, sempre con i loro cazzoni in bella mostra.......
Non sapevo che cosa fare e aspettai. Dopo qualche minuto arrivò il solito mulatto che aveva osservato tutto senza partecipare. Mi prese in braccio imbrattandosi anche ui di sborra e mi portò nella doccia nell'altra stanza.
Stavolta non mi lasciò a terra, ma entrò con me dentro la doccia e aperta l'acqua inziò a lavarmi e mi accorsi che il suo cazzo era duro e svettante verso l'alto........
Sorrisi e glielo presi in mano............
(continua)
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