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Realtà aumentata di terza generazione.


di SergioMessina
07.03.2024    |    263    |    0 6.0
"Questo sistema non fa mai cilecca..."
(Il racconto in realtà è di fantascienza, ma la categoria qui non c'è, quindi lo inserisco in gay e bisex, anche se l'argomento non è solo quello).

Anno domini 2054, 6 marzo.

Ne abbiamo fatta di strada con la realtà virtuale. Quando nei siti porno esordì la realtà aumentata eravamo tutti un poco scettici. Sì, era interessante e coinvolgente, ma fino ad un certo punto. Non dava proprio l'idea di un contesto reale. Non c'era sensazione tattile, né olfattiva, e non si riusciva ad immergersi esattamente come la realtà esistente.

Perlomeno io ne fui deluso. Un poco più della realtà virtuale, ma il tutto era limitato alla visione più che altro. Potevi scegliere su tantissimi partner esistenti sul campionario, o addirittura crearne uno su misura, ma erano dei pupazzetti e niente di più.
Promettevano mari e monti ma in realtà eravamo solo ai primi passi, anche parecchio accennati.

Fu alla seconda generazione che iniziai a prenderla in considerazione. Accidenti, sensazioni veramente sublimi e realistiche.

Eh, però esisteva un limite spiacevolissimo: dovevi indossare una fastidiosissima tuta che aderiva particolarmente alla zona genitale e si intrufolava pure dentro al culo, per almeno la metà del retto, con una specie di piccolo ovulo.
Un materiale nuovo mai visto prima. La indossavi che era abbastanza larga, poi via via in qualche minuto aderiva perfettamente ad ogni centimetro della pelle.
La sensazione tattile era davvero realistica e se al tuo partner virtuale, che ti eri auto costruito, dicevi di succhiartelo, la resa era tale e quale al reale. Anzi, potevi addirittura aumentare o diminuire la sensazione tattile, a tuo piacimento.

Prime volte che la usai devo aver esagerato, sia con le dimensioni del pene del partner auto costruito, che con l'intensità della sensazione. Mi ritrovai col culo del tutto rotto e dolorante in un paio di minuti.

Il sistema comunque era troppo artificioso, innegabilmente poco naturale. Alla fine un toy molto molto evoluto. Però la sensazione, specie quando me lo succhiavano o mi leccavano il buco del culo, era eccezionale, proprio per questa caratteristica di poter modulare a piacimento la sensazione. Certe sborrate che non avete idea!

Il visore era già più leggero rispetto ai primi. La parte olfattiva era ancora molto limitata a pochissimi odori, e non c'era ancora associato nessun senso del gusto.

La svolta ci fu quando misero a punto gli studi sull'interazione tra cervello umano e computer.
A quel punto si spalancò un mondo.
La tecnologia fu perfezionata nel giro di alcuni anni.

Unico ausilio è un piccolo dischetto grande meno di un centimetro che viene collocato aderente sulla pelle al centro della fronte. Ne esistono di fogge diverse, con forme buffe e fantasiose. Alcune ragazze lo portano dentro una coroncina di strass, altri sotto una bandana, ma i più lo preferiscono adesivo come fosse un terzo occhio.

Lo strumento ovviamente non è solo per l'ambito porno, ma per tutto. Per fare solo un esempio, se devi andare all'estero, riesci a parlare una lingua anche senza averla studiata.
Il sistema interagisce direttamente con il cervello.

La realtà virtuale che produce è del tutto simile al reale, senza nessun limite. Sono coinvolti tutti i sensi.
E' il cervello stesso che produce le immagini, le sensazioni e tutto il resto.
Puoi viaggiare in qualsiasi luogo vuoi nel mondo, o anche solo entrare a casa tua senza muoverti dall'ufficio e vedere cosa fa il cane.
E' come un sogno. Inizio a pensare che questa nuova realtà virtuale aumentata abbia più a che fare con i sogni, che con qualsiasi altra cosa di artificiale.

Io non so spiegare queste cose perché non sono all'altezza di farlo, ma così come il cervello durante il sonno è in grado di produrre immagini e sensazioni, anche se non appartengono alla vita reale, allo stesso modo è in grado di agire questo sistema. Solo che, rispetto ai sogni veri, esiste un maggiore controllo, sia personale che dell'intelligenza artificiale che lo governa.

Ci sono molti siti porno che ormai adottano questa nuova tecnologia. Puoi scegliere tra una infinità di opzioni.
Puoi vedere un film porno come fossi il protagonista, sentendo ogni sensazione né più né meno come fosse reale. Puoi interagire con qualcuno lontano 5000 chilometri e scopare a più non posso fino a quando vi va. Oppure puoi crearti un partner virtuale su misura, in base ai tuoi gusti ed alle tue esigenze personali, e scopartelo a tuo piacimento, o farci le cose più porche che hai in mente, senza che questo ne sia disgustato.
Chiudi gli occhi, comprimi le tempie, e ti connetti.

Il sito più in voga attualmente è Babele.
In ciò che dichiarano, le persone virtuali con cui si viene in contatto, a loro discrezione, possono essere sia reali che artificiali. E questi partner vengono assegnati dal sistema stesso. Si crea quindi quel quid che crea l'approccio interessantissimo e misterioso. Nel senso che non sai mai se quello che hai di fronte è vero o prodotto per le tue esigenze, quindi finisci per considerare reale anche qualcosa che alla fine potrebbe essere stata prodotta dal tuo stesso cervello. Dico potrebbe, ma effettivamente non si sa.

L'innovazione è notevole. Gli approcci sono molto realistici. Ti può capitare pure uno che ti dice che non gli piaci, o che si rifiuta categoricamente di farti un pompino perché hai un cattivo odore. Quello che ti molla ancora prima di farti venire, o anche quello che ti pianta una grana perché sei arrivato 5 minuti più tardi ad un appuntamento virtuale.

Tutto molto bello, e ci sta, perché da quel sale in più alla pietanza, e ci fa capire che neppure il mondo virtuale è sotto il nostro controllo. E' quel qualcosa in più che distingue questo sito da tutti gli altri, che ormai sono venuti a noia proprio per la loro monotonia di partner virtuali auto costruiti, sempre consenzienti e supini.

Oggi, ad esempio, ero molto giù, ed ho chiesto al sistema di interagire con un ragazzo divertente e loquace. Nelle preferenze non avevo specificato granché sulle caratteristiche della persona, solo che fosse divertente e di compagnia.
Mi si è presentato un ragazzo sui 20 anni, forse irlandese, a dire la verità nulla di che, pure ciccione bruttino e brufoloso, ma devo dire che mi ha svoltato la giornata. Persona positiva, allegra e davvero di compagnia. Alla fine sesso assai poco, ma una bella soddisfazione a parlare di questo o di quello. Ci siamo sentiti subito in sintonia.
Poi vabbè, era chiaro cosa fossimo venuti a fare li in quell'ambiente virtuale, e le cose sono andate come dovevano andare.

"Nel culo lo prendi? Ti piace?"
"Cazzo se lo prendo! Mi piace un casino specie con maturi come te."
"Allora guarda, girati e calati i pantaloni, che al di là delle chiacchiere, proviamo a conoscerci un pochino meglio."

Il ragazzo, che a vederlo sembrava di primo pelo, faceva sul serio, e malgrado la sua età ancora acerba era già abbastanza aperto all'anale. Gli sono scivolato tutto dentro in pochi secondi, usando solo la saliva.
L'ho stantuffato come il cilindro di una vecchia auto meccanica, dentro e fuori come un forsennato. Aumentavo la potenza ad ogni colpo come un motore di grossa cilindrata. Lui reagiva tenendomi testa da ogni colpo, per nulla infastidito dagli affondi violenti e ben assestati in profondità. Poi il suo buco di culo ha iniziato a pulsare ed è venuto. Io l'ho seguito subito dopo. Credo di avere pure sbavato per il godimento.

"Cazzo mi hai sventrato zio."
"Bello, tieniti a disposizione, che la prossima volta se vuoi ce n'è ancora."

E' stata una cosa molto veloce. Alla fine credo cinque minuti, ma parecchio intensi. La maggior parte del tempo si era parlato e scherzato, però c'è servito per rendere più intensi quei pochi minuti di intimità sessuale, ed anche a stabilire una certa intesa e connessione, che non fa mai male in questo genere di rapporti così intimi.
Questo sistema non fa mai cilecca. Interpreta ogni tua esigenza col massimo scrupolo, anche se le informazioni che dai non sono tantissime, riesce sempre a trovare una quadra che ti soddisfa.
Ormai noto che, anche in quello che alla fine è solo una fruizione ricreativa, sempre più spesso si ricerca l'aspetto umano.
Gli utenti non selezionano più cazzi giganteschi o fisici da meraviglie di palestra, ma sempre più spesso dati caratteriali.
Al di là del culone pieno di brufoli, dalla ciccia intorno ai fianchi, che è facile poter riprodurre in virtuale, dal suo modo di interagire ho capito che si tratta di una persona reale. Oppure semplicemente mi piace crederlo. Non lo sapremo mai.

Nella fretta di connettermi ho anche dimenticato di mettermi nudo, ed adesso ho tutte le mutande sborrate, forse pure i pantaloni. Sono gli inconvenienti di queste capatine in questa realtà virtuale porno aumentata. Non ti rendi conto. Allo stesso modo di come avveniva da ragazzino con i sogni erotici notturni. Se non ci stai attento è un pastrocchio.

Da 7 o 8 anni, la sessualità attraverso la realtà aumentata, secondo le statistiche assume un ruolo predominante nel panorama sessuale mondiale. Circa il 90% dei coiti avvengono così. Ma adesso si affaccia all'orizzonte questa nuova esigenza dei fruitori del sesso virtuale: qualcosa di più aderente alla realtà, che non è solo relativa alle sensazioni prodotte dai 5 sensi, ma coinvolge la personalità nel suo insieme.

A pensarci bene, ma bene, questo mondo che interpreta queste nuove esigenze, somiglia molto a quello reale. E di fondo penso che si ritornerà molto presto alle origini. D'altra parte, pure l'acqua, una volta arrivata a mare, torna sulla terra.

Un caro saluto dal futuro a tutti i fruitori di sesso virtuale. E fate i bravi.
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