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Gay & Bisex

Tre giorni da raccontare.


di SergioMessina
27.09.2023    |    2.620    |    3 8.4
"Poi mi fece persino uscire fuori dal letto e mi sistemò sul bracciolo del divano pancia sotto..."
Quel sito alla fine non era male, peccato che lo hanno chiuso.
Il sito era dedicato alle coppie, ma a dire la verità coppie ne ho conosciuta solo una e non è stato neppure coinvolgente. Mi contattavano molti maschi, molto spesso a loro dire spinti da curiosità di provare. Altri già parecchio navigati e con idee un po' troppo oltre le mie.

Mario di Trapani mi ha contattato dicendo che già qualche esperienza con maschi l'aveva avuta, e lo aveva già fatto succhiare un paio di volte, ma era preoccupato perché erano ragazzi poco attenti alla privacy. Lui era sposato ed aveva paura di sputtanarsi. Avvertì subito serietà e sincerità da parte sua ed una grande affinità di vedute ed esigenze. Quando mi disse che sarebbe venuto a Messina tre giorni per lavoro, anche se a vedere la sue foto francamente non era il mio genere, mi dichiarai subito disponibile ad incontrarlo. Un accordo del tipo: se va va, e se non va, ciao.

Poco prima avevo già conosciuto un ragazzo su quel sito. Si trattava di un ragazzino di 20 anni, molto carino ma parecchio problematico ed insicuro, ed anche timidissimo e senza esperienza. Non andò granché perché soffriva di eiaculazione precoce, e poi eravamo in un posto all'aperto e rischioso. Appena provai a penetrarlo, neppure entrato tutto, spruzzò in modo improvviso e copiosamente. A quel punto, anche mortificato per l'accaduto, non si sentì più di continuare a farsi penetrare, mi fece una sega molto veloce e poi sparì nel giro di trenta secondi.

Mario arrivò a Messina un lunedì. Mi diede appuntamento la sera stessa in un noto bar della città.
Devo dire che ci siamo andati subito a genio. Non era il genere di ragazzi che avevo sempre incontrato fino ad allora, ma il suo modo di fare gentile e simpatico, il suo sorriso aperto e quel senso di leggerezza mi piaceva moltissimo. Negli altri approcci che ho avuto attraverso questi siti, il primo incontro è stato sempre davvero pesante ed ansiogeno. Con lui no, anche forse per il fatto che non era di qui, la cosa ha preso tutto un altro risvolto, più naturale e disinvolto.
Mario soggiornava in un noto residence della città. Dopo non molti convenevoli decidemmo di andare da lui, per conoscerci, per così dire, un pochino meglio.

Abbiamo impiegato 30 secondi a metterci nudi e sdraiarci sul letto. Con mia sorpresa, fu lui ad avvicinarsi al mio cazzo, a toccarlo ed a prenderlo in bocca per primo. Poi seguì un lungo e furioso 69.

Mario aveva 38 anni, era quello che si può definire a ben ragione un insospettabile: molto maschio nei modi e nel fisico, peloso al punto giusto, gran cazzone e palle gonfie e durissime. Qualche problema di capelli, ma assolutamente ripagato da un aspetto generale piacevolissimo, per non dire bello.
Era piacevolissimo pure succhiarglielo. Un sapore dolce, un odore inebriante di bagno schiuma, morbido e vellutato anche al tatto. Un cazzone liscio, un poco curvo a sinistra, col cappellone turgido e lucido.
Pure lui si dava molto da fare. Lo sentivo riprendere fiato per affondarlo ancora in bocca ed avvolgerlo tutto con la lingua. Di tanto in tanto leccava il glande con la punta della lingua, poi lo affondava ancora in bocca e riprendeva a succhiare.
La cosa andò avanti molto. Eravamo così presi, e nel pieno del piacere, che i nostri telefoni squillarono più volte, ma nessuno dei due è andato a rispondere.
Ad un tratto lo sento toccarmi il culo, e poi subito dopo andare a frugare per individuare l'ano in mezzo alle chiappe. Da li a poco tolse la sua attenzione dal mio cazzo e la spostò al culo. Mi leccò in modo esagerato, quasi a mangiarselo il mio buco.
Ne fui sorpreso, ma ero così nell'apice del piacere che non solo lasciai fare ma gli spinsi pure la testa contro.
Sebbene da ragazzino, per masturbarmi, quasi sempre giocavo col dito nel culo, e occasionalmente ho infilato anche oggetti, tipo manico della spazzola, ortaggi ed una volta anche una banana, fino ad allora non avevo mai accettato attenzioni di maschi verso il mio buco del culo. Mi sembrava una cosa umiliante, e comunque non interessante da farsi. Mi sentivo del tutto attivo e quindi chiuso a quella possibilità.
Eppure quella cosa li che stava facendo, con la lingua quasi tutta dentro il mio buco mi piaceva tanto. Brividi di piacere mi solcavano la schiena. Quando disse che si sarebbe messo un preservativo, già ero pronto a farmi impalare. E così avvenne.
La prima posizione fu a smorzacandela. Non impiegai tantissimo a farlo entrare, anche se effettivamente era molto grosso. Il mio buco era già bagnatissimo di saliva ed il preservativo era di quelli molto lubrificati. Un poco di insistenza a riprovarci e poi è entrato tutto.
Poi Mario iniziò a muoversi, ed avvertivo qualche fastidio mentre lo faceva. Così gli chiesi di rimanere fermi qualche minuto mentre lo avevo nel culo molto profondo, per farmi abituare. L'ano si sciolse, per così dire, brevemente, e poi iniziai a stantuffarmelo su e giù anche con una certa forza. Dopo fu tutta strada in discesa.
Variammo molte posizioni, ma la sua preferita per montarmi era a pecorina, oppure io pancia sotto e lui sopra.
Pure la monta, come il 69, andò avanti moltissimo. Sono stato all'apice del piacere davvero. Il mio culetto doveva essere irriconoscibile per quanto strapazzato, ma la cosa mi piaceva da matti. Mi sentivo la sua troia. Poi mi fece persino uscire fuori dal letto e mi sistemò sul bracciolo del divano pancia sotto. Una posizione scomoda per me ma che a lui piaceva molto. Infatti da li a poco lo sentì ansimare e venne. Rimase ancora un poco dentro di me moscio, poi lo tirò fuori, ma mi rimase dentro il preservativo. Allora con molta attenzione lo tirò, lo sfilò piano e dopo annodato mi fece vedere quanto era pieno. Una cosa mai vista!
Stavo quasi pensando che fosse finita li e che non avesse alcuna intenzione di farmi concludere, quando invece mi fece sdraiare sul letto ed iniziò a segarmi a pugno chiuso. Ho spruzzato pure l'anima!

I due giorni che seguirono ci siamo visti consecutivamente sempre allo stesso orario. Abbiamo passato dei momenti entusiasmanti e piacevolissimi, con livelli di eccitazione che da allora non ho più provato. Ma quella cosa era destinata a finire presto, e difatti finì, perché Mario, dopo quella trasferta piacevole è dovuto tornare a Trapani. Dopo ci siamo beccati qualche volta su una messaggeria, visti anche in videoconferenza, ma da allora non ci siamo più potuti incontrare.
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