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incesto

Giochi erotici cap.2


di razorbsx56
26.02.2022    |    7.281    |    0 8.8
"Gli stimoli sono molto forti e la cacca inizia a fluire con difficoltà ma sto cagando e sono molto felice..."
Il clistere

Sette del mattino sono sedura sulla tazza del gabinetto ormai da 10 minuti, ma non riesco a fare la cacca. Ho provato con un dito nel sedere per smuoverla ma nulla, è tutto bloccato. Entra in bagno Martina, bellissima, che mi osserva con curiosità e devo confessarle la verità…Mi dice che lei risolverà il mio problema con un clistere speciale. Mi dice di mettermi col culo in alto appoggiata sulle sue ginocchia. Eseguo, estrae dal suo beauty un peretta che mi infila nel sedere dopo aver lubrificato il mio buco con attenzione. Sento il liquido scorrermi dentro e mi dice “adesso siediti sulla tazza ed aspetta due minuti, per sicurezza mettiti un dito dentro”. Si siede vicino a me e trascorsi i due minuti mi dice di togliere il dito. Gli stimoli sono molto forti e la cacca inizia a fluire con difficoltà ma sto cagando e sono molto felice. “Da quanto tempo non facevi la cacca?” mi chiede, “ da diversi giorni e stavo davvero male” rispondo, continuando a sfornare stronzi di varia consistenza. “Ai finito?” “Si e grazie davvero dell’aiuto, anche se ti sto ripagando con puzze terribili”.
“Adesso il premio per aver fatto tutta quella montagna di cacca”.. Mi infila il pollice nella figa e l’indice nel culo (sporco) sono bagnatissima, muove le due dita avanti e indietro e mi guarda fissa negli occhi sorridendomi. Mi sento in estasi sento la stimolazione che diventa sempre più intensa ed esplodo in un orgasmo folle “Ohhhhhhhh, siiiiiiiiiiiiii, vengo, vengooooooo”, sono stremata. Mi toglie delicatamente le dita e le suchhia, anche l’indice davvero sporco di cacca. Cerco di toccarla per ricambiare ma sorridendomi mi dice che appena sveglia, con mia mamma, hanno fatto un 69 super e lei si sente appagata.

Il cuginetto

Durante le vacanze scolastiche venne a stare da noi Filippo, nostro cugino primo da parte di mia mamma. E’ un ragazzino di 14 anni molto bello, ma anche molto timido. La sua mamma, sorella di mia mamma, ci ha chiesto di “svezzarlo” un po’ per renderlo più sicuro di se. Paolo e Filippo occupavano la stessa stanza e, nonostante fosse passato paracchio tempo dall’ultima volta che si erano visti, legarono subito con grande nostra soddisfazione. L’unico ostacolo fu spiegargli la presenza di due mamme, ma la cosa scivolò via senza problemi, dato il suo scarso interesse alla cosa. Un giorno, dopo pranzo i due ragazzini si chiusero in camera e ciò che mi insospettì fu il silenzio. Nessuna voce, nessuna risata….così mi accinsi a controllare. Entrai piano dalla porta finestra, aperta, che dava sul terrazzo e ciò che vidi mi lasciò di stucco.
Erano entrambi nudi, seduti uno di fianco all’altro, che si facevano masturbavano. O meglio, Paolo segava Filippo e viceversa, coi loro cazzi dritti dritti (grossi per la loro età, secondo la mia poca esperienza) e si baciavano con la lingua. Mi ripresi e li osservai, elaborando nel contempo un piano d’azione che alla fine mi avrebbe coinvolto. Si accorsero di me e si paralizzarono, Filippo iniziò a piangere pregandomi di non dire nulla. Giocoforza si afflosciarono i cazzi. Li tranquillizzai e li ricattai, in modo subdolo, invitandoli a fare ciò che gli avrei ordinato (contropartita per il mio silenzio).
“Allora” dissi, “Filippo inginocchiati davanti al letto, sporgendo bene il sedere in fuori” lo fece senza problemi ed io, con una crema per le mani che avevo con me, gli lubrificai ben bene il buchetto. “Ti piace?” gli chiesi, “mmmh si Sara, molto”, il cazzo stava riprendendo vigore. “Vieni Paolino, inculalo” gli ordinai. Forse non aspettava altro perché, col cazzo durissimo e più grosso di come lo ricordavo, penetrò con delicatezza Filippo. “Filippo, l’hai mai preso nel culo?”…”No, mai mi sono solo infilato qualche zucchina e le mie dita, ma cazzi mai…ahiiii, piano Paolo, fa un po’ male, dai spingi…ahiiii….ahhh adesso va bene, vai”. Paolo iniziò a pompare, il cazzo di Filippo ritornò durissimo e dopo un po’ di tempo, minuti, sborrò una quantità industrale di sperma che si riversò parte sul letto parte per terra. Paolo venne nel culo di Filippo, subito dopo e, quando si tolse il suo uccello era marroncino, sporco di cacca. “Filippo, pulisci l’uccello di Paolo con la bocca, nel farlo metti il tuo culo sulla mia faccia che voglio leccarti la sborra di Filippo che ti esce dal sedere”. Filippo cercò di protestare “Mi fa un po’ schifo” disse, ma, di fronte al mio ricatto, si piegò e quando lo fece notai un certo entusiasmo in entrambi, mentre io stavo ingoiando sordi sperma al sapore di merda.
Ovviamente non finì li. Feci ripetere la stessa operazione, invertendo i ruoli, stavolta fu Filippo ad metterlo nel culo a Paolo, operazione più semplice per le dimensioni dell’uccello di Filippo e il buco di Paolo che era già abituato a diametri comunque sostanziosi. Ma Paolo semrò davvero apprezzare quella penetrazione e i movimenti Filippo, da me guidato,ansimando forte venne quasi subito senza toccarsi il cazzo. Filippo sborrò a sua volta ed io risucchiai tutto lo sperma che grondava dal buco di Paolo, stavolta non sapeva di cacca, o forse un po’, ma io mi beai nell’ingoiare quel succo così proibito.
Ero soddisfatta di me stessa, avevo i ragazzini in pugno.
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