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Una cuginetta molto speciale 1


di razorbsx56
15.12.2022    |    40.823    |    15 9.5
"Così nel pomeriggio, con mamma fuori e dopo aver avuto l’assenso di Maria che a sua volta sembrava molto eccitata dalla cosa, le presentai Elisabetta, che..."
“Cazzo Eli, ma stai cagando!”
“Scusa Anna, ma quando ti ho chiesto di accompagnarmi al bagno non ero sicura di dover fare la cacca, ma dato che sono tre giorni che non vado in bagno, mentre facevo pipì mi è venuto lo stimolo e ne ho approfittato”
“Si certo, ma qui è diventata una camera a gas….ma quanta ne fai?”
“Tre giorni……”
“OK, adesso fammi spazio che devo fare pipì….poi tiriamo l’acqua una volta sola. Oh cazzo, hai riempito il cesso…”
“Anna senti, mi fai un favore?....MI pulisci tu il sedere che so che ti piace smanettare da quelle mie parti, così come piace a me….”
“Dai, avvicina il tuo culetto che ti pulisco bene…..però mi emoziono sempre quando ti tocco il culo. Stai però ferma sennò non riesco a centrare il buco. Adesso vieni che ti do un bacino sul buchetto….mmmh fatto! Ma che fai?”
“Dai Anna un ditalino veloce…..”
“Ma dai…. Adesso?”
“Si ho voglia, dai baciami che vengo. Le tue labbra sono sempre morbide ed eccitanti…mmmmh….dai che vengo, siii ancora ancora….vengooo aaaaahhhh….”
“Zitta Eli che ci sentono. Sei proprio una porcellina ed è per questo che mi piaci così tanto, dai fammi assaggiare il succo della tua fica, dammi le dita che me le lecco per bene e poi leviamoci di qui”
Eravamo nel bagno di un centro commerciale in quel torrido mese di luglio di dieci anni fa. Io (Anna) ed Elisabetta (Eli), entrambi sedicenni e rimandate di due materie a settembre e per questo bloccate a casa da genitori insensibili. Eravamo amiche dalle elementari e solo sei mesi prima eravamo andate oltre l’amicizia ed avevamo iniziato a scopare. Avevamo escluso i maschietti dalle nostre sfere sessuali (l’unico obiettivo della sborrata per noi era estremamente riduttivo) per cui dopo un po’ di seghe e di succhiate di cazzi abbiamo proprio deciso che per noi il sesso era ben altra cosa e quello che è successo tra noi due l’ha ampiamente dimostrato. In conclusione ne io ne Eli eravamo mai state penetrate da un cazzo. Vergini? Non nel senso stretto del termine, perché tra ortaggi vari, dildo e sex toys, i nostri buchi erano stati ampiamente aperti.
A casa, nel pomeriggio, avrei incontrato una mia cuginetta (si fa per dire perché aveva 17 anni) mai incontrata prima che proveniva dal Mexico e si chiamava Maria. Avrebbe trascorso un mese a casa nostra e mamma mi aveva di fatto obbligato a dividere il mio letto con lei. Non sapendo come fosse avevo vivacemente protestato perché il mio letto da una piazza e mezzo, nel caso fosse stata di costituzione robusta non sarebbe stato abbastanza.
Mi ricredetti alla velocità della luce. Maria era splendida, un corpo da favola, capelli neri, quinta di tette e un culo perfetto…forse l’unica piccola pecca era la sua voce un po’ profonda, cosa che comunque non presi minimamente in considerazione. Parlava un po’ l’italiano, il papà era un parente alla lontana di mamma, ma con lo spagnolo ci capivamo ugualmente.
Ovvio che feci subito un paio di pensieri molto spinti su di noi due, ma ancora non sapevo quella che sarebbe stata la grandissima sorpresa che Maria celava e che mi avrebbe trasformato quella calda estate in un vortice torrido di sesso, amplessi favolosi e di eventi sorprendenti.

Eli in quei giorni era occupata con la sua famiglia, così io mi impegnai ad aiutare Maria ad inserirsi e stabilire tra di noi un buon rapporto.
Notavo che, quando Maria andava in bagno, si chiudeva dentro a chiave ed essendo il bagno nella nostra stanza e riservato solo a noi due, mi pareva strano…tra ragazze…..! Così decisi di togliere la chiave e aspettai….Maria entrò in bagno e quando sentii l’acqua della doccia sgattaiolai senza far rumore e mi affacciai alla parete doccia spiando corpo perfetto di Maria e lo splendido culo. Non mi vergogno a dire che mi bagnai. Stavo costruendo scene molto hard nella mia mente, quando si girò e dopo un attimo, in cui il mio sguardo partendo dal suo dolce viso scendeva sulle fantastiche tette e sui teneri capezzoli rosa tenue, lei si accorse di me lanciò un grido e si coprì i genitali, ma non fu abbastanza svelta perché mi accorsi che, al posto di una fichetta, aveva un uccello e molto grosso.
Sul momento rimasi senza parole, lei si mise a piangere pregandomi di non mandarla via e mi implorò di non dire niente a nessuno., le lacrime scendevano copiose sul visino d’angelo. Io la guardai e le dissi, dopo che mi fui ripresa, che le volevo bene più di prima e mai avrei pensato di mandarla via, l’avrei coccolata e tenuta vicino a me (molto vicino).
La stessa notte andammo a letto ed io, confesso, ero molto agitata ed eccitata e non sapevo proprio come comportarmi, in quanto, se fosse stato per me, avrei preso un’iniziativa molto audace per un approccio hard. Ma, confesso, ero timida, così mi rannicchiai dalla mia parte del letto e tentai di addormentarmi senza riuscirci. Maria risolse con decisione la situazione. Mi si avvicinò aderendo col suo corpo alla mia schiena ed al mio sedere facendomi sentire subito il suo cazzo grosso e duro tra le natiche (avevamo entrambe solo le mutandine) e, abbracciandomi, mi accarezzò le tette stuzzicandomi i capezzoli. Mi girai in preda ad una fortissima emozione ed inizia a baciarla. Rispose con trasporto ai miei baci e, stringendoci, le nostre lingue esploravano le nostre bocche mentre dai nostri sessi colavano fluidi inzuppandoci le mutandine. Il suo cazzo era per più della metà fuori e, toccandolo, lo sentivo caldo e pulsante….mai avuto un esperienza così. Piano piano Maria mi sfilò gli slip e, sfoderando il suo grosso sesso, mi penetrò con dolcezza e decisione. Mi sentii mancare, le sensazioni che provavo erano fuori da ogni mia immaginazione. Sentivo il corpo caldo e sinuoso di una ragazza bellissima con un viso dolcissimo che baciavo senza smettere, unite da un cazzo di dimensioni notevoli che mi apriva la fica e mi riempiva fino a sentirlo nella pancia. Ebbi tre orgasmi a ripetizione, ma Maria continuava imperterrita a stantuffarmi stimolandomi così tutti i succhi che, copiosamente, fluivano dalla mia fica. Era lei che dirigeva le operazioni e quando decise di venire, sfilò il cazzo dalla mia grondante vagina e, menandoselo, mi riversò tutta la sborra in faccia ed in bocca….ebbi un ulteriore orgasmo, l’ultimo per quella notte.
La mattina ci vide nude ed abbracciate. L’esperienza avuta nella notte mi aveva segnato profondamente, non solo ero stata scopata da un cazzo vero, cosa per me mai successa prima, ma era il cazzo della più bella ragazza che avessi mai incontrato ed avevo avuto ben quattro orgasmi!!!
Riordinate le idee, e perse tutte e due in baci profondi e molto coinvolgenti, gli feci un pompino o meglio un mezzo pompino perchè nella mia bocca entrava solo meno della metà del membro di Maria, che comunque dimostrava di apprezzare gemendo e chiamandomi con epiteti molto volgari come “Anna sei una splendida troia” “Suchi il cazzo come le puttane messicane”. Non ci mise molto a sborrare ed io cercai di ingoiare tutto lo sperma ma gli schizzi erano talmente tanti ed abbondanti che molto mi colò dalle labbra che venne raccolto dalla bocca di Maria. La mia necessità di un orgasmo, il primo della giornata deve essere il più bello, fu colta da Maria che con l’uso sapiente di bocca e lingua mi leccò la figa come se non ci fosse stato un domani. Urlai venendo.
Avevo deciso che avrei condiviso con Eli tutto quel ben di Dio, ben sapendo che ne sarebbe stata entusiasta. Così nel pomeriggio, con mamma fuori e dopo aver avuto l’assenso di Maria che a sua volta sembrava molto eccitata dalla cosa, le presentai Elisabetta, che non aveva idea di quale esperienza avrebbe vissuto.
Non ho difficoltà a scrivere che Eli rimase scioccata, in un primo momento, poi, riprendendosi, mi guardò con occhi eccitati e mi disse “C’hai scopato?” Non potei che dire la verità ed Elisabetta mi venne vicino baciandomi teneramente e sussurrandomi all’orecchio “Sei una vacca, ma mi piaci per questo….adesso tocca a me”.
Così, guardando Maria negli occhi, si inginocchiò e prese l’uccello barzotto in bocca succhiandolo con avidità. Quando vi le dimensioni che l’uccello assumeva in erezione si spaventò ma non smise il pompino. Io iniziai a spogliare Eli e per questo la distendemmo sul letto levandole tutto e lasciandola splendidamente nuda. Maria le leccò la figa e poi la penetro inserendole il cazzo gradualmente per dilatarla lentamente. Alla fine quando fu completamente dentro Eli iniziò a godere urlando (non l’avevo mai sentita così), mi confessò che venne tre volte prima che Maria sborrò farcendole la figa con una dose massiccia di sperma.
Ero nuda anch’io e molto eccitata, sfruttai la nuova erezione di Maria (madonna come recuperava velocemente) per impalarmi su quel magnifico cazzo e raggiungere un orgasmo meraviglioso.
Baci profondi e lussuriosi tra noi tre, stanchi ma molto soddisfatti, con Eli che, ancora perplessa di fronte a quella bella ragazza con quel cazzo che non aveva mai visto così ad un ragazzo, la sfiorava con le dita passando in rassegna viso, tette e cazzo mormorando, sei splendida.
La vacanza era appena iniziata e continuò in modo fantastico con il coinvolgimento delle mamme e altri partecipanti per numeri ad alto tasso erotico.
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