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Oh mamma…


di Totpo24
27.05.2023    |    23.082    |    1 9.3
"Nell’attesa che suo figlio uscisse dallo spogliatoio si era intrattenuta con Filippo e Marco, compagni di basket del figlio..."
Protagonisti: Claudio, 18 anni
Loredana, 53 anni

Roma, maggio 2023

Claudio è un giovane ragazzino che ha appena compiuto 18 anni e frequenta il quinto superiore presso il liceo scientifico della sua città.
A scuola va bene, infatti i buoni voti sono frequenti, rarissime invece le insufficienti, tutto ciò lo colloca tranquillamente ad essere considerato il migliore della classe.
È, inoltre, un ragazzo vivace e socievole ben voluto da tutti i suoi compagni.
I suoi genitori sono Carlo e Loredana, il primo è un avvocato ben stimato in tutto il Lazio, mentre la mamma è una professoressa di storia dell’arte presso il liceo artistico cittadino.

Ma soffermiamoci su sua mamma ed in particolar modo sul suo aspetto fisico.
La signora Loredana possiamo tranquillamente definirla una bella donna.
Possiede un fisico alto e slanciato , frutto dei costanti allenamenti in palestra, che culmina in un viso a dir poco stupefacente: gli occhi grandi e azzurri sono capaci di stregare l’attenzione di chiunque, le labbra sono carnose e sensuali (a CLaudio ricordavano quella dell’attrice Francesca Neri).
Ma il vero punto di forza della signora Loredana era il seno.
La mamma di Claudio era dotata di una splendida quinta naturale composta da due globi perfetti, due tettone magnifiche sormontate da un capezzolo lungo e turgido di un rosa più scuro del colore della mammella, il tutto circondato da un’ areola che faceva da cornice a quello splendido quadro.
Un seno che la signora non si estimava di esibire in audaci scollature capaci di attirare gli sguardi adolescenziali degli amici di Claudio che poi utilizzavano tali visioni per sfogare le loro fantasie masturbatorie.
Infine possedeva un tonico gluteo ed una vagina di grandi dimensioni sul cui monte di venere alloggiava un ordinato ciuffo di lei che la signora si preoccupava con regolarità di curare.

Ebbene sì, come avete potuto intuire, cari amici lettori, la mamma di Claudio costituiva l’oggetto dei desideri degli ormoni maschili dei giovani compagni del figlio.
Il ragazzo non era indifferente a tutto ciò, ne restava anche abbastanza arrabbiato e turbato vedere i suoi amici che sorrivedavano e si mormoravano qualcosa tra di loro nei momenti in cui rivolgevano gli sguardi a sua mamma.

E Loredana? Si era accorta di tali attenzioni ?

Certo che si, anzi non ne restava affatto indifferente.
Pensava agli sguardi dei giovani ragazzi la notte ,mentre faticava a trovar sonno, pensava a quei giovani volti ansiosi sorpresi dalla pubertà che le fissavano il procace petto.
Come accaduto l’ultima volta, quando era andata a prendere Claudio all’allenamento serale di basket.
Nell’attesa che suo figlio uscisse dallo spogliatoio si era intrattenuta con Filippo e Marco, compagni di basket del figlio.
Complice il caldo anticipato, quella sera indossava una leggera camicetta sbottonata sul davanti che permetteva di avere una visione paradisiaca ai due giovani.
Divertita dagli sguardi morbosi, decise di stuzzicarli ancora di più gonfiando il petto più del dovuto ogni volta che respirava e aggiustandosi continuamente le bretelle del reggiseno di pizzo nero che indossava e che ben si scorgeva dalla camicetta.
Di tutta quella scena la colse di sorpresa la sua eccitazione, ben presto scoprì infatti un leggero formicolio alla sua passerina oltre che ad un’ umidità crescente, il tutto accompagnato da un deciso indurimento dei capezzoli.
Eccitazione che provedette a sfogare poi la sera in un furioso ditalino durante la doccia,che ritualmente faceva prima di andare a letto, immaginando come dovevano essere le giovani verghe di quei ragazzini.

Ma la madre di Claudio percepiva anche gli attriti che per tali motivi si erano venuti a creare tra il suo bambino ed i suoi amici.
Era preoccupata e si sentiva anche in colpa.
Non voleva che a causa sua Claudio litigasse con i suoi amici e finisse per estraniarsi dal suo gruppo.
Sentendosi responsabile prese la decisione di parlare di tali problemi con suo figlio.

Decidette di farlo durante una notte di fine maggio. Roma era avvolta da un caldo estivo antocipato, Loredana si rigirava nel letto ansiosa e preoccupata. Decise di alzarsi e di recarsi nella cameretta di Claudio.
Scorse la luce da sotto la porta, segno che il suo bambino era ancora sveglio.
Bussò e senza attendere risposta entrò.

Claudio, vestito con maglietta del pigiama e boxer, stava scrollando la home di instagram sul suo cellulare.
“Claudio scusa l’ora, ma visto che sei ancora sveglio volevo parlarti di una situazione un po’ problematica che ho notato nell ultimo periodo”.
Il figlio poggiò lo smartphone sul comodino di fianco a lui e disse alla mamma di entrare, la quale si accomodò dolcemente al lato del letto.
“Ho notato che ultimamente ti indispettisci quando i tuoi amici rivolgono sguardi alla mamma, magari guardandomi il seno”.
Il ragazzo fu colto di sorpresa, non si aspettava che un giorno avrebbe affrontato un discorso simile con sua mamma dato che mai avevano parlato di qualcosa che anche lontanamente si avvicinava alla sessualità e non pensava che sua mamma si fosse accorta del tutto.
Non sapeva cosa dire e un flebile “scusa” uscì dalla sue labbra.
“Non preoccuparti amore, va tutto bene, ma ho notato anche che i tuoi amici non sono gli unici a guardare le tette della mamma con insistenza” disse sorridendo e soppesandosi le mammelle in modo sensuale.
Per poco al ragazzo non scappò da piangere, era stato scoperto, sua mamma sapeva tutto!
Perse la parola ed arrossì violentemente.
“Ma non devi vergognarti amore, ho avuto anche io la tua età e so che voi giovani avete certe esigenze, so che siete curiosi ed avete bisogno di guardare”.
Ormai per il povero bambino la conversazione aveva assunto i contorni del surreale.

In tutto questo merita un cenno il vestiario con cui la signora Loredana si presentava dinanzi agli occhi del figlio.
La madre indossava una vestaglia di seta lunga chiusa sul davanti ma che mal celava le sue splendide tettone creando inoltre uno sfiziosissimo effetto di vedo non vedo permettendo al suo bambino di scorgere, seppur in modo velato, i suoi capezzoli.
Converrete anche voi che per Claudio era un’impresa ardua restare impassibili dinanzi a cotanta bellezza ed infatti una prepotente erezioni iniziava a far capolino sotto i suoi boxer.
Eccitazione della quale Loredana si accorsee non solo non rimproverò suo figlio ma decise addirittura di approfittarne.
“Amore mi vuoi parlare di qualcosa?
Sai mi sono sempre un po’ vergognata di affrontare argomenti sessuali con te, ma direi proprio che è arrivato il momento di farlo”.
“No mamma, non voglio chiederti nulla” rispose il figlio rosso di vergogna.
“Dai ti posso aiutare su alcune cose che non sai…. “
“…….”
“Vabbè allora una domanda te la faccio io: ti masturbi ?”
“Mamma!” urlò intimorito il ragazzo.
“Shh, fai silenzio sennò svegli tuo padre”
“Bhe …… si……lo faccio….”
“Hai visto ?! Bravo amore! Non c’è nulla di cui vergognarsi. E sai come farlo bene ?
“In che senso ?!”
“Bhe devi sapere tesoro che ci sono dei modi per ottenere più piacere mentre ti tocchi, ti va di farmi vedere come fai così la mamma vede se è il modo corretto?”
A tale richiesta Claudio strabuzzò gli occhi, la salivazione gli si era azzerata, non sapeva cosa rispondere.
Ma ,incoraggiato dalle continue richieste materne, decise di affrontare la vergogna.
Aiutato da Loredana, si sdraiò più comodamente sul letto tirandosi giù le mutande ed offrendo la visione del suo cazzo in completa erezione a sua mamma.
“È proprio grande” si disse tra se e se la madre.
Invitato da Loredana , il ragazzo iniziò una scomposta ed inesperta masturbazione.
Fu subito da lei fermato e con tranquillità e dolcezza Loredana gli disse che il modo in cui lo faceva non andava bene e anzi rischiava di farsi male. Dunque si recò in bagno e tornò con un olio per massaggi che usava con suo marito.
Si versò un po’ del contenuto sulla mano e dolcemente inizio a masturbare Claudio.
Gli accarezzava il pene con movimenti esperti e precisi, prestando particolare attenzione al glande che veniva sollecitato con il pollice mediante brevi cerchietti.
L’altra mano era concentrata su un sensuale massaggio rivolto ai testicoli.
La situazione era paradisiaca per Claudio, il piacere derivante da quella sega era ben più grande rispetto a quando si toccava da solo.
Aveva un’espressione estasiata, gli occhi erano sbarrati increduli e dalla bocca dischiusa usciva un flebile lamento “oh mamma….”, le mani erano strette a tenere le lenzuola, la testa era reclinata sul lato sinistro del cuscino e il respiro era pesante.

Loredana, non sazia, decise di rendere più unica che mai quella nottata per il figlio.
Con un sensuale movimento di bacino si slegò la vestaglia ed offri la splendida e pura vista della sua quinta naturale al suo ragazzo.
Claudio poté scorgere i suoi lunghi capezzoli scuri diventare turgidi, segno di un inizio di eccitazione della donna, mentre le esperte mani materne continuavano a stimolargli il pene con le unghie della mano sinistra che andavano dolcemente a solleticare lo scroto.
Dunque, anche la madre travolta da emozioni inaspettate, non avrebbe minimamente creduto che l’aiutare il figlio avrebbe fatto eccitare anche lei.
Con il passare del tempo la sua eccitazione crebbe sempre di più, testimoniata da un forte umidità che stava bagnando completamente le sue mutandine.
I minuti passavano e l’eccitazione di Claudio stava per raggiungere il famoso punto di non ritorno, la mano esperta della mamma alternava un ritmo lento e cadenzato ad un ritmo più vivace e veloce.
Una piccola goccia di liquido trasparente fece capolino sul glande del figlio, Loredana la guardò estasiata.
Con l’indice e il pollice la raccolse, se la portò sulla punta della lingua e l’assaggiò.
“Mmm…..buona….sai amore questo si chiama liquido pre eiaculazione e serve a preannunciare ciò che fra un po’ avverrà”.
“Ahhh…..ahhh……no….non lo sssapevo mammaa”, Claudio orami era vicino all’imminente orgasmo.
Loredana era anche lei completamente eccitatata e pensò alla lingua di un giovane ragazzo come suo figlio quanto piacere avrebbe potuto procurare alla sua vulva che stava pulsando.
Inoltre, facendo finta di essere scomoda nelle posizione in cui era, si aggiustò con le gambe piegate a farfalla sul letto e così facendo aveva esposto allo sguardo ansimante del suo bambino le sue mutandine bianche bagnate che poco celavano il loro contenuto.
Claudio alzò il viso per stare più comodo, ma in realtà non voleva perdersi alcun dettaglio di quella nuova visione.
Seppur ricoperta dal pizzo delle mutandine ,che creava uno splendido gioco di vedo non vedo, quella passera era la prima che vedeva nella sua vita, ed era quella di sua mamma!
Tutto ciò fece crollare qualsiasi resistenza da parte del regazzo che presto lo condusse ad un punto di non ritorno.
“Oh mammmmma…….sto per….vvvenire”
“Vieni amore della mamma, dai non trattenerti”
“Mmm…mmammmaaaa…” , un’intensa spruzzata di liquido seminale uscì dal pene del ragazzo andando a cospargersi sulla guancia destra della madre, sulle mani e soprattutto sulle grandi mammelle le quali risultavano per buona parte innaffiate dalla sborrata del figlio.
“Oh tesoro mio! Ma quanta ne avevi?! Guarda quanto ne hai fatta! Sei stato bravissimo!” disse la signora raccogliendosi lo sperma che le era finito sul seno.
Claudio finì di eiaculare che era esausto, scarico come se avesse ricevuto una scarica elettrica.
Loredana prese le salviette sul comodino accanto al letto e con curo si preoccupò di pulire il pene del ragazzo, di rimuovere i residui di sperma nella peluria pubica per poi ricollocare il pisello pulito dentro ai boxer.
“Amore mio ora riposa e mi raccomando non una parola con nessuno di quanto è accaduto stanotte” e con un bacio sulle labbra del figlio gli augurò la buonanotte.
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