La scoperta del piacere

Matteo è un giovane ragazzino che ha compiuto 16 anni da poco.
Frequenta il terzo anno del liceo scientifico con buonissimi risultati.
Si perché a scuola Matteo va bene, è un ragazzo studioso ed intelligente.
Intelligenza che allena coltivando interessi di una certa importanza.
Quotidianamente, infatti, segue i telegiornali oltre a documentarsi sul web con la lettura delle più importanti notizie.
È figlio unico, i suoi genitori purtroppo decisero di fermarsi dopo la sua nascita, nonostante le richieste del figlio a cui molto sarebbe piaciuto avere un fratellino o una sorellina.
Sua mamma fa la professoressa al liceo classico, sua papà è invece un noto avvocato della zona.
Ancora giovani , hanno rispettivamente 48 e 52 anni.
La madre di Matteo è sicuramente una bella signora. Il Fisico è caratterizzato da una tonicità inusuale per l’età (derivante da un passato sportivo), il viso è contornato da una cascata di boccoli biondo naturale, gli occhi sono grandi e chiari e coi tribù iscono a donarle una luminosità particolare al volto che, come se non bastasse, culmina in labbra sinuose e delicate.
Per quanto riguarda le parti più note del fisico di una donna, beh sono i punti grazie ai quali la signora fa invidia a molte sue coetanee. Il culo è alto e sodo , un po’ grande ai lati, caratteristica che le aveva riconosciuto il soprannome di “culona” in giovane età.
Ma il fiore all’occhiello del fisico della bellissima mamma è rappresentato dal seno.
Due globi grandi e perfetti, di un bianco candido che culminano in due capezzoli grandi ,di un rosa un po’ più scuro rispetto al resto della pelle, contornati da un aureola di grande dimensione.
Sul piano sessuale però, il giovane ragazzino, è inesperto.
Non ha mai visto ne toccato una ragazza , non ne ha mai provato i piaceri che una donna provoca o può provocare.
Ma, cosa ancor più grave, il giovane ragazzino non si è mai masturbato. Ebbene sì, quella famosa arte, che tutti scoprono, con l’ avvicinarsi dell adolescenza , a Matteo risulta essere ignota.
Cioè costituisce per lui un grande timore, sa benissimo cosa sono le “seghe” , le “pugnette” di cui i suoi amici più scapestrati parlano a scuola, ma ha tanta paura a farlo anche lui. Teme di non essere in grado, di non farcela o di essere scoperto e rimproverato dalla mamma.

Ma è proprio durante uno dei suoi pomeriggi post scolastici che per lui accade l’impensabile.

È un pomeriggio di maggio, tiepido, una di quelle giornate che preannunciano l’arrivo dell’estate.
Il balcone della cucina è aperto per far entrare quell’aria nuova che spazza via il freddo dell’inverno.
La mamma ne sta approfittando per pulire un po’ la casa e nel mentre giovarsi di quella brezza primaverile.
Indossa una vestaglia di seta sottile e sotto , eccezion fatta per le mutandine, non ha alcun indumento.

Matteo si sta crogiolando sul divano.

È un attimo.

Il ragazzo si accorge del dettaglio che da lì in poi cambierà per sempre il suo avvenire.

La mamma è piegata, con le braccia distese intente a dare lo straccio.

Nel dimenarsi per pulire al meglio non si accorge che il suo grande seno sinistro ha appena fatto capolino dalla vestaglia offrendo un enorme capezzolo rosa scuro alla visione di suo figlio.

Matteo rimane pietrificato, come se avesse ricevuto una potente scarica elettrica.

Ha la salivazione azzerata, è incredulo.

Non aveva mai pensato a sua mamma in termini sessuali, mai aveva elaborato alcun tipo di fantasia su di essa.
Ora invece ha davanti a se la vista di quella sontuosa mammella e di quel turgido capezzolo.
Pensa che il seno di sua madre è veramente bellissimo, pur non avendone mai visto uno prima.
Sicuramente mai ne vedrà uno di più bello.

Una mammella grande, meravigliosa, piena e sicuramente morbida.
Tutto ciò provoca a Matteo una sensazione nuova, strana.

Guarda in basso, vede i suoi pantaloncini deformati. Il suo pene ha raggiunto una dolorosissima erezione.

Non sa cosa fare, man mano che i secondi passano il dolere si accentua.
La mamma, in tutto ciò, è ignara. Non si è accorta di alcunché e continua con le sue pulizie.

La svolta arriva.

Con tanta forza e tanto coraggio, che neanche lui pensava di possedere, dirige le sue mani sotto i suoi pantaloncini.

Il suo pisello è duro, doloroso al tatto, brucia.

Si decide a provare ciò di cui tutti i suoi amici a scuola parlano.

Apre la mano e con le sue dita circonda l’albero del suo cazzo.

Lo sguardo torna fisso verso sua madre è in particolare verso quella tetta enorme che prepotentemente era uscita ancor di più dal vestito.

È eccitatissimo.

Inizia quindi uno scomposto movimento , frutto dell’inesperienza, sul suo pene. Prima verso il basso , quel tanto che basta per far fuoriuscire il glande, poi verso l’alto.

La sensazione che prova è incredibile, il piacere avanza.

È ormai su di giri, anche la sua mente inizia a viaggiare.

Immagina di toccare, stringere, tastare quell’enorme tetta come quando da piccolo intrufolava una mano lasciva nella profonda scollatura della mamma.

Tutto ciò è ormai troppo da sopportare.
Inconsapevole degli effetti aumenta il ritmo della sua masturbazione che dopo pochi secondi culmina con un rantolo di piacere ed un esplosione di sperma, il primo sperma.

L’eiaculazione è stata abbondante.

Il liquido seminale si è riversato sulla maglietta, sui panataloncini ed alcune gocce hanno perfino sporcato il pavimento.

Quel grido strozzato di piacere arriva anche alle orecchie della madre, che preoccupata gira il capo rivolgendo lo sguardo verso il suo bimbo.

La scena che le si para davanti è inaspettata.

Suo figlio, il suo amato ed innocente figlio è semisdraiato sul divano, ha la bocca aperta, il fiatone e e tra le mani stringe il suo pisello che ha appena finito di eiaculare.
Si accorge di avere un seno fuori posto, ed intuisce il motivo dell’accaduto.
“
Matteo, oddio ma che hai combinato!?”.


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