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Prime Esperienze

(33) Alessia e Diego: nuova alba


di Membro VIP di Annunci69.it remigiuslp
07.09.2023    |    2.473    |    3 8.8
"Lei: convinta lesbica eppure sotto sotto sensibile anche agli ‘argomenti’ maschili..."
Albeggia, finalmente. Sullo stradone che porta alla Capitale passano le luci dei veicoli nelle due opposte direzioni, interrotte solo dalle sagome dei pochi autocarri e autotreni fermatisi per riposare sul piazzale esterno e che si cominciano a distinguere.

La sala ristorante è silenziosa, Alessia ha appena finito di rigovernare la cucina - in sostanza ripulire accuratamente il tavolone dove fra poco il personale della locanda farà colazione. Solo qualche goccia di sperma, fortunatamente. Nessuna sorpresa: la cameriera - prostituta a tempo perso - è abile a non ‘disperdere il seme’, come si dice, per cui le emissioni dei boscaioli sono tutte dentro lei: una dietro, una davanti e due nello stomaco.
Una pesante tovaglia fresca di bucato coprirà come al solito quella ampia superficie che stanotte ha ospitato - senza troppi eufemismi - una vera e propria monta di quella vacca da inseminazione da parte di quattro tori.

Diego di emissione ne ha una sola, dentro sé: quella del camionista. Introdottagli dopo una scopata irruenta e senza passione. Probabilmente la più importante di tutte, perché ultima prima della consapevolezza e della riscossa.

I due sono ora seduti ad un tavolo, intenti a sorseggiare quelle bollenti brodaglie nere che da queste parti chiamano caffè.
Contenti entrambi.
Lei: per aver evitato una storia sicuramente conflittuale con Betty, la rossa cuoca dal bel culetto ma anche invadente e gelosa.
Lui: per essersi definitivamente liberato dalle paranoie, malgrado tutto grazie a Renato, il camionista, appunto, che lo aveva deflorato, poi maltrattato, umiliato ma era stato infine liquidato con un gesto di grande classe.
Lei: convinta lesbica eppure sotto sotto sensibile anche agli ‘argomenti’ maschili.
Lui: ormai convinto omosessuale eppure ancora sensibile al ‘fascino’ femminile.
Entrambi: offrendo pragmaticamente varie prestazioni dietro mercede. Ad essere esatti: Alessia mignotta non regolare ma di fama regionale; Diego prostituto ai primi, maldestri, tentativi.

C’è ancora del tempo, prima del cambio turno. Si guardano, i due giovani, occhi negli occhi: si studiano. Per la verità più lei: femmina civettuola e curiosa.

“Avevo notato i tuoi sguardi spermatici, sai? Mi sembravi uno sfigatello carino, tuttavia timido senza speranza. Avevo pensato di provarci, tanto per tirarti un po’ fuori, però ero dietro a quella stronzetta che mi ha illusa per settimane! Poi avevo qualche ‘amichetto’ in lista di attesa. Hahahah! Mai avrei però pensato fossi sull’’altra sponda’!”
Pur preso alla sprovvista, il moretto ormai si sente coraggioso.
“Veramente lo sono da pochi giorni! Ed è stato proprio quel Renato a trascinarmici dentro quasi con la forza, facendomi però scoprire che mi piacciono assai, gli ammennicoli maschili! - Ghignetto e plateale puntamento del seno della giovane, prorompente sotto la vestaglietta azzurra - Ma non vuol dire che abbia dimenticato i primi amori!”
“Ehi ehi, ora che ti hanno tolto il tappo sei spumeggiante!”
Gli occhi del ragazzo risalgono rapidi con leggero guizzo delle mani.
“Oh no, scusa, non volevo.”
“Ma dai che scherzo! È che quando sei arrivato, i primi giorni, sembravi un pulcino abbandonato. Ora ti sei finalmente tirato fuori e perdippiù da solo! Bravo! Ma cosa ci fa un garbato elegantone come te in un tugurio come questo? Raccontami di te, dai!”
Sorriso e sospirone di Diego.
“C’è poco da dire. Vengo da una famiglia agiata, ho una robusta educazione laica ma anche molto puritana, soprattutto mia madre che mi ha sempre presentato sesso e dintorni come il peggiore dei mali, causa di cecità, devianze mentali, diavolacci pronti a trascinarmi all’inferno e via di seguito. Mi meraviglio che abbia generato mia sorella e me!
A scuola non andava meglio: istituto per soli maschi dalle elementari alle superiori. Fra i compagni se ne parlava ma sempre e solo riferito a femmine più o meno immaginarie con le quali combinare le cose più assurde se non impossibili.
Da parte mia, dopo le prime polluzioni notturne, la scoperta di dovermi masturbare regolarmente. Dico dovermi perché veramente avevo - e ho ancora - erezioni non dico continue ma frequentissime sì! Sotto quel giogo repressivo della mia famiglia, compagni che frequentemente irridevano le ‘checche busone’, non avevo nessuno con cui confidarmi. Anche il mio migliore amico e compagno di stanza in collegio non perdeva occasione per dichiarare la propria repulsione e condanna verso i rapporti omosessuali. Anche se un pomeriggio, rientrato anzitempo, lo trovai seduto sul letto con un altro ragazzo: entrambi rossi come peperoni!
Ora sono qui per racimolare una somma per una vacanza in America. È sempre stato un mio sogno e adesso che sono maggiorenne posso farlo, anche contro il volere dei miei genitori!”

Alessia ride.
“Ahahahahah! Che buffo! Anch’io voglio raggranellare i soldi per andarci! Magari partiamo assieme e scopiamo tutti due volte, visto che a entrambi gustano maschi e femmine! E considerato che ormai ti sei aperto con me lo faccio anche io.
La mia famiglia è modesta, un po’ in tutti i sensi. Padre autoritario, non violento tuttavia dell’idea che il compito della donna sia ai fornelli e a rammendare calze, per cui minimo tabellare scolastico. Non voleva farmi frequentare le superiori ma grazie all’intercessione di un suo fratello - mio zio - riuscii ad iscrivermi. Certo, in cambio dovetti concedergli la mia verginità ma la cosa non mi disturbò. Mi fece anzi un favore: già avevo capito che preferivo le patate ai cetrioli per cui avere la ‘rottura della prima volta’ già fatta senza tante moine mi tornò assai comoda.
Qui, come te, per finanziarmi il viaggio: però vorrei trattenermi un po’ più a lungo, anche per studiare.”

Inizia il turno del mattino: dalla cucina giungono rumori, un cameriere entra in sala e saluta i due colleghi.
“Adesso vieni con me, galletto! Voglio verificare quanto rimane del pulcino in te!”

La bionda - formosa ventenne - prende per mano il moro - ben fatto diciottenne - per condurlo in una delle camere al piano superiore. Non quella ‘speciale’: una normale. Dove gli ospiti dormono e talvolta ci fanno anche del sesso.
La prima doccia è per il ragazzo che viene indirizzato poi subito sul lettone.
“Non ti addormenterai mica!”
Mai potrebbe egli cadere nel sonno in una situazione del genere! Alessia, la strafica e inarrivabile collega, dietro la quale sbavano cuochi, camerieri, sicuramente il padrone e certamente anche lui ha forse deciso di concedersi?
La sua ‘mascolinità’ - come noto solitamente disgiunta dalla volontà del proprietario – ha nel frattempo chiaramente espresso il proprio parere, 'erigendosi' al massimo delle proprie dimensioni, quasi dolorosamente.

Lo scroscio dell’acqua termina e Diego si dispone con il viso verso la porta del bagno, speranzoso di poter ammirare quella meraviglia della Natura venire verso di lui.
“So che vuoi fare il birichino! Voltati dalla parte opposta e copriti tutto con il lenzuolo!”
Il giovane ubbidisce, fra il deluso e la speranza si tratti di un gioco preliminare.

Fruscio di tessuti, senso di calore dietro la schiena: Alessia è ora accanto a lui.
“Girati e non fare lo sciocchino!”
I due distesi di fianco, fronteggiantisi, vicini ma senza toccarsi, le braccia lungo i fianchi.
Dal grande telo spuntano solo le teste. Gli sguardi immersi l’uno nell’altro.
Passano così interi minuti: dentro Diego una tempesta, dentro Alessia non si sa.

Improvvisamente le dita di lei sfiorano il pene di lui, sempre e ancora granitico. Sfiorano soltanto: quasi come zampillo unico, tutta la tensione si scarica, arrivando a schizzare anche sul ventre della ragazza fino ai grandi seni.
Una carezza sul viso.
“Ecco, piccolo maschietto arrapato! Ora che ti sei liberato delle basse pulsioni fisiche possiamo fare l’amore. Ti va?”
Le labbra si uniscono, prima timide e titubanti, poi sempre più pressanti. Segue presto la reciproca ricerca delle lingue, con le dolci ed elettrizzanti sensazioni da queste generate.
Le braccia avvinghiano l’un l’altra. Quasi un corpo unico, comincia a rotolare a destra e sinistra, limitato solamente dai confini del pur ampio matrimoniale.
Le gambe intricarsi fra loro, le cosce bagnarsi per il reciproco strofinare dei sessi, entrambi madidi della voluttà di quel gioco imprevisto, imprevedibile, incredibile, eppure reale!
Il gonfio petto della femmina non sono più dozzinali ‘tettone’: sono cupole di lussuria sulle cui sommità svettano i turgidi bottoni da leccare, succhiare, mordicchiare per donare ulteriore eccitazione alla donna ma di converso anche all’uomo, i suoi seminascosti nella foresta del villoso petto.

Dopo molto, molto tempo viene spontaneo e naturale che i due organi si compenetrino, come spada nel suo fodero.
“Oooohhh, Alessia!” - “Oooohhh, Diego!”
Questo amplesso completo, assoluto, è dai due condiviso all’unisono, spingendo e rilasciando un po’ lui, un po’ lei, talvolta anche assieme.
Un inesorabile cammino comune verso la vetta, dove li attende l’appagamento finale, dapprima lento poi sempre più veloce, ma sempre delicato.
Gli ultimi affondi, più decisi e potenti, la virilità che si afferma:
“Posso?” - “Devi!”
Gli orgasmi interrompono l’estasi, diventano uragano e il fiume del succo d’amore del maschio allaga l’alveo della femmina.

Per entrambi la prima volta: per lui con un donna, per lei veramente con un uomo.

“Cazzo, Diego! A me piacciono le donne ma scopare con te è stato incredibile!”
“Figa, Alessia! A me piacciono gli uomini ma scopare con te è stato incredibile!”

Mancavano ancora alcune ore al turno. E quasi come un copione teatrale, all’unisono:
“Questo è stato fare l’amore. Ora scopiamo!

Settembre 2023

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