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Prime Esperienze

IN DISCO DOPO TANTO TEMPO


di fafelinus
28.02.2018    |    22.758    |    15 9.3
"Feci accomodare Germana con galanteria porgendole la sedia dalle sue spalle, notai il cameriere che la spogliava con gli occhi, e dato che aveva il vestitino..."
Sono sposato da quindici anni e non avrei mai immaginato che un giorno avrei goduto nel vedere mia moglie in una situazione diversa da quella solita.
Premetto che Germana è una bella donna, altezza media con un bel seno e un gran sedere, bionda, capelli media lunghezza, e un paio di cosce da sballo. Veste sempre con un abbigliamento poco appariscente, e raramente indossa qualcosa di eccitante. Una sera abbiamo programmato una serata in discoteca, di solito trascorriamo serate normali ( causa prole ) a cena o con gli amici, per cambiare e provare a sentirci ancora ragazzini, scegliemmo una discoteca famosa e in voga in quel periodo a Torino, riuscii a convincere Germana a vestirsi in modo appropriato per quella sera. Lei mi disse di vestirmi e di aspettarla in macchina, al suo arrivo rimasi sorpreso: indossava un vestitino corto a mezza coscia e due bretelline che lo sostenevano. Notai che non indossava reggiseno e sicuramente aveva delle mutandine molto ridotte, come poi mi disse in seguito. Salita in macchina mi disse che non era sicura di quel tipo di abbigliamento, che se avrei aspettato un minuto si sarebbe cambiato il vestito per sentirsi a suo agio.

Io gli dissi che stava benissimo, misi in moto e partì come un razzo. Mi supplicò di tornare indietro, ma non ci fu verso, arrivammo alla discoteca che erano circa le dodici e quarantacinque, e la scena che si prospettò ai nostri occhi era sconfortante. Una fila chilometrica ci aspettava per poter entrare, convinsi Germana che sarebbe stata cosa di qualche minuto, e ci mettemmo anche noi in fila. Mi guardavo intorno rifacendomi gli occhi guardando le ragazze semi nude che erano intorno a noi, senza accorgermi che dietro di noi erano arrivati un gruppo di ragazzi. Non ci fù niente di stano fino a quel momento, ma poco dopo notai che uno dei ragazzi si era avvicinato sempre di più a mia moglie. Con il dorso della mano, facendo finta di niente, si strusciava sul culo di lei, con la coda dell’occhi notai che era riuscito appoggiarla proprio nel solco delle natiche. Non sapevo cosa fare, eravamo ormai incastrati in un tunnel di persone, intervenendo avrei rischiato di fare una figura da fesso, allora mi limitai a controllare la situazione che non degenerasse. Guardai in faccia mia moglie e sembrava non accorgersi di niente, allora le chiesi se tutto andava bene,mi rispose di si e mi disse “perchè c’è qualcosa che ti preoccupa”.

Queste sue parole mi ammutolirono, forse non le dispiaceva affatto che uno sconosciuto le palpasse il culo, o forse era per dimostrarmi che la mia insistenza nell’indossare quel tipo di vestito provocava quelle situazioni. In effetti guardandola era molto arrapante, il vestitino le fasciava il sedere mettendo in forte evidenza le natiche, quel bel culo che io non perdevo occasione di palpare. Pensando queste cose tornai a controllare la situazione, e notai che il ragazzo aveva preso coraggio, ora le toccava il culo a piena mano, e visto che mia moglie non diceva niente lui continuava sempre più, fino a infilarla nel solco del culo. Notai che mia moglie non si spostava di un centimetro anzi mi pareva il contrario, si piegava come se volesse controllare le scarpe spostando il suo grosso culo all’indietro, e sicuramente in quel momento le dita del ragazzo riuscivano a toccare la figa di Germana. Io non riuscivo a capire, quella situazione mi stava eccitando, avevo il cazzo duro. Mi eccitavo di quella situazione strana, uno sconosciuto palpava mia moglie e io non solo non reagivo, ma mi piaceva, ero contento che quella donna potesse attirare un’altro uomo. Lo strofinamento finì poichè la fila iniziò a muoversi, ma il ragazzo non si diede per vinto, riuscì a raggiungerla e questa volta accortosi che lo guardavo, fece l’indifferente, appena mi voltai si avvicinò ancora e gli poggiò il cazzo, sicuramente duro, sul culo.

Notai la mia dolce metà sobbalzare forse il contatto fu un pò duro, o forse provava qualcos’altro. Gli chiesi nuovamente “va tutto bene?”, mi rispose con un sorriso sulle labbra “certo che è duro…….fare la fila qui” da quella risposta capii che provava piacere da quella situazione, e che in un certo senso voleva farmelo capire. Le chiesi “cosa vuoi dire”, lei strizzandomi l’occhio mi disse “poi ti dico”, era la conferma a quello che pensavo. Stavamo godendo in tre. Il ragazzo si poggiava magnificamente al culo, e lei si strofinava con movimenti impercettibili. Quando la fila si mise in movimento notai il cazzo duro di lui, un altro minuto e sarebbe venuto. Finalmente arrivammo all’ingresso, io andai a fare i biglietti lasciandola sola poco distante, notai il ragazzo bisbigliare qualcosa nell’orecchio di Germana, lei voltandosi gli sorrise e mi raggiunse. Chiesi “cosa ti ha detto quel ragazzo?” mi rispose “gli piaccio e se voglio ballare con lui”

Trovammo un tavolino vicino alla pista dopo aver elargito una mancia al cameriere, ci sedemmo per bere qualcosa e riposarci un po’ dopo la lunga fila. Feci accomodare Germana con galanteria porgendole la sedia dalle sue spalle, notai il cameriere che la spogliava con gli occhi, e dato che aveva il vestitino corto nel sedersi potè fargli vedere le mutandine, lei con molta indifferenza accavallò le gambe mettendo in evidenza le sue stupende cosce.

Io ordinai qualcosa di forte, Germana una bevanda analcolica, ma la convinsi a prendere un coktail alcolico, dicendole che era la sua serata e che doveva divertirsi. Avevo un progetto in testa che non le avevo confidato, la situazione di prima mi aveva eccitato molto e volevo vedere lei ancora corteggiata e desiderata, e penso che anche lei lo volesse. Sorseggiammo le bevande guardando la gente ballare, la pista era stracolma, si ballava anche tra i tavoli, convinsi Germana ad andare a fare due salti in pista, ci alzammo e facendoci largo tra le persone, arrivammo alla meta. Naturalmente non mancò l’occasione per fare la mano morta toccando un paio di culi niente male, anche lei ricevette lo stesso trattamento. Ballammo tenendoci le mani e ogni tanto la stringevo a me per sentire le sue tette sul mio corpo, le toccavo il culo con foga, lei in compenso mi baciava con molta sensualità e la sentivo eccitata, forse complice l’alcol, ma stentavo a riconoscere la mia brava mogliettina.
Tutta questa situazione mi eccitava da impazzire, cercavo con lo sguardo il ragazzo di prima finchè lo vidi dall’altro capo della pista che ballava con i suoi amici. Feci in modo di spostarci il più possibile vicino a loro per farci notare, ci riuscii con non poca fatica, vidi il ragazzo che chiamò gli amici a raccolta e si avvicinarono a noi. A quel punto non sapevo più che fare, avevo l’adrenalina a duemila, sentivo il cuore battere forte guardavo lei e cercavo di capire se si era accorta di loro, continuammo a ballare lei si muoveva sempre di più in modo sensuale come se volesse farsi notare ed eccitarmi sempre di più. Si strofinava in tutti i modi con le tette, con il culo, mi sembrava di impazzire, ogni tanto la stringevo a me e le sollevavo il sottile vestitino fino a scoprirle completamente le gambe, fino al culo.

Germana con tono scherzoso mi disse “ma cosa fai, non vedi che c’è gente” le risposi “e allora?….., sarà contento il tuo ammiratore….che ti stà mangiando con gli occhi”, “veramente?” rispose lei, come se non se ne fosse accorta. Così dicendo si voltò e i loro sguardi si incrociarono per un attimo, il ragazzo si avvicinò a Germana e gli sussurro qualcosa nell’orecchio, lei lo guardò con gli occhi stralunati come se volesse dirgli “sei pazzo”, almeno questo mi parve di capire.

Continuammo a ballare e tra un sussurro e l’altro continuava a toccarla, io facevo finta di niente mi giravo dall’altra parte come se volessi guardare il tavolino dove prima eravamo seduti. A quel punto era giunto il momento di allontanarmi e con una scusa mi allontanai da loro, “amore devo andare in bagno, tu continua a ballare” gli dissi e mi allontanai di gran passo. Mi appostai al piano rialzato, poichè la discoteca era su due livelli sfalsati, notai subito che i due ballavano faccia a faccia e che lui di tanto in tanto la stringeva per i fianchi e tentava di baciarla. Germana sembrava un’anguilla, si contorceva e gli si strusciava sopra con il culo, con le tette, sembrava un’altra.

Mi toccavo il cazzo durissimo, con la mano in tasca mi toccavo come l’ultimo dei guardoni. Lo sconosciuto con un gesto evidente chiamò anche i suoi amici che a turno poterono godere delle sue forme. Forse questa cosa diede fastidio a Germana che di colpo abbandonò la pista tornando al tavolino, anch’io a quel punto abbandonai la postazione e tornai da lei. Appena seduto mi disse “dove sei finito.., mi hai lasciata sola in balia degli sciacalli” chiesi spiegazioni come se non capissi, “sono stata abbordata da un bel ragazzo, e mi ha fatto delle proposte oscene” io stavo al gioco e le chiedevo altri particolari ,”quali sarebbero queste proposte?” lei guardandomi negli occhi e sorridendo mi disse: “mi ha sussurrato nell’orecchio che lo stavo facendo impazzire e che mi avrebbe scopata a morte”. Io la guardai e le risposi “e tu ti faresti scopare da uno sconosciuto?” mi rispose allargando le gambe “si, se a te non ti dispiace, mi sembra che tu voglia questo vero?”

Si alzò per andare alla toilette lasciandomi di sasso, è incredibile – pensai – come le donne intuiscano i pensieri degli uomini.
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