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Prime Esperienze

La donna invisibile


di Borgo
19.10.2023    |    8.008    |    7 8.5
"Stavo per vomitare dalla tensione ma ormai c'ero..."
Sono di cazzeggio su tinder come tante volte quando ho 10 min di tempo, e come sempre rifletto su quanto bisogno di “relazioni” ci sia e su quanto siamo incapaci di comunicarcelo serenamente.

Ho un nuovo match, sul profilo fotografie di paesaggi, un gatto, il solito fumo negli occhi.
Otto volte su dieci o è una donna insicura del proprio aspetto fisico o nasconde una relazione; in entrambi i casi ha voglia di scopare e questo è il loro modo per sotto intenderlo.

Studio le sue foto, il suo profilo, cerco di trarre uno spunto per non esordire in modo banale e scrivo il mio bel messaggio intelligente, leggermente sarcastico e ammiccante.
“ciao” la sua risposta.
“Eccone un'altra” ho pensato. “Esordisce con un ciao e poi niente”.

Ero ormai abbastanza scazzato dal dover sempre sostenere un discorso con “entità” che comunicano a monosillabi, che magari chattanoo contemporaneamente con 12 persone senza badare alla qualità del discorso;
Ed in un attimo mi trasformo da fine comunicatore ad insensibile animale: le scrivo che non avevo tempo da perdere, che se voleva scoparmi poteva farlo quel giorno e quel giorno soltanto. Niente convenevoli, baci, sguardi ammiccanti, chiacchiere, moine.
Chiudo l’app e quasi mi pento dello sfogo, ma poco dopo arriva una notifica; la sua risposta:
“se puoi essere da me fra al massimo mezz’ora puoi fare tutto quello che vuoi; alle 19.00 devo uscire”

Ho pensato subito che fosse una classica presa per il culo, un uomo che si finge donna o comunque qualcuno a cui piace giocare. Ma io non avevo la minima voglia di farmi coinvolgere e rilancio scrivendole: "non voglio neanche guardarti in faccia, voglio trovarti a 90 pronta per essere scopata"
“Adesso cancella il match” penso.
No, non si scompone, accetta. Mi manda l'indirizzo, mi dice di mandarle un messaggio quando fossi stato nelle vicinanze, che mi avrebbe aperto la porta e che sarebbe stata pronta.
Vabbè, siamo su scherzi a parte, ma avevo finito di lavorare e allora mi concedo il lusso di cazzeggiare ancora un pò.
Ci scambiamo il contatto tg e lapidario le dico che l’avrei contattata io e di non scrivermi. Lei mi manda subito due foto di una donna nuda: una di schiena allo specchio, una a gambe aperte sul divano. Non credo a nessuna delle due foto ma faccio un tentativo e le chiedo di mandarmi una foto con il pollice infilato nella patata. Arriva in meno di 1 minuto...

Non sapevo più che pensare... potevo chiuderla lì, razionalmente era tutto molto assurdo; l’eccitazione era schizzata a livelli mai sperimentati prima, ma mischiata ad una sensazione di profondo disagio che bilanciava le due emozioni lasciandomi ancora un spiraglio di razionalità nel cervello: non andare da solo!

Piombo in ufficio da un mio amico e letteralmente lo sequestro per farmi accompagnare.

Parcheggiamo l’auto, le scrivo, lei mi manda un video su tg in cui si vede il civico e la porta di un b&b ed in evidenza la targa col nome sopra.
Stavo per vomitare dalla tensione ma ormai c'ero...

Raggiungo la porta del b&b, è socchiusa, è molto vecchia. Con una mano la spingo delicatamente per non farla cigolare, con l’altra ho il dito pronto sul cellulare in caso si mettesse male. Mille pensieri mi affollano la testa e nessuno positivo.

La porta si apre, di fronte una scala molto ripida, a sinistra una piccola cucina con soggiorno ed un divano sulla parete.
Lei era lì, solo con un perizoma, girata di spalle, con la faccia nel cuscino e le mani unite sopra la testa come se si fosse arresa e stessi per arrestarla... ed in quel momento una scarica di adrenalina devastante mi fa tornare lucidissimo, come un lupo che si appresta a mettere i denti sulla sua preda.

Mi guardo in giro, comincio ad esplorare la stanza, cerco le vie di fuga, segnali di altre persone, telecamere, in meno di un minuto avevo la mappa di tutto quanto mi circondava.
C'era solo lei. E non parlava come le avevo chiesto. Era immobile, sentivo solo il suo respiro. Sordo.

Mi sono avvicinato senza dire una parola, le ho assestato una pacca sul culo, bello sodo, 35/45 anni ben portati.
Sono arrivato tesoro, adesso sono cazzi tuoi.

Abbasso la lampo, non riesco a tirarlo fuori da quanto è duro, slaccio i jeans. Metto subito un bel vestitino protettivo al mio cazzo, non la lecco, non la tocco, tolgo solo il perizoma.

Uno sputo dritto sul buco del culo che cola giù fino alla passerina, una piccola pennellata con la punta e giù dentro tutto in un colpo, come il coltello caldo nel burro…

Lei tira fuori un piccolo gridolino, strozzato dall’insonorizzazione garantita dal cuscino e mi stringe forte il cazzo tra le gambe. Le dico immediatamente di stare zitta, lo tiro fuori quanto basta per prendere lo slancio e comincio a sbatterla così forte che ancora sento il dolore all'osso pelvico. Colpi secchi, ritmati, profondi.

Mi faceva incazzare a morte che mi avesse manovrato fino a farsi scopare.

La sbatto per almeno 5 minuti, tenedola così stretta sui fianchi da non riuscire a muoversi. Sento le palle sempre più bagnate ed il divano comincia ad inzupparsi.
Più affondavo e più vedevo aprirsi l'altro buchetto poco più sopra; era una chiara provocazione..

Lo tiro fuori e punto deciso dritto lassù, ma non appoggio quasi la punta che si toglie per non farsi inculare.
Provo ancora una volta; si sposta.

Ma io sono in modalità hardcore ormai: “o ti scopo il culo o me ne vado” le dico.

E lei… toglie per la prima volta la mano sinistra da sopra la testa e mi prende il cazzo, muove i fianchi e se lo passa dalla patata al culo dove indugia solo un attimo prima di piantarselo dentro da sola.

Ho ricominciato a sbatterla talmente forte da non capire più se la stavo scopando o picchiando… ma lei non si spostava, accompagnava e godeva, ansimava emettendo gemiti soffocati nel suo cuscino.

Ero arrapatissimo e disgustato allo stesso tempo, le scivolavo nel culo godendo ad ogni colpo, una slot machine del piacere.

E poi il jackpot, un orgasmo che mi ha fatto perdere l’equilibrio tanto che quasi mi si spezzava il cazzo da quanto ce l’avevo piantato in fondo…

Ho perso completamente l’orientamento per almeno 10 secondi, come quando ti svegli in piena notte e non riesci a capire che cosa ti succede intorno.
Svuotate le palle, recupero immediatamente tutte le mie facoltà intellettive, voglio solo scappare.
Prendo un pezzo di scottex da un rotolo sul tavolo della cucina, mi tolgo il condom e lo butto dove capita.

Esco senza voltarmi. Non ho mai visto la sua faccia e non l'ho mai più sentita.
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