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Prime Esperienze

Preso da tanti


di Jesuici
09.04.2023    |    9.721    |    12 9.7
"Dopo poco, vidi il cazzo uscire dalla bocca e schizzare tre quattro volte sul pavimento..."

Era la seconda volta che entravo nel cinema dove si proiettavano film porno e dove avevo saputo che si poteva fare del sesso tra maschi. Prima di decidere la prima volta c’era voluto del tempo. Ero arrivato più volte fino all’ingresso, avevo guardato dentro, avevo guardato le persone che camminavano per la strada. Stando un po’ in disparte avevo aspettato per vedere chi entrava e come si comportava. La maggior parte entrava decisa, a passo svelto, ma senza esagerare. Avevo notato uomini di varie età e tipi di fisico. Quello che mi aveva colpito era che perlopiù erano persone decisamente qualsiasi con pochissime eccezioni.
Finalmente arrivò il momento in cui mi decisi. Tra l’altro accadde in un giorno in cui pensavo di passare di lì solo per curiosità. Passando davanti all’ingresso deviai all’improvviso verso la biglietteria. Una volta dentro mi sentii impacciatissimo nel fare il biglietto e nello scendere le scale che portavano alla sala. Il cuore batteva come dopo una corsa e, allo stesso tempo, mi sentivo leggero come se il mio corpo fosse fatto solo di tepore. Tutto, escluso lo schermo, mi apparve buio. Con un po’ di esitazione, cominciai a esplorare l’ambiente e poco a poco cominciai a vedere le sagome degli spettatori, mi accorsi, dai sospiri e da alcuni movimenti che in angoli più bui si faceva sesso. Cominciai a eccitarmi, ed era come se mi mancassero le forze. Successivamente arrivai in alcuni angoli riparati ma un po’ illuminati dove mi capitò di vedere uno che stava facendo una pompa senza interrompersi al mio arrivo. L’altro appariva eccitatissimo. Mi fermai incuriosito e con il desiderio crescente di sentire quello che dovevano provare entrambi. Dopo poco, vidi il cazzo uscire dalla bocca e schizzare tre quattro volte sul pavimento. Continuai il mio giro esplorativo fino ai bagni. Lì c’era più movimento che in altre parti del cinema. C’erano tre orinatoi, uno era libero. Mi misi davanti liberando il mio cazzo semiritto dagli slip. Nel frattempo mi misi a strusciarlo e a guardare gli altri due che come me mostravano il cazzo e ogni tanto allungavano la mano per strusciarselo a vicenda. Quello che stava nel mezzo allungò la mano verso il mio che era in piena eccitazione. Dopo tanto tempo, sentivo nuovamente una mano maschile calda che mi accarezzava la cappella e le palle. Mi fece cenno di seguirlo in un gabinetto, ma non lo feci. Avevo qualche remora nel chiudermi lì con uno sconosciuto.
Tornai nella sala dove, al fondo c’era uno spazio completamente buio e dove avevo in parte ricavato dal movimento nella sala e in parte intravisto che ci doveva essere azione. Era così. Mi appoggiai alla parete e molto presto sentii più mani che mi toccavano. Io cercai nel buio e sentii che c’erano due cazzi duri vicino a me. Uno di quelli vicini aveva i pantaloni calati e fece in modo da farsi toccare il culo. Qualcuno cominciò a slacciarmi la cintura e ad abbassare la cerniera dei pantaloni. Ero come paralizzato dall’aspettativa e dal piacere di toccare ed essere toccato. Quando lui riuscì a far scivolare giù i miei slip, si chinò mi prese in bocca la cappella. Il calore della sua bocca era come se mi fosse salito al cervello. Lui andava avanti e io lo lasciavo fare, in più mi piaceva tantissimo quella mia nudità inaspettata dalla vita in giù. Mi lasciai andare e gli sborrai in bocca. Era la prima volta che mi succedeva. Lui continuò a succhiare e leccare fino a quando il cazzo ritornò ad essere pisello. A quel punto mi rivestii e riguadagnai l’uscita da una porta di sicurezza.
Dopo un periodo di tempo abbastanza lungo mi era tornato un forte desiderio misto ad un certo timore di tornare allo stesso cinema. Volevo provare nuovamente quelle forti sensazioni in parte ansiogene della prima volta. Così decisi, pur avendo gli stessi timori e le incertezze della prima volta, di organizzarmi per tornare al cinema. Una volta superato lo scoglio emotivo delle porte a vetri e della biglietteria, mi sentii in qualche modo sollevato nel ritrovarmi nel buio della sala che mi sembrò davvero profondo. Quasi acuiva i fruscii dei diversi movimenti degli spettatori e i sospiri che venivano dallo spazio ampio che si trovava di lato alla tenda dell’ingresso alla sala.
Decisi al momento di esplorare tutti gli spazi, i corridoi, i bagni. Il percorso mi eccitò non poco dato che mi capitò di osservare varie situazioni in cui uomini, da soli, a coppia o in gruppo si davano da fare per trarre godimento in tutti i modi possibili in presenza di altri.
Decisi quindi di tornare nel punto più buio in fondo alla sala e cominciai a cercare di capire qual era il punto più animato. Trovai un gruppo fittissimo. Saranno stati almeno sei o sette maschi infoiati, mi sembrò di capire, intorno a uno o due che spompinavano o si facevano inculare. Impossibile entrare nel gruppo. Trovai allora un altro degli angoli bui dove c’erano due che, allungando le mani, mi resi conto che avevano un bel cazzo ritto e caldo. Mi appoggiai alla parete e mi misi a strusciarli. Loro lasciarono fare restando appoggiati al muro. In poco tempo arrivarono altri due che cominciarono a toccarci e uno, con una certa irruenza mi tirò giù i pantaloni e poi gli slip. Avevo il cazzo che fremeva e che si rizzò subito appena una mano lo tenne strusciandolo leggermente. Io continuavo a strusciare i due di lato a me. Quello che stava davanti a me mi mise la mano dietro la nuca e mi indirizzò verso il basso. Io opposi una minima resistenza iniziale. Poi mi misi a pecora con il culo appoggiato alla parete. Lui indirizzò la sua cappella sulle mie labbra che decisi di aprire. Era un bel cazzo di grandezza media con una bella cappella caldissima. Prima di allora avevo fatto pompe solo poche volte. Mi era piaciuto, ma in quel momento ero eccitato molto più che nelle altre occasioni. Lui cominciò a scoparmi in bocca mentre una mano mi strusciava il cazzo e le palle. Piano piano mi staccai dall’appoggio alla parete e uno di quelli che avevo strusciato fino ad allora né approfittò per mettersi dietro di me e puntarmi il suo cazzo duro in fondo alla schiena. Continuai a farmi scopare in bocca e mi sentii quasi mancare le forze per il gusto e insieme il timore che mi comunicava qual cazzo pigiato sul mio fondo schiena dal maschio che nel frattempo aveva iniziato a tenermi forte i fianchi in modo che mi fosse difficile spostarmi. Sempre stringendomi a sé, fece sentii che mi sputava fra le natiche. Poco dopo fece in modo da puntare la cappella sul mio buco. Mi accorsi che era bagnata. Io ero eccitatissimo. La mia mente non desiderava troppo quello che stava per succedere, ma il mio corpo era ormai totalmente pronto. Cominciò a penetrarmi lentamente mentre qualcuno continuava ad accarezzarmi il cazzo e le palle e lo stesso continuava a scoparmi in bocca ogni tanto affondandolo fino in gola. Ero ormai preso da due parti. Mi resi conto presto che altri erano arrivati e in qualche modo partecipavano accarezzando me e quei due che mi stavano scopando. Ad un certo punto, quello che mi scopava in bocca arrivò all’orgasmo e pigiò cazzo più a fondo tenendomi ferma la testa. Arrivò tanto in fondo che ingoiai direttamente la sua sborrata. Subito si presentò un altro. Io non ebbi neppure il tempo di pensare e mi ritrovai un cazzettino piuttosto piccolo ma durissimo in bocca. Ormai ero eccitatissimo e l’unica cosa che mi sembrava possibile era di assecondare le voglie degli altri che però diventavano in qualche modo anche le mie.
Mentre pompavo, il mio inculatore accelerò il movimento, sentii le pulsazioni del suo cazzo nell’ano e mi sembrò di sentire il calore della sua sborra nel retto. Dopo una pausa in cui il cazzo che aveva goduto del mio buco si ammorbidì fino a scivolare fuori, mi venne dietro un altro con un cazzo, quasi sicuramente più grosso del precedente che cominciò a entrare con un po’ di fatica iniziale nonostante che avessi il buco già allargato. Intorno a me, due maschi mi tenevano fermo a pecora per evitare che mi divincolassi, cosa che comunque in quel momento non cercavo di fare. Il mio buco cominciò a godere di essere riempito così bene e io mi resi completamente disponibile. L’azione dei due durò abbastanza, non saprei dire quanto. Intorno a me credo che ci fossero maschi eccitati che si masturbavano da soli o a vicenda perché ogni tanto sentivo sommessi gemiti di godimento. Alla fine quelli del cazzo piccolo, quasi senza parere, mi sborrò in bocca. Stavolta sentii il sapore che mi piacque. Quasi contemporaneamente anche quello che mi stava inculando emise come un grugnito e mi strinse a se sborrandomi dentro. Io ero quasi stremato dall’eccitazione, dal timore è dal desiderio. Mi rimisi in verticale, ma in tre mi bloccarono e a turno, mettendomi faccia al muro, mi incularono sussurrandomi nell’orecchio che ero una troia, che mi stavano sfondando il culo, che stavo godendo come una maiala.
L’ultimo, sempre stringendomi a sé, con l’aiuto degli altri due, mi fece girare con la faccia verso la sala. Fecero avvicinare uno facendogli capire che poteva farmi una pompa. Era bravissimo e poi io ero al massimo dell’eccitazione e della stanchezza. Mi fece venire presto e bevve tutta la mia sborrata mentre l’ultimo che mi inculava dava dei colpi forti che quasi mi sollevavano fino a irrigidirsi mentre mi schizzava dentro.
A quel punto l’azione terminò. Io mi rivestii e mi diressi verso i bagni. Entrai in un cesso. Mi sedetti sul water e la sborra che si era accumulata nel mio culo cominciò ad uscire anche spinta da me. Il buco era largo e un po’ dolorante. Uscii dal cinema eccitatissimo con la voglia di ripetere l’esperienza prima possibile. Cosa che però non feci più assalito da timori vari. Quando tornai altre volte nello stesso cinema, ho fatto a volte io l’attivo, altre volte solo passivo, ma mai in modo così orgiastico e sempre sesso protetto nell’inculare e nell’essere inculato.
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