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Racconto 2 la mia rivincita


di Perservirti
04.02.2024    |    2.870    |    7 8.7
"Sollevai la testa e lo guardai dritto negli occhi mentre con la lingua leccavo tutta l’asta fino e infilarmelo tutto in bocca… lui chiuse gli occhi e tiro in..."
La cena con Andrea
Le settimane scorrevano tranquille, il ritmo del lavoro e della vita aveva ricominciato a scorrere. La nostra vita di coppia, aveva preso una piega diversa. Quel porco di Luca continuava in ogni momento ad attentare alle mie grazie, io del resto, rinvigorita dalla serata con Andrea, accoglievo volentieri le sue provocazioni. Facevamo l’amore quasi regolarmente non appena avevamo energie e tempo. Luca era rimasto Luca x tutto il tempo, non avevo più “rivisto” Valentine. In quel periodo La sua parte “maschile” sembrava essere predominante. Quando rientravo dalla palestra, niente più sissy slave che mi aspettava come una cagnolina, ma semplicemente Luca, più affettuoso e premuroso che mai.
Di Andrea invece, avevo perso le tracce. Non avevo il suo numero, ma sapevo che di tanto in tanto si sentiva con Luca. Nonostante la mia curiosità di sapere cosa si dicessero, fingevo indifferenza ogni volta che il mio maritino me ne parlava. Ma la curiosità è donna! Ogni tanto, quando facevamo l’amore, tornavamo sull’argomento “Andrea”. Luca affondava la bocca tra le mie gambe, io lo stuzzicavo dicendogli “ ti piacerebbe se Andrea fosse proprio dietro di te”... lui annuiva e muoveva su e giù il sederino, allora ne approfittavo per scoprire dettagli delle loro chiacchierate… scopri che Andrea lo chiamava frocetto. Immagino Luca mentre a lavoro nel suo ruolo da dirigente che riceve un wh con un messaggio del tipo “ Hei frocetto “, quasi mi veniva da ridere..
Una sera mentre cenavamo mi disse che Andrea insisteva per vedermi. Feci finta di pensarci un attimo e accettai di invitarlo a cena. Avrebbe cenato con me, mentre “valentine” sarebbe stata la nostra cameriera, e se il servizio fosse stato all’altezza, avrebbe avuto in premio Andrea. Organizzammo per il fine settimana, e finalmente arrivò il sabato. Ci svegliammo con calma, colazione al bar e scelta del menu. Sushi per aperitivo, spaghetti allo scoglio e orate alla vernaccia. Facemmo la spesa e di pomeriggio mentre riposavo, Luca in abiti femminili rispolverò “Valentine” ed impostò la cena.. verso le 17, quando mi svegliai trovai tutto pronto, ci facemmo un po’ di coccole e iniziammo a prepararci.
Valentine aveva disposto gli abiti sul letto. Un bel vestitino corto, lingerie da troietta e tutto l’occorrente per il make-up. Quando vidi il vestitino, seccamente gli dissi “ non vorrai mica indossare quello? Cosa l’hai comprato a fare il vestitino da cameriera! Stasera indosserai quello! Lui mestamente ritiro l’abito e prese quanto gli avevo disposto. Alle 8 puntuale arrivo Andrea. Valentine si precipitò ad aprire mentre io finivo di prepararmi in camera da letto. Apri la porta, salutò Andrea che la squadro da testa a piedi. Indossava un paio di scarpe nere con un tacco da pochi centimetri, e delle calze alle caviglie con il fiocco dietro. Vestitino molto corto nero con grembiule in pizzo bianco. La particolarità del vestito da cameriera sexy era che aveva il sedere completamente scoperto. Il vestito saliva lungo i fianchi e chiudeva con un collettò di pizzo bianco. Un trucco leggero e un cerchietto che teneva i capelli raccolti, ornato da un fiocco in pizzo. Quando Valentine diede le spalle ad Andrea per fargli strada, questo commentò il suo culo promettendogli che durante la serata l’avrebbe fatto diventare rosso a furia dì sculacciate.
Si accomodò sul divano mentre Valentine gli porse un flûte di prosecco.
Era il momento d fare il mio ingresso. Volevo tutta la scena per me. Scesi le scale e i due smisero di parlare, quando arrivai in salotto Andrea mi mangiava con gli occhi, mentre Valentine aveva lo sguardo monello e compiaciuto. Indossavo un abito senape stretto sui fianchi e poco sotto il sedere, con una scollatura che lasciava poco spazio all’immaginazione, calze a rete auto reggenti e un tacco vertiginoso… non indossavo il reggiseno ma avevo un paio di mutandine veramente sexy. Ci accomodammo sul divano e prontamente la mia sissy mi porse un bicchiere di vino, prima di sparire in cucina per prepararci due stuzzichini, mentre io e Andrea parlavamo del più e del meno. Non perdeva occasione per farmi dei complimenti. Il “vedo non vedo” del mio seno aveva fatto centro, e lui non perdeva occasione per sbirciarci dentro. Mi disse che aveva atteso con ansia il nostro invito e che non vedeva l’ora di “gustare” la cena.. lusingata dalle sue parole mi sciolsi un po’, e dolcemente Andrea scivolo con una mano sulla mia coscia. Ci fu un attimo di silenzio, in cui ci guardammo negli occhi, e mi baciò calorosamente, le nostre lingue si esploravano a vicenda mentre le sue mani si facevano spazio tra le mie cosce e i miei seni. Eravamo seduti sul divano, avevo le gambe spalancate e un seno fuori dal vestito, quando all’improvviso suonarono alla porta. Valentine si precipitò ad aprire dicendoci di continuare tranquillamente, io cercai di ricompormi un attimo ma le mani di Andrea tra le mie gambe mi fecero desistere. Quando la nostra sissy aprì il la porta, davanti agli occhi del giovane portantino del sushi si palesò una scena surreale! Valentine con un vestitino da cameriera con il culo all’aria che, come se nulla fosse, ritirava il sushi, io oscenamente sconcia sul divano mezzo spogliata e Andrea che continuava a stuzzicarmi il clitoride e i capezzoli. Il giovane rimase lì impalato, non sapeva se guardare me, il culo di Valentine o la faccia sorridente di Andrea. Rimase inebetito mentre Valentine con no scialanse gli porse i soldi e gli chiuse la porta in faccia! Che scena!
La Sissy si precipitò in cucina per preparare l’aperitivo, il mio amante riprese l’assalto ai miei capezzoli e al mio sesso. Cominciavo a bagnarmi tutta, allungai la mano tra le sue gambe e tirai giù la patta… presi il suo cazzo in mano e un brivido caldo mi fece piegare la testa all’indietro, presa dal calore e dal piacere. Mi tornò in mente la bravura con cui mi aveva scopato, e quel cazzo così duro e nodoso che mi aveva regalato un piacere diverso e intenso. Cominciai a fargli una sega ma ben presto non resistetti alla voglia di metterci la bocca.
Il giovane Andrea era passato a stuzzicarmi il clitoride ed io ero già in un bagno di umori… mi chinai su di lui…. Cominciai a baciare e leccare le palle gonfie di mascolinità.. sollevai la testa e lo guardai dritto negli occhi mentre con la lingua leccavo tutta l’asta fino e infilarmelo tutto in bocca… lui chiuse gli occhi e tiro in dieto la testa... dopo un dolce e godurioso su e giù, con delicatezza sposto la mia testa e mi fece sollevare…
I suoi occhi ardevano di passione e in men che non si dica mi prese per i fianchi e mi sistemo sopra di lui…Sentivo il suo sesso accarezzare le grandi labbra, lo fece entrare dolcemente… non tutto… mi teneva per i fianchi mentre con le mie braccia attorno al suo collo aspettavo il momento in cui mi avrebbe fatto scivolare il suo cazzone tutto dentro di me… stavo impazzendo lo sentivo pulsare dentro la mia figa sempre più grondante.. non resistevo più! Gli sussurrai all’orecchio “dai scopami come solo tu sai fare”. Mi diede un lungo bacio e mentre le nostre lingue si contorcevano mi lascò andare e piombai di colpo sul suo cazzo che mi arrivò dentro come un treno… venni quasi subito il mio corpo si contorceva in spasmò di piacere, le mie forze erano azzerate.. ed era solo l’inizio… comincio a scoparmi con vigore, ora le mie ginocchia poteva e darmi appoggio e cominciai a muovermi su e giù su quel bastone di carne oscenamente bello…Sentivo il suo grosso cazzo trafiggermi squassarmi e riempirmi. Andrea comincio a strizzarmi i capezzoli ed io spingevo per sentirlo ancora più dentro di me.. . Mi prendeva i fianchi e spingeva come un pazzo. Affondai le mie unghie sui suoi pettorali e i miei gemiti aumentavano e assecondavano il ritmo di una scopata goduriosa. Sissy uscì dalla cucina, e vedendo quello spettacolo, si affrettò a poggiare il sushi sul tavolo. Sembrò telecomandata, fini subito in ginocchio dietro di me, con le mani apri il mio culo e iniziò a leccare, io gli davo le spalle, mi girai e spinsi anche la sua testa verso di me, così che con la lingua leccasse meglio. Ogni tanto Andrea usciva da me e lui famelico ne approfittava per prenderlo in bocca e succhiarlo per bene.. esplosi in un’orgasmo fragoroso, e assieme a me, il mio amante che mi costrinse dentro di lui fino in fondo... grondavo di sudore ed ero appagata.
io e Andrea ci abbandonammo sul divano con un bacio appassionato… riprendemmo fiato..
Mi alzai e feci ripulire tutto alla mia sissy, che lecco fino all’ultima goccia tutti i miei umori mischiati a quelli di Andrea!! Mi era venuta una gran fame!
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